Guest post in vendita e altre amenità

Guest post in vendita

Volete pubblicare un articolo su «Penna blu»? A partire da oggi i guest post sono in saldo, affrettatevi, ché l’offerta scade a fine luglio.

Ma come, guest post in vendita? Già, avete letto bene. Pare che sia l’ultima moda e io non potevo certo tirarmi indietro. Soltanto i blog più inclini al cambiamento sopravvivranno, per tutti gli altri, quelli che ancora pubblicano articoli originali, c’è l’estinzione.

Eccomi qui a presentare una carrellata di richieste che negli ultimi mesi mi sono giunte via email – per chi non lo sapesse i blog sono una sorta di mercato rionale in cui acquistare di tutto e a prezzi convenienti, o anche contenitori di testi di qualsivoglia genere, tanto dell’impronta del blog e dei gusti dei suoi lettori chi se ne frega.

Spero che qualcuno di voi possa trarne spunto, per arrotondare lo stipendio o mettersi in poltrona e far scrivere qualcun altro al posto suo.

Guest post in vendita su «Penna blu»!

Febbraio non è passato da molto e qualcuno ricorderà l’articolo in cui parlavo di pubblicare contenuti originali e di alta qualità. Ovviamente era un titolo sarcastico. Proprio il mese prima ero stato contattato niente meno che dall’agenzia Media Top, che mi chiedeva di pubblicare qui un articolo a un prezzo fisso.

Ebbene, l’agenzia Media Top è tornata alla carica a giugno, con lo stesso identico messaggio, ma con diversa firma. E io quasi quasi comincio a pensare a un prezzo basso e fisso come la Conad.

Ma non finisce qui. Sapete che i guest post sono un servizio offerto dai blogger? Sì, non sono un’opportunità in cui entrambe le parti godono dei benefici, ma un vero servizio (e i servizi si pagano!).

Non ho potuto fare a meno di accettare la proposta di una “web agency specializzata in link building” (ma forse intendevano dire spam), che chiede “link in uscita dofollow”, tanto quel fesso di Google non se ne accorgerà mai.

E come non cedere a chi è “disposto a pagare per la pubblicazione di un articolo nella vostra pagina Web (ma quale pagina, poi?)?

Si prefigura un’estate succulenta.

Al diavolo le linee guida sui guest post!

Non so quante volte abbia modificato la pagina sulle regole per scrivere un guest post su Penna blu. C’era sempre qualcuno che saltava il primo passo – e cioè che qui i guest post sono riservati ai lettori che leggono e commentano. Adesso penso di essere riuscito a chiarire quel passo, anche se non ci credo molto.

Tuttavia è bello trovare chi ha capito quel passo, ma ti chiede lo stesso di pubblicare un guest post. Io scrivo le regole e io le infrango.

Guest post ai confini dell’assurdità (e oltre)

Prossimamente usciranno alcuni guest post perfettamente in linea con gli argomenti che tratto:

  • SEO (keyword molto ricercata e di difficoltà alta da posizionare)
  • Come diventare un influencer (keyword molto ricercata e di difficoltà media da posizionare)
  • Come aumentare follower Instagram (keyword molto ricercata e di difficoltà media da posizionare)

So che non vedete tutti l’ora di leggerli, ma ci sarà da pazientare.

Se invece siete stati colpiti dal dannato blocco dello scrittore, ho avuto una proposta interessante: “Come superare il blocco dello scrittore con un blog WordPress”. Non so come WordPress faccia passare il blocco dello scrittore. WordPress è solo una piattaforma per pubblicare. Se WordPress fa passare quel blocco, allora anche Blogspot lo fa passare. E anche Joomla. E anche il pizzicagnolo sotto casa.

La proposta più ghiotta di tutte, comunque, è un articolo superlativo sui “Software di monitoraggio per teen e dipendenti”. Teen, capite? In Italia abbiamo i teen e manco ce n’eravamo accorti.

L’ultima richiesta, arrivata da pochi giorni, è da parte del manager di un’attrice mai sentita di un blog altrettanto sconosciuto, che tratta di celebrità, artisti, “travel” (ah, i viaggi, ma che fine hanno fatto i viaggi?) e moda.

Io non sto più nella pelle (perché me la sono scorticata tutta in un raptus di follia) e voi?

Contenuti a iosa su «Penna blu»!

Quello che mi preoccupa è di non esser riuscito a far capire ai lettori di cosa parlo qui. È una cosa che mi infastidisce, perché uno che blatera tanto di scrittura dovrebbe farsi capire dai lettori, non vi pare? Perché a me mi pare, eccome (dislocazione inserita su licenza poetica).

Ecco perché arriva chi vuol pubblicare:

  • “articoli a livello filosofico-poetico o anche pagine di prosa e poesia”
  • “una recensione su un libro appena letto (e se questa è retribuita)”
  • racconti

A caccia di link su «Penna blu»!

Volete una dritta per una collaborazione che vi porterà migliaia di nuovi visitatori? A me è stato proposto – e ho ancora l’acquolina in bocca – di iscrivermi a un portale, riassumere in 200 parole i miei post, pubblicare nel portale i riassunti e poi, alla fine di ogni mio articolo qui nel blog inserire la dicitura “Post presente anche su…”.

Insomma, così a prima vista a me puzza di caccia grossa ai link. Ma voi provate pure, avete visto mai?

Un’altra proposta strepitosa, invece, prevedeva l’ennesima intervista, appena 4-5 domande, che sarebbe apparsa in un portale.

E loro, direte voi, che ci guadagnano? Be’, ovvio, avrei dovuto linkare l’intervista, perché “l’inserimento del link nel sito è fondamentale al fine di ottenere la massima visibilità possibile sul web perché consente di occupare delle posizioni migliori nei risultati di ricerca di Google.”

Bum!

Pubblicare con «Penna blu»? Scrivere su «Penna blu»?

Spett Penna Blu,qual’è la tua funzione? Pubblicare libri? Ospitare per pubblicare racconti?O altro?In attesa di una gradita risposta porgo cordiali saluti.

C’è da aggiungere altro?

81 Commenti

  1. von Moltke
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 7:09 Rispondi

    Ormai stavo scalpitando in attesa del nuovo articolo. Questo inizialmente mi ha spaventato, poi ne ho colto il solito, corrosivo sarcasmo.
    Che dire? Siamo assediati dalla spazzatura. Cederanno tutte le cittadelle?

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:18 Rispondi

      Qualcuna capitolerà di sicuro, ma non la mia :D

      • Lenny
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 14:37 Rispondi

        Secondo me avresti dovuto chiamarlo pennarossa…

        • Daniele Imperi
          giovedì, 6 Luglio 2017 alle 14:40 Rispondi

          Perché? A me però il rosso non piace.

  2. Roberto
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 7:25 Rispondi

    Già “qual’è” mi fa rabbrividire…

    • Kukuviza
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 7:49 Rispondi

      Da quando ho scoperto che una volta gli scrittori scrivevano ‘qual è’ anche con l’apostrofo, quando lo vedo scritto così, mi fa meno orrore di prima. Ci sono errori peggiori.

      • Daniele Imperi
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:19 Rispondi

        Sì, è vero, un tempo si scriveva con l’apostrofo, ma ora ci si è accorti che non serve. In fondo quando dici un “tal personaggio” non metti l’apostrofo perché è caduta la “e”.

        • Kukuviza
          giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:09 Rispondi

          Ma infatti, alla fine forse più che errore è una ridondanza.

    • Kukuviza
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 7:52 Rispondi

      Nel commento precedente ho scritto che ho ‘scoperto’. Naturalmente intendevo che l’ho letto su un blog, non l’ho effettivamente scoperto io.

      • Daniele Imperi
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:20 Rispondi

        Quando ero ragazzino anche io lo scrivevo con l’apostrofo, mi pare.

        • Kukuviza
          giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:15 Rispondi

          Io non mi ricordo mica come lo scrivevo, dovrei andare a tirar fuori qualche quaderno delle elementari. Mi ricordo in prima superiore che la prof di matematica scrisse alla lavagna “qual è” e fece notare che non ci voleva l’apostrofo. Da lì in poi sicuramente ci ho messo sempre l’attenzione ma prima di quel momento non so.

          • Daniele Imperi
            giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:24 Rispondi

            In effetti neanche io so con certezza quando ho iniziato a scriverlo senza apostrofo. Dovrei spulciare anche io i 3 quaderni delle elementari che ancora conservo :)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:18 Rispondi

      A chi lo dici…

  3. Elena
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 7:55 Rispondi

    Senti questo post ha solleticato la mia ^proverbiale^ vena commerciale e dunque, udite udite, blogger in cerca di notorietà e conversioni, eccomi a voi per offrire i miei servigi di commentatrice a noleggio. In fondo se la scrittura diventa ^servizio^ anche il consenso o il dissenso o la discussione avranno pure un prezzo

    • Nuccio
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 9:29 Rispondi

      Assunta!😉

      • Daniele Imperi
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:21 Rispondi

        Nuccio, non cadere nella trappola.

      • Elena
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 17:07 Rispondi

        Nuccio vado subito sul tuo sito per rendermi conto di come impostare il lavoro : D

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:21 Rispondi

      Commentatrice a noleggio, interessante. Crea una pagina di servizi nel tuo sito, magari qualcuno abbocca :)

      • Elena
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 17:07 Rispondi

        No no, mica si fa in modo trasparente, tutto sotto banco, altrimenti che gusto c’è… :D

  4. Bonaventura Di Bello
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 8:14 Rispondi

    Diciamo che c’è una caccia sempre più spietata a due cose: link in entrata (A.K.A. Link Building) e contenuti gratuiti, possibilmente forniti dagli utenti stessi (A.K.A. User Generated Content). Il tutto, possibilmente, gratis.
    Nel frattempo, Google non premia affatto i contenuti di valore, ma ancora quelli ‘ottimizzati’ SEO e appunto con link in entrata, non importa se questi ultimi sono stati ottenuti con mezzi poco leciti (leggi: non spontaneamente).
    Ne ho avuto già diverse prove, ma la più eclatante secondo me è il blog italiano di Steve Pavlina, in cui ho pubblicato l’equivalente di quasi due interi libri, senza che generasse un minimo di traffico sugli argomenti trattati (legge di attrazione e rendite passive).
    Non aggiungo altro… se non che guardo con orrore a quanto i ‘Teen’ attuali (A.K.A. Millennials) saranno la prossima generazione ‘matura’ cui rivolgersi comunicando su Web e nei libri.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:23 Rispondi

      Una caccia che va avanti da anni. Google non è perfetto, siamo d’accordo, basti vedere cosa esce nei primi risultati di qualsiasi ricerca.
      Ma che hanno di speciale sti “millennials”? Per me è una delle invenzione del XXI secolo.
      L’orrore è anche mio.

      • Bonaventura Di Bello
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:16 Rispondi

        Di ‘speciale’ poco e niente, anzi credo che siano decisamente votati ad alzare il tasso di ‘analfabetismo funzionale’ che già ci vede primi nel mondo, purtroppo.

  5. ombretta
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 8:28 Rispondi

    Già dalla foto coi pomodori immaginavo il tipo di articolo di oggi! Non ho un blog e quando leggo le tue ‘avventure’ nella blogosfera mi diverto a immaginarti mentre ti arrabbi quando ricevi queste richieste…tipo vignetta a fumetti, col fumo che ti esce dalle orecchie e dal naso : )
    Complimenti per come riesci a gestire e mantenere solido il tuo Penna blu!

    • Nuccio
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 9:36 Rispondi

      Tu dici così?😤

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:24 Rispondi

      La prossima volta allora metto una foto diversa per sconvolgere i lettori :D
      Niente fumo dalle orecchie, per fortuna, ma non capisco cosa ci voglia a capire cosa proporre qui e cosa no.

  6. andrea
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 8:37 Rispondi

    eh! quel “qual’è” lì… ne parliamo quasi tutti e io ho riletto la proposta già due volte. Vuoi mica che sia un’altro escamotage per attirare attenzione? (Trappola psicologica ?) 😉
    post interessante. un saluto a tutti.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:25 Rispondi

      No, nessun escamotage, solo ignoranza.

  7. Barbara
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 8:52 Rispondi

    Io sapevo che Penna Blu pubblicava cose serie, ma non ho smesso di ridere un attimo a leggere questo articolo! :P
    Ah, il manager dell’attrice con un blog su celebrità, artisti, “travel” e moda credo sia lo stesso che ha scritto anche a Salvatore Anfuso (lui le richieste strane ricevute sul blog le pubblica su Facebook).
    Poi ci sono anche quelli che non usano la mail, ma usano i corsi: si iscrivono a questo o quel corso di migliora il tuo blog, il tuo marketing, la tua SEO e passano le giornate a tampinare gli altri iscritti con le stesse richieste di guest post, link qui, link lì, che se seguissero davvero il corso capirebbero già di aver sbagliato strategia. Ma niente, de coccio proprio.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:28 Rispondi

      Non si ride delle disgrazie altrui :D
      Il manager allora sta battendo la blogosfera.
      Non è il fatto di non capire strategie, quanto di volere i risultati subito e senza fare un tubo.

  8. Nuccio
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 9:38 Rispondi

    Il coccio mi ricorda qualcosa…?!🤔

  9. Emilia
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 9:55 Rispondi

    Non sono esperta di blogosfera, ma leggendo il tuo post mi è venuta spontanea la seguente riflessione: il vuoto chiama il pieno.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:28 Rispondi

      Riflessione condivisibile :)

  10. Cristina
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:32 Rispondi

    La formula saldi funziona sempre perché solletica il bieco affarista che sonnecchia dentro ciascuno di noi. Quindi non vedo l’ora di leggere i nuovi guest post che compariranno su “Penna Blu”! E, per quanto riguarda l’ultimo messaggio con gli errori di grammatica… suvvia, si sa che l’italiano è una lingua viva e come tale in continua evoluzione. ;-)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:40 Rispondi

      Avrò guest post da qui a fine anno.
      Giusto, me tapino, ho dimenticato l’evoluzione della lingua!

  11. Mario Pacchiarotti
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:34 Rispondi

    Ho letto il titolo e ho pensato: nah!
    Ce ne sono di tutte sai? Alcune mi sono anche divertito a provarle, a volte sono talmente buffe che la curiosità mi assale, altre volte talmente idiote…
    L’idea del pasto gratis in Italia è dura a morire. Ne dovrei scrivere.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 11:42 Rispondi

      Ciao Mario, benvenuto nel blog. Hai provato quindi ad accettare una richiesta simile a quelle descritte?

      • Mario Pacchiarotti
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:33 Rispondi

        A volte ho scambiato un po’ di messaggi per saperne di più. Ognuno ha una sua logica, magari fallace.
        Ho provato un paio di siti che fanno recensioni a pagamento, una curiosità che mi sono tolto con esiti contrastanti.
        Più che altro mi incuriosito i presunti effetti positivi di questo genere di attività. Spesso la conclusione della mia indagine era che non ce ne erano, anzi erano possibili ritorni negativi. Ma quando ho cercato di spiegarlo mi è capitato di essere trattato da deficiente.
        Sul caso specifico, scrivere articoli guest, credo che si sopravvaluti in genere il ritorno che se ne può avere. Conviene farlo solo se si apprezza il divertimento di farlo e l’amicizia che eventualmente con il tempo può nascere con chi ti ospita.

        • Daniele Imperi
          giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:54 Rispondi

          Infatti neanche io riesco a vederne gli effetti positivi.
          I guest post possono funzionare soltanto se li scrivi con costanza e su svariati blog, perché in quel modo il tuo nome viene visto spesso in giro.

          • Mario Pacchiarotti
            giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:06 Rispondi

            La verità è che tutta questa roba, SEO e via discorrendo, diventa utile solo quando alla base sei uno che scrive cose interessanti con costanza e per lungo tempo. Allora forse diventa possibile aumentare i lettori facendo quel tipo di lavoro. Io ricevo sul sito poche visite al giorno, unità non decine. Se faccio qualche azione, campagne SEO etc le visite si decuplicano, ma non aumentano i lettori strutturali, sono visite inutili. Per migliorare la situazione dovrei “specializzare” i miei articoli, non fare come ora che scrivo quello che mi passa per la testa e se non ho niente da dire non scrivo niente.
            Ma per quello che sono i miei intenti, con queste cose continuo a giocare per curiosità e spirito di esplorazione, ma preferisco in generale impiegare il mio tempo scribacchiando storiacce sul mio PC :-)

            • Daniele Imperi
              giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:12 Rispondi

              Aumentando le visite, c’è più probabilità che arrivino i lettori, però.

              • Mario Pacchiarotti
                giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:33 Rispondi

                Sì, se trovano qualcosa che valga la pena leggere.
                Siamo in una fase in cui molte persone non vanno MAI oltre il titolo dell’articolo, per tenerle su un blog ci vuole la colla. Devono trovare qualcosa che valga il loro tempo. Io qui la trovo e quindi direi che per te avrebbe senso fare un po’ di campagne per attirare nuovi lettori che non ti conoscono, ma vedo anche tanti blog, compreso temo il mio, dove la gente non si ferma per mancanza di materiale che la interessi, o magari perché la campagna ti porta le persone “sbagliate”.

                • Daniele Imperi
                  giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:38 Rispondi

                  Prova a cambiare qualcosa, allora. Fai qualche esperimento e vedi se le cose migliorano.
                  Campagne non ne faccio, spendere soldi per portare nuovi lettori mi sembra esagerato.

  12. luisa
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:36 Rispondi

    Buon Luglio a tutti, più passano i mesi e più mi accorgo che dato che la vita è sempre più complicata c’è chi ci vuole “convincere” che stanno semplificando… ma non è così a me sembra che stanno ancora più complicando per toglierci il piacere (piacere inteso come accorgersi, sia pure di un venticello passeggero in una giornata afosa) tanto la nostra mente è sempre concentrata su qualcosa e non libera di accorgersi.
    Essendo carente nella tecnica della scrittura penso che ciò che leggo sul web sia ben scritto,ma spesso mi accorgo di laureati che fanno errori elementari, a volte penso di essere io a sbagliare ma grazie a internet nel dubbio controllo e spero di prendere informazioni giuste.
    Personalmente quì è il mio punto di riferimento per migliorare le mie carenze in fatto di scrittura ed è per questo che stimo Daniele per il tempo che ci dedica, qui’ trovo anche tante persone preparate dalla quale attingere per migliorare il mio italiano (anche se l’italiano cambia )
    Ps. la regola di – quale è – dove si trovano due vocali si elimina la prima e si mette l’apostrofo, questa regola è cambiata dunque, quindi ciò che mi è stato insegnato è da considerarsi errore?

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:57 Rispondi

      Il Treccani dice:

      “La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di elisione, ma di troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.”

  13. Kukuviza
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 12:39 Rispondi

    Quando dici “Quello che mi preoccupa è di non esser riuscito a far capire ai lettori di cosa parlo qui”. Non ti preoccupare troppo: questa gente non legge niente, spara nel mucchio e ‘ndo cojo cojo.
    Forse leggono solo il numero delle visite sui post, poi non ce la fanno ad andare avanti con la lettura.
    Peccato che insieme al ‘travel’ non ti hanno proposto anche il famigerato ‘lifestyle’ o ‘food’. PennaCook non ti piace?
    Comunque il “keep calm o spacco tutto” mi ha fatto rotolare dalle risate.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:00 Rispondi

      Sì, pare anche a me che questi sparino nel mucchio, ma all’inizio, con le linee guida per i guest post, ho pensato di aver scritto in modo chiaro e ho modificato un punto svariate volte.
      Tranquilla che il “food” arriverà prima o poi.
      Il “keep calm o spacco tutto” era più gustoso dei pomodori :D

  14. Marina
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 13:50 Rispondi

    No, decisamente non c’è da aggiungere altro.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 6 Luglio 2017 alle 14:11 Rispondi

      E io che speravo in altre proposte succulente :D

      • Kukuviza
        giovedì, 6 Luglio 2017 alle 14:26 Rispondi

        Abbiamo dimenticato la moda! Scusa Daniele, ma non vuoi fare il fashion blogger?

        • Daniele Imperi
          giovedì, 6 Luglio 2017 alle 14:40 Rispondi

          Ah, cacchio, m’è sfuggito il fashion!

  15. Loredana Gasparri
    giovedì, 6 Luglio 2017 alle 19:45 Rispondi

    … l’ultimo, nel riquadro, quando ti si rivolgono con Spett.le Penna Blu, è uno scherzo, vero?

    • Daniele Imperi
      venerdì, 7 Luglio 2017 alle 7:46 Rispondi

      No, purtroppo è il testo dell’email che mi è arrivata giorni fa…

  16. Chiara (Appunti a Margine)
    venerdì, 7 Luglio 2017 alle 8:19 Rispondi

    Sono disposta a comprare un tuo guest-post per Appunti a Margine.
    Però, te lo pago 2 euro.

    (proposta ricevuta ieri da un’agenzia, che voleva assumermi come copy).

    • Daniele Imperi
      venerdì, 7 Luglio 2017 alle 8:22 Rispondi

      Ma non si rendono conto di quanto tempo parta per scrivere un buon articolo? E poi in quel caso sarebbe stato un post tutto a vantaggio dell’agenzia. Quante gliene hai dette? :D

      • Chiara (Appunti a Margine)
        venerdì, 7 Luglio 2017 alle 8:25 Rispondi

        Non ho detto nulla perché conosco il titolare da anni, ed è una persona per bene. Lui dice che questi sono i prezzi che le loro copy hanno proposto. Allora, che li scrivano loro i testi.
        Mi ha inoltre proposto di scrivere una guida di 15 pagine per 30 euro, ma io non sono convinta, perché mi sembra proprio un’elemosina. Ho chiesto il part-time per dedicarmi alla scrittura, e lavorare come editor. L’attività di copy sarebbe parallela, per arrotondare, ma non mi deve far perdere del tempo, visto che comunque ho uno stipendio.

        • Daniele Imperi
          venerdì, 7 Luglio 2017 alle 8:52 Rispondi

          30 euro per 15 pagine di Word (immagino)? È molto meno di un’elemosina. Ho fatto un calcolo, 15 pagine sono più o meno 21 cartelle editoriali (1800 battute a cartella). Se chiedi 10 euro a cartella, sono 210 euro.

  17. Chiara (Appunti a Margine)
    venerdì, 7 Luglio 2017 alle 9:52 Rispondi

    Già. E pensa che un tempo, per una cartella, chiedevo 20 euro…
    Mi sa che rifiuterò.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 7 Luglio 2017 alle 10:34 Rispondi

      10 euro per me è un prezzo di partenza, dipende da cosa devi scrivere. 20 euro è un prezzo ottimo, ma anche a me nessuno risponde con quei prezzi. Ma a 2 euro non posso scrivere, è schiavitù.

  18. Caterina
    venerdì, 7 Luglio 2017 alle 11:52 Rispondi

    Mentre leggevo sono passata da sorriso divertito a sorriso venato di preoccupazione a preoccupazione a rifiuto della realtà a sfiducia nell’umanità per poi tornare a sorriso divertito/amaro. Grazie! :D Ho deciso che voglio far prevalere lo sguardo divertito sulle cose assurde del web (e della vita), così mi faccio meno male. :) E comunque l’argomento del tuo blog è chiarissimo, è la gente che non legge, anche chi dovrebbe prestare attenzione.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 7 Luglio 2017 alle 12:09 Rispondi

      Eh, ma quanti passaggi t’ha fatto fare questo post, spero non ti abbia riempito di rughe! :D
      Sì, meglio prenderla a ridere, altrimenti la bile fa una brutta fine.
      Sono convinto che molti si fermino alla tipologia di sito: vedono che è un blog e partono con le loro proposte più assurde.

      • Caterina
        venerdì, 7 Luglio 2017 alle 12:18 Rispondi

        Roller coaster emozionale sì, rughe no. :D
        Il mio antirughe naturale è la risata/sguardo divertito. ;)

  19. Grazia Gironella
    venerdì, 7 Luglio 2017 alle 16:43 Rispondi

    Ehilà, che collezione! Questo mi dà un’idea 1) di quanto ampio sia il tuo seguito, 2) di quanto ampie siano altre cose che è meglio non nominare. Mi hai illuminata d’immenso: davvero WordPress fa passare il blocco dello scrittore? Che meraviglia, provvedo subito… ;)

    • Daniele Imperi
      venerdì, 7 Luglio 2017 alle 17:08 Rispondi

      Concordo in pieno sul punto 2 :D
      Eh, già, io ho provato a gironzolare dentro WordPress e ho già finito 3 romanzi!

  20. Silvia
    venerdì, 7 Luglio 2017 alle 17:50 Rispondi

    Il problema è che non leggono. Riscontro questa cosa ogni singolo e dannato giorno. L’ultima proprio stamattina. Commento su una ricetta che avevo scritto per un portale di cucina: “ma certo che potevi anche scriverli gli ingredienti, fai schifo.” ovviamente indovina dov’erano gli ingredienti? Appena sopra l’inizio della preparazione e subito sotto la descrizione della ricetta.
    Quindi il motivo per cui ti mandano offerte di questo genere è perché non leggono e non hanno mai letto un tuo articolo. Bruttissimo da dire, ma purtroppo è così.

    P.S. io ti seguo da una vita, sappilo xD

    • Daniele Imperi
      lunedì, 10 Luglio 2017 alle 7:03 Rispondi

      Ciao Silvia, benvenuta nel blog, anche se mi segui da una vita :D
      Penso anche io che non leggano. Si fermano al blog: è un blog e allora sparano la loro proposta.

  21. Delia
    lunedì, 17 Luglio 2017 alle 10:19 Rispondi

    Ciao Daniele,
    secondo me, troppo spesso, si confonde il blog nato da esigenze personali e da desiderio di diffusione di cultura o idee, col blog utilizzato come strumento di marketing, per fare cose che il marketing ha sempre fatto.
    Cioè il blog è diventato lo strumento per fare più o meno tutto…
    Logicamente non può esserci un andamento logico: uno strumento solo, usato per fare tutte le attività di relazioni umane, per forza porta a confusione, incomprensioni, assurdità, falsi meriti ecc ecc.
    Che sia stato un errore chiamare “blog” qualsiasi uso che si fa di uno spazio web?

    • Daniele Imperi
      lunedì, 17 Luglio 2017 alle 10:25 Rispondi

      Ciao Delia, non credo se sia stato un errore chiamare blog ogni uso che ne fa una persona, di certo è un errore non sprecare 2 minuti di tempo per capire cosa pubblica un blog prima di proporre certa spazzatura.

  22. Annie Karina
    giovedì, 7 Settembre 2017 alle 9:27 Rispondi

    Buongiorno,
    sono soltanto una appassionata di web e tecnologia. Curiosa del fatto di comunicare nel migliore dei modi. Pensate che il Guest post non lo conoscevo fino a quando ho letto un libro che parlava di SEO. Vedere che c’e un riscontro non di soldi ma di visibilità, posizionamento crea in me un po di confusione.
    Questo blog mi piace perche mi riconosco negli argomenti trattati.
    Ho dato uno sguardo veloce prima di scrivere queste righe. Piace quello che leggo, quindi, lo inserisco nei miei favoriti. Buon lavoro!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 7 Settembre 2017 alle 9:38 Rispondi

      Ciao Annie, benvenuta nel blog. Perché ti crea confusione il fatto che con un guest post ci sia solo un riscontro di visibilità?

  23. Annie Karina
    giovedì, 7 Settembre 2017 alle 10:27 Rispondi

    Buongiorno,
    Grazie per la prontezza nella risposta!
    Essendo alle prime armi nel mondo del web. Mi ritrovo nella condizione che per avere un guadagno effettivo si deve per primo essere visibile, autorevole e conoscere bene alcune regole per non rischiare la penalizzazione. Nella sua lettura capisco che si devono scegliere temi inerenti al proprio blog. Spero di non essere stata mal intesa con il mio commento.

    Mi ha fatto piacere per la domanda!

    Buona giornata.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 7 Settembre 2017 alle 10:30 Rispondi

      Sì, per pubblicare guest post è meglio scegliere blog sullo stesso argomento del proprio, altrimenti non ha senso. In quel modo si trovano lettori interessati a seguire il blog dell’autore del guest post.

  24. Valentina
    martedì, 27 Febbraio 2018 alle 22:24 Rispondi

    Ciao! Leggo questo post con qualche mese di ritardo, ma credo che il suo significato non sia cambiato nel tempo. Ho creato un blog da poco, pochissimo tempo, e sono davvero spaventata da quello che mi aspetta. Leggendo i tuoi post, e relativi commenti, mi trovo di fronte a tanti giganti del blogging, e io mi sento piccola come un verme. Prima di avventurarmi in questa esperienza folle non avevo idea di quello che avrei potuto trovare nelle retrovie, ma ora comincio a chiedermi se ne valga veramente la pena. Perdona la mia ingenuità, ma non credevo che dietro ai blog potesse esserci una macchina manipolatrice così infima, così commerciale ed impersonale. A noi che stiamo dall’altra parte la raccontano in modo diverso. Mi ero costruita la favoletta della casalinga disperata che apre il suo bel blog con l’installazione guidata di wordpress, e due giorni dopo è un’influencer di grido come la Ferragni. Credo che dovrò rivedere i miei progetti futuri. Ti ringrazio per quello che scrivi. Valentina

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 28 Febbraio 2018 alle 8:21 Rispondi

      Ciao Valentina, benvenuta nel blog. Dietro ogni attività c’è “una macchina manipolatrice così infima”, basta soltanto saperla riconoscere quando si incontra. Quindi non farti impressionare e prosegui per la tua strada :)

  25. Adriana
    venerdì, 9 Novembre 2018 alle 19:43 Rispondi

    Grazie per aver scritto questo post.

    • Daniele Imperi
      sabato, 10 Novembre 2018 alle 8:18 Rispondi

      Ciao Adriana, benvenuta nel blog. È capitato anche a te?

      • Adriana
        sabato, 10 Novembre 2018 alle 14:16 Rispondi

        In realtà no. Ma stavo studiando il fenomeno e mi sembrava una pratica universalmente accettata, ed allora ho pensato di essere io antica. In realtà, scusa la finezza, mi fa abbastanza schifo l’idea di compravendita dei guest post io che faccio della qualità e dell’impegno l’unica via per tenere un blog e creare qualcosa che merita.

        • Daniele Imperi
          lunedì, 12 Novembre 2018 alle 8:02 Rispondi

          La compravendita di guest post non ha proprio senso, infatti. Non sono nati per fare soldi.

          • Adriana
            lunedì, 12 Novembre 2018 alle 11:00 Rispondi

            Tutta questa storia personalmente mi è servita… ne scrivo oggi sul mio blog ed ho finalmente compreso come voglio lavorare. Mi sento più sicura di me e, anche se sono consapevole di aver scelto come sempre la strada più difficile, è quella che sento più mia :-)

  26. Faby
    martedì, 21 Gennaio 2020 alle 1:31 Rispondi

    Ciao! Di recente sono stata contattata da un’agenzia che mi ha proposto un guest post sul mio blog. Si tratterebbe di promuovere un loro software di grafica (scaricabile gratuitamente), che è in effetti il tema del mio sito. Visto che è la prima volta che mi trovo in una situazione del genere vorrei chiederti un parere al riguardo. Proprio perché l’argomento è attinente al contenuto dei miei articoli (guide, risorse, esperienze), secondo te potrebbe essere vantaggioso oppure dovrei evitare di farmi pagare per l’inserimento di un guest post? Un saluto!

  27. Daniele Imperi
    martedì, 21 Gennaio 2020 alle 8:41 Rispondi

    In questo caso più che di un guest post (che si pubblica a titolo gratuito) si tratta di un post sponsorizzato. Va quindi segnalato ai lettori nel titolo. Per esempio: “Tavoletta grafica Huion H430P – Post sponsorizzato”.
    Oppure come fa Chris Brogan: https://chrisbrogan.com/sponsored-post-online-shopping-pay-cash-and-feel-secure-with-ebillme/

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