Scrivo il tuo libro al posto tuo

Finalmente vedrai avverato il sogno di pubblicare!

Scrivo il tuo libro al posto tuo

Per scrivere un buon libro basta un’idea. Per scrivere un libro di successo è necessario avere un’idea grandiosa. Se hai un’idea per un libro e non sai scriverlo, ci pensiamo noi.

Più o meno con queste parole le varie aziende di servizi editoriali pubblicizzano le loro offerte dedicate agli “aspiranti” autori.

Ma se un aspirante autore si fa scrivere il suo libro da altri, resterà per sempre aspirante.

Una di queste aziende fa scrivere il libro perfino da 3 autori, ognuno su un capitolo, un lavoro di scrittura collaborativa. Mi domando che cosa ne venga fuori: ogni persona ha un proprio stile di scrittura, un proprio vocabolario, un proprio modo di affrontare un argomento.

Firmereste un libro scritto da altri?

Io no. Come puoi sorridere in foto mostrando il libro che riporta la tua firma, ma è stato scritto da un’altra persona?

Come puoi pubblicizzare il tuo libro, che non hai mai scritto ma è frutto del lavoro altrui?

Cosa dirai ai tuoi amici, ai tuoi familiari? Cosa dirai alle presentazioni di quel libro ai potenziali lettori intervenuti? Come risponderai alle loro domande?

Non basta un soggetto per scrivere un romanzo

Quasi tutte queste aziende richiedono un soggetto o comunque una descrizione del libro che l’autore non-autore ha in mente.

Insomma una trama o un abbozzo di trama. Mi ricorda i tanti libri scritti da Wilbur Smith e James Patterson – ne parlai nel mio articolo su come diventare scrittori prolifici – che hanno (o hanno avuto, nel caso di Smith) coautori a cui affidare soggetti e note per un romanzo.

Non basta un soggetto per scrivere un romanzo. Il soggetto racchiude un primo sviluppo dell’idea, su cui lavorare per arrivare a una trama.

Chi crea i tuoi personaggi? Chi scrive i tuoi dialoghi e come? Chi stabilisce come descrivere le scene? Chi crea la struttura del tuo libro?

Potrei proseguire ancora: questo per dimostrare che un libro non è una semplice successione di capitoli, ma il prodotto di un lavoro personale.

Quelle aziende parlano perfino di libri unici e originali. Qui c’è una bella confusione sul significato della parola originale: “Con riferimento a scritti, opere d’arte o altre produzioni, che è di mano dell’autore” (dal vocabolario online Treccani).

No, un libro scritto da altri che riporta la vostra firma non è assolutamente un libro originale, proprio perché viene a mancare l’origine, cioè l’autore che l’ha firmato.

L’arte della scrittura non è diversa dalle altre arti

“Dipingo il tuo quadro al posto tuo”: avete mai letto una frase del genere? O anche “Scolpisco la tua statua al posto tuo” o “Creo una composizione musicale al posto tuo”?

Immagino di no. Nessuno si farebbe dipingere un quadro da altri (o creare una scultura o scrivere uno spartito) mettendoci poi la sua firma. Io, almeno, non sono a conoscenza di simili operazioni.

Perché per la scrittura deve essere diverso?

La scrittura creativa è una forma d’arte: o sei un artista o non lo sei, non puoi essere un falso artista.

Il rischio di farsi scrivere un romanzo da altri

Quale rischio?, direte voi.

Ogni romanzo riflette le idee del suo autore:

  • il suo modo personale e unico di concepire il mondo che lo circonda, la società in cui vive e di cui vuole parlare;
  • la sua personale sensibilità sui problemi sociali e anche la sua mancanza di sensibilità;
  • il suo stile di scrittura, plasmato grazie alle tantissime letture e alla sua esperienza di scrittura, grazie al suo modo di esprimersi;
  • la scelta del protagonista, del suo passato e dei suoi comportamenti; la scelta dei personaggi;
  • la sua personale idea sulla struttura del suo libro, su quale persona e quale tempo verbale usare, su come far svolgere le vicende.

Un libro scritto da altri che riporta la vostra firma non sarà mai il vostro libro e questo breve elenco lo dimostra.

Se volete scrivere un libro, mettetevi a scriverlo, è il modo più logico e naturale per farlo.

6 Commenti

  1. Orsa
    giovedì, 8 Settembre 2022 alle 11:29 Rispondi

    Tecnicamente si può assoldare uno scrittore definito “ombra” per scrivere qualunque cosa, non solo per farsi scrivere un libro. È una forma di plagio autorizzato che esiste da secoli, lo stesso Lovecraft ha lavorato come ghostwriter per molti anni. Se nel campo della narrativa la cosa può passare come accettabile, mi chiedo se questa pratica sia eticamente corretta quando si parla di discorsi pubblici (soprattutto politici). Il messaggio, così come le emozioni comunicate in un discorso politico, la maggior parte delle volte appartengono a un’altra persona, e spesso il pubblico non ha coscienza di ciò. Il guaio è che questi mercenari della parola vengono assoldati ormai per tutto, anche per scrivere recensioni e commenti. Leggevo tempo fa che in Cina esiste “l’Esercito dei 50 centesimi”, persone pagate appunto 50 centesimi dal Partito Comunista Cinese per scrivere commenti e opinioni sui social. Il tutto ovviamente finalizzato a manipolare l’opinione pubblica e veicolare messaggi di positività nei confronti del PC 😂

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Settembre 2022 alle 12:55 Rispondi

      Sì, questa pratica esiste in tutti i campi della scrittura, ma farsi scrivere un romanzo lo trovo ridicolo e disonesto.
      Idem per i discorsi politici.

  2. Corrado S. Magro
    giovedì, 8 Settembre 2022 alle 11:52 Rispondi

    Ci sono soggetti che per vanagloria sono pronti ad acquistare il profumo dell’incenso pagando. Non fanno per me. Però, ogni regola ha le sue eccezioni. Rammento qui la sorella di un eccelso compositore classico (sic!) per cui lei scriveva gli spartiti, e non si tratta di un caso unico. In passato anche in informatica abbiamo avuto programmi di uso universale, scritte da terze persone ma, la sorgente consenziente, firmati ufficialmente ad altre. Personalmente, un conoscente e amico, scultore plastico autodidatta con conoscenze ridotte di grammatica e sintassi ma noto per le sue creazioni artistiche, mi ha pregato di scrivere la sua biografia. Un compito, sottolineo, svolto senza alcun compenso. Sviluppando l’argomento secondo uno schema specifico, l’amico non accetta i miei punti di vista. A questo punto ho cambiato il titolo del tema: non biografia ma “autobiografia”. È lui che parla di sé. Accettando la sua richiesta, ho inserito in chiusura una nota di ringraziamento al sottoscritto (me stesso) che ha trasferito su carta le sue esperienze. Sia detto che l’autobiografia non sarà commercializzaza ma data in regalo a clienti o conoscenti che gli sono stati vicini.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Settembre 2022 alle 13:02 Rispondi

      Sulle biografie ci può stare, specie se l’artista non sa scrivere, ma in copertina è onesto mettere il nome anche dello scrittore.

  3. Barbara
    sabato, 10 Settembre 2022 alle 17:32 Rispondi

    Distinguiamo tra “libro” e “romanzo”. Spesso quei servizi editoriali si rivolgono infatti a chi vuole scrivere la proprio autobiografia, ma non sa nemmeno da che parte cominciare. Magari non vuole dichiarare che si tratta della propria vita, vuole romanzarla, ma sempre di autobiografia si tratta anche se cambi nomi e località. Più difficile, ma certamente non impossibile, il mondo è pieno di ingenui, che quelle offerte rintraccino davvero delle grandi idee per romanzi completamente di fantasia. Chi si interessa di trame, di solito legge abbastanza da capire che non basta solo l’idea.
    Due volte mi è stato chiesto di scrivere un’autobiografia per altri, una commemorativa di un anniversario lavorativo, destinata ai clienti, e l’altra invece di una miracolosa guarigione, volendo proprio farne un prodotto editoriale in vendita. I protagonisti sottovalutavano il lavoro. “Allora io mi metto qui e ti parlo e tu scrivi…” Come no! E mi avevano inoltrato degli appunti dove i paragrafi non avevano un filo logico, non rispettavano una cronologia, mancava la punteggiatura essenziale. Siccome non sono un istituto di beneficienza, gli ho fatto un conto di quanto gli sarebbe costata l’impresa, solo per finire la prima bozza. Sono scappati a gambe levate… ;)

  4. Daniele Imperi
    lunedì, 12 Settembre 2022 alle 7:59 Rispondi

    Nel caso delle autobiografie siamo d’accordo, ma ho letto che scrivono anche romanzi e saggi.
    Anche per me i costi sarebbero elevati, ci mettere il tempo, le competenze, le revisioni, ecc.

Lasciami la tua opinione

Nome e email devono essere reali. Se usi un nickname, dall'email o dal sito si deve risalire al nome. Commenti anonimi non saranno approvati.