Ci sono libri che non si dimenticano, libri che lasciano più di una traccia in chi li legge, libri di cui si sente nostalgia ogni volta che capitano sott’occhio o che se ne legge il titolo da qualche parte o che riaffiorano nei ricordi.
Sono libri da cui si può imparare qualcosa, libri che formano il lettore, e magari anche lo scrittore. Qui parlerò in breve dei miei dieci migliori libri letti. In realtà sono di più, ma ho voluto fare una cernita e ridurli a 10. Col tempo questi libri forse saranno sorpassati da altri, chissà? O forse resteranno nell’Olimpo delle mie letture.
#1 – Il grande Meaulnes di Alain-Fournier
Scrittore meteora, scomparso durante la Prima Guerra Mondiale. Ci ha lasciato solo questo grandissimo romanzo, triste, avventuroso, scolastico. Una storia profonda, di ricordi giovanili, di ragazzi che diventano adulti, che conoscono il dolore.
#2 – Il richiamo della foresta di Jack London
Romanzo che faccio mio, perché anch’io sento quel richiamo, che mi fa fuggire dalla città e desiderare di vivere in mezzo a un bosco senza nessuno intorno. È il richiamo forte e determinato della nostra vera natura. London ci offre una storia bellissima scritta col suo solito stile pulito e privo di abbellimenti: il bello è nella storia che narra.
#3 – Il cucciolo di Marjorie Kinnan Rawlings
Un altro classico, un altro romanzo che ha in sé l’avventura, il dramma, il tributo alla natura. Immagini vivide nella mente del lettore, scene indimenticabili, storie dentro la storia, il rapporto fra ragazzi e adulti e fra ragazzi e animali. C’è davvero molto da scoprire in questo libro. Il film ha saputo mantenere il valore del romanzo.
#4 – Il nome della rosa di Umberto Eco
Un classico moderno. Romanzo storico, giallo, mistero: Eco riunisce vari generi o almeno così sembra a fine lettura. Una storia completa, uno stile invidiabile, un linguaggio ricercato, ma comprensibile, una lettura molto scorrevole e coinvolgente. Anche in questo caso il film è stato abbastanza fedele.
#5 – Passaggio a Nord Ovest di Kenneth Roberts
Avventura e romanzo storico, un pezzo della storia americana in un romanzo che si divora. Bei personaggi, belle descrizioni, belle scene, una storia che trasporta il lettore in mezzo a boschi e montagne, lungo fiumi e sentieri. Roberts ci fa conoscere chi fece l’America, dando corposità ai suoi personaggi e regalando non solo avventura, ma anche malinconia e dramma.
#6 – Frankenstein di Mary Wollstonecraft Shelley
Romanzo dell’orrore? No, assolutamente. Romanzo di fantascienza, romanzo drammatico, romanzo epistolare. Il Frankenstein uscito dalla penna di Mary Shelley è una storia che fa riflettere e che non si scorda. Da leggere dimenticando i vari film usciti, da leggere pensando al vero messaggio che vuole dare, da leggere comprendendo dove realmente si nasconde il mostro e dove la vittima.
#7 – Incompreso di Florence Montgomery
Forse una delle storie più drammatiche che ho letto. È un romanzo imperniato sui ragazzi e sul loro rapporto coi genitori, ma anche con la vita stessa e con ciò che rappresenta. Decisamente meglio il romanzo del film – il primo realizzato – in cui sono state modificate diverse scene. La scrittura della Montgomery riesce a infondere nel lettore drammaticità e dolore, che trovano l’apice nelle ultime parole del libro.
#8 – La ragazza della porta accanto di Jack Ketchum
Uno di quei romanzi che davvero è impossibile dimenticare. Ketchum è spietato coi suoi personaggi e con il lettore stesso, mette in campo una storia di violenza e malvagità che spezza le difese del lettore e lo trasporta nello squallore e nell’incomprensione, nell’incredulità anche. Ma l’autore è sempre pronto a sbattere in faccia al lettore la realtà di ciò che sta raccontando, senza dare una via di fuga, neanche a fine lettura.
#9 – Suttree di Cormac McCarthy
Una delle opere più complesse di McCarthy, anche la più lunga. Una storia in parte autobiografica, che contiene poesia e che si pone come un omaggio all’America povera e difficile, un quadro realistico di un periodo in cui sbarcare il lunario era l’unica prospettiva di futuro e lavoro possibile. Il linguaggio che usa McCarthy è studiato alla perfezione e stupisce.
#10 – Cloud Atlas di David Mitchell
Storie connesse una all’altra, storie scritte ognuna col suo linguaggio e il suo stile, un lavoro enorme e un romanzo che contiene tanti messaggi. Cloud Atlas può insegnare molto a chi scrive e anche a chi legge. È un romanzo fuori dell’ordinario – e il film non è da meno – una sorta di classico moderno, una di quelle storie che è quasi impossibile credere che sia stata scritta per quanto è complessa dal punto di vista strutturale e stilistico.
Bonus: #11 – Il mattino dei maghi di Louis Pauwels
Un saggio come pochi, anzi unico. Una miniera di sapere e di idee. Il sottotitolo, Introduzione al realismo fantastico, dice tutto e non dice niente. Il mattino dei maghi trasuda di scienza e di mistica, ci immerge in un mondo che è il nostro, in fondo, ma che ignoriamo. Da questo saggio, che rileggerò, ho appreso molto e sono nate parecchie idee per storie.
I 10 migliori libri letti, anzi 11
Questi sono i miei libri, che conservo nei ricordi belli della lettura, che vorrei rileggere, studiare, imitare anche. Libri che insegnano a leggere e scrivere, perché contengono ciò che io voglio da un libro e che magari altri lettori non apprezzano.
Quali sono i vostri dieci migliori libri letti?
Questo articolo è gemellato con il post I 10 migliori libri letti di Neri Fondi (articolo disponibile dalle ore 16,00).
franco zoccheddu
“Il giro del mondo in 80 giorni”, di Jules Verne (letto a 8 anni, rimasto nel cuore…), “Il nome della rosa”, di Umberto Eco (4 volte), “L’inferno” di Dante Alighieri (lo so, non sarebbe un libro), “La casa Russia”, di John Le Carré (sono patito di spionaggio e decadenti atmosfere da ex-Unione Sovietica), “Genio”, di James Gleick (biografia del più spassoso, irriverente e intuitivo fisico del novecento), “Finzioni”, di Jorge Luis Borges (i racconti fantastici più belli che conosca), “Misurare l’America” di Andro Linklater (saggio con cui ho capito gli USA meglio di cento film), “Un amore di Swann” di Marcel Proust (inutile commentare, leggetelo! Ci sono tutte le storie d’amore tormentate di sempre), “Balle!” di Al Franken (saggio politico spassoso di un giornalista-comico-buffone-etc sulla politica USA), “The branching group” di Franco Zoccheddu (come una rivoluzione scintifica può cambiare il mondo).
Daniele Imperi
Se ti piace lo spionaggo allora conosci Len Deighton. Altrimenti… leggilo
Non ho mai letto Borges, ma mi incuriosisce.
Le storie d’amore no, grazie, le detesto
Quello Zoccheddu mi dice qualcosa…
Bill Lee
I 10 libri più belli che ho letto (che mi vengono in mente ora) sono, in ordine sparso:
Cent’anni di solitudine – marquez
Il Lercio – Irvine Welsh
Infinite Jest – DF Wallace
Il vecchio e il mare – Hemingway
Mattatoio n5 – Vonnegut
Storie di ordinaria follia – Bukowski
Candido – Voltaire
Bastogne – Brizzi
Burroughs – Il pasto nudo
Il giovane Holden – Salinger
Quest’ultimo perchè è scritto da dio e ti lascia immedesimare col protagonista.
Bukowski senza prenderti per il c*** e dilungarsi per niente trova sempre le parole giuste. Wallace è un genio, punto. Welsh è sottovalutato, i suoi primi romanzi grezzi e acidi sono secondo me pazzeschi. Il vecchio e il mare è l’unico libro che ho letto in un giorno, il Candido mi è servito molto, Burroughs mi ha fatto impazzire, sui 17anni, perchè non gli stavo dietro. Mattatoio 5 unisce tristezza e humor come nessun altro libro.
Daniele Imperi
Sei riuscito a leggere Il vecchio e il mare in un giorno? Io ci ho messo un intero mese
Giuliana
I motivi che mi spingono ad amare un libro possono essere molteplici: la sua trama, la forza espressiva dell’autore, la caratterizzazione dei personaggi, le emozioni che ho provato leggendolo. Capisco di avere amato molto un libro quando, periodicamente, sento il bisogno di andare a rileggerlo.
Premesso questo, e preso l’impegno di leggere “La ragazza della porta accanto” di Jack Ketchum e “Il mattino dei maghi” di Louis Pauwels (mi hai incuriosito), ecco dieci – pardon, undici – tra i libri che ho amato di più:
– Chiedi alla polvere, di John Fante: un pugno nello stomaco, travolgente
– La ragazza con l’orecchino di perla, di Tracy Chevalier: delicato e al tempo stesso intenso
– L’innocenza, di Tracy Chevalier: ti sembra di essere lì, nella Londra di inizio ‘800
– La storia infinita, di Michael Ende: il libro fantasy più bello mai letto
– A volte ritornano, di Stephen King: racconti perversi e geniali
– Shining, di Stephen King: le vicende dell’Overlook hotel conquistano e terrorizzano al tempo stesso
– Harry Potter e l’ordine della fenice, di J.K.Rowling: ho amato moltissimo tutta la saga dell’autrice, ma credo che il quinto libro rappresenti il suo culmine
– Corpi al sole, di Agatha Christie: il giallo della Christie, tra quelli letti, che ho amato di più
– Cuore, di Edmondo de Amicis: il libro che più mi ha toccato il cuore. Emozionante, ad ogni pagina.
– Piccole donne, di Louisa M. Alcott: per la bellissima caratterizzazione delle protagoniste
– Il venditore di storie, di Jostein Gaarder: per l’incredibile fantasia dell’autore
Daniele Imperi
La storia infinita e Cuore sono bellissimi. E ho apprezzato anch’io tutta la saga di Harry Potter. Corpi al sole dovrei averlo. Mi ha incuriosito Chiedi alla polvere.
Giuliana
Fante è una degli scrittori che più ha influenzato Bukowski, per farti capire il genere di scrittura. Forte, scarna, viscerale.
Bill Lee
chiedi alla polvere è grande. DOVEVA essere anche nella mia top, l’avevo dimenticato.
Cristiana Tumedei
Qualche tempo fa scrissi un post simile, indicando 9 libri che ritengo valga la pena leggere almeno una volta. Se ci ripenso la lista potrebbe essere davvero più lunga.
Del tuo elenco approvo Il richiamo della foresta, La ragazza della porta accanto, Suttree e Cloud Atlas. La Shelley la adoro, per tutta una serie di motivi. Frankenstein è assolutamente da leggere, meglio in lingua originale, però!
Daniele Imperi
Anche la mia lista è più lunga, ho dovuto accorciarla parecchio. Frankenstein in lingua originale non è difficile? Hai letto anche quelli che non approvi?
Cristiana Tumedei
Frankenstein in lingua originale non mi è sembrato troppo complicato. Secondo me è un’ottima lettura da fare in lingua
Per quanto riguarda le altre segnalazioni, ti dico che Il nome della rosa è un libro che non ho apprezzato. L’ho letto integralmente una volta e non mi ha soddisfatta. Così, l’ho ripreso in altre due occasioni per individuare le ragioni di questa insoddisfazione. Ma nulla, è più forte di me, non mi piace.
Passaggio a Nord-Ovest l’ho letto tempo fa e non mi ha lasciato molto. Quello era un periodo particolare della mia vita e necessitavo di altri stimoli.
Incompreso è in libreria in attesa che mi venga l’ispirazione giusta per affrontarlo. Gli altri non mi pare di averli letti.
Vedi, io sono una lettrice piuttosto umorale e istintiva. Ogni fase della mia vita è caratterizzata da scelte letterarie ben precise, che muovono anche dal periodo che sto affrontando. Sì, sono istintiva anche nella lettura, credo.
Daniele Imperi
Beh, anche io, non riesco a leggere qualsiasi tipo di storia in ogni momento. Ho scritto anche un post su questo argomento: Lettura e stati d’animo, così spammo, ma nel mio blog posso farlo
Tenar
Solo dieci? E’ difficilissimo sintetizzare una vita di letture in dieci libri, anche perché l’uno o l’altro diventano più importanti a seconda del momento che stai vivendo. Su alcuni, però non ho dubbi.
– La mano sinistra delle tenebre, U.K Le Guin. Il mio punto di riferimento.
-I figli del capitano Grant, G. Verne. Il libro che a 10 anni mi ha fatto innamorare della scrittura.
– Finzioni, J.L. Borges. E la realtà non ha più lo stesso aspetto di prima.
– Il club Dumas, A Pérez-Reverte. Divertimento e cultura a braccetto, una goduria.
– Memorie di Adriano, M. Yourcenaur. Lo stile più elegante di sempre.
– Il nome della rosa, U.Eco. E con la scusa del giallo ti addentri in un altro tempo.
– Parti in fretta e non tornare, F. Vargas. Il romanzo che avrei voluto scrivere
– Il Signore degli Anelli, J.R.R.Tolkien. Come la fantasia finisce per plasmare il modo di guardare la realtà.
– L’ombra della maledizione, L. McMaster Bujold. Maledizione, vorrei scrivere un fantasy così!
– Storia dell’assedio di Lisbona, J. Saramago. Sempre immaginazione che si imprime sulla realtà, con la maestria di un premio nobel…
Daniele Imperi
Finzioni di J.L. Borges l’ho scoperto oggi in un altro blog e l’ho messo nella mia Lista dei desideri di Amazon
Neri Fondi
Io dei tuoi ho solo Il Nome della Rosa e Frankenstein. Concordo con te sul giudizio che ne hai dato, e grazie per la collaborazione.
franco zoccheddu
finzioni, non plus ultra
Lorenzo
1 – L’arcobaleno della gravità – Pynchon
2 – Racconti del Terrore – Poe
3 – Branchie – Ammaniti
4 – Morte di un supereroe – McCarten
5 – Body Art – DeLillo
6 – L’esorcista – Blatty
7 – Canzoniere – Petrarca
8 – Ultime lettere di Jacopo Ortis
9 – Il piccolo principe – Exupéry
10 – Don Chisciotte
Sinceramente non so se sono in ordine (ma i primi 4/5 penso di sì)… Ho voluto segnare soprattutto quei libri che più che essermi soltanto “piaciuti tantissimo”, hanno proprio segnato una crescita in me, un passaggio, mi hanno insegnato qualche cosa che ha condizionato la mia vita e la mia lettura e scrittura..
Che mondo sarebbe se non ci fossero i libri.
Daniele Imperi
Dei tuoi ho letto solo Poe e Il piccolo principe
Ho però il Don Chisciotte.
franco zoccheddu
Una domanda per tutti: ma non era la Bibbia il libro più letto? Uhm…
Daniele Imperi
E chi l’ha mai letto? Però ne ho una copia!
Romina Tamerici
Di questi ho letto solo “Il nome della rosa”.
De “Il richiamo della foresta” ho letto molti anni fa una riduzione in inglese per la scuola.
Molti di questi titoli sono nella mia lista di libri da leggere da un po’ e prima o poi…
Daniele Imperi
No, Romina, le riduzioni non si devono leggere
Romina Tamerici
Chiedo perdono… a mia discolpa ero piccina piccina e l’ho fatto sotto costrizione!
Scrivere post a più mani
[…] Tempo fa è apparso su Penna blu e sul blog di Neri Fondi un post gemellato. L’idea è nata per caso, come sempre accade, una parola tira l’altra in un commento e così io e Neri abbiamo stabilito una data e un titolo e abbiamo parlato dei dieci migliori libri letti. […]
riccardo saitta
Il nome della rosa
L’eleganza del riccio
Diario di un seduttore
I vicere
Il gattopardo
Oceano mare
La macchia umana
Gomorra
I pilastri della terra
La cattedrale del mare
L educazione sentimentale
L’ idiota
Daniele Imperi
Ciao Riccardo, benvenuto nel blog.
Della tua lista ho letto il 1°, il 5° e il 9°. Belle letture, specialmente Il nome della rosa.
chiara saffioti
la città della gioia D La Pierre
Cent’anni di solitudine G. G. Marquez
Medicus N. Gordon
Shantaram G.D. Roberts
Un uomo O. Fallaci
La fine è il mio inizio T. Terzani
L’ultimo Catone M. Asensi
Ingredienti per una vita di formidabili passioni L. Sepulveda
Grandi speranze C. Dickens
Lungo cammino verso la libertà N. Mandela
12 La cattedrale del mare I. Falcones
Daniele Imperi
Ciao Chiara, benvenuta nel blog e grazie per la tua lista, di cui però leggerei solo Grandi speranze di Dickens