Televisione, quotidiani, professionisti, politica, vocabolari: sono tutti “organi” che inseriscono e diffondono gli anglicismi, sostituendo pian piano i termini italiani equivalenti, o creando incomprensibili neologismi.
Non esistono anglicismi innocui
L’uso degli anglicismi è davvero innocuo o può danneggiare, anche irreparabilmente, la lingua italiana? È necessario usare store, bookshop, whistleblowing e altre amenità?
Verso l’ibridazione della lingua italiana
La continua importazione di anglicismi nell'italiano sta via via trasformando la lingua italiana in una lingua ibrida, che perderà sempre più identità e riconoscibilità.
L’imposizione degli anglicismi
L’abuso di termini inglesi è così diffuso in tutti i contesti da determinare una vera imposizione: gli anglicismi si impongono, cioè, nella nostra lingua, mettendo radici.
L’inglese nell’editoria italiana
Titoli di libri non tradotti e anglicismi negli eventi dedicati ai libri e ai fumetti: la lingua inglese sta invadendo anche l'editoria italiana.
La scrittura del XXI secolo
Nel nostro secolo la scrittura, e quindi la lingua, ha subito molte modifiche, a opera di una minoranza, ma che purtroppo stanno facendo tendenza, imponendosi nella comunicazione, anche istituzionale. Una scrittura divenuta incomprensibile e mediocre.