Dei vari social media esistenti Instagram è diventato il mio preferito. Forse perché sono sempre stato un uomo di poche parole – anche se dai post pubblicati qui e altrove si direbbe il contrario. Instagram, però, ha un fascino particolare e è anche l’unico social in cui non ho ancora visto polemiche di alcun tipo.
È davvero utile essere su Instagram e soprattutto per promuoversi come scrittori?
Tutto è utile e inutile allo stesso tempo: dipende da cosa vogliamo e come usiamo Instagram e gli altri social e ogni tipo di promozione.
Nel giugno 2016 Instagram ha raggiunto i 500 milioni di utenti attivi al mese. In totale le foto pubblicate sul social sono arrivate a 40 miliardi. Segno che Instagram è un social in continua espansione.
Promuoversi come autori su Instagram
Usare Instagram anche come canale di promozione per farci conoscere come autori può quindi portare i suoi frutti. Pensate per un attimo a Karl Smith e alle sue storie da 10 centesimi e a quanti apprezzamenti potrebbe ricevere se finisse su Instagram.
Pensate a tutte le iniziative che avete lanciato (presentazioni di libri, eventi, fiere del libro, laboratori di scrittura, ecc.) e che avreste potuto immortalare su Instagram.
Mettetevi in testa fin da subito che non raggiungerete mai i numeri di Kendall Jenner: non so chi sia, ma è una tipa seguita su Instagram da oltre 70 milioni di persone, che con una foto ha raccolto oltre 3 milioni e mezzo di “Mi piace” e oltre 169.000 commenti. C’è gente che viaggia su binari diversi dai nostri.
C’è anche da dire che molti usano trucchi per avere tanti seguaci su Instagram. Ho visto profili (non di gente famosa) con una decina di foto pubblicate – e non certo da Premio Pulitzer – e che avevano migliaia di persone al seguito.
Se lavorate bene potete costruire un vostro pubblico anche su Instagram. In fondo è il social più semplice da usare, forse proprio perché è un social pensato per lo smartphone: foto istantanee da pubblicare. È una piattaforma dalla struttura minimalista: una volta completato il profilo, inserire una foto e pubblicarla è facilissimo.
Creare un profilo da vero scrittore
Alcuni consigli sono validi per qualsiasi social in cui siamo iscritti e quindi anche la parte della biografia: comunicare al nostro pubblico chi siamo e cosa facciamo. La lunghezza massima è sui 150 caratteri, quindi bisogna condensare la nostra biografia e scrivere il minimo indispensabile.
Il nostro nome e una foto completano il tutto. Io non amo essere fotografato (non sono fotogenico, ma fotocartaigienico, come dico sempre), ma una mia foto c’è, scattata di recente su per i monti abruzzesi in cui vado di solito.
Mostrare sempre la persona dietro lo scrittore
Il mio profilo su Instagram è del tutto personale, quindi non relativo alla mia (sognata) attività di scrittore. Nella bio avevo scritto semplicemente “Racconto storie della natura che vivo”, perché per la maggior parte le mie sono foto naturalistiche, con qualche puntata nel mondo gastronomico e birrario e in quello letterario. Adesso l’ho cambiata e ho messo una lista di elementi, uniti alle relative icone, che mi caratterizzano.
Su Instagram penso sia importante mostrarsi come persone – è vero per ogni social, ma forse è ancor più vero in uno in cui le fotografie hanno il ruolo più importante.
Evitare l’eccessiva promozione
Promuoversi come scrittori su Instagram non significa abusare della pazienza del nostro pubblico: quindi direi che è da evitare la pubblicazione continua delle copertine dei nostri libri, anche perché non siamo certo prolifici, no?
A molti verrà in mente di ritrarre il proprio computer: una fantastica foto dello schermo con la scritta “Capitolo uno” del romanzo in stesura. Mi farò qualche antipatia, ma le foto del proprio computer sono per me tra le più brutte in assoluto. Davvero non si trova nulla di meglio?
Instagram potrebbe essere il social che più di tutti lega lo scrittore ai suoi lettori, perché il pubblico vede sprazzi di vita quotidiana dell’autore.
Usare la creatività per fotografare i libri
Ogni tanto trovo qualcuno che, pur non essendo scrittore, dimostra però di avere una buona fantasia e anche un ottimo gusto nel comporre la “scena” da fotografare.
Eccovi 2 esempi da cui trarre ispirazione:
Gli hashtag da usare
Non ci sono molti modi per farsi trovare su Instagram:
- mettere un “cuore” su una foto (alla persona arriverà una notifica)
- commentare una foto (ricordandosi di menzionare la persona come si fa su Twitter e Facebook)
- usare i giusti hashtag (parole chiave linkate ai relativi risultati della ricerca)
Si può anche inserire un tag verso la persona nella foto pubblicata, ma per me è una pratica da usare con persone che conosciamo o al massimo con aziende e persone che davvero ricadono nel contesto della foto.
Qui ho selezionato un elenco di 60 hashtag relativi ai libri. Non usateli tutti, ovvio. C’è chi dice che ne vadano usati al massimo 30, ma sono anche troppi.
Non inserite nuovi hashtag in un commento a parte dopo aver pubblicato la foto: Instagram considera comunque la data di pubblicazione della foto e non i suoi aggiornamenti. Quindi la foto, nelle ricerche per hashtag, non salirà di posizione.
Qualcuno di voi è su Instagram? Avete pensato di usarlo per promuovervi come scrittori?
Salvatore
Può darsi che in un certo momento mi ci sia pure iscritto, ma non ho mai pensato di adoperarlo per farmi promozione. Non è un posto su cui si caricano delle foto?
Daniele Imperi
Salvato’, di foto ho parlato finora
Salvatore
Appunto. Che c’azzecca la scrittura?
Daniele Imperi
Con la scrittura in sé poco, con lo scrittore invece ci può azzeccare.
Caterina
Io sono su Instagram relativamente da poco. Lo sto “testando” e devo dire che mi piace molto. Credo sia un utile strumento di promozione per chi scrive e non solo, a patto che le foto siano carine e curate, anche un po’ creative magari. Quelle con i libri sono tra le mie preferite.
Daniele Imperi
A me non piacciono le immagini con le citazioni, mi sa troppo di creazione grafica.
Ecco una nuova seguace, allora
Caterina
Sì, un’altra seguace di Instagram, anche se non sono molto costante nel pubblicare foto. Seguace di Pennablu su Twitter e Facebook, ma il tuo profilo Instagram mi mancava. Complimenti per le foto. Belle, belle.
Daniele Imperi
Intendevo mia seguace su Instagram
Pennablu su Facebook è una pagina morta, da quando ho cancellato il mio profilo.
Grazie dei complimenti
MikiMoz
Io sono su INSTAGRAM (anzi, il mio blog è su Insta) e lo uso per promuoverlo come blogger.
Il grande neo è che non si possono inserire link che rimandano ai nostri siti, se non nella bio.
Un peccato che bisogna presto risolvere (altre questioni le stanno risolvendo, come agevolare le risposte alla gente che ci commenta).
A chi compra followers a pacchetti dico solo: sfigati.
Moz-
Elena
Miki d’acordo con te. Voglio i link!
MikiMoz
Purtroppo solo pochi possono averli, tipo alcuni profili riconosciuti….
Moz-
Elena
Capito. E’ un modo elegante per dirci che on contiamo un….
Daniele Imperi
Ma intendi link nella didascalia delle foto pubblicate?
Daniele Imperi
Un link all’immagine? Non ne vedo il motivo.
MikiMoz
Se io metto una foto che si ricollega al blog, sarebbe bello avere un link che rimanda al post.
Ad esempio, misi la foto dei miei Lego tratta dal post sulla mia collezione di mattoncini; inserendo il link, la gente poteva trovare quel post, invece soì ha visto solo la foto.
Moz-
Daniele Imperi
Ho paura che così Instagram si trasformerà in un ricettacolo di spam…
MikiMoz
Meglio spam che certe foto XD
Moz-
Barbara
Non sto usando Instagram. Avendo poco tempo e dovendo fare una scelta oculata su quali social investire, ho puntato sui primi 3 utilizzati (Facebook, Twitter e Google+) che consentissero un rientro verso il blog, cosa essenziale. Da quando ho poi acceso la funzionalità “Seguimi” di Facebook ho avuto un’impennata di arrivi da lì (lo vedo dalle statistiche di provenienza). Quel che mi da meno ritorni è Google+, ma credo di non aver ancora compreso l’uso delle community.
Daniele Imperi
Uno da cui mi sono tolto e due da cui ben presto mi toglierò
Google+ è inutile. Le community sono una scopiazzata dei gruppi Facebook.
Elena
Ciao Barbara, scusa se approfitto, ma cos’è e come si attiva la funzione seguimi su FB? Su google+ sono perfettamente daccordo…. Forse però aiutano a indicizzarti su google fate una prova con le parole chiave dei vostri articoli…
Barbara
Ciao Elena,
si abilita da impostazioni del proprio profilo, da Google trovi le indicazioni passo passo. Se ben ricordo c’è un “Attiva la possibilità di seguirti”
Elena
Grazie Barbara,
googolo un pò e cerco…..
Chiara
Il tuo post è molto interessante. Anch’io uso istagram come profilo personale. Ho fotografato scorci paesaggistici, ma nell’ultimo periodo mi sono mossa poco. Quindi, mi limito a inserire qualche mia immagine, non pertinente la scrittura…
Una mia amica che ha appena aperto un negozio d’abbigliamento, si è posta la tua stessa domanda: come fa certa gente ad avere tanti follower? Ha scoperto così che si possono comprare, ma si è rifiutata di farlo.
Daniele Imperi
Grazie. Io cerco di pubblicare almeno 3 o 4 foto a settimana, alternando i giorni. Se non ho nulla da fotografare, non pubblico nulla
Chiara
Io non ho scadenze fisse, anche perché non ho mai pensato a Istagram come a uno strumento di auto-promozione. Posso pubblicarne 3 nello stesso giorno, e poi sparire per un mese. Dipende da quante foto scatto.
luisa
Ciao Chiara, ho partecipato ad un crowdfunding ( per la pittura) e non ho avuto nessun riscontro, in pratica bisogna avere tantissimi follower. Sono stata contattata soprattutto da agenzie che danno questo servizio a pagamento, probabilmente collaborano con gli stessi social, una nuova figura di “professionisti” che guadagnano per farci visualizzare da più persone.
Neanch’io ho aderito per ricevere fondi, ma in America è molto diffuso questo sistema e comunque anche se si conosce bene l’inglese non è facile capire come aderire, gli americani sono dei furbacchioni
Andrea Torti
Ammetto di aver nutrito per molto tempo un forte pregiudizio verso Instagram – già la parola “selfie” da sola mi urta i nervi, figurarsi un intera piattaforma piena di autoscatti!
Tuttavia, con il tempo ho avuto modo di osservare i tanti modi in cui il network può essere utilizzato… potrei anche dargli una chance, ora come ora
Andrea
Guarda la pensavo esattamente come te. Ora invece lo considero un grandioso strumento.
Daniele Imperi
“Selfie” urta parecchio anche me. Una volta esisteva l’autoscatto…
MikiMoz
selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfies selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie sandokan selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie selfie
Moz-
Daniele Imperi
Adesso metto nella lista nera questa parola, come ho fatto per le parolacce
MikiMoz
Quale delle due parole che ho usato? :p
Moz-
Daniele Imperi
M’era sfuggito il plurale! Tutte e due
Grilloz
però autoscatto è ambiguo, per me è quello strumento che fa scattare la macchina fotografica dopo un certo tempo in automatico io direi autoritratto
Daniele Imperi
Sì, vero, autoritratto è più corretto
Silvia
Secondo me la comunicazione (quindi il social) basata su immagini ha molte potenzialità. Sono iscritta a Instagram anche se non ho ancora avuto tempo di utilizzarlo. Quello che mi limita è il fatto che vada utilizzato come app. Anche se recentemente ho scoperto che si possono caricare le foto anche da pc (però non ho ancora provato).
Daniele Imperi
Per caricare foto da pc mi sa che serve un programma apposito, quindi lascio perdere. Se dessero la possibilità di caricarle da computer, sarebbe bello. Direi addio definitivamente al cellulare
Simona
Sai che ci stavo pensando? Solo che pure io vi ho sempre associato i selfie. Non sapevo attirasse altri tipi di utenti, tipo scrittori e comunque gente che cercasse un luogo per promuovere i propri lavori.
Domanda da social-ignorante: Ma si possono caricare le gif?
Daniele Imperi
Dipende da chi segui. Io seguo gente conosciuta online, che per fortuna si autoscatta raramente, e poi vari profili che pubblicano foto naturalistiche.
Sì, penso si possano caricare le gif. Intendi quelle animate?
Simona
Sì, intendevo quelle animate. Mi piace creare animazioni di questo tipo.
E sì, hai ragione, come per tutti i social, dipende l’uso che se ne fa.
Daniele Imperi
Sì, ho appena letto che è possibile.
Tenar
Hai dato tanti spunti interessanti. Non so se avrò tempo e voglia di mettermici, ma mi hai fatto intuire delle potenzialità e ti ringrazio di questo.
Daniele Imperi
Bene, facci sapere se anche tu entrerai nella comunità di instagrammer
Amanda Melling
Sono stata tanti anni su facebook, all’inizio ho cancellato circa 5000 amici, poi ho deciso che di quella piattaforma non si poteva salvare niente,e sono passata a Instagram (su fb ho solo mio marito e metto post pubblici, ma non vedo più cosa scrivono gli altri). Dal mio punto di vista i social creano danni alla creatività piuttosto importanti. Abbiamo degli scomparti nel cervello, che vengono aperti in base a ciò che facciamo. Se è il momento di respirare guardando un cespuglio, perché devi scrivere, o dipingere,, e poi vai su fb cinque minuti per vizio, ti si butta addosso l’immondizia degli altri nel momento in cui il tuo cervello non è pronto a recepire. È malefico perché non si tratta più di dedicare mezz’ora alla lettura di un quotidiano per conoscere le notizie, si tratta di ritrovarsele vomitate addosso 24 ore su 24. Instagram, essendo fatto di immagini che crei tu, non può mentire, non può chiacchierare, e tanto meno svelare la quotidianità vile. provate ad applicare un semplice pensiero tipico di fb, come questo:”Avete visto tizio come ha maltrattato quel tipo? Io lo ammazzerei”. Come scassi le palle su Instagram con le tue considerazioni? Non puoi, è la tua vita in gioco, ci devi mettere il suo sangue, fotografato,non prendi in giro nessuno. Tutto quello che sei, viene immortalato. Non puoi nasconderti. Ecco perché secondo me su Instagram ci sta la gente sincera, che non si racconta una vita inesistente.
Daniele Imperi
Volendo, anche su Instagram puoi mentire, basta creare immnagini ad hoc.
Elena
Su Instagram da poco, non avevo mai pensato di utilizzarlo come promozione! Comincio subito! E grazie per gli hastag, preziosi!
Daniele Imperi
Bene, fammi sapere se avrai buoni riscontri
Amanda Melling
P.S. Ho intenzione di fare una foto oggi utilizzando tutti gli hastagh che hai messo…spero di poter fare copia incolla
Daniele Imperi
Sì, penso di sì, torna qui da cellulare e copia gli hashtag, Io ho creato vari file nel Memo dello smartphone (Montagna, Canon, Natura, Libri, Gatti, ecc.) con hashtag relativi e quando pubblico una foto, apro i memo che mi interessano e copio gli hashtag.
Andrea
Anche io mi sento molto fotocartaigienico (bella questa), tuttavia Instagram è un potenziale enorme, che non è saturo come Facebook, dove, o hai Cash da investire o sei fregato. Poi non avevo fatto caso al fatto delle polemiche come tu hai evidenziato (fantastico)
Se posso dare un consiglio a tutti i lettori del blog, dico di servirvi di questo strumento. Io lo sto facendo, anzi, noi lo stiamo facendo (siamo in 2) non tanto per il settore scrittura quanto per il blog e per la musica. E i risultati si vedono quotidianamente. Altro che FB.
È palese che non tutto esce facilmente, come il coniglio dal cilindro, c’è un gran lavoro dietro, ma in questo caso viene ripagato.
Usate Instagram sottospecie di mozzi (Barbossa in contesti tecnologici)
Grazie per questo post, anche se a me non è particolarmente utile l’elenco degli Hashtag (da scrittore) altri lo possono considerare un ottimo regalo di natale. Molto utile in risparmio di tempo ed energie.
Daniele Imperi
Quindi tu lo usi per promuovere il tuo blog?
Andrea
Anche, sì. Uno degli strumenti momentanei è, come già qualcuno aveva anticipato, quello di inserire l’ultimo articolo della bio. Poi sono convinto che il social si evolverà per offrire strumenti migliori.
Rodolfo
Assolutamente d’accordo, Daniele. Instagram è un social utilissimo da utilizzare. Insieme alle cose utilissime che hai indicato, personalmente, creerei anche delle immagini con delle frasi/citazioni prese dai miei libri. Gli hashtag che indichi sono utili, anche se poi dipende dal tipo di libri che hai scritto/pubblicato e aggiungerei quei tipi di hashtag (tanto su Instagram non è Twitter… più hashtag usi e meglio è). Esistono anche dei tool specifici per trovare più hashtag (io utilizzo http://hashtagify.me). Su Instagram, poi, ultimamente è possibile anche caricare video (so che tu non li ami, ma a chi piace farne ha anche questa possibilità).
Ciao
Daniele Imperi
Ecco, proprio poco fa ho scritto che non mi piacciono per niente le immagini create per scrivere citazioni
Non amo i video, è vero, ma non è detto che in futuro non ne possa pubblicare qualcuno, se trovo qualcosa nella natura bello da filmare.
Rodolfo
Secondo me però non devono piacere a te ma al tuo pubblico Io, come sempre, farei dei test per vedere se sono apprezzate o meno. Ma vedi tu E voglio vedere i tuoi video ahahahah Ciao e auguri in anticipo
Daniele Imperi
Sì, ma quello che pubblico deve piacere prima a me
Non so, a me le citazioni mi sembrano troppo scontate.
Auguri anche a te
Andrea
Le citazioni sono scontate. Vero. Ma lo sono perché la maggior parte continua a copiare e incollare, e gira e rigira sono sempre le solite. Se invece sono proprie o ricercate oculatamente la questione cambia.
D’altronde siamo in un mondo di pecore bianche che dicono di essere nere ma continuano a comportarsi da bianche
Francesco Navarrini
Grazie mille Daniele per un articolo con molti spunti. Non ho ancora un sito ma da un po mi sto cimentando con instagram per la promozione e trovo che sia uno degli strumenti piú diretti per la comunicazione, e con il piú ampio numero di persone che si possono raggiungere. Sugli hashtag sono un po’ prevenuto, lo ammetto. Niente di piú irritante di vedere una foto che non c’ entra niente on l’ hashtag. Da quanto posso vedere dai miei profili, io raccomando soprattutto engagement, ed una interazione di qualità. Ci sono molti profili fatti solamente per attirare traffico, e molti bots (a pagamento) che fanno likes e postano commenti a destra e a mancina. Per passare un messaggio di valore attraverso le nostre foto, non dobbiamo scordarci dell’ engagement con altri instagrammers, anche nell’ ottica di creare un network che poi si promuove a vicenda. grazie ancora. Francesco
Daniele Imperi
Ciao Francesco, benvenuto nel blog. Gli hashtag vanno messi se contestuali, però vanno messi.
Francesco Navarrini
Grazie Daniele, mi piace lo stile e ti seguirò d’ ora in poi. Sono d’ accordo che gli hashtags sono utili per raggiungere il pubblico. Ma per fare crescere l’audience, dal basso della mia esperienza,, è necessario fare un engagement organico (commenti rilevanti su profili rilevanti), oltre a fare promozioni grazie a/con degli influences. La cosa bella è che sono molto responsive: la maggioranza degli utenti di FB siano imprenditori, o aspiranti tali, e sono pronti a discutere. Grazie ancora, al prossimo post.
Grilloz
Tempo fa avevo letto di un poeta che aveva avuto un discreto successo su istagram. Scriveva brevi poesia con una vecchia macchina da scrivere e le fotografava. Probabilmente l’originalità dell’idea lo ha aiutato. Ma la domanda fondamentale è: come ti seguo su istagram?
Daniele Imperi
Come mi segui? C’è l’icona in alto
Grilloz
e chi l’aveva vista, io andavo direttamente alle parole
luisa
Mi sembra un pò come dire ci vediamo al tale bar anzichè quell’altro
ps.Grilloz -contattarti in pv per quella lettura bisogna iscriversi al tuo blog o cosa?
Francesco Navarrini
Il poeta dovrebbe Andrew Scott. Lui fa anche dei tours dove si siede nei caffè con la macchina da scrivere e compone poesie per chi vuole. Idea originale (back then) e ben comunicata.
Federico
Mah, sono molto perplesso. Usare Instagram per pubblicizzare uno scrittore mi pare solo una forzatura.
Daniele Imperi
Dipende da ciò che fai.
Federico
Instagram è fatto per altro. Ovvio che si può usare un’accetta per fare la punta alla matita ma non è lo strumento adatto.
sabizen
Instagram va benissimo secondo me, dipende ovviamente come uno riesce a “giocarci” è un social migliore di tanti altri e visitato assai, soprattutto dai più giovani
Daniele Imperi
Sì, alla fine dipende tutto da come lo usi. Di sicuro è più da utenti molto giovani, ma non per questo non può funzionare con tutti.
luisa
Che dire …Anni fa feci un passo avanti rispetto alle mie coetanee, giocando e curiosando quà e la con la rete e i social, adesso non mi incuriosiscono più di tanto, sono troppi e se non ci si iscrive a tutti ci si “sente”… isolati? Mi fanno sentire dipendente e questo non mi piace, sento che non sono io a scegliere., mentre se decido di fare una passeggiata la scelta è mia, così come le idee che nascono dalla passeggiata sono “farina del mio sacco” e non idee di altri che apprendo attraverso la rete.
Istagram…mi sono iscritta, però tra FB , Pennablu e altre ricerche non lo seguo, anzi mi hai ricordato che esiste…
Daniele Imperi
Vero, iniziano a essere troppi e il tempo della giornata resta sempre lo stesso
Vero anche che ci si sente isolati, anzi si viene considerati isolati. I social media sono diventati una dipendenza per quasi tutti, ecco perché ho deciso di rallentare parecchio.
Federico
Ciao Luisa, sono totalmente d’accordo con te. Io con i social mi sentivo… pilotato. Vedo i social molto vicini alla tv interattiva di Fahrenheit 451, libro tanto osannato, ma pochi hanno davvero capito quanto sia vicino alla realtà di oggi, visto che continuiamo tutti a narcotizzarci davanti a social e smartphone. Io ho cancellato tutti i miei account sui social (oltre un anno fa ormai) e vivo decisamente meglio.
luisa
Ciao Federico, feci la sana scelta di non possedere il televisore già nel ’99 e questo ha dato valore alle mie giornate, all’inizio ci si rende conto di quanto poco dialogo vi è in “casa” poi si ricomincia ad appropriarsi del tempo e decidere come spenderlo, ma il pc e la rete entra prepotentemente, facendoci credere che se ne ha bisogno, ma è sempre un surrogato delle vere esigenze delle persone, la sfida è colmare le vere esigenze e non sfuggirne con mezzi tecnologici, che attiva solo pochi sensi facendo addormentarne altri,il profumo di un bosco, il tintinnio delle foglie di alcuni alberi ,quel sano senso di benessere attraverso un respiro profondo. Certo per chi vive immerso nel caos delle città chiudersi “dentro” una rete informatica può essere una “bella” fuga dalle vere necessità.
Mr Tozzo
Instagram, se usato bene, può essere un ottimo strumento di per sponsorizzare i propri lavori. Inoltre, visto che da molti è ancora snobbato, non si trova ancora molta concorrenza.
Instagram ha introdotto anche le “Storie”, dove puoi caricare foto e video a tempo, strumento ancora più utile per farsi pubblicità.
Ottimo articolo che vado subito a condividere.
Daniele Imperi
Grazie
Le storie ancora non ho capito come funzionano.
Silvia Meconcelli
Ciao Daniele, sono d’accordo con te, Instagram è molto carino e mi piace, lo uso abbastanza. Anche io ho fatto un profilo personale, e inserisco varie cose della mia vita, ma non selfie. Il problema di Instagram (se così si vuol dire, in realtà non è un vero problema) è che è molto difficile trovare seguaci se non te li porti dietro da FB, come nel mio caso che non ho un account FB. Noto che tante persone che seguo, perché mi piacciono veramente, non si accorgono neanche che le seguo, nonostante i “mi piace” o i miei commenti. Il fatto di avere una pagina come la mia non specializzata in niente (tipo solo libri o solo cose creative o solo food) rende il profilo generico e non facile da individuare. Questo non significa niente, è solo un mio commento, e alla fine il mio profilo mi piace così. Un abbraccio e buone feste.
Instagram: milleeunastoria
Daniele Imperi
Ciao Silvia, io neanche avevo più un account FB quando mi sono iscritto a Instagram, ma sono arrivati seguaci dai miei contatti di Twitter, del blog e da persone che conosco.
Quando commenti, se inserisci la menzione (@danieleimperi, per esempio), alla persona arriva la notifica. Ma anche in questo caso quella persona potrebbe non vederla.
Prova ad aumentare il numero di hashtag: io nel memo del cellulare ho creato vari file con hashtag divisi per argomento.
Silvia Meconcelli
Grazie ci proverò, a presto!
Elena
Passi da gigante: da niente ho collegato anche la mia pagina Facebook a Instagram. Ora devo solo fare foto fichissime!
Daniele Imperi
In che senso sono collegate? Se pubblichi su Instagram, le foto finiscono anche su FB?
Elena
Eh Daniele, adesso non esagerare: mi hai invitato tu con questo post a mettermi su Instagram l’altro ieri, non sono ancora un Guru :))
Cmqe credo che si possa fare. Deve esserci un’opzione condividi… Io non la uso però, non voglio esagerare con la vita social……
Daniele Imperi
Ah, sì. Quando pubblichi su Instagram, puoi condividere direttamente anche su Twitter e altro, ma a me non piace farlo.
Clarissa
Io cerco di usarlo attivamente perché ho notato che si se “azzecca” il canale giusto può essere un’ottima fonte di pubblicità e non solo, tramite Instagram ho conosciuto tanti “colleghi” e tante bookblogger molto brave. Se si usa bene penso che sia uno strumento molto valido, come dici tu hanno grande importanza hashtag, immagini e quando uno fa “vedere” della propria vita.
Altra cosa, ho notato che le piccole case editrici fanno molta attenzione a quanto seguito un neo-scrittore ha sui social, anche questo è importante secondo me. È come un piccolo passaporto che dona alla C.E la possibilità di farsi un’idea di quanto successo potrà avere o meno un testo.
Daniele Imperi
Ciao Clarissa, benvenuta nel blog. Il seguito di un autore sui social è importante per gli editori perché per loro è tutta pubblicità che guadagnano
Elena
Ciao Clarissa,
in realtà Daniele mi ha messo nei guai…. Un nuovo profilo social richiede tempo e dedizione…. Non ho ancora fatto molto marketing nè conoscenza su questa piattaforma, magari comincio da voi .:::)))
Clarissa
Piano piano ci si prendere la mano! Alla fine è più semplice di quel che si pensa come dici tu, l’unica cosa è che bisogna starci dietro quasi giornalmente….quella è l’unica cosa un po’ noiosa
Daniela Mannoli
Da poco …bazzico su Instagram. Ho pubblicato con youcanprint.it due racconti e proprio l’editore suggerisce di farsi pubblicità con instagram … l’idea mi pare interessante!
Daniele Imperi
Ciao Daniela, benvenuta nel blog. Non credo sia facile ottenere riscontri su Instagram con la scrittura. Ci vogliono una strategia e buone idee. E anche tantissimi seguaci.