Come scegliere il libro giusto da leggere

Come scegliere il libro giusto da leggere

Spesso mi sono trovato in difficoltà sulla scelta di un nuovo libro da leggere. Prendevo quasi a caso i libri dalla libreria, li sfogliavo, leggevo qualche riga dell’incipit, poi li riponevo sul ripiano.

È anche accaduto di essermi convinto di aver trovato il libro giusto, per poi abbandonarlo dopo qualche pagina.

A voi è mai successo?

Non è mai il libro a scegliere noi

Qualcuno sostiene che a volte sia stato il libro a farsi scegliere: mi è sempre sembrata un’affermazione irreale, in quanto un libro non è che un oggetto inanimato, non certo dotato di coscienza.

Semmai è il caso ad averci fatto imbattere in un libro piuttosto che in un altro: e quel libro ha soltanto attirato la nostra curiosità. In quel momento faceva al caso nostro.

Malinconia da fine libro

L’ho provata molte volte. È quando non riusciamo a staccarci dal libro appena letto. Ci manca tutto di quel libro – in genere si tratta di un romanzo, ma a me è capitato anche con la saggistica.

È una sensazione di perdita, che può impedirci di iniziare un nuovo libro. La mente resta ancora attaccata al libro precedente, alle sue atmosfere. Leggere altro non ci distrae, ma ci getta in uno stato di nostalgia, come quando si fa ritorno da un bel viaggio.

L’aspettativa di leggere un libro coinvolgente come l’ultimo

Questa aspettativa è strettamente legata, secondo me, alla malinconia da fine libro. Quando leggiamo un libro coinvolgente, che ci ha preso al punto che è difficile staccarcene, è normale sperare di leggere un altro libro dello stesso livello.

Ma questo difficilmente avviene. E non dipende dal genere, dall’autore, dall’argomento. Dipende da tantissimi fattori, primi fra tutti i gusti personali e il proprio metro di giudizio.

Come scegliere il libro giusto da leggere?

Secondo molti blogger, si deve scegliere un libro in base all’autore, al genere letterario o al proprio istinto. Ma funzionano davvero questi metodi?

Vediamoli uno per uno.

Scegliere il libro in base all’autore

Raramente ho letto di seguito due libri dello stesso autore. Se si tratta di una duologia/trilogia/saga, allora ha senso. Altrimenti no.

Però possiamo scegliere un nuovo libro in base a un autore che abbiamo sempre apprezzato, anche se questo non ci garantirà un coinvolgimento né una soddisfazione nella lettura.

Ormai non do più nulla di scontato. Ho sempre apprezzato Cormac McCarthy, finché non ho iniziato a leggere il suo ultimo romanzo, Il passeggero, assolutamente non all’altezza delle sue precedenti opere.

In genere, quindi, non scelgo un libro da leggere basandomi sull’autore.

Scegliere il libro in base al genere letterario

Forse questo metodo è più funzionale. Mi è successo di aver sentito il “bisogno” di leggere una storia d’avventura o fantasy o un poliziesco. In questo momento, per esempio, mi andrebbe di leggere un romanzo western.

Il genere letterario ci garantisce senz’altro quell’evasione che spesso si cerca nella lettura: un libro che ci proietti in un mondo del tutto diverso dal nostro – è proprio questa particolarità a rappresentare quasi il 100% delle mie letture.

Come scelgo un libro da leggere

Da anni leggo almeno due libri per volta. In genere alterno un libro di non facile lettura a uno più leggero. O un libro corposo (che superi le 5-600 pagine) a uno più breve.

Ma questo, più che essere un criterio di scelta, è soltanto una mia comodità. Negli ultimi tempi la scelta è in funzione di ciò che sto scrivendo o progettando. E questo mi ha portato a leggere molta più saggistica che narrativa.

Per tutto agosto mi manterrò su letture leggere, più consone al caldo che non sopporto e che ammazza le mie energie fisiche e mentali. Scheletri di Stephen King e Etidorhpa di John Uri Lloyd sono già pronti.

Proverò a finire gli ultimi 9 romanzi della mediocre collana dedicata a Re Artù. Qualche carteggio di F.T. Marinetti. Forse uno o due gialli classici americani. E poi chissà.

Creare una lista di libri da leggere

Almeno mentalmente ho una lista di libri da leggere.

Alcuni riguardano i miei progetti editoriali, altri fanno parte di quello che chiamo approfondimento culturale – temi e argomenti che mi appassionano e di cui vado sempre alla ricerca – altri ancora rappresentano la mia formazione professionale.

Una minima parte è costituita da curiosità impreviste, quindi argomenti che scopro essere di mio interesse e che mi impegno a leggere a breve scadenza.

Insomma la scelta è abbastanza varia e vasta, quindi credo di aver vinto il blocco del lettore.

Con questo articolo leggero «Penna blu» vi dà appuntamento al prossimo 7 settembre, con un nuovo articolo su scrittura e intelligenza artificiale. Buona estate e buona lettura a tutti.

8 Commenti

  1. Corrado S. Magro
    giovedì, 27 Luglio 2023 alle 10:55 Rispondi

    Cosa aggiungere alle tue considerazioni? Naturalmente ogni lettore è un tipo a sé. La scelta è lo scoglio principale da superare. Come procedo? a) l’argomento, b) l’incipit, c) l’autore d) eventuali recensioni (con prudenza). Se pesco male, tranne che non si tratti di stile noioso, prolisso e qualitativamente insoddisfacente, aspetti che spingono al “deposito tra carta da riciclare”, mi sforzo di cavarne qualcosa proprio per amore ai libri e alla lettura. Non sempre funziona ma in generale mi soddisfa e allo stesso tempo aggiungo che molti autori di grido, con l’andare del tempo manifestano una certa stanchezza, perdono slancio, insomma: Invecchiano!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 27 Luglio 2023 alle 11:45 Rispondi

      Leggo anche l’incipit, per vedere se in quel momento mi prende. Raramente le recensioni.
      Sugli scrittori che invecchiano ti do ragione. Ne parlo in un certo senso a settembre.

  2. Orsa
    giovedì, 27 Luglio 2023 alle 11:05 Rispondi

    Esiste anche la malinconia da fine post, soprattutto quando apprendi che l’autore va in vacanza per un mese 😂
    A parte gli scherzi, confermo la sensazione, è una delle ragioni principali per cui ho smesso quasi del tutto di leggere romanzi. La delusione di scoprire che un’opera di un autore non sia all’altezza delle opere precedenti è una batosta ancor peggiore della malinconia!
    Interessanti (Marinetti) e affascinanti (Etidorhpa) le tue letture estive… ma fai attenzione alla nebbia (Scheletri) :P

    • Daniele Imperi
      giovedì, 27 Luglio 2023 alle 11:47 Rispondi

      L’autore non va in vacanza, soltanto il blog ci va :D
      Come ho scritto a Corrado, sull’opera di un autore che non è all’altezza delle opere precedenti parlo a settembre. Una bella batosta, infatti.
      Farò attenzione alla nebbia…

  3. vonMoltke
    giovedì, 27 Luglio 2023 alle 16:00 Rispondi

    Un bell’articolo per congedarsi prima delle vacanze.
    Condivido molto di ciò che scrivi. Ho smesso di leggere lo stesso autore a ripetizione almeno dall’adolescenza, quando mi sciroppavo saghe di Wilbur Smith una dopo l’altra. Oggi ho la paura opposta, quella della sazietà o del disgusto, e se, quest’anno, ho voluto per molti mesi leggere sudamericani, ho alternato un Amado a un Marquez o a un altro ispanico proprio per non esagerare. Il genere è un metodo infallibile, ci sono periodi della mia vita in cui l’interesse per qualcosa mi fa sentire come se certi libri “mi chiamassero”, magari dopo anni (o decenni) di paziente attesa sugli scaffali. E no, non è il libro a sceglierci, ma siccome sono un idealista romantico a tutti gli effetti, amo pensare che ci siano sempre dei legami invisibili che si accendono in particolari momenti, per ragioni ignote ma significative. Anch’io leggo sempre due libri per volta, ma mai due romanzi o due saggi: sempre accoppiati. E quando scrivo, cerco di immergermi nell’atmosfera delle mie storie leggendo appunto qualcosa che vi abbia attinenza (e magari mi documento pure). A proposito: ho ripreso a scrivere! È bellissimo, dopo quasi due anni, ricreare un tuo mondo. Buone vacanze e a presto!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 27 Luglio 2023 alle 16:05 Rispondi

      Grazie. Anche io leggo qualcosa di attinente a ciò che sto scrivendo: aiuta davvero a entrare nell’atmosfera. Gli autori sudamericani non mi attirano, invece. Mi capita di leggere due romanzi o due saggi per volta, però forse leggendo due romanzi insieme non aiuta a concentrarsi bene su una storia.
      Buone vacanze anche a te e buona scrittura.

  4. Barbara Businaro
    sabato, 29 Luglio 2023 alle 11:51 Rispondi

    L’anno scorso mi è capitato di leggere un post di un blogger americano, che aveva ereditato dal padre un metodo per selezionare le proprie letture. Ne ho parlato in un mio post, Come si scelgono i libri estivi? Sono quattro punti: libri che hai sempre voluto leggere; libri da leggere per divertimento; libri completamente differenti dai tuoi gusti; grandi libri da rileggere. A parte i libri da rileggere, che proprio non riesco, anch’io scelgo le mie letture a quel modo, alternandole. Adesso sto leggendo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, dalla lista “libri completamente differenti dai tuoi gusti”. Una fatica bestiale, perché mi genere ansia il mondo descritto, ma sono cosciente che è un romanzo da leggere assolutamente. :)

    • Daniele Imperi
      sabato, 29 Luglio 2023 alle 13:33 Rispondi

      I primi due punti vanno bene per me. Ma non leggerei libri completamente differenti dai miei gusti. E è parecchio tempo che non rileggo libri già letti. Ne ho troppi da leggere.
      Ho letto Fahrenheit 451 anni fa. Interessante, ma ho preferito le Cronache marziane.

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