I libri che vorrei scrivere

Libri che vorrei scrivere

Le idee sono tante e, secondo me, anche buone. I generi spaziano fra quelli che più amo. I libri che vorrei scrivere sono tanti e chissà se avrò mai il tempo – e le capacità! – per portare a termine questi progetti.

Anni fa iniziai un elenco di racconti e romanzi che volevo scrivere. Quell’elenco è ancora intonso, vergine. Non ho scritto nulla di quelle idee che avevo avuto.

Ultimamente ho creato un altro elenco. Farà la stessa fine? Non lo so. C’è da dire che il primo elenco risale al 1994. Sono passati tanti anni da allora. Ero più giovane e quindi più immaturo. Avevo letto poco e scritto ancor meno.

Le idee, si sa, vengono fuori così, magari leggendo un Lovecraft, vedendo un film, assistendo a una scena quotidiana. O forse c’è una forza che le suggerisce, ma io non credo a queste cose.

I libri che vorrei scrivere

Non scriverò i titoli, per ovvi motivi. Quali siano, poi, questi motivi così ovvi che nessuno vuol spiegare, decidete pure voi. Dirò il genere e una piccola traccia per inquadrare la storia. Nulla più.

  1. Romanzo drammatico: lo sto scrivendo, il protagonista è un uomo. È ambientato a Roma, ai giorni nostri. Forse è la storia che nessuno vorrebbe mai leggere, perché di quest’uomo, del suo destino, della sua vita, non frega nulla a nessuno.
  2. Romanzo drammatico: un altro. I protagonisti sono vari. È ambientato anche questo ai giorni nostri, sempre in Italia. Purtroppo anche di questa gente frega poco agli altri. L’idea per questo romanzo m’è venuta in ospedale, quando ero andato a trovare mio padre. È là che ho visto uno dei protagonisti di questa storia.
  3. Romanzo fantastico: in realtà lo è, ma c’è uno sfondo storico. L’idea mi è stata suggerita da un lettore dopo aver pubblicato in un sito un breve racconto su un paese immaginario. Sto sviluppando questo progetto, ma richiede molta documentazione. Protagonista italiano, ma storia ambientata all’estero.
  4. Romanzo fantastico: o forse onirico. Protagonista un bambino. E è anche una storia per bambini e ragazzi. Ambientata in Italia. Idea nata dal nulla. È arrivata così, forse guardando una maschera antigas dell’epoca passata. Che c’entra? Se scriverò il romanzo e qualcuno lo pubblicherà, lo saprete.
  5. Romanzo fantastico: idea vecchia, nel senso che avrà almeno 20 anni. Avevo perfino iniziato a scrivere questo romanzo, ovviamente senza alcun progetto, eccetto un elenco dei capitoli. Storia in parte rielaborata negli ultimi tempi. Progetto iniziato, ma da finire. Protagonista un bambino.
  6. Romanzo avventuroso: altra storia per bambini e ragazzi, ma che possono leggere anche gli adulti. Sempre storia italiana, ma ambientata nel XIX secolo. Protagonisti due ragazzini.
  7. Romanzo di fantascienza: mi piace questa idea. Non so da dove sia venuta, comunque è ambientato in Italia. Protagonisti dei robot. Progetto già iniziato.
  8. Romanzo poliziesco: e aggiungo anche umoristico. Insomma una storia alla Alan Ford, ricordate il fumetto? Protagonisti due ragazzi italiani che sbarcano in America. Capitoli definiti e anche riassunti.
  9. Romanzo drammatico: ambientato in campagna, in provincia di Roma. È la storia di un uomo e di una donna, di un cadavere ritrovato e delle indagini che ne conseguono.
  10. Romanzo drammatico: è la storia di una coppia, siamo sempre nella campagna povera, quando occorrono sacrifici per mandare a scuola un figlio, quando non c’è fine al dolore e all’angoscia.

Non avrete capito nulla, ma per ora non importa. Non c’è nulla da capire. Da scrivere non mi manca di certo, anche perché l’elenco dei racconti, esclusi quelli delle varie gare letterarie, è molto più lungo.

Scriverò mai queste storie?

Probabilmente finché me lo chiedo no. Quindi, come ho già scritto una volta, non devo fare altro che scrivere. Finire il romanzo iniziato e cominciarne poi un altro.

E voi, che libri vorreste scrivere?

27 Commenti

  1. Marco
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 8:17 Rispondi

    Io sto facendo a pugni con una raccolta di dieci racconti. Mi ero illuso di terminarli a settembre, ma sospettavo che non ci sarei mai riuscito. Infatti. Avrei altre idee per una seconda raccolta di racconti, però vedremo. Romanzi al momento no, mi “diverte” di più il racconto.

  2. Michela
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:05 Rispondi

    Io ho un racconto in testa da mesi, e non si fa scrivere… fra un po’ farà la muffa e lo potrò buttare via.

    I libri che dici che non interesseranno a nessuno, non credo che sarà così. Ho visto che certe votle sai arrivare tanto vicino al lettore che ti basta una storia sommessa, non hai bisogno di gridare. Secondo me ce la fai.

    Libri coi bambini? Se pagano… :P

    (PS il modulo dei commenti nuovo non funziona col mobile)

  3. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:05 Rispondi

    @Marco: non pensare che l’elenco sia tutto qui. Poi è nata l’idea per un libro per bambini e sto prendendo appunti e leggendo un libro per la documentazione. Qualche suggerimento è arrivato perfino da un sogno… ieri notte ho sognato una scena del libro che può andare bene.

    Non ho inserito una raccolta di racconti horror, perché non so se lavorarci a breve. Né ho parlato di un romanzo post-apocalittico, altra idea venuta da poco.

    Forse c’è troppa carne in pentola. Forse devo decidermi a scegliere quale pezzo cucinare per primo.

  4. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:10 Rispondi

    @Michela: grazie, anche se non ho capito la storia della vicinanza col lettore e dei toni sommessi :)

    Il racconto non buttarlo: io quando mi viene un’idea per un racconto creo un file col titolo (titolo provvisorio, ma che mi fa subito ricordare di cosa devo parlare) e quando ne avrò voglia mi basta aprirlo e lavorarci.

    Perché non dovrebbero pagare i libri coi bambini? Ovviamente sono storie per ragazzi, ma che possono leggere anche gli adulti.

    Modulo commenti: appena disabilitato. Dava anche un altro problema: aggiungeva una quantità enorme di codice javascript, che poteva stare benissimo in un file esterno. Ieri ho cercato in tutti i file del plugin per capire dove veniva richiamato quel codice, senza risultato. Cercherò un editor per i commenti più decente.

  5. Gianluca Santini
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:19 Rispondi

    E io che pensavo di essere abbastanza incasinato con soli 4 romanzi in testa, chissà quando li scriverò… xD

    Nel mio caso sono: un romanzo horror, un thriller incentrato sul serial killer più che sulle vittime o sull’indagine, uno di fantascienza post-apocalittica e uno action-spy story. :)

    Ciao,
    Gianluca

  6. Matteo
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:32 Rispondi

    Vivadio sono tantissimi! :)

    Io ne ho qualcuno, racconti più che romanzi, credo, non ho mai scritto romanzi e dubito mai lo farò.
    Storie ecco, diciamo storie.

    Ma vah che quasi quasi ti copio l’idea e ci dedico un post finesettimanale ;-)

  7. Hombre
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:36 Rispondi

    Intanto potresti dare alle stampe gli elenchi di ciò che vuoi scrivere, è già tanta roba. :)
    Io sto scrivendo e volevo terminare entro il 2011 – ma NON CE LA FARO’ – il romanzo che ho in testa da 20 anni, è l’esplosione di un racconto da me scritto a suo tempo e scarsamente apprezzato dalla critica (si fa pe’ dire)… è ambientato nel 1972, solo questo.

  8. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:42 Rispondi

    @Gianluca: pivello :D
    I primi tre sono interessanti.

    @Hombre: buona idea :)
    Come il mio Numero 5: idea di 20 anni fa. Però tu sei a buon punto, almeno :P

  9. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:44 Rispondi

    @Matteo: elenco chiama elenco :D
    Dai, che ci facciamo gli affari letterari tuoi anche noi :P

  10. Romina
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:45 Rispondi

    Che dire? Ottime idee e tanto lavoro da fare o, meglio, da scrivere!
    Io sto ancora cercando di pubblicare il mio libro del quale ho finito circa un mese fa l’ultima delle mille correzioni e revisioni. Pensavo ora di concentrarmi solo sugli studi, ma invece ho cominciato a scrivere nel pochissimo tempo libero (circa una sera a settimana) due nuovi libri. Uno è una fiaba lunga per bambini e ragazzi e l’altro è un romanzo drammatico per adulti, ma credo che almeno per qualche mese sarà tutto molto in forse. Nel frattempo, qualche racconto, qualche fiaba breve e qualche poesia… senza contare gli articoli per il blog: anche quelli non si scrivono da soli! Scrivere, però, è talmente bello che, se fosse per me, lo farei ventiquattro ore al giorno!

    Buona fortuna con i tuoi progetti! Tienici tutti informati su nuovi sviluppi!

  11. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 9:50 Rispondi

    @Romina: sì, tanto da scrivere, ma mi chiedo appunto se non siano troppe le idee.

    Se ti piace scrivere, non puoi smettere. Come diceva Asimov: “Scrivo per la stessa ragione per cui respiro… perché altrimenti morirei.” ;)

    Hai cominciato a spedire qualcosa agli editori, almeno?

  12. Michela
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 10:38 Rispondi

    Danie’, come non capisci? :) Te l’ho spiegato nel commento di USAM. L’hai letto, sì? O hai letto solo il voto? :)

  13. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 11:02 Rispondi

    Ah, quel libro… no, mi dispiace, ma non ho intenzione di trasformare quel racconto in un romanzo. Forse, però, il racconto che presenterò a dicembre o gennaio potrebbe diventarlo. Ma quello di settembre no. :)

  14. luigi leonardi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 12:06 Rispondi

    Ciao Daniele,
    sono tutte molto interessanti le tue idee, ma in particolare mi colpisce la n. 8, quella del romanzo alla Alan Ford. Vedi, io mi ci sono tuffato dentro anni e anni fa, e fà parte della mia formazione alla stregua di Boll, Remarque, kafka e pochi altri dai quali sono partito.
    Alan Ford non è un semplice fumetto: è ironia, auto ironia, sarcasmo, cinismo, opportunismo, anche generosità, e ancora senso del ridicolo, anarchia intellettuale, spirito di sopravvivenza.. insomma, tutto ciò che la società vuol fare apparire serio messo alla berlina.

  15. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 12:24 Rispondi

    Ciao Luigi :)
    quell’idea è partita da un fumetto autoprodotto che avevo in mente. Io ai testo e un amico ai disegni. Ma poi è morto, anche perché sarebbe stato un lavoro lungo. Così ho pensato che potrebbe diventare un romanzo, magari con qualche illustrazione. Vedremo che porterà il futuro.

  16. Romina
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 18:17 Rispondi

    @ Daniele: non ho ancora contattato nessun editore… non so più da che parte cominciare! Ho letto così tanti siti di così tanti editori, che non ho più la capacità di pensare… attualmente sto pensando molto alla possibilità di autopubblicarmi, ma è ancora tutto molto in forse! Se ha consigli, sono ben accetti!
    Le tue non sono troppe idee… le idee non sono mai troppe e poi è sempre meglio avere la possibilità di scegliere, almeno secondo me! Fammi sapere poi come lo cerchi tu un editore che così magari scopro qualche trucco! Lo so, non ce ne sono, ma è bello sperare che esistano!

  17. Daniele Imperi
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 18:26 Rispondi

    Non ci sono trucchi.

    Io farei così: cerco gli editori che pubblicano i generi relativi al mio romanzo, fra quelli scarto quelli a pagamento. Poi guardo bene il loro sito, se pubblicano opere di qualità e anche se hanno un sito professionale e non rozzo.

    Quindi cerco la pagina per l’invio dei manoscritti e scarto chi pretende, nel XXI secolo, i manoscritti cartacei :)

  18. Romina
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 21:24 Rispondi

    Sì, anch’io farei / dovrei fare così!
    Ci ho provato anni fa, con un libro non eccezionale (mai pubblicato). Di strada ne ho fatta tanta anche se mai abbastanza da allora, tuttavia so che è una trafila davvero lunghissima: mesi e mesi di attesa, grandi delusioni e (non sempre ma spesso) piccole case editrici che non leggono nemmeno il dattiloscritto! Insomma: la solita dura vita dello scrittore emergente!

  19. franco zoccheddu
    giovedì, 13 Ottobre 2011 alle 23:07 Rispondi

    Sto terminando un romanzo su un gruppo di fisici che per due decenni ha clandestinamente fatto avanzare la fisica fondamentale così tanto che le conseguenze cambieranno l’umanità; ne ho iniziato uno in cui un anziano medico ha l’ultima possibilità di salvare il mondo prima che la vita irrimediabilmente gli sfugga via. Sarebbe bellissimo leggere uno dei vostri in cambio della lettura di uno dei miei. Tu Daniele saresti un ottimo coordinatore di ciò! Che peccato che gli esseri umani siano così diffidenti, quante possibilità si precludono le persone normali mentre sognano inutilmente di diventare chissà chi…

  20. Romina
    venerdì, 14 Ottobre 2011 alle 0:22 Rispondi

    @ Franco: Non credo che sia soltanto questione di diffidenza… forse sono i tempi che non sono ancora maturi. Molte persone che conosco mi criticano anche solo perché ho un blog e commento quelli di altri scrittori e blogger che non ho mai visto di persona… è difficile dunque pensare di scambiarsi libri con naturalezza. Certo, sarebbe bello vivere in un mondo dove non aver timori. In effetti, hai ragione tu: chi mai dovrebbe aver interesse a rubare il libro di un esordiente? Eppure, quasi ogni scrittore cova nel segreto questo terrore irrazionale…
    In bocca al lupo per i tuoi libri!

  21. Daniele Imperi
    venerdì, 14 Ottobre 2011 alle 8:59 Rispondi

    @Franco: auguri per i tuoi libri. Oddio, coordinare un’iniziativa del genere è arduo, ma non è detto che non ci si possa pensare in futuro.

    @Romina: c’è sempre il furbo di turno. Chi ruba il romanzo di un altro è chi sa che non sarà mai uno scrittore.

  22. 7 links projects
    sabato, 31 Dicembre 2011 alle 12:02 Rispondi

    […] quello in cui ho parlato dei libri che vorrei scrivere. Un semplice elenco dei romanzi che avrei intenzione di scrivere, appena un accenno di trama e è […]

  23. Sofia Stella
    giovedì, 2 Febbraio 2012 alle 23:52 Rispondi

    Dei libri che vorrei scrivere, uno l’ho già scritto, il primo di una trilogia di fantascienza di cui ho già scritto in parte anche il secondo, mentre il terzo, per ora, è solo un’idea abbozzata.
    Il primo libro deve ancora trovare una sua collocazione presso le case editrici…nel senso che ancora non ho trovato nessun editore che voglia pubblicarlo (ho ricevuto le mie prime lettere di rifiuto, che sono comunque il primo passo avanti, o almeno così dicono gli amici di un forum americano di scrittura creativa e Stephen King nel suo bellissimo On writing).
    I miei obiettivi a breve termine al momento sono finire di scrivere il secondo libro e iniziare il terzo della trilogia.
    Se nel frattempo riuscissi a pubblicare il primo, diciamo che non mi dispiacerebbe…
    Questa primavera mi è capitato di appassionarmi molto alla nuova serie del Doctor Who trasmessa su Rai4 e mi era venuta l’idea di scrivere un romanzo sui viaggi nel tempo, in cui fantascienza e fantasy steampunk si mescolavano, ma per il momento ho dovuto accantonare il progetto, perché richiede troppo studio e troppa documentazione…il che fa a pugni con la marea di nozioni che deve apprendere uno studente universitario.
    Lo riprenderò, forse, dopo l’università, quando avrò materialmente il tempo di documentarmi e la testa libera da canti della Divina Commedia di cui fare la parafrasi e altre nozioni varie che si ritiene siano utili allo studente di Lettere moderne.
    Ho cominciato e mai finito, diversi romanzi fantasy, provando sia con la formula classica alla Tolkien, sia altri generi, come lo steampunk, senza successo. Sarà perché a me, la magia, gli elfi, i maghi e compagnia bella, alla fine non mi convincono.
    Mi era anche venuta l’idea di provare a scrivere libri per l’infanzia e l’adolescenza e provare il genere young adult…ma sono troppo indietro con le letture in quel campo. Ci riproverò quando sarò più matura e mi sarò fatta una base più solida.
    Un progetto di cui mi sto occupando ora, mentre aspetto che mi torni l’ispirazione per finire di scrivere il secondo libro della trilogia, è una serie di brevissimi racconti, intitolata Frammenti, da pubblicare sul mio blog. Sto anche scrivendo un paio di racconti più lunghi, genere fantascienza/avventura/cyberpunk, sempre per il blog. Ma in questo momento la mia vena creativa si è un po’ inaridita (stanchezza da esami).
    Altri libri che vorrei scrivere…uhm, in questo momento non me ne vengono in mente altri; ma sono ancora molto giovane. C’è tempo e poi io sono il tipo di scrittrice che se non ha concluso un progetto, fa fatica a occuparsi di uno nuovo; non mi piacciono le cose lasciate a metà (se non finisco di scriverle, mi tormentano nei sogni).

  24. Daniele Imperi
    venerdì, 3 Febbraio 2012 alle 10:18 Rispondi

    Beh, anche tu sei messa bene in quanto a progetti da portare avanti :)
    Buon lavoro e auguri per il libro.

  25. Sofia Stella
    venerdì, 3 Febbraio 2012 alle 23:25 Rispondi

    @Daniele: grazie! :-)

  26. Lucia Donati
    lunedì, 21 Maggio 2012 alle 16:43 Rispondi

    A me piace scrivere racconti brevi (ispirata al gotico, al fantastico, oppure horror), con finali a sorpresa del tutto inaspettati, che capovolgono le situazioni iniziali. Mi interesso, però, di molti generi, anche saggistica. Ora sono impegnata in un fantasy. Ho, anche, molte altre idee in testa ma preferisco portare avanti un progetto alla volta… anche se, da creativa, trovo continuamente spunto in ogni minima cosa: a volte mi sento un fiume in piena! Anche io ho scritto storie per bambini … (avevo in mente di pubblicarle ma mi mancava un illustratore e, ora, quel progetto non esiste più: di quelle storie ho fatto altro): nella mia zona ci sono case editrici specializzate, con buona distribuzione, di cui ti potrei fare il nome, se ti dovesse servire. Le storie per bambini, come tu ben sai, si devono avvalere di numerose illustrazioni, adeguate al tipo di libro: tu, in questo caso, sei del tutto indipendente!

  27. Le storie che vorrei scrivere
    domenica, 22 Dicembre 2013 alle 5:00 Rispondi

    […] passato tanto tempo da che avevo pubblicato il post con un elenco di ben dieci romanzi da scrivere. Talmente tanto, 26 mesi, che adesso mi vedo costretto a cambiare quell’elenco, perché nuove […]

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