La tematica – Scrittura per il web #1

Tematica

Prima di entrare nel vivo della scrittura per il web, occorre parlare di tematica, perché questo tipo di scrittura è riferito a un preciso tema, che va rispettato. La tematica è un concetto importante per un sito e un blog e influisce sulla loro struttura.

Chi scrive per il web produce contenuti testuali in varie forme:

  • articoli per portali e riviste online;
  • articoli per blog;
  • pagine web informative;
  • pagine web commerciali;
  • news su argomenti vari;
  • recensioni.

A prescindere dalla tipologia di testo che si stia producendo, chi scrive per il web deve considerare prima di tutto lo scopo della sua scrittura e il destinatario, ossia il lettore finale.

Perché qualcuno deve leggere i miei testi?

  • Per avere informazioni utili.
  • Per acquistare prodotti e servizi.

Che cosa devo ottenere dai miei testi?

  • Traffico per il mio sito.
  • Acquisizione di nuovi clienti.
  • Vendita di prodotti e servizi.
  • Miglioramento della mia immagine.
  • Contatti e collaborazioni.

Su tutto questo domina il tema, l’argomento da trattare. Ogni testo scritto per il web deve seguire un preciso binario, perché la scrittura destinata all’utente online segue delle regole precise, dettate dallo spazio in cui si trova. E lo spazio è la rete, assai differente da una rivista cartacea, da un libro, da un quotidiano che si acquista in edicola.

Il concetto di contestualizzazione

Rendere ogni elemento del vostro testo – articolo o pagina web – perfettamente contestualizzato nell’insieme e nel sito ospitante è il vostro primo traguardo. Ho già parlato dei binari da seguire, il concetto di contestualizzazione evita di deragliare.

Citazioni, link, riferimenti: tutto deve essere inserito nel giusto contesto. Il testo da produrre deve risultare omogeneo, interamente riconducibile a un preciso tema, argomento.

Il contesto è il vostro punto di riferimento. Se il vostro articolo parla di scrittura per il web, ogni elemento che inserirete all’interno deve essere ricondotto a quell’argomento.

Il link a una risorsa esterna potrà anche essere – in un certo senso – al di fuori del tema, l’importante è che quel link sia contestualizzato, ossia che non risulti fuori posto all’interno del testo. Se state parlando del romanzo La strada di Cormac McCarthy, il link alla recensione del film basato sul libro non è completamente fuori tema, purché risulti contestualizzato.

Linkare quella recensione, per esempio, scrivendo la vostra opinione sulla trasposizione cinematografica del romanzo, contestualizza il link e contestualizza la risorsa esterna.

Il concetto di contestualizzazione si sposa perfettamente con quello di discorsività. Se ciò che avete scritto risulta discorsivo, se non stona, se non porta la vostra attenzione altrove, al di là del tema che stavate seguendo, allora avrete prodotto un testo che mantiene la sua omogeneità e rispetta l’argomento che lo deve contraddistinguere.

Il concetto di ottimizzazione

Il termine ottimizzazione è proprio del web. Un testo ottimizzato è un testo che viene percepito nel web in tutto il suo valore. È un testo che ha la massima efficienza sia nei risultati di un motore di ricerca sia nella comprensione del lettore.

L’ottimizzazione prevede una serie di nozioni che saranno introdotte nei prossimi articoli. Possiamo intanto dire che scrivere per il web implica produrre testi “ottimizzati per i motori di ricerca”. L’ho scritto tra virgolette perché è così che si è soliti definire testi del genere.

In realtà questo ha prodotto nel web – e continua a produrre – testi sgrammaticati e forzature del linguaggio, che non hanno nulla a che fare né con il concetto di ottimizzazione né con la scrittura per il web.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca ha portato a un’errata comprensione di questo concetto, spingendo molti presunti professionisti del settore a scrivere omettendo preposizioni e articoli, creando una sorta di malascrittura, che ha visto comunque molti adepti.

L’errore di fondo è stato quello di servirsi nel testo delle frasi abbreviate usate dagli utenti durante le ricerche nel web. Così si leggono frasi come “prendere una stanza in un hotel piscina verona” – sì, il minuscolo è d’obbligo! – invece del più corretto e discorsivo “prendere una stanza in un hotel con piscina a Verona”.

Questi non sono testi ottimizzati, perché contengono forzature nel linguaggio ed errori grammaticali. La scrittura per il web, come ogni tipo di scrittura, non prevede mai errori grammaticali, ma il pieno rispetto delle regole della lingua italiana.

Un testo veramente ottimizzato per i motori di ricerca – e per gli utenti che devono leggerlo! – è un testo che segue la tematica, che ha fatto dell’argomento da trattare il suo punto fermo, che risulta contestualizzato nel suo insieme e nel sito in cui è contenuto.

Utenti e motori di ricerca: i destinatari della scrittura per il web

Scrivere per il web: è il nome stesso di questo tipo di scrittura che ci suggerisce il destinatario, il lettore finale. Il web. Quando si scrive per il web, i testi sono inviati a una piattaforma ricevente, a disposizione di chiunque la trovi.

E sappiamo tutti come vengono trovate le informazioni in rete: con i motori di ricerca e attraverso i link. In tutti e due i casi, i testi devono risultare comprensibili dai lettori – utenti – e dai motori di ricerca.

È questo il risultato dell’ottimizzazione. Che a sua volta prevede la contestualizzazione. Che parte dalla tematica. Scrivere per il web implica la conoscenza delle regole del web. Implica soprattutto l’accettazione di tali regole.

I motori di ricerca leggono i testi secondi canoni prefissati. Ciò che vedete voi in un sito non è altro che l’interpretazione del browser di un certo numero di righe scritte in codice HTML. Per vedere cosa c’è dietro, cosa leggono i motori di ricerca, aprite il vostro browser e scegliete:

  • Visualizza/Sorgente pagina su Firefox
  • Pagina/HTML su Internet Explorer
  • Strumenti/Visualizza sorgente su Chrome
  • Menu/Pagina/Strumenti per gli sviluppatori/Sorgenti della pagina su Opera

Ecco ciò che leggono i motori di ricerca. Righe e righe di codice. Ma in questo corso non voglio certo sconfinare nello sviluppo del codice HTML, soltanto far capire che ciò che scrivete per il web deve riuscire a essere letto da uno strumento come il motore di ricerca. Deve essere interpretato nella giusta maniera, deve essere quindi facilmente trovato in rete.

L’utente, il vostro lettore, non è affatto dissimile da un motore di ricerca, per il semplice fatto che non è un lettore del cartaceo, ma del mondo virtuale. Questo significa che ha meno tempo a disposizione per leggere, che deve capire subito di cosa tratta il vostro testo, che deve captare in breve tempo, all’interno del testo, i punti salienti dell’argomento.

Conclusione

Scrivere per il web non è come scrivere narrativa. Non si tratta di creare qualcosa dal nulla, di raccontare una storia, ma di scrivere adattandosi al mezzo che stiamo usando: il web.

Scrivendo secondo le regole del web, otteniamo testi più efficaci, che non faranno impazzire i motori di ricerca per piazzarli fra i risultati né i lettori per capire che cosa stiamo dicendo.

27 Commenti

  1. Gianluca Santini
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 10:23 Rispondi

    Grande! Ottima prima lezione. In effetti un testo per il web è un insieme di parole e link e per entrambi occorre avere la stessa cura. Il problema dell’ottimizzazione è veramente importante, attendo trepidante le prossime lezioni con le altre nozioni a esso correlate. :)

    Ciao,
    Gianluca

  2. Daniele Imperi
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 10:46 Rispondi

    Grazie Gianluca :)

    Hai detto bene: si tratta di curare il testo e ogni elemento che contiene, parole e anche link.

  3. Romina
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 11:11 Rispondi

    Quando ho aperto un blog, pensavo solo di presentarmi e parlare dei miei libri ma ora mi sto davvero appassionando! Grazie per questa bellissima lezione e a presto!

  4. Giuseppe Vitale
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 11:15 Rispondi

    Ottima prima lezione su cui riflettere, pensare. Buon inizio. Faccio solo notare che la rete non è un mondo virtuale: contiene anche il virtuale, come i videogiochi, ma nella sua essenza è tutt’altro che virtuale.

  5. Gianluca Santini
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 11:19 Rispondi

    Anche le immagini fanno la loro parte giusto? Occorre sempre specificare il tag alt, per via dei motori di ricerca?

  6. Daniele Imperi
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 11:49 Rispondi

    @Romina: grazie :) Non perderti allora l’articolo che sarà pubblicato il 10 ottobre prossimo :P

    @Gianluca: sì, anche le immagini sono importanti e ne parlerò più avanti. Riguardo all’attributo alt (non è un tag, ma un attributo del tag img), sì, è importante, ma non ne parlo perché è un argomento troppo tecnico e non propriamente legato alla scrittura per il web. La sua importanza non sta solo sull’ottimizzazione della pagina, ma anche su una più completa informazione che dai agli utenti, avvisandoli sul tipo di immagine che si sta caricando. Un non vedente potrà capire di che si tratta, per esempio.

  7. Gianluca Santini
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 12:49 Rispondi

    Sì, giusto è un attributo. All’importanza per i non vedenti non avevo mai pensato, l’ho sempre legato ai soli motori di ricerca!

    Appena ho un attimo modifico i miei vecchi post includendo l’attributo alt per le immagini!

  8. Daniele Imperi
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 13:06 Rispondi

    @Giuseppe: grazie. La virtualità della rete non si definisce dalla presenza dei videogiochi, ma dalla sua struttura. Non è qualcosa di tangibile. Un ambiente virtuale reso vivo dalla realtà dei suoi partecipanti.

  9. Francesco GuidOlanda
    martedì, 20 Settembre 2011 alle 22:16 Rispondi

    Complimenti.. contestualizzato, efficiente, tematizzato e ottimizzato:)

  10. M : P
    mercoledì, 21 Settembre 2011 alle 18:36 Rispondi

    Al corso si fa anche l’appello? Io c’ero… quindi…”presente!”.

  11. Daniele Imperi
    mercoledì, 21 Settembre 2011 alle 19:28 Rispondi

    No, nessun appello :)
    Grazie per la “presenza”.

  12. Il titolo di una pagina – Scrittura per il web #2
    martedì, 27 Settembre 2011 alle 11:58 Rispondi

    […] abbiamo già visto nell’articolo precedente, un compito costante di chi scrive per il web. La tematica migliora l’ottimizzazione del sito. Tenere sempre presente la semantica nella scrittura dei […]

  13. francesca
    martedì, 27 Settembre 2011 alle 20:51 Rispondi

    grazie per questa lezione..anche se in ritardo ci sono anch’io :)

  14. 10piegamenti
    giovedì, 29 Settembre 2011 alle 10:43 Rispondi

    Davvero interessante ma per il momento nulla di nuovo….attendo con ansia i nuovi articoli!

  15. Enrico
    giovedì, 29 Settembre 2011 alle 12:22 Rispondi

    Mi è stato consigliato questo blog e in particolare questo tutorial sulla scrittura web. Devo dire che è davvero costruttivo e adatto ad un pubblico più o meno esperto. Di sicuro seguirò tutte le lezioni di questo corso, che mi potranno agevolare in primis per la mia formazione e in secundis per lo sviluppo di articoli migliori nel campo videoludico (il quale è una delle mie passioni) e non solo.

    Grazie

    p.s. Molto interessante il concetto di ottimizzazione.

  16. Euridice
    sabato, 1 Ottobre 2011 alle 11:27 Rispondi

    Scrivo per il web da almeno undici anni, imparando sul campo giorno per giorno.
    Capisco perfettamente ogni considerazione e ogni suggerimento, trovando entrambi estremamente utili.
    Il problema che riscontro sia sul lavoro, sia per diletto (curo un blog e scrivo recensioni per Lankelot.eu) è far passare il messaggio che il web non è la carta stampata.

    • Daniele Imperi
      domenica, 2 Ottobre 2011 alle 18:11 Rispondi

      Ciao Euridice,

      anche io riscontro quella difficoltà. Purtroppo è difficile da far digerire. A me è capitato anche quando ho realizzato dei siti per dei clienti: non gli entrava in testa che non avevano nulla a che fare con delle brochure.

  17. La pertinenza e la rilevanza – Scrittura per il web #6
    martedì, 25 Ottobre 2011 alle 5:04 Rispondi

    […] implica la produzione di parecchi testi, quali – come già accennato nell’articolo sulla tematica – post per blog, articoli per portali e riviste elettroniche, pagine per siti, recensioni e news […]

  18. Freelance: perfezionarsi con i corsi di scrittura | Essere Freelance
    venerdì, 25 Novembre 2011 alle 20:42 Rispondi

    […] Sembra niente male ad esempio questo proposto da Penna blu, interamente gratuito e articolato in 14 lezioni post.  Clicca qui per la prima. […]

  19. Esercizi pratici – Scrittura per il web #14
    martedì, 20 Dicembre 2011 alle 5:02 Rispondi

    […] capitolo sulla tematica ho parlato di contestualizzazione e di ottimizzazione come di due caratteristiche essenziali per i […]

  20. Sofia Stella
    mercoledì, 8 Febbraio 2012 alle 12:41 Rispondi

    Leggo ora il post. Con un po’ di ritardo, ma in questi giorni ho dovuto ridurre le attività online per via di un’infezione agli occhi.
    Ottimo post! Non ti dispiace se prendo spunto per un corso di scrittura creativa che sto organizzando con due miei amici?
    La tematica è proprio come cambia la scrittura con l’avvento del web.

  21. Daniele Imperi
    mercoledì, 8 Febbraio 2012 alle 13:04 Rispondi

    Prendi pure spunto :)

  22. Claudia Carmenati
    mercoledì, 29 Gennaio 2020 alle 11:01 Rispondi

    Buongiorno Daniele,
    vorrei seguire le tue lezioni, ma non riesco a trovare le successive.
    Ti sarei davvero molto grata se potessi aiutarmi.
    Fai anche lezioni private in remoto?
    Mi vorrei cimentare in questo settore e se magari tu potessi correggermi i testi che provo a scrivere,
    potrebbe essere un ottimo inizio, non credi?
    Fammi sapere per favore cosa ne pensi.
    Ah, dimenticavo: mi presento, sono una traduttrice freelance…
    Un caro saluto.
    Claudia

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 29 Gennaio 2020 alle 11:15 Rispondi

      Ciao Claudia, benvenuta nel blog.
      Ho riunito quegli articoli su quel breve corso in un ebook: https://pennablu.it/scrittura-web-scheda/
      Per quanto riguarda le lezioni in remoto, intendi quindi dal vivo, non ne faccio.
      Se però mi mandi dei testi che hai scritto, posso fare la correzione di bozze e, se occorre, spiegarti come andrebbero scritti (più economico di vere lezioni).
      Prima di tutto leggi quell’ebook e prova a mettere in pratica quanto hai letto. Infine mandami il testo da correggere.

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