Da poco il blog ha “festeggiato” i suoi 2000 post, lo scorso 29 dicembre, quando ho anche accennato al futuro di «Penna blu» e alla mia intenzione di ridurre ancora il numero delle pubblicazioni settimanali, passando da due a una sola a, infine, quando avrò voglia di scrivere qualcosa.
Già da un po’ mi frullava quell’idea per la testa e non mi decidevo a metterla in pratica. Il 9 gennaio, mentre cercavo qualcosa da pubblicare per il 12 – snobbando la sessantina di idee appuntate che, come al solito, non mi invogliava a scrivere – ho preso di getto la decisione e ho riempito il vuoto del giovedì.
Anno nuovo, vita nuova
È così che si dice, no? Ormai avrete capito il mio rapporto con la tecnologia: io non ho un buon rapporto con la tecnologia. Quindi, meno ne uso e più tempo avrò per i miei progetti letterari per quest’anno appena iniziato. E anche per i prossimi, naturalmente.
C’è anche da considerare che più articoli pubblico a settimana nel blog e più tempo sono costretto a passare davanti a uno schermo. Non è salutare, questo.
Soprattutto ho il vizio di non accontentarmi mai, di bocciare tutte le idee che mi vengono per gli articoli. Ormai sono anni che, solo raramente, leggo qualcosa di nuovo nei blog. Ma un blog non deve per forza insegnare qualcosa o risolvere un problema.
Un blog deve anche solo “parlare” con i lettori. Tuttavia, anche per “parlare” devi avere qualcosa di interessare da dire. E io continuo a bocciare idee.
Un post a settimana per vivere meglio
Sì, per vivere meglio. Per diminuire l’ansia da blogging. Per avere più tempo per riflettere. Per scrivere qualcosa di valido. Per non cadere nelle ripetizioni. Per fare altro.
La scatola con la plastilina che mi feci comprare da mie sorelle giace ancora sigillata da oltre due anni. Avevo in mente di realizzare i miei Wallace e Gromit, ma vi ho sempre rinunciato per mancanza di tempo. Ora quella scatola sarà aperta, finalmente.
Non tutto ciò che ho rimandato è colpa del blog, ma il blog succhia una quantità enorme di tempo e risorse mentali e alla fine non resta nulla, perché tutto finisce nel dimenticatoio.
Un post a settimana per vivere meglio e per respirare più libertà.
Il post del giovedì
Avevo accennato anche a questo. Sul sito di Edgar Allan Poe – che ha ripreso vita dopo 4 anni di silenzio lo scorso 4 gennaio – pubblico il mercoledì e su «Penna blu» il giovedì, in mezzo alla settimana.
Appuntamento, quindi, a giovedì prossimo, quando parlerò di… non lo so ancora. Ma domani, in fondo, è un altro giorno.
Silvia
Mi mancherai ma capisco perfettamente la tua scelta, che trovo per certi versi coraggiosa e saggia. In bocca al lupo per i tuoi progetti.
Daniele Imperi
Un po’ di coraggio c’è stato, ma devo dire di aver preso la decisione definitiva in un attimo
Salvatore
Presto o tardi ti seguirò in questa tua svolta salutista.
Daniele Imperi
Salvatore, tu quoque?
Salvatore
Io quoque alla coque.
Daniele Imperi
Ma come? Mai sentito Cesare che disse a Bruto, dopo esser stato pugnalato: “Tu quoque, Brute, fili mi!”
Salvatore
Ovvio che sì; che centra?
… e poi io non ho pugnalato nessuno, per ora.
Daniele Imperi
Per un attimo ho pensato che ti fosse sconosciuta quella frase
Grilloz
Se il tempo risparmiato a scrivere sul blog lo spenderai per camminare in montagna sono con te (a camminare in montagna, intendo, almeno idealmente )
Daniele Imperi
Be’, a camminare in montagna vado nel fine settimana, ma il tempo risparmiato lo spenderò a scrivere o a fare altro
Elena
Questo articolo me lo aspettavo, ci avevi preparati. Una curiosità: perché continui a a bocciare progetti e bozze?
Daniele Imperi
Sì, l’avevo accennato, anche se quel giorno non immaginavo quando sarebbe successo.
Li boccio perché non mi sembrano contenuti di valore.
Cristina
Ottima scelta, Daniele. Io sono sempre stata del parere che un post a settimana sia più che sufficiente… salvo a sconfessare me stessa proprio negli ultimi tempi con l’apertura della serie del mercoledì dedicata alla Rivoluzione Francese. Ma ho dato un taglio volutamente breve a questi post, dove racconti eventi, personaggi, curiosità del periodo.
Daniele Imperi
Se quei post sono brevi, alla fine ti prendono poco tempo. E poi puoi sempre tornare a un post settimanale
Federico
Penso sia una scelta saggia. Muovere le mani non solo sulla tastiera ma anche con la plastilina (o altro hobby manuale) è un anti-stress che con me ha funzionato. Divertiti con Wallace e Gromit!
Daniele Imperi
Vero, funziona come antistress.
Mi divertirò senz’altro con quella coppia
Mirko
Ciao Daniele, ognuno deve mettere il tempo che desidera alle proprie passioni.
per i tuoi progetti futuri, in bocca al lupo.
Daniele Imperi
Ciao Mirko, alla fine il tempo resta sempre quello, quindi per fare altro che ci piace dobbiamo toglierlo da altre passioni.
Andrea
Anche io volevo dare questa cadenza al blog, tuttavia sono appena agli inizi, quindi, per tutta una serie di motivi che tu sai anche meglio di me, sono passato al bisettimanale.
Scrivere un articolo solo quando si vuole farlo dovrebbe essere il punto d’arrivo di ogni blogger, o forse, anche il punto di partenza. Ma dobbiamo fare i conti con quantità, visibilità ecc.
Sai bene che sposo pienamente questa scelta, anche se da lettore un po’ mi dispiace. Ormai questo è l’unico blog che seguo. Si trovano spesso solo dei “copia-incolla” nel Web.
Anzi, chiunque abbia dei validi consigli è mollemente forzato a trasmettermeli
Daniele Imperi
Molti partono con un articolo quando vogliono nel blog, per poi passare a un calendario ferreo, O anche restare anarchici.
Avrai più tempo per leggere i miei post
PADES
Ti capisco, ti appoggio e mi consolo perché vedo che non sono solo io a sentire il bisogno di viaggiare leggero. Anche per me i primi a saltare sono stati i social (una perdita di tempo colossale) e ho ridotto a una manciata i blog che seguo. Sono stato anche costretto (mio malgrado) a ridurre i commenti lasciati sui vari blog perché perdevo poi tempo a seguirne le risposte e le controrisposte. Voglio arrivare al punto in cui, appena ho un attimo di tempo libero, mi posso dedicare subito a leggere o scrivere, senza l’esigenza di controllare forum, blog, risposte e polemiche varie. Nel nostro mondo occidentale la vera ricchezza del futuro sarà il tempo.
Daniele Imperi
E io che pensavo di essere l’unico antisocial
Anche i commenti prendono tempo, è vero: scriverli, leggere le varie risposte.
“Nel nostro mondo occidentale la vera ricchezza del futuro sarà il tempo”: ecco una frase che farà storia
Federico
Non serve aspettare il futuro, il tempo è la ricchezza del presente. Ho un amico che guadagna molti più soldi di me e fa vacanze che io non posso permettermi… ma arriva a casa alle 10 ogni sera… non farei mai a cambio! È vero che non posso permettermi le vacanze estive ma dalle 18 in poi ho la mia vita Restando in tema di lettura, per chi non l’ha letto consiglio una bellissima favola sul tempo, più per adulti che per bambini: Momo di Michael Ende. Una “favoletta” che dovrebbe far riflettere.
Daniele Imperi
Bellissimo Momo, l’ho letto tanti anni fa
Concordo con quanto dici, neanche a me interesserebbe guadagnare tanto per poi rincasare alle 22.
Giuseppe
Questo vuol dire che attenderemo con ansia l’unico post che pubblicherai il giovedì. Che dire! Un in bocca al lupo per i tuoi progetti letterari.
Daniele Imperi
Non parlare di ansia, se no mi viene quella da prestazione
Grazie
Andrea Torti
Pochi post ma buoni?
Penso valga la pena di tentare, soprattutto se ci sono altri progetti che richiedono tempo.
Daniele Imperi
Speriamo
Sarà un tentativo, come lo è stato passare a 4 post a settimana e poi a due.
Bonaventura Di Bello
Anch’io, come tanti altri lettori del tuo blog credo, mi riconosco in quest’esigenza di affrancamento dalla tecnologia ma soprattutto da quel “online” che si rivela sempre più affamato del nostro tempo e della nostra vita, quindi non posso che plaudire la tua decisione e incoraggiarti a proseguire in questo percorso di riconquista del tuo tempo (=vita) e di quelle attività ‘manuali’ e semplici, ma intrinsecamente profonde, che la tecnologia forse non riuscirà mai a dare se non come surrogato.
A volte mi capita di ripensare a quando, da ragazzo, avevo soltanto una piccola scrivania con uno scaffale per i libri in cui trovavano posto, oltre ai testi scolastici, solo poche decine di altri libri, scelti e letti con cura, ‘vissuti’ dalla prima all’ultima pagina, e tanti quaderni e agende di annotazioni e riflessioni. Allora non c’era da controllare l’email o i messaggi privati, i libri si sceglievano da cataloghi cartacei e si ordinavano per posta, il telefono (fisso, e nemmeno cordless all’epoca) squillava di rado e per isolarsi bastava mettere la cornetta fuori posto o staccare la tripolare dalla presa. Qualche anno dopo arrivarono i personal computer, ma ancora per una decina di anni sarebbero rimasti uno strumento con cui ‘fare’ qualcosa (oltre che giocare, come qualsiasi altro ‘gioco’), prima che l’informatica cannibalizzasse la ‘carta’ per poi essere a sua volta fagocitata dalla Rete (emblematico è il caso dell’Enciclopedia “Encarta” di Microsoft, fra tutte quelle del periodo).
Quando la tecnologia mobile ha permesso al computer di ‘seguirci’ dentro una tasca, e ha semplificato all’estremo la gestione dei contenuti e della comunicazione in Rete, il cerchio si è chiuso, e chi non ha vissuto questi ormai quasi quattro decenni non si rende conto dei cambiamenti che tutto ciò ha portato nelle vite delle persone, spesso in negativo anziché in positivo (detto da me, giornalista informatico da sempre, sembra ancora di più un’eresia, ma sono in buona compagnia a ‘bestemmiare’).
Una delle conseguenze peggiori di questo processo di trasformazione delle abitudini dettato dalla tecnologia e dalla Rete è sicuramente la superficialità con cui si scelgono, si cercano e acquisiscono le informazioni, e la pigrizia mentale che ne deriva e riduce sempre di più la loro ritenzione nel tempo e le stesse capacità logico-deduttive (ci sono fior fiore di studi a riguardo, e anche diversi testi noti).
“Non ho ancora avuto il tempo di…” è diventato il mantra globale, quando spesso l’oggetto di quel ‘tempo’ di cui si parla è qualcosa che nella famigerata scala dell’80/20 riguarda la prima, quasi inutile o comunque superficiale, fetta di valore.
La cosa più triste, infine, è come tutto ciò sia sempre più orientato ad alimentare i profitti di pochi, nutrendosi delle vite di molti.
Detto ciò, non mi rimane che augurarti (e augurare a tutti coloro che leggono questo blog e aspirano allo stesso risultato) di ritrovare sempre più facilmente il tuo ‘tempo vero’, dove coltivare le tue passioni e mettere al primo posto le passioni e i sogni che coltivi più in profondità nel tuo animo, sempre meno ‘collegato con il mondo’ in forma elettronica ma sempre più ‘intimamente connesso’ con la tua dimensione e quella globale ‘vera’, fuori dal caos della ridondanza e della superficialità e sempre più vicino al ‘cuore’ delle cose e della vita, tua e di coloro che ami.
Un saluto e un abbraccio sincero,
Bonaventura
Daniele Imperi
Ah, che bei tempi che hai rivangato
Non vedo come eresia ciò che scrivi, un po’ perché la penso allo stesso modo e un po’ perché è la realtà di ciò che accade. L’uomo oggi è diventato schiavo della rete, dei social, dell’essere sempre connesso.
Strano che con tutta la tecnologia che dovrebbe semplificarci le cose, oggi non si abbia più tempo per fare qualcosa…
Grazie per gli auguri. Ti auguro anche io di ritrovare il tuo tempo, se anche tu lo hai perso
Federico
Bellissimo post, condivido pienamente.
Maria Teresa Steri
Suona un po’ come la fine di un’era per Pennablu, ma è un passo che capisco molto bene, e comunque l’importante è che tieni aperto il blog. Anche io sono satura del mondo virtuale, quando la vita reale reclama la attenzione, va ascoltata.
Magari un giorno scatterai qualche foto alle tue creazioni con la plastilina e ce mostrerai
Daniele Imperi
No, dai, non facciamola così drammatica
È solo l’inizio dell’era dell’unico articolo settimanale.
Se i miei Wallace e Gromit verranno bene, li fotograferò senz’altro
Gustavo Woltmann
hai tutta la mia comprensione, ho dovuto operare una simile “disintossicazione” tempo fa e si è rivelata molto utile anche a livello delle relazioni interpersonali! A presto!
Daniele Imperi
Bene, un altro che ha sentito il bisogno di disintossicarsi
Barbara
Benvenuto nella congrega dei blogger unosettimanali!!
Io già con 1 a settimana faccio fatica, soprattutto perchè mi vengono fuori corposi, non di caratteri, ma di ricerca (il mio dovrebbe uscire il giovedì, ma come vedi anche questa settimana sono in ritardo. C’è la scusa che sabato notte abbiamo aggiornato tutta la piattaforma e stiamo ancora verificando i nuovi plugin e qualcuno l’hanno aggiornato con bachetto…
Però è strano sentire da te “Ormai sono anni che, solo raramente, leggo qualcosa di nuovo nei blog.” perchè all’epoca eri tu fervente sostenitore che ognuno ha almeno un punto di vista differente di trattare gli argomenti!
Daniele Imperi
Grazie
La ricerca alle volte continua per giorni… e anche quel tempo va messo in conto.
Penso ancora che ognuno abbia un suo punto di vista differente, però non sempre questo porta a creare contenuti di interesse, no?
Elisa
ce lo avevi quasi promesso e hai mantenuto la promessa!
A giovedì!
Daniele Imperi
Bisogna sempre mantenere le promesse
Francesco Magnani
Ti capisco, dopo quasi quattro anni fatico a rispettare la pubblicazione settimanale. Qualche volta salta, ma preferisco pubblicare articoli di qualità.
Daniele Imperi
E fai senz’altro bene
Andrew Next
E’ da che ho aperto il blog che non son mai costante. Figli, libri, montagna e tutto il resto non mi da tregua e dovrei anche lavorare. Alcuni mesi pubblico anche 5 articoli, altri solo 1. Va così. Il resto delle energie “libere” vale a dire quei 90-120 minuti sottratti al sonno tra le 4 e le 6, viene incanalato nei romanzi fantasy, nei contest letterari e in tante altre cosette che mi danno un po’ di soddisfazione.
Quindi comprendo bene la tua necessità di scrivere meno, ma sono sicuro che la qualità di ciò che pubblichi non ne risentirà minimamente.
Ciao!
Daniele Imperi
Il tuo calendario editoriale, quindi, è impostato sul “Pubblico quando ho tempo”
Serena
Beh, secondo te io come la penso? 😁😁😁
A giovedì ^^
Daniele Imperi
Ho qualche idea al riguardo
Lisa
Bella l’idea della plastilina! Posta una foto quando hai terminato la tua opera d’arte!
Daniele Imperi
La posterò senz’altro, ma su Instagram
Nani
Ci ho messo un po’ a decidermi se congratularmi con la scelta o se metterti il muso per un po’.
Io seguo solo una manciata di blog, il tuo e’ l’unico di cui sappia esattamente quando esce. E, lo sai, appena scatta l’ora mi trovi gia’ li’, a notte fonda (la vostra notte fonda, si intende) a leggere e cogitare, cogitare…
Ma adesso, una sola volta alla settimana…
Che ti sia produttivo il tempo che non dedicherai piu’ al blog, solo questo ti auguro.
A giovedi’ prossimo.
Daniele Imperi
Addirittura il muso!
Adesso cambia poco, sai che il post esce il giovedì
Grazie per gli auguri, vedrò di rendere più produttivo quel tempo
Chiara (Appunti a Margine)
Fai bene. Anche io dopo due anni di aggiornamento due volte a settimana, un anno fa sono passata a uno solo, al giovedì, e ora sto pensando di mantenere il numero, ma eliminare il giorno fisso, o per lo meno mantenerlo come una linea guida, senza troppa fiscalità. Questo perché la routine ha finito per imprigionare la mia libertà creativa, creando una schematizzazione che, sul lungo periodo, ha portato più disagi (a livello psichico) che benefici. Anch’io ho bisogno di concentrarmi sul romanzo: ormai sta diventando un mutuo.
Daniele Imperi
Io invece preferisco, almeno per ora, avere un giorno fisso, altrimenti rischio di non pubblicare mai
Se ho un programma fisso da seguire, lavoro, altrimenti mi areno e non combino nulla.
Chiara (Appunti a Margine)
Su questo siamo molto diversi: io rendo molto di più quando sono libera di improvvisare.
luisa
A questo proposito anche in Francia hanno istituito una regola per dar modo alle persone di ritrovare i propri spazi, ovvero dopo l’orario di lavoro niente più emai lavorative, insomma bisogna ri-appropriarsi anche della realtà e non vivere in funzione di uno schermo o no?
Penna blu è un buon blog e se fa scelte di qualità ben vengano. Daniele, magari qualche video su youtube?
Daniele Imperi
Sono decisamente allergico ai video
Marco Amato
Io viaggio alla media di un post all’anno. E mi pare pure troppo.
Volevo dirti grazie per quanto hai dato alla blogosfera. Sei stato il primo blog che ho cominciato a seguire. Mi hai insegnato tanto e i tuoi post quotidiani sono stati un appuntamento fisso che leggevo con attenzione.
Adesso che avverti la stanchezza, è giusto diminuire e tracciare un nuovo percorso per Penna Blu. Hai la mia più grande stima.
Daniele Imperi
Grazie mille Marco
Però, dai, almeno una decina di post l’anno pubblicali
Marina
A giovedì, prossimo, allora. Alla fin fine, una settimana passa in fretta, non mi sembrerà di seguirti di meno.
Daniele Imperi
Vero, siamo già a domenica
Giuliana
Io ti seguo sempre e ancora; silenziosamente, ma ti seguo. E ti seguirò avanti, che tu pubblichi un post a settimana, che ne pubblichi due, tre o quanti siano. E magari quest’anno ti proporrò un altro guest post, tempo e idee permettendo. Io ho ceduto già da un po’ il sito sulla dieta e nutrizione proprio per mancanza di tempo e ne ho aperto da poco uno sull’ansia e attacchi di panico, che però lascio lì e aggiorno di tanto in tanto, cioè non è un impegno fisso. Ho troppe cose intorno, almeno per ora. Ed è giusto che ciascuno si senta libero di gestire il proprio tempo e le proprie passioni come meglio crede e come libertà vuole. Perciò, hai fatto bene e nessuno può dirti nulla. P.S. Se vuoi adesso puoi aggiornare il mio profilo autore di guest post sul tuo sito (e i relativi link nei miei tre guest post) sostituendo l’indirizzo del vecchio sito col nuovo
Daniele Imperi
Oh, ma chi si rivede
Sì, oggi cambio i link al tuo guest post e al tuo profilo. Anche io sto cedendo alcuni miei siti.
Chiara Bezzo
Hai perfettamente ragione, anche se leggerti è sempre un piacere. Farò tesoro del tuo post settimanale. Saluti
Daniele Imperi
Grazie Chiara e benvenuta nel blog
Lucia Paolini
Ammetto che ho dovuto pensare un po’ a cosa scriverti…la prima reazione è stata ” nooooooooooo!!!” con tanto di mani sulle guance, bocca spalancata e occhio rotondo.Non ti seguo da tantissimo, ma ho trovato interessantissimo il tuo blog da subito. E’ l’unico che leggo costantemente. Mi ha aiutato a farmi le domande giuste. Una delle domande e/o risposte era proprio sulla frequenza di pubblicazione e stai continuando a darmi utili spunti di riflessione.La seconda reazione è stata : ” Grande! rimanevo sempre indietro nella lettura degli articoli! ora ti seguirò meglio!!! ieppa ieppa!”. Leggendo articolo e commenti, penso una cosa, l’importante è che penna blu continui a esistere, perchè è innegabile, che leggerti, sia un piacere.
Daniele Imperi
Grazie, Lucia
Ecco, adesso, come dici, ci sarà più tempo per leggere i miei post. C’è qualcuno che si è cancellato dalla mia newsletter perché pubblicavo troppo di frequente…
Romina Tamerici
Negli ultimi mesi ho fatto scelte simili fino quasi a smettere di bloggare. Forse è vero che vivo meglio, come dici tu. Devo ancora rielaborare. Buona prosecuzione dei tuoi progetti dentro e fuori dal blog!
Daniele Imperi
Ma dai, pure hai smesso di pubblicare con regolarità? Questa tecnologia ci sta stancando