
Questo post nasce dai miei ultimi insuccessi nella lettura. Avevo appena terminato di leggere il Diario di Guido Morselli e avevo scelto un altro libro, si trattava di Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, premio Strega del 1947.
L’ho abbandonato dopo 3 o 4 pagine.
Così prendo Cronache del dopobomba di Philip K. Dick. E succede lo stesso. Libro interessante, ma l’attenzione cala e ne cerco un altro.
Mi convinco che forse non è il momento di leggere narrativa e inizio il voluminoso saggio Il ramo d’oro di James Frazer. Termino l’introduzione e attacco finalmente il saggio, che lascio dopo neanche 3 pagine.
Ok, ho bisogno di altro. Torno a Guido Morselli e inizio a leggere Contro-passato prossimo, un romanzo di storia alternativa, che lascio però dopo poche pagine.
Forse è il caso di cambiare genere e epoca, mi dico, e inizio L’ultimo uomo di Mary Shelley, il terzo romanzo della scrittrice che creò Frankenstein. Abbandono l’introduzione che svela troppo della trama e inizio il romanzo, che lascio dopo 3 pagine.
Lettura e stati d’animo
Avevo già parlato di come lo stato d’animo del momento influisse molto, anzi totalmente, nelle mie letture, ma mai mi era successa una cosa del genere. È vero che questo, per vari motivi, è un periodo nero, ma non riuscire a trovare un libro da leggere in un mucchio di 1500 volumi fa pensare.
Eppure è così, tanto che mi ero convinto che forse devo abbandonare la lettura per un po’, ma non se ne parla nemmeno. Piuttosto leggo 3, 4 pagine di ogni libro che possiedo.
La scelta finale
Ho così rovistato nella libreria e negli scaffali tirando fuori i vari libri accatastati, finché l’occhio mi cade su un cofanetto di 4 volumi. Sono tre romanzi di Paul Carell sulla Seconda Guerra Mondiale. Tiro fuori il primo, Le volpi del deserto, e lo metto da parte, poi continuo a rovistare.
Non esce fuori nulla che mi stuzzichi, ma vedo un libro che avevo iniziato e poi lasciato, The copywriter’s handbook di Bob Bly. Mi ero sempre ripromesso di finirlo e infine decido di iniziarlo da capo.

Adesso sono due i libri che ho sotto mano e speriamo che questa sia la volta giusta.
Buona lettura a tutti.
Alessandro C.
cavoli, mi spiace, specie perché “Tempo di uccidere” te l’avevo consigliato io (ps: refuso flaviano/flaiano).
Ad ogni modo credo che il modo migliore per vincere questa sorta di “blocco del lettore” possa essere quello di spostarsi momentaneamente verso letture più leggere. I libri scritti sotto forma di diario in genere risultano molto meno pesantucci (a meno che non si tratti di quello di Anna Frank eh!).
Daniele Imperi
Neanche mi ricordavo che me l’avevi consigliato
Pensa che l’ho preso da poco…
Vedremo come andranno queste due letture.
Grazie della segnalazione, ho corretto il refuso
Alessandro C.
te lo consigliai qui: http://pennablu.it/libreria-23/
PS: Franco, perfettamente d’accordo. Ma nel caso di Daniele credo non dipenda dal libro in se
Daniele Imperi
Mi ero proprio dimenticato
Evidentemente è rimasto nel cervello il tuo consiglio e è riapparso quando ho comprato il libro
franco.zoccheddu
Tra i diritti del lettore Daniel Pennac mette anche il diritto di abbandonare la lettura di un libro. E’ il lettore che comanda, non il libro.
Daniele Imperi
Vero, ma come ha detto Alessandro non dipende dai libri questa volta.
luigiaweb
E’ destino comune, anche io al momento io sto ripiegando verso letture più “leggere”. Dopo aver letto circa duecento pagine di Musil, ho dovuto e voluto fare una sorta di battuta d’arresto ripiegando verso “le avventure di Pinocchio” e il “giro del mondo in 80 giorni”. Lo so, paragone impari!
Daniele Imperi
Non ho ancora letto Musil, ma Pinocchio sì
Le letture leggere a volte servono.
Cristina
Io nei periodi così prendo Agathina in mano. Mi sparo un Miss Marple e un Poirot e mi ripiglio!
Daniele Imperi
Ciao Cristina, benvenuta nel blog.
Anche a me volte fa bene leggere autori che amo molto, ma questa volta non è servito.
Tenar
Dopo un libro che ho molto amato a volte mi coglie questo blocco. Prendo in mano testi oggettivamente belli, ma non prendono, perché non mi danno la stessa intensità di emozioni di quello che ho ancora nel cuore. Poi mi passa, ma difficilmente riprendo in mano i testi che ho scartato, anche se so che mi perdo qualcosa.
La lettura, però, non è questione di razionalità e la vita è troppo breve per leggere anche ciò che non ci va di leggere. Così aspetto, assaggio qualche pagina qua e la finché un nuovo libro mi cattura del tutto.
Daniele Imperi
Infatti ho deciso da tempo di lasciare i libri che non mi prendono subito. Li leggerò più avanti.
Simona
Ma sai che è vero? Qualche anno fa ho attraversato un periodo personale molto difficile. Non riuscivo. Concludere nulla, e questo valeva anche per le letture. Finché non ne sono uscita, tutti i libri iniziati sono rimasti a metà. Quando mi sono ripresa ho ricominciato ad interessarmi davvero e di nuovo alle letture. Passerà Daniele, non sta scritto da nessuna parte che tu debba leggere per forza. Troverai il tuo libro gemello
Daniele Imperi
Sì, passerà, spero. Leggere mi va, è che non trovo la lettura adatta, quella che riesce a incollarmi alle pagine e farmi stare attento e non distrarmi.
Giuliana
Non ti abbattere, Daniele, chi ama leggere non smetterà mai di farlo

E’ solo un momento così, vedrai, passerà. Prova con un libro più “strong”, tipo Fante o Bukowski. Oppure fai un giretto in libreria e lasciati guidare dall’istinto.
Piuttosto, oggi è il mio compleanno e – se li trovo in libreria – mi faccio regalare due libri che tu ami molto: Il mattino dei maghi di Louis Pauwels e La ragazza della porta accanto di Jack Ketchum. Diamine, quale regalo più bello che due letture fresche fresche?
Un abbraccio, e su con il morale. Cosa dovrei dire io che oggi invecchio?
Daniele Imperi
Ciao Giuliana, grazie. Auguri, allora.
I regali che ti fai fare sono davvero belle letture, fammi sapere se ti saranno piaciuti.
Giuliana
Non li ho trovati in alcuna libreria, vorrà dire che li ordinerò online. Vorrei anche leggere un libro di Corman McCarthy, tu che lo conosci bene con quale mi consiglieresti di iniziare?
Daniele Imperi
Bella domanda. A me ha colpito molto quello che credo sia il migliore, anche in parte autobiografico, e anche il più lungo, oltre 500 pagine: Suttree. Ci sono dei pezzi di una forza sconcertante.
Oppure Figlio di Dio, breve e scioccante. O anche Il buio fuori, drammatico e crudo.
Vedi tu, in base al tuo stato d’animo
Questi 3 sono per me i migliori letti finora.
Giuliana
Grazie mille. Decido, ordino, leggo e ti faccio sapere
Daniele Imperi
Certo, fammi sapere
Qui puoi leggere un post su Suttree: http://pennablu.it/leggendo-suttree/
Kinsy
E’ capitato anche a me. Sulle letture sono molto “lunatica”, come si suol dire. In effetti ci sono periodi in ci leggerei qualunque cosa e periodi che proprio non c’è verso che qualcosa mi interessi. In questo caso, paziento e mi guardo in giro, poi, come per magia, ecco un libro che leggo con gusto e la voglia di leggere riprende da sola!
Daniele Imperi
Io ho dovuto iniziare il 7° libro: ora sto leggendo Cielo di sabbia di Lansdale e sono a pagina 70, quindi lo finirò. Ne ho anche iniziato un altro, ma mi serve per studio.
Elisabetta
A me capita quando non sono sintonizzata sul giusto canale: magari non è il momento di “accogliere”, ma è quello giusto per produrre. Mi capita anche quando sento una forte spinta creativa, ma non riesco a scrivere niente e solo per scoprire che avevo bisogno di lavorare con le immagini, o con la materia.
Adesso so bene che la frustrazione è solo un segnale di energia male indirizzata.
Il 2013 in letture
[…] lungo la strada. Alcuni dopo 20 pagine, altri dopo 50 o 60, altri ancora dopo appena una manciata. Un’insofferenza che pensavo finita, ma che invece […]
Come vincere il blocco del lettore
[…] attraversato un periodo abbastanza lungo in cui non riuscivo più a terminare un libro. Anzi, lo abbandonavo dopo qualche pagina, come se la voglia di leggere fosse calata, ma in realtà […]
Laura
Alcuni sorridono. Sono la donna più triste del mondo che non riesce più a leggere nulla. È un incubo che dura ormai da diversi anni in cui sono riuscita a leggere a mozzichi e bocconi forse 6 libri. Sei libri in dieci anni. All’inizio pensavo che mi sarebbe passata, pensavo che siccome per motivi di lavoro devo studiare, era solo stanchezza. Invece è solo peggiorata. Ultimi titoli sono: la scomparsa di majorana. La ballata di iza. La porta. Platone è meglio del Prozac. epitteto. Ora da due anni giace accanto al letto vita di Pi. Ma ho letto si e no 30 pagine. Non so come uscire da questo incubo. Il libro mi piace ma perdo concentrazione , mi scoraggio e preferisco il sudokyu!
Daniele Imperi
Ciao Laura, benvenuta nel blog. Una situazione bella difficile, la tua. Ti sei un po’ anche disabituata alla lettura. Perché non provi a leggere dei racconti? Prendi un’antologia e inizi. In fondo sono storie brevi, quindi dovresti riuscirci.
Dei libri che hai citato conosco solo quello di Sciascia, che ho anche io, ma ancora da leggere. Così a occhio non mi sembrano però letture leggere. Perché non provi con qualche romanzo più facile da seguire, una storia leggera, appunto?
Laura
Ciao grazie della risposta, i libri che leggo, o meglio che ho letto in passato, sono tutti PESANTI, ma tutti molto belli, ci sono solo due libri che ho lasciato per eccessiva pesantezza l Ulisse di Joyce, e il libro dell’inquietudine di Pessoa. Amo il mondo classico, mi piace Euripide, Sofocle, ho letto di tutto…Il problema è nato quando sono sopraggiunti problemi personali che mi hanno fatto perdere il sonno. Ora il sonno è tornato ma si è portato via…La lettura… Ieri per disperazione ho digitato sullo smartphone Non ho più voglia …ed è stato molto buffo leggere i suggerimenti di google…. “di vivere” “di studiare” “di lavorare” “di fare la calza” quello che cercavo, ovvero “di leggere” era uno degli ultimi suggerimenti! Ho pensato che fosse un problema di pochi, invece a quanto pare….Sono in compagnia! Magra consolazione….
Daniele Imperi
Se uno ha problemi personali, è normale che la voglia o l’attenzione durante la lettura calino. Anche a me succede, ecco perché ti ho detto di provare con qualcosa di leggero.