Quali libri assegnare a scuola per le vacanze?

Far leggere romanzi classici o moderni?

Quali libri assegnare a scuola per le vacanze?

La scuola è finita e forse ancora oggi qualche insegnante di Italiano assegna agli studenti un libro da leggere per le vacanze estive.

Quando frequentavo il ginnasio la nostra insegnante ci assegnò un libro a nostra scelta (una volta per l’estate e un’altra per Natale) e io scelsi di leggere un anno Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e un altro anno Radici di Alex Haley.

La mia mania di leggere i libri da cui erano tratti film era già nata qualche anno prima, quando mi feci regalare da un amico di famiglia Martin Eden di Jack London.

Inutile dire che non lessi quei due libri durante il ginnasio – né il Martin Eden, se è per questo.

«E tu che hai letto?», mi chiese la prof al ritorno dalle vacanze, estive o natalizie non ricordo.

«Radici», mentii prontamente (e spudoratamente).

«Ah, ti sei letto quel mattone.»

Da adulto ho rimediato leggendo Il Gattopardo e Martin Eden, ma non ancora Radici.

Il supplizio dei libri da leggere d’estate

Da ragazzi, inutile negarlo, l’obbligo di leggere un libro era un supplizio. Soprattutto per me, poi, che all’epoca non amavo leggere e non leggevo.

Ho sempre contestato quest’obbligo, perché su di me, se voleva essere una strategia per avvicinare i ragazzi alla lettura, non ha funzionato per niente. Alla lettura mi sono avvicinato da solo, dopo la maturità.

Ma gli insegnanti, almeno ai miei tempi, avevano questo vizio di obbligarti a fare qualcosa. Al liceo la prof di Italiano ci disse (ci ordinò, quasi) di andare a vedere il film Amadeus. A me non interessava e non ci andai.

«Qualcuno qui dentro non ha ancora visto Amadeus», disse tempo dopo in classe, come se non vedere quel film fosse un reato.

Un giorno capitò che potevi scegliere di vedere gratis un film fra due proposti: Amadeus o Blade Runner. «Se non andate a vedere adesso Amadeus che è gratis…», disse a nessuno in particolare, ma con un tono che non ammetteva repliche.

Io e due miei compagni, gli unici a non aver visto quel benedetto Amadeus, scegliemmo ovviamente di vedere Blade Runner. Non c’era proprio battaglia fra i due film – per la cronaca non ho mai visto Amadeus né mai lo vedrò.

Ma torniamo ai libri. Perché assegnare un libro da leggere per l’estate?

Non c’è stato assegnato un tema sul libro letto – e meno male, altrimenti sarei stato in guai seri – né è stata fatta una discussione in classe sul libro o sul motivo della nostra scelta. Quindi era un “compito” campato in aria.

Mi sono fatto comprare quei 2 libri, che sono poi rimasti a ingiallire nella libreria per anni.

Quali libri far leggere d’estate?

Non voglio dire che a scuola non si debbano assegnare libri da leggere: una scuola che non prova a far entrare i libri nella vita dei ragazzi ha fallito nel suo compito.

È sbagliato il metodo, semmai, quello fondato sull’obbligo.

Quando si assegna un libro da leggere per le vacanze scolastiche, il “pericolo” principale, secondo me, è quello ideologico: il libro finisce per ricalcare i gusti dell’insegnante (vedi Amadeus).

  • C’è chi adora i classici e assegnerà un classico.
  • C’è chi preferisce la letteratura impegnata e consiglierà alcuni autori.
  • C’è chi si fa influenzare dagli eventi del momento e sceglierà libri su precisi temi.

In tutti i casi i ragazzi sono costretti a leggere ciò che piace agli insegnanti.

Non oso immaginare cosa avrebbe detto la mia insegnante di Italiano se avessi risposto di aver letto un romanzo di fantascienza.

Quali libri far leggere d’estate, allora?

Anche nessuno, diciamolo chiaramente. Perché non lasciare la scelta ai ragazzi? Perché non dire loro: “Se ne avrete voglia, leggete un libro e poi in classe ne parleremo”?

Un libro. Che potrà essere un classico, un moderno, un saggio, un romanzo straniero, una biografia, un libro di racconti o perfino di poesie. Un libro.

Perché, anzi, non consigliare di leggere un libro che riguardi le aspirazioni lavorative degli studenti? Potrebbe essere un incentivo a far leggere un libro per le vacanze.

Anche a voi per le vacanze assegnavano a scuola un libro da leggere? Lo avete sempre letto?

Secondo voi come si possono stimolare gli studenti a leggere durante l’estate?

23 Commenti

  1. Orsa
    giovedì, 23 Giugno 2022 alle 11:34 Rispondi

    Infatti tra Obbligo e Divieto è Divieto il fratello seducente e maledetto che riscuote più successo. Con me funzionava e funziona ancora oggi: vietami qualcosa e stai sicuro che io la faccio :P
    Mi vengono i brividi (brividi color arcobaleno) al pensiero delle tematiche che circolano attualmente tra gli zelanti prof attivisti dei diritti inclusivi…. prevedibili e scontati i titoli assegnati per l’estate.
    Comunque non ci lamentiamo, la nostra era un’epoca d’oro, so per certo che oggi molti professori hanno il vizio di assegnare i compiti anche via whatsapp a orari improponibili tipo anche oltre le 21:00. Non ci volevo credere fin quando non l’ho visto con i miei occhi. Da denuncia!
    Non saprei, forse puntare con le serie che spopolano tra i ragazzini? Magari facendo leva sul “trova le differenze” tra romanzo e trasposizione? Fosse per me li manderei in pianura Padana a zappare i terreni inariditi dalla siccità, altro che leggere. È una gioventù veramente deforme e mostruosa, quella di oggi.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 23 Giugno 2022 alle 11:41 Rispondi

      Infatti il pericolo viene proprio da quei professori fissati con certe tematiche, che magari obbligheranno a fare letture che non tutti vogliono fare.
      Assegnare i compiti via whatsapp? E a lezione che fanno? Fossi un genitore gli toglierei il vizio.
      “Trova le differenze” tra romanzo e trasposizione è una buona idea: si vedono il film o la serie e poi si leggono il libro, magari più invogliati perché è una storia che hanno apprezzato.

      • Orsa
        giovedì, 23 Giugno 2022 alle 14:09 Rispondi

        Sono compiti aggiuntivi, alla sera i professori si svegliano e si ricordano di assegnare altri compiti ai ragazzi. Il guaio è che le mamme aprono una bocca enorme sull’apposito gruppo whatsapp quando si tratta di inveire e protestare contro imposizioni che riguardino il come vestirsi, come pettinarsi (perché guai a violare la libertà di poter andare a scuola provocanti e scosciate), e poi passano sopra a invadenze del genere! Io le manderei a zappare i terreni inariditi insieme ai figli! 😂 Ma poi non esiste che professori e studenti debbano avere i rispettivi contatti personali!

        • Daniele Imperi
          giovedì, 23 Giugno 2022 alle 14:14 Rispondi

          A parte, appunto, che professori e studenti NON devono avere i rispettivi contatti personali, ma a quell’ora è anche normale aspettarsi che qualcuno possa avere il cellulare spento. E poi se assegni un compito alle 21, di certo non puoi pretendere che ti venga consegnato il giorno dopo. Da denuncia, davvero.

  2. Corrado S. Magro
    giovedì, 23 Giugno 2022 alle 12:07 Rispondi

    Ho trascorso i primi 4 anni di ginnasio (inizio anni 50 del secolo scorso) in collegio da interno con un sistema scolastico “dittatoriale”, selettivo, esente da deroghe, eppure durante le vacanze estive, trascorse in un complesso in piena campagna, nessun insegnante ci ha mai consigliato o impegnato a leggere un testo qualsiasi. Ci davamo alle attività più disparate e anarchiche, proprio per compenso. Obbligare è continuare a fare valere la propria autorità. Il fenomeno di rigetto, il disamore, è inevitabile. Esigere la lettura di testi specifici era valido durante i mesi in aula.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 23 Giugno 2022 alle 14:04 Rispondi

      Certo, le letture obbligate sono quelle del programma scolastico. Bastano e avanzano.
      Credo che neanche i miei genitori abbiano avuto l’obbligo di leggere nelle vacanze.

  3. Luz
    giovedì, 23 Giugno 2022 alle 13:04 Rispondi

    Io sono per la libertà di scelta ma non “leggere sì, leggere no”, piuttosto la scelta in un elenco molto ampio di proposte. Che restano appunto “proposte” e non imposizioni. Alla mia futura terza ho detto che dovranno aver letto almeno tre libri durante l’estate (è vero, quel dovranno la dice lunga) ma allo stesso tempo ho proposto una scelta di 80 titoli, con tanto di asterischi per indicare il grado di difficoltà e quanto valga ciascuno ai fini di un lavoro che possa dirsi svolto. Lo confesso, non mi piace dover scegliere l’imperativo, ma il contrario sarebbe niente per 8 alunni su 10 e non si può passare l’estate senza aver letto niente di niente. Deploro le imposizioni di libri, come anche l’assegnazione di classici ad alunni d’età non adatta a determinate letture. Inutile che si dica “i miei hanno letto Il signore delle mosche in prima media”, quando sappiamo che per contenuti quel libro, se è davvero stato letto a 11 anni, non sarà stato compreso. Così dicasi per ogni classico o contemporaneo della letteratura. Nel mio elenco c’è la trilogia di Calvino o i gialli della Christie, Salinger, Hosseini, ma anche titoli come “Eldest”, “Harry Potter”, “Wonder”. Autori classici (fra questi anche Asimov) ma anche autori come King, Licia Troisi, Douglas Adams. Insomma una scelta ampia e davvero liberissima. Immaginala spalmata su 80 titoli diversi.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 23 Giugno 2022 alle 14:12 Rispondi

      Il fatto è che le proposte, per quanto ampie, rischiano di essere a gusto dell’insegnante.
      Futura terza elementare o media?
      Se dai la scelta di non leggere, di sicuro la maggior parte non leggerà, questo è vero.
      80 titoli mi sembrano un elenco molto ampio, e vedo che hai spaziato su generi e autori differenti.
      A settembre potresti fare una classifica per vedere quale libro o genere è andato di più.

      • Luz
        sabato, 25 Giugno 2022 alle 12:46 Rispondi

        Futura terza media. Anni cruciali per la formazione, se pensiamo al metodo, ai diversi livelli di apprendimento. Spingere sulle letture è sempre di più un’operazione difficile, ma anche irrinunciabile. Buona idea quella di fare una classifica finale.

  4. MAX
    giovedì, 23 Giugno 2022 alle 19:32 Rispondi

    Son curioso anch’io di sapere se Luz parla di una terza media (elementare la escludo ) o una terza superiore.
    Tu parli di Ginnasio , immagino quindi che l’obbligo di leggere libri durante le vacanze estive fosse caratteristica di quegli istituti ad indirizzo umanistico .
    Io ho frequentato un istituto tecnico e non mi hanno mai imposto di leggere un libro per le vacanze e han fatto male.
    Mia figlia ha da poco fatto l’esame di terza media ma nemmeno a lei hanno mai imposto di leggere un libro oltre ai normali compiti per le vacanze che poi si sbriga a fare in due settimane per poi avere tutta l’estate libera per divertirsi.
    Durante gli anni scolastici delle medie invece il prof. d’italiano le ha imposto di leggere libri a tema ( ad esempio sul genocidio degli ebrei) per poi esporli in classe.
    Ma sceglieva lei quali titoli.
    E li sceglieva in biblioteca.
    Devo dire che ha sempre avuto ottimi voti in italiano perché al di la dell’obbligo le piace leggere.
    Ha sempre preferito romanzi moderni affini alla sua età.
    Adesso legge Erin Domm …per esempio.
    Non so se la conosci?

    • Daniele Imperi
      venerdì, 24 Giugno 2022 alle 9:07 Rispondi

      Forse si danno libri da leggere più ai licei che negli altri istituti, non saprei.
      Alle medie neanche a me davano libri da leggere per le vacanze.
      Sceglieva i libri nella biblioteca scolastica? In quel caso la scelta è molto limitata.
      Ecco che comunque siamo all’imposizione ideologica: perché devo leggere per forza libri su quel genocidio? Perché non su altri genocidi?
      Non conosco Erin Doom.

      • Max
        lunedì, 27 Giugno 2022 alle 11:36 Rispondi

        Più che imposizione ideologica a me sembra programma scolastico da seguire.
        Ha cominciato alle elementari , in quarta quando Hanno spiegato il significato della GIORNATA DELLA MEMORIA .
        Credo che gli altri genocidi li affronterà quando sarà più grande..grazie alla scuola o al suo interesse personale.
        Io ho saputo di quello cambogiano del 1975-79 a trent’anni e passa.
        L’importante è cominciare con qualcosa no ? e poi allargare i propri orizzonti .
        La biblioteca è comunale e se non hanno il libro a disposizione si interessano di cercarlo nelle altre biblioteche limitrofe.
        Non le ho mai comprato un libro ad uso scolastico , li ha sempre trovati nelle biblioteche.

    • Luz
      sabato, 25 Giugno 2022 alle 12:49 Rispondi

      Ciao, Max. So che alle superiori è molto diffuso “imporre” determinate letture, ma anche lì chi può negare che, se scegli un Classico, tu debba leggere i classici? L’insegnante deve incarnare questa figura orientata a promuovere la lettura, alle medie lo si fa con una certa delicatezza, cercando di assecondare il più possibile i gusti, ai licei va da sé che un determinato indirizzo debba portare verso determinati “suggerimenti” che finiscono con l’assomigliare a delle imposizioni. Ottimo percorso quello di tua figlia, avrà avuto una buona insegnante.

      • Max
        lunedì, 27 Giugno 2022 alle 11:55 Rispondi

        Grazie Luz.
        E’ un maschio ..un buon insegnante d’italiano!
        Peccato che mia figlia non ne voglia sapere di seguire indirizzi umanistici come vorrebbe lui ma come ho già scritto le piace leggere e credo sia merito suo.
        Mia moglie ha cercato di convincerla a leggere Piccole donne ma non c’è verso a me basta non mi chieda American Psycho.
        Comunque è sempre grazie ad un insegnate d’italiano che per fine anno scolastico lei e un altra trentina di ragazzi tra la seconda e terza media hanno preparato attraverso un laboratorio di teatro un qualcosa di simile ad un saggio sui cambiamenti climatici e l’impatto ambientale.
        Son comunque ragazzini delle medie , abbastanza acerbi ma fino ad ora non posso lamentarmi del percorso scolastico di mia figlia .
        Speriamo bene per le superiori.

        • Luz
          venerdì, 1 Luglio 2022 alle 11:15 Rispondi

          Menzioni il teatro come metodo educativo, allora sì, è stato un percorso davvero buono. Ci sono scuole virtuose in cui la pratica del teatro diventa una necessità, sono poche, ma ogni esperienza diventa un micromondo di cose straordinarie.

  5. Kukuviza
    sabato, 25 Giugno 2022 alle 10:36 Rispondi

    durante l’esate non mi pare ci abbiano fatto leggere libri e in genere credo che l’abbiamo fatto solo durante i primi due anni di liceo. Poi non è nemmeno più successo. Credo dipenda dagli insegnanti. Erano tutti classiconi comunque. Tranne “La vita quotidiana dei greci” che era molto interessante.
    Sarebbe interessante se un insegnante riuscisse a consigliare i libri ad personam, nel senso, un po’ ti sarai fatto un’idea di quello che piace ai tuoi studenti?
    :D Ma perché Amadeus non lo vuoi guardare, adesso che sei adulto? Secondo me è un film molto bello, tra i migliori del filone sui musicisti.

    • Daniele Imperi
      lunedì, 27 Giugno 2022 alle 8:10 Rispondi

      Consigliare i libri ad personam è una bella idea, ma impossibile da realizzare se si cambiano ogni anno insegnanti. Dal ginnasio al liceo si cambiano e io li ho cambiati anche al liceo.
      Amadeus non lo voglio vedere per principio, e i film sui musicisti non mi piacciono :)

      • Kukuviza
        lunedì, 27 Giugno 2022 alle 10:31 Rispondi

        di solito nemmeno a me, ma questo è fatto bene. Dai!, perché non guardi almeno i primi 20 minuti? :D poi smetti

        • Daniele Imperi
          lunedì, 27 Giugno 2022 alle 10:47 Rispondi

          Al massimo ti posso concedere il trailer :D

          • Luz
            venerdì, 1 Luglio 2022 alle 11:20 Rispondi

            Daniele, al di là di quel ricordo di “imposizione”, mi aggancio a Kukuviza: guardalo. Anche solo quei passaggi in cui il genio elabora il Requiem, che diventerà il suo stesso testamento, lo sguardo dell’invidioso Salieri, che ama visceralmente la musica del suo competitore e allo stesso tempo detesta e invidia il suo genio perché non riesce neanche ad avvicinarsi a quelle intuizioni divine, valgono anni di cinematografia inutile e fiacca. Qui non si tratta solo di musica, ma di una competizione fra spiriti eccelsi, di incrinature, follia, di quella ineffabile logica settecentesca che oggi sarebbe impensabile. E poi Forman ha diretto con sapienza il lavoro. Dai, dagli una possibilità. :)

            • Daniele Imperi
              venerdì, 1 Luglio 2022 alle 11:44 Rispondi

              A me non piace la musica classica, e non mi piacciono i film, né i libri, sui musicisti. È un argomento che proprio non m’interessa.
              Ho una biografia monumentale di Elivs Presley: unico libro sul tema musica della mia libreria.

  6. Grazia Gironella
    sabato, 25 Giugno 2022 alle 16:30 Rispondi

    Ho sempre letto tutti i testi che mi assegnavano a scuola, con grande piacere, per di più! Sembrava che il mio unico vero “gusto” fosse leggere, in generale. Adesso sono molto più selettiva. Però, pur essendo in parte d’accordo con te sulle problematiche nate dagli obblighi, non invidio chi insegna, che ha un compito arduo e nessuna bacchetta magica per portarlo a termine. Se durante la scuola non vieni messo a contatto con la lettura – cosa probabile, visto che in Italia leggono in pochi – ti sarà comunque più difficile scoprirla in futuro, secondo me. Credo che per l’estate farei scegliere un libro o due ai ragazzi, e che li scelgano come vogliono, anche in base al numero di pagine, per poi parlarne al ritorno. Non riesco a immaginare un metodo perfetto.

    • Daniele Imperi
      lunedì, 27 Giugno 2022 alle 8:13 Rispondi

      Non esiste un metodo perfetto, infatti, per consigliare un libro da leggere? E se fossi insegnante non saprei come fare, almeno ora su due piedi. Ma qualcosa mi inventerei.

Lasciami la tua opinione

Nome e email devono essere reali. Se usi un nickname, dall'email o dal sito si deve risalire al nome. Commenti anonimi non saranno approvati.