La strada (The Road, 2006) di Cormac McCarthy è un romanzo di genere post-apocalittico, vincitore del Premio Pulitzer, divenuto un film nel 2009 diretto da John Hillcoat, con Viggo Mortensen come protagonista.
Un’abitudine che si dovrebbe evitare è vedere un film tratto da un romanzo prima di leggere il romanzo stesso. Ma purtroppo capita spesso il contrario. In fondo un film si vede in un paio di ore e un libro si legge in giorni.
Quando ho visto La strada non avevo nemmeno mai sentito parlare dello scrittore Cormac McCarthy. Ma dopo il film ho acquistato e letto subito il libro. Ho pensato che un film così terribile – per l’argomento trattato, non certo per la sua qualità – e ben realizzato avesse alle spalle un romanzo altrettanto terribile e bello da leggere.
Ho letto diversi libri che poi sono divenuti film e soltanto in pochi casi sono rimasto soddisfatto, come è capitato per Il cucciolo di cui ho parlato nel numero scorso della rubrica. E La strada è un altro di quelli.
Leggere lo stile e la padronanza di linguaggio di Cormac McCarthy dà sicuramente un piacere che non può nascere dalla visione del film. Ma il film è uno di quelli che lascia qualcosa dentro. È agghiacciante, come il romanzo. È fedele, anche, non ricordo di aver trovato differenze così macroscopiche rispetto alla storia.
L’interpretazione dei personaggi è la stessa che ritroviamo nel romanzo. Dalle pagine come dalla pellicola traspare quel senso di solitudine, di fine, di pericolo quotidiano che McCarthy ha infuso nella sua storia.
Il romanzo, come il film, non lascia scampo. Alcune scene sono davvero così come vengono descritte nel libro. I dialoghi sembrano sussurrati sia nella storia sia nella pellicola. Libro e film, nel capolavoro La strada, sembrano due gemelli inseparabili.
Quanti di voi hanno letto il romanzo e quanti hanno solo visto il film?
Romina
Io non ho visto il film e nemmeno letto il libro (ma l’ho aggiunto alla lista interminabile di libri da leggere)! Su molti saggi e libri che contengono consigli di scrittura viene citato questo libro, quindi immagino che ci sia molto da imparare e gli stralci che ho letto in questi libri mi hanno sempre affascinato!
Sono d’accordo con te sul fatto che sia meglio prima leggere il libro e poi vedere il film, secondo me, è tutta un’altra cosa e, come dici tu, spesso il film delude, ma per fortuna non sempre!
Marco
Non ho visto il film, proprio perché ho letto il libro. Quando si parla di McCarthy non sai mai cosa dire, o meglio cosa aggiungere, perché è già stato scritto e detto di tutto. È un autore che sino a ora non mi ha mai deluso.
Francesca
Io ho visto il film e come te non ero a conoscenza dell’esistenza del libro. Mi sono pentita perchè la pellicola è molto cruda e ora non mi viene voglia di leggere il libro……..
Sam
Ciao ^__^
Io avevo visto il libro, ma non era un buon momento per il genere post e ho rimandato. Poi è arrivato il film, che però ho visto quasi subito. Mi era piaciuto moltissimo. Alla fine ho letto il libro che ho trovato molto coinvolgente. Soprattutto per lo stile usato, senza punteggiatura e senza virgolette. Eppure si legge benissimo, d’un fiato. Anche se film e libro spesso cozzano, io ho trovato entrambi molto validi.
Daniele Imperi
@Romina: McCarthy è molto duro, ma è stupendo quello che scrive.
@Marco: nemmeno a me ha mai deluso
Daniele Imperi
@Francesca: il libro è più crudo del film
@Sam: si legge d’un fiato, hai ragione, nonostante il tipo di scrittura.
franguzzo
Tempo fa ho iniziato a vedere il film, ma era troppo inquietante, forse per la presenza del bambino e (pur riconoscendone l’ottima fattura) l’ho abbandonato circa a metà… proverò a terminarlo leggendo il libro
Daniele Imperi
@Franguzzo: ti facevo più forte di stomaco
Leggi e guarda, che ne vale la pena.
Romina
L’ho letto, l’ho finito due giorni fa. Ti avevo detto che l’avevo messo in elenco, no? Mi è piaciuto davvero tanto. Trovo interessante la scelta di non dare nome ai personaggi come se in un mondo distrutto ciò non potesse avere senso e come se quell’uomo e quel bambino potessero essere chiunque. Davvero geniale anche il finale, anche se… (va beh, non lo dico, altrimenti rovino a qualcuno il piacere di scoprirlo). Un libro triste, drammatico e in alcuni passi cruento, ma anche pieno di poesia. L’unica cosa che non ho amato (ma è solo un giudizio personale) sono i dialoghi non introdotti da virgolette. In ogni caso davvero un bel libro. Presto guarderò anche il film. Grazie per la bellissima segnalazione. Questo libro meritava davvero di essere letto!
Daniele Imperi
Bene, mi fa piacere che ti sia piaciuto