Funzionano i trailer dei libri?

Funzionano i trailer dei libri?

Ho visto pochi trailer dedicati ai romanzi e non li ho mai graditi. Non mi hanno mai invogliato ad acquistare e a leggere un libro.

Uso altri strumenti per capire se un romanzo – o un libro in generale – possa interessarmi. Comunque sia, comprare un libro è sempre una sorta di salto nel buio, così come andare al cinema e vedere un film: soltanto dopo hai la certezza che ti sia piaciuto o meno.

Mi sono quindi chiesto se i trailer dei libri funzionino davvero, se possano aiutare a vendere un libro. Dell’argomento avevo parlato quasi dieci anni fa, nel mio articolo “Addio al booktrailer” e mi fa piacere constatare che in tutto questo tempo le mie idee al riguardo non sono cambiate.

Credo che lo stesso termine trailer sia sbagliato per un libro, e non soltanto perché si usa l’ennesima parola inglese, ma perché non ha nulla a che vedere con quello che siamo abituati a vedere per i film (per la cronaca: trailer proviene da trail che a sua volta proviene dal latino tragula).

Differenza fra trailer cinematografici e trailer dei libri

Il significato di trailer come gruppo selezionato di scene mostrate per pubblicizzare un film risale addirittura al 1913, quando apparve il primo trailer cinematografico, per il musical The Pleasure Seekers.

A quei tempi – e da qui il termine trailer – questi spezzoni dei film si trovavano alla fine dei film: quindi il video della pubblicità del film veniva mostrato agli spettatori alla fine del film

Alla fine degli anni ’30 capirono che quegli spezzoni avrebbero funzionato se mostrati prima del film, anziché dopo. Meglio tardi che mai…

A quanto pare nessuno riuscì a cambiare nome a quegli spezzoni pubblicitari, che ormai non erano più dei trailer, ma delle anteprime.

I trailer dei libri non sono né trailer né anteprime

Dunque che cosa sono?

Non sono veri trailer, perché non mostrano parti del libro, e non sono anteprime, perché non possiamo leggere nulla del libro.

Chiamateli video promozionali, perché è ciò che sono in realtà.

Ho visto video in cui venivano mostrati i personaggi e secondo me non c’è niente di più sbagliato in un “trailer del libro” che mostrare ai lettori scene e personaggi che, leggendo, avrebbero creato le loro menti, in piena libertà.

Ecco un altro motivo per cui i cosiddetti “trailer dei libri” non hanno nulla a che fare con i trailer dei film, che ci mostrano invece le scene che vedremo davvero nel film.

Video promozionali dei libri “fai da te”?

Oggi esistono su internet parecchi strumenti gratuiti per creare video promozionali per i libri, ma è davvero una buona idea affidarsi a questi strumenti?

Un video amatoriale potrebbe fare più male che bene al libro. Per creare un buon video promozionale per un libro occorrono conoscenza e padronanza di programmi di grafica e per la realizzazione di filmati.

A questo dobbiamo aggiungere anche conoscenze di marketing, perché quei video servono a pubblicizzare un prodotto commerciale: i testi vanno scritti per incuriosire i lettori, cioè per vendere.

Oggi purtroppo si tende a semplificare ogni operazione che fino a ieri richiedeva anni di studio e di esperienze.

Costi e convenienza di video professionali per i libri

Per un autore che si autopubblichi è impensabile rivolgersi a dei professionisti per creare un video promozionale per il proprio libro: quante centinaia di euro andrà a spendere? Con nessuna garanzia di vendere il libro – perché non possono esistere garanzie in tal senso.

Ma anche per una piccola casa editrice sarebbe una spesa enorme da affrontare: tanto vale spendere quei soldi per produrre altri libri.

I costi di un video promozionale professionale per pubblicizzare un libro possono essere elevati.

Ma se cercate su Google “quanto costa un book trailer?”, troverete svariati prezzi: chi vi fa spendere 65 euro (con modelli preimpostati), chi 75 (ma vi chiede di fornire tracce audio, spezzoni video, immagini, testi da inserire nel video, sceneggiatura) o 125 se provvedono loro, altri parlano di un minimo di 200 euro.

Sono spese che si possono affrontare, ma un autore deve sempre considerare quanto guadagnerà per ogni copia venduta: qualche decina di centesimi.

Per concludere: funzionano per voi i trailer dei libri? Ne avete realizzati? E, in quel caso, com’è stata l’accoglienza?

12 Commenti

  1. Orsa
    giovedì, 21 Settembre 2023 alle 11:25 Rispondi

    E poi ci sono io che neanche ne conoscevo l’esistenza. No, la cosa non mi convince per niente, anche perché già immagino il risultato dozzinale. La mediocrità oggi si riscontra in tutti i campi, e la cosa tragica è che viene anche apprezzata! Se poi parliamo di un book trailer confezionato da un regista allora l’effetto (e anche il risultato) cambia. Alla fine è un vero e proprio investimento. A proposito di fine, li mandavano davvero alla fine come una sorta di riepilogo?

    • Daniele Imperi
      giovedì, 21 Settembre 2023 alle 11:31 Rispondi

      Non li hai mai visti, quindi. Il risultato è dozzinale perché secondo me sminuisce il libro. Un video sui libri che ho trovato interessante è quello che realizza la Fantagraphics, che ti mostra le mani che lo sfogliano: ottima idea per i libri di fumetti.
      Un trailer del libro confezionato da un regista quanto costerà?
      I trailer dei film sì, li mandavano davvero alla fine come una sorta di riepilogo.

  2. Pades
    giovedì, 21 Settembre 2023 alle 12:25 Rispondi

    Neanche io, come Orsa, ne conoscevo l’esistenza. Magari spopolano sui social che io frequento poco. Adesso che so che esistono, li eviterò accuratamente :-) Già sono contrario a che qualcuno mi racconti troppi dettagli della trama per paura di perdere poi la sorpresa leggendo, vedere anche alcune scene pensate con la mente di altri proprio no. Anzi, adesso mi hai incuriosito, e sai che faccio? Ne cerco alcuni di libri che ho già letto per vedere cosa si sono inventati!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 21 Settembre 2023 alle 12:54 Rispondi

      Diciamo allora che non vi siete persi niente :D
      Evita le prefazioni ai romanzi di scrittori passati, perché svelano tutto della trama. L’ho riscontrato nei romanzi di Philip K. Dick (e infatti me le leggo alla fine) e l’ho evitata nel romanzo “Il Grinta”.
      Coi trailer dei libri, secondo me, succede lo stesso, perché o appaiono scene che scoprirai dopo decine di pagine, o leggerai pezzi di trama.
      Fammi sapere com’è andata l’esperienza!

      • Pades
        giovedì, 21 Settembre 2023 alle 13:42 Rispondi

        Ne ho trovati alcuni. Devo dire che in quelli che ho visto sono stati molto attenti a non fare trapelare troppo del libro, più che altro erano parti di dialoghi o spiegazioni degli antefatti che hanno portato all’incipit del libro, e fin qui tutto bene. Ma è successo quello che mi aspettavo, e cioè che l’aspetto dei protagonisti me lo immaginavo diverso, come anche, almeno in parte, le atmosfere. Rimango perplesso perché al momento preferisco farmi attrarre da incipit, copertina, risvolti, ecc.

        • Daniele Imperi
          giovedì, 21 Settembre 2023 alle 14:14 Rispondi

          Il problema infatti è questo: ti aspetti personaggi diversi. Certo, questo succede anche se leggi un romanzo dopo aver film tratto da quel romanzo: sei costretto a immaginare i personaggi come li ha scelti il regista.
          E vedendo un film dopo aver letto il romanzo che l’ha ispirato, potresti restare deluso perché ti immaginavi i personaggi diversi.
          Però un film resta un film. Ma un trailer del libro non lo è, quindi per me non dovrebbe avere personaggi.

  3. Corrado S. Magro
    giovedì, 21 Settembre 2023 alle 14:21 Rispondi

    Fa parte della moda e quindi va bene anche se va male! Che di un nuovo romanzo l’editore e/o il distributore chieda all’autore di offrire al pubblico un incipit più o meno corposo lo capisco ma il trailer a cosa dovrebbe servire? Beh se ci sta qualcuno che dello scritto voglia fare un fumetto, lo faccia, considerando che è ben altra cosa di un “rimorchiatore”.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 21 Settembre 2023 alle 14:57 Rispondi

      L’incipit serve e per fortuna molte case editrici e librerie online lo pubblicano, ma il trailer non serve a nulla. È una moda, hai ragione.

  4. Barbara
    venerdì, 22 Settembre 2023 alle 10:43 Rispondi

    Non credo che la mia generazione possa apprezzare il trailer, semplicemente perché, almeno io, faccio parte di chi la rete l’ha conosciuta “testuale” e non “video”. Il trailer funzionava forse un decennio fa, quando le nuove generazioni addirittura usavano You Tube per le proprie ricerche. Per me un’assurdità, eppure è così. Quindi il trailer finiva là dentro, loro cercavano un romanzo, un tema, una parola e rintracciavano il libro. Oggi si è già nuovamente spostato tutto, per cui più che il trailer del romanzo, per le ancora più nuove generazioni funziona meglio la presentazione e/o la recensione su Tik Tok. Almeno così mi raccontano i ragazzi che conoscono, figli di amici. :)

    • Daniele Imperi
      venerdì, 22 Settembre 2023 alle 10:56 Rispondi

      Anche io ho conosciuto la rete testuale, e infatti vedo solo raramente i video online. You Tube per le ricerche è un’assurdità, ma ho letto che anche per i prodotti usano TikTok. E ecco che dici che cercano lì le recensioni…
      Be’, per quanto mi riguarda i miei futuri libri non finiranno su TikTok, non con me almeno :D

  5. antonio zoppetti
    mercoledì, 27 Settembre 2023 alle 10:51 Rispondi

    Io ne ho realizzati alcuni nel 2008, quando erano una novità, commissionati da una grossa casa editrice che aveva deciso di provare a utilizzarli e che pagava profumatamente, visto che i costi di sceneggiature, montaggio video e il resto erano alti, restando sulla produzione professionale e non casereccia. Non credo che allora abbiano funzionato molto, dopo i primi 10 si è tutto interrotto, e vedo che non sono mai decollati come “genere”. Attualmente la promozione su TikTok è però molto seguita e ambita, anche se segue una “grammatica” di tempi e modi che ha le sue peculariatà e non ha nulla a che fare con la produzione degli audiovisivi tradizionali. Ciò nasce dal fatto che la piattaforma fa numeri molto alti, rispetto ad altri canali, e contemporaneamente i canali tradizionali — in primo luogo le recensioni sui giornali — sono morti. Dunque autori ed editori cercano altri mezzi per promuovere o semplicemente far sapere che è uscito un libro. Ma quello che può dare qualche risultato credo sia una strategia multicanale incrociata, più che basata “solo” sul video.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 27 Settembre 2023 alle 11:04 Rispondi

      La promozione dei libri su TikTok, o anche su Instagram, è totalmente diversa da un trailer e credo che funzioni di più. D’accordo sul creare una strategia multicanale incrociata.

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