Indice degli argomenti
È ormai il 14° anno della rubrica dedicata alle 3 parole-guida per l’anno nuovo. Strano che non mi sia ancora stancato, come è accaduto ad altre rubriche che, pian piano, ho abbandonato.
Il significato, anzi l’obiettivo delle 3 parole è inquadrare il proprio percorso artistico o lavorativo, o anche solo personale, in cui ogni parola è una sorta di tappa da raggiungere o conquistare.
Le mie 3 parole dal 2012 al 2024
Se siete curiosi dei numeri passati della rubrica, questo l’archivio delle mie 3 parole pubblicate finora:
- 2012: sfida, focus, austerità
- 2013: costanza, traguardi, esperimenti
- 2014: specializzazione, determinazione, innovazione
- 2015: cambiamento, condivisione, consapevolezza
- 2016: risoluzione, autorialità, indipendenza
- 2017: continuità, valore, impegno
- 2018: tempo, puzzle, autostima
- 2019: futurismo, poesia, classici
- 2020: filosofia, professionismo, storia
- 2021: risultati, rinnovamento, lavoro
- 2022: epifania, sacrificio, strada
- 2023: formazione, divulgazione, rinascita
- 2024: riscatto, identità, fermezza
Come sono andate le mie parole del 2024?
Non male! Sebbene non veda alcun riscatto, ho lavorato sulla mia identità – e parlo dei libri in preparazione e in progetto. Anche sulla fermezza mi sento di dire che è andata bene e conto, visto il mio carattere (o caratteraccio, secondo i punti di vista), di restare fermo per sempre.
Le mie 3 parole per il 2025
Anche quest’anno le 3 parole si sono svelate a dicembre inoltrato. Meglio tardi che mai.
Paroliberismo
Il paroliberismo – ossia le parole in libertà – fu uno stile inventato da F.T. Marinetti, che rivoluzionò la lingua e la sintassi – anzi, distrusse la sintassi. Ma nel mio caso ho soltanto preso in prestito il nome paroliberismo per dire che voglio sentirmi libero di usare le parole con la stessa libertà con cui le usava Marinetti.
Già nel romanzo di fantascienza ho iniziato a creare neologismi quando mi faceva comodo. Mi piace creare parole composte, scrivere frasi senza verbi, usare verbi all’infinito.
Penso che la scrittura, come arte, non debba avere dei freni, pur condannando le scelte ridicole del linguaggio inclusivo. Insomma, prendersi delle libertà va bene, ma che i testi siano comprensibili.
Versatilità
Un tempo volevo diventare uno scrittore fantasy. Ma a quel tempo ero fissato con quel genere letterario. Variando letture e leggendo di tutto, sono cambiati anche i gusti.
Adesso mi piacerebbe semplicemente riuscire a scrivere e pubblicare i libri che ho in progetto, che comprendono romanzi e racconti di fantascienza, tre romanzi storici, due biografie, un saggio storico, una specie di romanzo rosa, un romanzo sugli Anni di piombo, due romanzi per ragazzi (sul genere fantastico), un fantasy italiano e uno mediorientale.
E qui mi fermo, perché non so se la mia parentesi terrena durerà così tanto. In poche parole, non voglio essere legato a un unico genere letterario. Me ne stancherei presto.
Italianità
Italianità significa appartenenza alla cultura italiana, sentirsi italiani. Non è qualcosa che deve restare confinato all’interno di noi: l’italianità va invece esplicitata con le azioni.
Ho iniziato un percorso personale di conoscenza della storia, della letteratura e della lingua italiane, leggendo autori classici nostrani, saggi storici (sull’Antica Roma e sul periodo dal Risorgimento agli Anni di piombo), biografie di autori e personaggi storici.
Sui miei scritti vorrei puntare molto sull’Italia. Se tutto andrà come previsto, infatti, quest’anno usciranno due libri, sebbene non propriamente scritti da me: una nuova curatela e un volume collettaneo, di cui sarò appunto uno degli autori. I due libri sono legati uno all’altro, pur essendo completamente diversi.
E, sempre se tutto andrà come previsto, il prossimo anno uscirà il romanzo in preparazione, anch’esso legato ai precedenti ma del tutto diverso.
Le vostre 3 parole per il 2025
Vi piace l’iniziativa? Allora scrivete le vostre 3 parole nel vostro blog o nei commenti o dove vi pare, anche nel vostro diario personale, se ne avete uno.
Per chi ha partecipato lo scorso anno: come sono andate le parole-guida?
Luciano Cupioli
Senza snaturare il mio modo di scrivere, vorrei però cercare anche un approccio diverso rispetto al passato, per cui mi propongo:
1) Leggerezza
2) Improvvisazione
3) Originalità
Daniele Imperi
Sono parole interessanti, che non necessariamente snaturano il modo di scrivere.
Corrado S. Magro
1) Procedere
2) Sconfinare
3) Dissacrare
Buon lavoro a tutti/e
Daniele Imperi
Le tue parole suonano come un’azione, messe così come in ordine propedeutico.
Buon lavoro anche a te.
Fabio Amadei
Le mie parole per il 2024 sono state:
Chiarezza
Profondità
Sacralità
La chiarezza l’ho più o meno raggiunta. Non sono però del tutto soddisfatto. Sulle altre due devo lavorarci con più convinzione e cura.
Per il 2025 il mio impegno sarà su Semplicità, volontà e costanza.
Auguri di buon anno, carissimo.
Daniele Imperi
È difficile riuscire in tutte e 3 le parole.
Auguri di buon anno anche a te, Fabio, anche per le nuove parole.