Un dilemma non nuovo: un romanzo, ma anche una poesia, deve emozione piuttosto che funzionare? È davvero questo che si dovrebbe insegnare a scuola?

È davvero utile frequentare una scuola di scrittura creativa per imparare a scrivere storie e arrivare, un giorno, a pubblicare il proprio romanzo?

Oggi gli scrittori si dividono in banali, competenti e indimenticabili. Da che parte vogliamo stare? Cosa differenzia gli uni dagli altri?

Non è importante quanti libri leggere. Un libro letto all’anno e l’insufficienza di lettura. Come occupa il tempo libero chi legge appena un libro l’anno? Rivedere le statistiche della lettura.

Dare a un’IA campioni della nostra scrittura per insegnarle a scriverle come scriviamo noi: è davvero utile? Ma, soprattutto, può un’IA riuscire a “scrivere” testi come se li scrivessimo noi?

Un grande quesito cui rispondere: a chi spedire il nostro manoscritto? Come scegliere la giusta casa editrice che pubblicherà il nostro libro?