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Il problema principale dei blogger alle prime armi è non sapere cosa pubblicare. Avvertono la voglia di avere un blog, ma si bloccano su quali articoli scrivere e il blog rallenta le pubblicazioni. In realtà il blocco del blogger è soltanto una mancanza di metodo, ma soprattutto ciò che manca è un progetto alle spalle del blog.
In questo articolo voglio spiegare in parole semplici come creare questo progetto, cioè quel piano editoriale che ci permette di dare volto, forma e voce al nostro blog. Ogni sezione del post ha un titolo e un sottotitolo: quest’ultimo è tecnico e per questo motivo ho voluto metterlo in secondo piano.
Facilitare la creazione del blog
Il piano editoriale è una strategia
Sentir parlare di piano editoriale può preoccupare inizialmente, ma è normale, perché è un argomento tecnico e il blogger inesperto non sa come svilupparlo. Ma che cosa è realmente un piano editoriale e che cosa rappresenta per il blog?
Il piano editoriale è soltanto un insieme di operazioni strategiche che ci permette di facilitare la creazione e il lancio del nostro blog. È un documento in cui dobbiamo scrivere e descrivere tutto ciò che riguarda il blog.
Strumenti richiesti: un foglio di carta, una penna e voglia di creare. Non serve altro all’inizio. Poi ricopierete tutto in bella copia sul vostro computer.
Di cosa tratta il mio blog?
Il focus del blog
Quando ho deciso di aprire Penna blu, il tema principale del blog mi era chiaro: volevo parlare di scrittura a modo mio. Sentivo questo bisogno. Non volevo limitarmi a scrivere narrativa e articoli, ma volevo parlare di come scrivevo e di come penso si debba scrivere.
Il focus del mio blog c’era. Avevo individuato il tema portante del mio blog. E questo è un bel passo avanti, credetemi, perché ho letto di gente che vuole aprire un blog ma non sa su quale argomento.
Come capire il tema del blog: rispondendo ad alcune domande.
- Che cosa mi piace più di ogni altra cosa?
- Che cosa di me vorrei far conoscere a tutti?
- Su cosa sono esperto?
- Quale argomento mi permette di parlarne tutto il giorno senza stancarmi?
Che cosa mi aspetto dal blog
Definire i propri obiettivi
Volete aprire un blog? Io allora vi chiedo perché. Non si apre un blog senza motivo. Perché ho aperto Penna blu? A quel tempo il motivo era molto semplice: offrire delle risorse sulla scrittura. Nel frattempo non è cambiato, ma adesso vorrei che diventasse un punto di ritrovo per appassionati di scrittura.
L’obiettivo può anche subire delle piccole modifiche. Nel mio caso vorrei far compiere un salto di qualità. E un miglioramento è una modifica più che accettabile agli intenti iniziali che avevo.
A cosa vi servirà il blog? Rispondete a questa domanda, perché nella risposta è custodito il segreto del vostro blog. Per un’azienda il blog deve fidelizzare i clienti e farsi conoscere da quelli nuovi, per esempio.
Che ostacoli troverò
Analizzare la concorrenza
Quando ho voluto aprire Penna blu, ero consapevole del fatto che esistevano altri blog sulla scrittura, ma sinceramente non m’interessava. Erano appunto altri blog, non il mio. È così per qualsiasi blog, a meno che non vogliate parlare dei granelli di polvere che si formano sulle auto abbandonate della Carolina del Nord nei mesi estivi: non avrete concorrenza di alcun tipo in quel caso.
Come aziende, come professionisti, come semplici appassionati, qualsiasi argomento vorrete trattare è già stato trattato da altri. Ma – per vostra fortuna c’è sempre un “ma” – voi siete voi e gli altri… Marchese del Grillo a parte, voi parlate dall’alto della vostra esperienza e con la vostra voce e quelle sono uniche, non ne troverete altre uguali online.
Come vincere i concorrenti: dipende dalla loro forza, innanzitutto. Ma è davvero necessario vincerli? Potete anche solo affiancarli. O scegliere di fare qualcos’altro: fare meglio di loro. Tentare quello che altri neanche si sognano di tentare, perché magari hanno paura.
Dove documentarsi
Definire fonti e risorse
Questa è una parte del progetto a cui pochi, sono convinto, prestano attenzione, però è una parte fondamentale del piano editoriale del blog, perché rappresenta il magazzino in cui prendere i prodotti da vendere nel negozio.
Conoscere dove documentarvi vi permette di non restare mai a secco, di avere sempre il vostro magazzino pieno.
Quali sono le fonti e le risorse che uso?
- La mia esperienza, prima di tutto. Non sempre positiva, anzi. Anche quella negativa ha il suo peso e mi dà modo di scrivere parecchio.
- Tutto ciò che leggo, perché anche da una semplice frase posso creare un post.
- Gli errori degli altri: vedere come altri sbagliano mi ha fatto scrivere diversi articoli.
- I blog autorevoli: seguo parecchi blog esteri e mettendo in pratica suggerimenti e nozioni appresi capisco dove sbaglio e come migliorare.
Per chi scrivere nel blog
Scegliere i lettori
Si parla tanto di conoscere i lettori a cui bisogna rivolgersi, conoscere il proprio pubblico per poter creare poi contenuti mirati e a dirla così sembra un’operazione delicata come il D-Day, mentre in realtà il pubblico è definito dal tema del vostro blog.
Facciamo degli esempi.
- Se aprite un blog sui romanzi fantasy, vi state rivolgendo a un lettore preciso, così come se ne aprite uno sulla letteratura rosa.
- Se aprite un blog sui social media, vi rivolgete a tutti gli appassionati e i professionisti del settore.
- Se aprite un blog sui supereroi a fumetti, state parlando a chi legge quel tipo di fumetti.
In questo modo avete definito a grandi linee il tipo di lettore che potrà leggere il vostro blog. Ma non è detto che tutti gli appassionati di fantasy leggeranno i vostri post sul fantasy, perché potrete trattare di un fantasy che qualcuno non apprezza oppure il vostro livello di preparazione e comunicazione è troppo elevato o basso per altri lettori.
Non esiste un modo per definire il proprio pubblico in modo preciso. Ma non per questo dovrete cercare di accontentare tutti i lettori, perché è impossibile e deleterio.
Cosa voglio da loro
Definire i risultati
È vero che i risultati sono una diretta conseguenza delle operazioni, ma chiedervi cosa volete ottenere dai vostri lettori vi aiuterà a definire l’intero progetto e a scrivere contenuti più precisi e apprezzati, anche.
Che cosa voglio dai miei lettori di Penna blu? Io qui tratto di scrittura online, scrittura creativa, narrativa ed editoria. Voglio che si confrontino con me sui temi che tratto, che mi vedano come un blogger affidabile e preparato, che magari acquistino le mie opere se e quando le metterò in vendita, che migliorino seguendo i miei consigli, perché significherà che ho dato buoni consigli.
Come definire i risultati: che cosa dovrà farvi guadagnare il blog? Rispondete a questa domanda e li avrete definiti.
Che cosa scrivere nel blog
Tipologie di contenuti
Un blog è uno dei più potenti mezzi di comunicazione online, forse davvero il più potente, perché non ha una struttura rigida e le limitazioni che hanno forum e social media. Quando ho elencato più di 150 idee per scrivere articoli nel blog, è apparso chiaro quanta libertà di scrittura permetta. Quelle idee che ho inserito sono valide per qualsiasi blog.
Nel vostro piano editoriale non dovete fare un elenco dei post da scrivere, ma suddividere il tema principale in categorie, ossia negli archivi tematici del blog. Perché è importante scegliere le categorie del blog prima di aprirlo? Perché vi permette di capire meglio cosa scriverci e come tematizzarlo.
Come creare le categorie: avete il tema principale del blog? Iniziate allora a dividerlo in sotto-argomenti. Un blog sui supereroi a fumetti potrà parlare di Disegnatori, Nuovi albi usciti, Fiere del fumetto, ecc. La tipologia di categorie dipende da voi e darà una precisa personalità al blog.
Quando pubblicare
La frequenza di pubblicazione
Pubblicare ogni giorno? Due volte a settimana? Tre? Non esiste una frequenza precisa.
Esiste però una periodicità da rispettare, che ovviamente può subire cambiamenti nel corso del tempo, ma è importante che sia chiara al lettore.
Come decidere quando pubblicare: quanto potete scrivere del vostro argomento? Quanto siete creativi? Quali sono gli obiettivi del blog? Un blog sui supereroi a fumetti riuscirà a pubblicare ogni giorno articoli originali? Ne dubito.
Con che stile e linguaggio scrivere nel blog
Il tono di voce
Il blog siete voi: fate emergere chi siete. C’è chi lo capisce subito e chi, come me, più tardi. Ma basta capirlo. In realtà, come ho già scritto, tendevo a essere rigido nel mio stile perché mi sono fatto influenzare troppo dalla tecnologia del mezzo.
Ma leggendo i post dei primi blog apparsi in rete si vede subito che ora si è perso molto di quei tempi: abbiamo perso la spontaneità, che non c’entra nulla con il linguaggio colloquiale. Un blog deve essere un diretto contatto fra noi e chi ci legge: più saremo spontanei e più saremo vicini.
Siete pronti per creare il vostro piano editoriale?
Salvatore
Io non ho un blog, ma un sito in cui pubblicizzo soprattutto me stesso: i miei racconti, la mia passione per la scrittura, le mie impressioni sulla tecnica della scrittura creativa, ecc.
Inizialmente non avevo le idee chiare, né un metodo. Poi ho deciso di dividere il tutto in sezioni, come dici tu, quali: il diario (che sarebbe una sorta di blog, ma molto personale), i racconti (brevi e a puntate), e la scrittura creativa (intesa nel senso di tecnica e suggerimenti).
Inizialmente non avevo nemmeno un idea della periodicità con cui aggiornare il tutto; scrivevo a caso, quando mi saltava in mente qualcosa. Attualmente invece ho adottato un metodo (anche prendendo spunto dalla tua grande disciplina): il lunedì, il mercoledì e il venerdì aggiorno il diario aggiungendone una pagina ogni volta, quindi aggiungo tre articoli alla settimana; il martedì aggiungo un nuovo racconto breve o una sezione di un racconto a puntate; il giovedì aggiungo un nuovo step alla sezione di scrittura creativa (suggerimenti, spiegazioni ed esercizi).
Invece il sabato e la domenica lavoro ai miei racconti/romanzi e quindi non aggiorno nulla. Scrivo sempre con una settimana di anticipo rispetto a quello che pubblico, così ho sempre materiale e non devo rincorrermi all’ultimo momento.
Tutto questo, come ho già detto, l’ho elaborato anche grazie a te. Se non avessi seguito il tuo blog forse avrei impiegato più tempo ad arrivare a questa “organizzazione”.
Daniele Imperi
Direi che hai definito bene la periodicità del tuo blog
E mi fa piacere che ti sia stato utile il blog.
Attilio Nania
Ciao, solo una piccola domanda:
Secondo te ha senso pubblicare tutti i giorni quando ancora il blog ha pochissimi visitatori?
Voglio dire, se non ti legge nessuno ha senso scrivere tanto?
Daniele Imperi
Bella domanda. Io ho iniziato a pubblicare tutti i giorni dopo circa 3 mesi. Non so se l’avrei fatto anche già dall’inizio.
È vero che nessuno ti legge. Ma è anche vero che oggi è più facile e veloce di prima avere lettori, perché in molti casi non parti da zero, magari sei già presente su qualche social medium.
Quindi non so davvero rispondere alla tua domanda. Magari è meglio iniziare 3 volte a settimana – se poi vuoi arrivare a pubblicare ogni giorno – e testare il blog, vedendo quanto seguito riesce ad avere nei primi mesi.
MikiMoz
Interessante come sempre, stavolta ho retwittato la prima frase perché mi ha colpito.
Che dire… io sono stato atipico, all’inizio: nessun piano editoriale, ma solo un’anima pop a fare da leitmotiv (e la cosa prosegue tuttora).
Non ho mai stilato obiettivi, focus e strategie; ho lasciato andare come andava, e diciamo che anche oggi è così: quel che mi viene in mente, scrivo. Ovviamente sempre tutto inerente al MozMondo, nel senso che sarebbe improbabile trovare da me qualcosa sulla matematica o sui romanzi rosa, se non in un articolo che li citi sotto un riflettore pop.
Penso che ormai i miei lettori abbiano ben chiaro il “tenore” del mio blog, e sappiano cosa possono trovarci dentro.
Se è così come credo, è già un ottimo risultato, a mio avviso.
Ma non posso essere certo io a dirlo.
Moz-
Daniele Imperi
Neanche io avevo il piano all’inizio, mai avuto in 20 blog aperti.
Il tuo piano editoriale era già dentro Moz e neanche lo sapevi
MikiMoz
Sì, lo penso anche io… Dopotutto io sono sempre stato un tipo che pianifica poco, magari pianifica il dettaglio lasciando il grosso al … come viene
Moz-
ferruccio
Be’ non sono male come consigli… di sicuro sono validi. Io personalmente però credo di aver seguito certe strade quasi in maniera inconscia. Il più delle volte mi trovo a dire che il blog che volevo è quello che sto portando avanti
Daniele Imperi
Meglio così, Ferru
Significa che avevi le idee chiare fin dall’inizio.
Basilio
Sito molto interessante. Lo avevo già intuito dal tuo profilo Twitter, ora che ho un po’ di tempo ti sto leggendo qui e sto trovando tanti consigli interessanti. Ovviamente, poi, ogni possibile regola o strategia buona in astratto, va rapportata a te stesso, come un vestito che devi indossare tu e tu solo; io ho messo un blog on line da circa un mese e pur avendo chiari alcuni step, sulla carta, al momento devo ancora trovare la “velocità di crociera”, ossia chiarire bene a me stesso cosa voglio dire, a chi e con frequenza. Perchè, in prima battuta, mi vien da dire che vorrei parlare praticamente… di tutto. Stento a delimitare un solo ambito di argomenti. Non a caso, il titolo che mi è venuto immediato è cosedentroefuori, perchè da un lato ho voglia di parlare di esperienze personali, di racconti, di cose che possono avere un taglio più intimistico o introspettivo; dall’altro però, mi piace spaziare anche su temi pubblici, sociali, politici, o dare una rilettura ironica di alcuni argomenti. Insomma, come giustamente dici, non è facile definire con chiarezza il “piano editoriale”. Vedremo cosa ne verrà fuori, anche grazie ai tuoi consigli…
Daniele Imperi
Ciao Basilio, grazie e benvenuto nel blog.
Hai detto bene, ogni consiglio e regola poi lo devi adattare a te.
Per quanto riguarda i temi da trattare, devi decidere ovviamente tu: cosa vuoi davvero scrivere nel tuo blog? Quali temi ti danno più stimolo?
Potresti anche rapportare quei temi pubblici, sociali, politici alle tue esperienze o scriverci su delle storie.
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[…] Impara a creare un piano editoriale per il tuo blog! Una guida semplice e chiara per definire ogni dettaglio del tuo blog. […]
Rinaldo
Il fatto stesso che ho cercato questo argomento e che ho letto con attenzione il tuo articolo, semplice e chiaro, ti farà capire che, pur essendo ben messo in internet, non avevo ancora sviluppato un piano editoriale mirato a migliorare il mio business. E adesso si ricomincia.
Complimenti Daniele.
Daniele Imperi
Ciao Rinaldo, benvenuto nel blog.
Grazie per i complimenti, felice ti sia stato di aiuto
Scrivere nel blog e conquistare la vetta
[…] Oppure – aprite bene le orecchie, adesso, e rimboccatevi le maniche – potete imboccare la strada più difficile, lunga e anche corretta: studiate un piano editoriale per il blog. […]
Maria
Ciao, ero alla ricerca di un piano editoriale per il mio blog è ho scelto di leggere il tuo articolo. Mi è piaciuta la grafica del post, la suddivisione logica e ordinata. Metterò in pratica i consigli, quasi direi le istruzioni!
Complimenti per il tuo blog.
P. S. Non visitare il mio, mi vergogno!
Daniele Imperi
Ciao Maria, benvenuta nel blog.
Grazie per i complimenti e buon lavoro col tuo blog. Adesso vado a vederlo
Anticipazioni sul nuovo piano editoriale del blog
[…] giorno consuma energie, ve ne sarete resi conto se avete un blog in cui pubblicate quotidianamente. La creazione di un piano editoriale aiuta di certo, ma capita che il blog senta il bisogno di cambiare qualcosa al suo […]
Romina Tamerici
Io sono sincera: senza il programma che creo ogni mese il mio blog sarebbe finito alle ortiche tempo fa. Prendermi un impegno e con delle rubriche precise è uno stimolo ad andare avanti anche quando il tempo sembra non esserci e nemmeno la voglia.
La strategia serve eccome! Concordo.
Daniele Imperi
Brava, è un modo per riuscire a non fermarsi.
Resoconto di un anno di blogging
[…] Come creare un piano editoriale per il blog […]
Blogger Aziendale: 10 Regole per Essere Felici
[…] le cose a metà non è da buon blogger. Hai intenzione di scrivere? Avere un piano e seguirlo? Il fatto che non sia scritto nella pietra non è un valido motivo per procrastinare. A volte […]
Manuela
I tuoi post sono una droga.
Molto utili . Mi trovi perfettamente d’accordo un po’ su tutto…
Sulla spontaneità, sugli obiettivi, sul come guadagnare e sulla necessità di fare delle scelte
Daniele Imperi
Grazie Manuela
Marisa - Una vita a colori
Sei un mito!
Grazie a questa guida, semplice, chiara e senza giri di parole sono riuscita a creare il mio primo piano editoriale!
Grazie infinite!
Marisa
Daniele Imperi
Ciao Marisa, grazie e benvenuta nel blog
Mi fa piacere ti sia stata utile.
Piano e calendario editoriale del blog: quale differenza?
[…] Come creare un piano editoriale per il blog nel mio Penna blu […]
Contenuti lunghi: perché sono più condivisi dai lettori?
[…] mio post su come creare un piano editoriale per il blog è di 1544 parole e ha ottenuto 86 condivisioni e 27 […]
Matteo Iack
Ciao Daniele, scrivo per passione e leggo sempre Penna Blu, dunque vorrei innanzitutto congratularmi con te. Ho una domanda da farti e credo che sia una delle classiche, se parliamo di blog. Secco: Blogger o WordPress? So che può sembrare una domanda banale, ma ho girato un po’ sul web e nessuno è riuscito a chiarirmi le idee.
Attualmente pubblico su Blogger(ma devo mettere a punto un piano ben delineato) e in passato ho provato a pubblicare anche con WordPress, anche se mi son trovato leggermente peggio. Sembra che con Blogger io riesca a racimolare più visualizzazioni(condividendo l’articolo del blog sui social, eccetera…).
Tuttavia so che Blogger è destinato a scomparire e che i contenuti sono poi gestiti interamente da Google, dunque ciò potrebbe voler dire una cosa sola: Blogger ha degli svantaggi evidenti anche riguardo alla SEO. Il fatto è che con WordPress non sento di avere la stessa libertà di azione che sento di avere con Blogger, ma probabilmente è solo una mia impressione.
Quindi riformulo la domanda: se dovessi creare un nuovo blog e fossi obbligato a scegliere tra Blogger e WordPress, su cosa verterebbe la tua scelta?
Daniele Imperi
Ciao Matteo, grazie e benvenuto.
Ti rispondo WordPress, ma solo se installato su tuo dominio, come questo blog.
I post puoi condividerli anche con WP, non dipende dalla piattaforma.
Tu avrai sicuramente usato un blog su wordpress.com, giusto?
Matteo Iack
Sì, ma per poco tempo rispetto a Blogger. Come scritto in precedenza è come se con Blogger ricevessi più visualizzazioni. Ho fatto una prova tempo fa: ho pubblicato lo stesso post su una piattaforma Blogger e una WordPress. Ho pubblicizzato il post in maniera identica per entrambe le piattaforme, utilizzando bottoni social e altro.
Il post su Blogger ha avuto decine di visualizzazioni (che non sono niente, ma per un blogger alle prime armi può essere stimolo per continuare), mentre su WordPress ne ho avute tre o quattro. Eppure il post era il medesimo e la condivisione idem?
Non sono un grande esperto di SEO; inoltre ho molta più dimestichezza con Blogger che con WordPress, questo è da precisare, quindi è molto probabile che il problema sia io
Come creare un blog di successo
[…] crea un piano editoriale? Ne hanno parlato in maniera come sempre eccellente Benedetto Motisi e Daniele Imperi, buona lettura […]
Il consapevole
Per adesso ( fase embrionale ) sono con loro , ma ho problemi di tipo tecnico, mi spiego: come aumentare le pagine, i menù …. Sì insomma ciò che rende anche accattivante un blog a livello visivo.
Se commissionò a terzi la parte ingegneristica del blog quanto mi potrebbe costare, da / a …
Nel tuo libro ” adesso blog ” trovo anche queste informazioni ??
G a zie per l’attenzione
Il consapevole
Daniele Imperi
Ciao, benvenuto nel blog. Le pagine si creano dal pannello di controllo, come nel wordpress che hai ora. Per i menu c’è una sezione apposita.
Nel mio libro non trovi queste informaziono tecniche, è un saggio per farti capire come avvicinarti al blogging e come gestirlo.
Alvise
Ho ben poco da dire, purtroppo.
Io lavoro come copywriter e devo ammettere che questo articolo mi è stato molto utile per perfezionare il mio piano editoriale.
Credo che questo sia uno strumento di un’enorme efficacia, se utilizzato bene, ma che spesso viene sottovalutato.
Davvero complimenti perché questo articolo è un must read per tutti quelli che vogliono scoprire come stendere un piano editoriale efficace
Daniele Imperi
Ciao Alvise, grazie e benvenuto nel blog. Hai ragione, spesso è sottovalutato, anzi è proprio ignorato.
Anna
Ciao, vorrei un tuo parere su una domanda che non riesco a levarmi dalla testa.
Ho iniziato un blog per condividere la mia passione per i capelli lunghi. Poi nel tempo il grande entusiasmo iniziale per la cura e crescita dei capelli e un po scemato… Mentre altre passioni che ho sempre avuto, sono diventate più forti. E da li è rinato in me la voglia di condividere.
Quindi ho indirizzato il blog da tema unico incentrato sui capelli. (che comunque continuo a curare anche se meno rigida di prima) Aggiungendo anche tutorial su aspetti tecnici di come creare blog,canale you tube, utilizzare programmi grafici, photoshop e simili… Ho aperto la parte più privata della mia vita, aggiungendo articoli che parlano della mia giornata da mamma e casalinga, quindi postando ricette e dando consigli su come organizzare la casa. Si la casa altra mia grande passione… Ma ho un pensiero un tarlo che mi rode. Tutti questi argomenti cosi diversi tra loro, (in particolare i tutorial più tecnici su blog ecc..) staranno bene tutti assieme in un unico blog? o magari sarebbe meglio scinderli creando uno o più nuovi blog? Ecco non so dare una risposta a questo dubbio, e mi farebbe piacere avere un tuo consiglio. Grazie.
Daniele Imperi
Ciao Anna, benvenuta nel blog. No, quegli argomenti insieme non stanno bene. Il tuo blog, poi, proclama “Capelli lunghi passo dopo passo” e quindi i tutorial di grafica e i consigli per la casa non trovano posto al suo interno. Il nome del blog, “Il tocco di Anna”, ha un significato particolare?
Il problema, inoltre, è che introducendo articoli fuori tema, si spiazzano i lettori.
Anna
Ciao. Grazie per la risposta. Il titolo del blog capelli lunghi passo dopo passo, era infatti quello che avevo scelto quando ho aperto il blog e la mia passione esclusiva erano i capelli lunghissimi.
In questi giorni sto lavorando anche alla grafica del nuovo titolo che sarà appunto il tocco di Anna, come il dominio. Non abbandonerò l’argomento capelli anzi. Ho scelto il tocco di Anna, perchè vorrei trasmettere già dal titolo che ogni argomento, capelli, casa o anche semplicemente raccontare un pezzetto della mia giornata. avrà quel qualcosa in più, esclusivo e personale di me. Ogni cosa anche quella più normale fatta e raccontata a modo mio.
L’argomento capelli lunghissimi non è più parte centrale della mia vita… E quindi il nome del blog non rispecchia più chi lo ha creato.
Avevo pensato di lasciare il blog su blogspot, e creare un nuovo blog sul dominio nuovo… Ma sono molto affezionata a questo blog e lasciarlo indietro mi dispiaceva, anche perchè già a priori so che posterei argomenti riguardante i capelli molto più raramente. Quindi alla fine il blog resterebbe un po abbandonato.
Anche se le tue parole mi fanno riflettere molto e forse l’idea di lasciare questo blog su blogspot e continuare a postare solo argomenti riguardante i capelli, Mentre per tutto il resto ripartire da zero, una nuova avventura per la persona nuova che sono.
Grazie Daniele, (posso darti del tu?) scusa per la lunghezza del messaggio. Ti auguro una buona giornata, ciao alla prossima.
Daniele Imperi
Devi capire se riesci poi a gestire due blog. E se sul tema capelli scriverai ancora diversi articoli.
Elisa Capitani
Ciao Daniele, incappata nel tuo blog dopo una ricerca sull’efficacia di una pagina Facebook per autore. Ho letto con attenzione il tuo articolo e mi sono trovata poi a leggerne molti altri. Ti faccio i complimenti per gli articoli, per la chiarezza e sopratutto per i consigli che dispensi.
Daniele Imperi
Ciao Elisa, grazie e benvenuta nel blog.
Marzia
Ciao, sono capitata sul tuo blog perché ho appena aperto un sito tutto mio, è in fase di lavorazione ma sono felice perché ho trovato nei tuoi articoli quello che cercavo. Spero di riuscire a mantenere tutto
Daniele Imperi
Ciao Marzia, benvenuta nel blog. Un sito e un blog, anche? Per mantenere tutto servono 2 cose: organizzazione e costanza