I comunicati stampa del futuro

Un nuovo volto per i comunicati stampa

Comunicati stampa

Come per l’article marketing, credo che sia tempo di rinnovare anche i comunicati stampa. Tutto evolve e anche la comunicazione online deve subire una sua evoluzione, trovare nuove vie, nuovi metodi per veicolare messaggi.

Gli utenti online sono cambiati, perché è cambiato il modo di comunicare e così quello di leggere e recepire informazioni. Oggi non è più possibile proporre un comunicato stampa della vecchia scuola, se si vuol esser certi della sua efficacia.

Che cosa non ha funzionato nei comunicati stampa

Tempo fa fu abbassato il pagerank di tutti i siti che pubblicavano comunicati. Perché? Perché, come al solito, furono sfruttati dai SEO o da altri utenti con il solo intento di ottenere link. Molti comunicati erano a un passo dal confine con lo spam. Altri erano striminziti, altri ancora lunghissimi.

Ho gestito per diversi anni un sito di comunicati stampa con un amico e ho letto parecchia spazzatura. Soprattutto, non ho mai trovato interessante né coinvolgente la lettura di un comunicato.

Contenuti duplicati

Esistono decine e decine di siti che pubblicano comunicati ed esistono quindi decine e decine di copie dello stesso testo online. Mi chiedo quale sia il senso. Mi chiedo quanti di quei comunicati riescano davvero ad arrivare all’utente.

Quanti hanno scritto un comunicato differente per ogni sito in cui segnalarlo? Nessuno, credo, me compreso. Il copia-incolla è una tecnica semplice, radicata e veloce.

Finora i comunicati stampa sono stati contenuti convergenti, distribuiti cioè in modo identico in varie piattaforme. Penso che quest’era sia finita e che i comunicati, oggi, debbano essere come minimo crossmediali. Ma vedremo meglio più avanti questo concetto.

L’avvento e la diffusione dei social media

I social media hanno modificato il modo di comunicare online. La comunicazione si è fatta più diretta, umana, ha eliminato le barriere “architettoniche” aziendali. Soprattutto, coi social media l’utente è diventato protagonista, non più spettatore.

I comunicati stampa devono oggi essere pensati per una diffusione appropriata sui social media, tenendo conto della natura “biologica” dei social e del protagonismo degli utenti. La parola magica, in questo caso, è interazione.

Differenziare i comunicati stampa per ogni social medium

Ogni social medium ha il proprio linguaggio, perché si tratta appunto di un medium, ossia di un mezzo di comunicazione diverso dagli altri. Adattare quindi i comunicati in funzione dei social media in cui diffonderli resta l’unica strategia possibile per ottenere conversioni.

Riallacciandomi al concetto di contenuti convergenti e crossmediali introdotto poco prima, in questo caso stiamo creando contenuti crossmediali, in cui ogni contenuto è collegato all’altro.

Nei social media non si vende né si promuove e questo concetto va tenuto in grande considerazione nella scrittura dei comunicati. Sta al copywriter trovare la giusta formula per far convivere messaggio promozionale e coinvolgimento del lettore. La parola magica è ora benefici.

Sfruttare più media

Perché limitare il comunicato stampa a un semplice testo da leggere, quando esistono oggi tanti mezzi di comunicazione da sfruttare? Alcune idee?

  • Video-comunicati
  • Infografiche
  • Audio-comunicati
  • Comunicati interattivi (transmediali?)

La legge delle 5W è sempre valida

Per chi scrive comunicati stampa la legge delle 5W è ben conosciuta:

  1. Who: chi o cosa è coinvolto nell’evento che stiamo annunciando. Esempio: uno scrittore al lancio del suo primo romanzo.
  2. What: di cosa si tratta. Esempio: il lancio del romanzo d’esordio.
  3. Where: dove avviene l’evento. Esempio: il romanzo sarà presentato alla Fiera del libro di Roma.
  4. When: quando avviene l’evento. Il libro sarà ufficialmente lanciato il prossimo 5 dicembre.
  5. Why: perché sta avvenendo quell’evento. Esempio: si vuole far conoscere un nuovo autore e il suo primo romanzo.

È una legge da tenere sempre a mente, ma non perché si vuol dare rigidità al comunicato in quanto scrittura di natura tecnica, ma perché quelle 5W fanno parte della comunicazione. Senza di esse l’utente non capirebbe di cosa stiamo parlando.

È il modo in cui sono presentate all’utente che farà la differenza, che renderà il comunicato interessante da leggere.

Comunicare per coinvolgere

Oggi, più di ieri, la comunicazione online deve coinvolgere i lettori. Non dimentichiamo che gli utenti hanno imparato a essere protagonisti e, leggendo un comunicato, vogliono sentirsi parte di esso, di ciò che annuncia, vogliono poter dire la loro, vogliono risposte.

Comunicare creativamente

La rigidità dei testi dei comunicati stampa non li fa certo apprezzare. Io, almeno, ho sempre trovato noiosa la lettura di un comunicato e anche la sua scrittura. E mai più scriverò un comunicato stampa alla vecchia maniera.

Compito del web writer è oggi infondere la sua creatività nella scrittura di qualsiasi testo, affinché quel testo ottenga la giusta forza e le massime diffusione e interazione possibili.

3 tecniche da considerare: storytelling, crossmedia e transmedia

Parole che per molti sono sconosciute, ma sono nuove forme di narrazione che stanno prendendo sempre più piede e che, personalmente, sto approfondendo. Ne do appena un accenno, sintetizzando al massimo il loro significato.

  1. Storytelling: narrazione pura. Raccontare l’impresa, raccontare il brand, raccontare il professionista. Raccontare se stessi.
  2. Crossmedia: contenuti originali e unici distribuiti su vari media.
  3. Transmedia: storytelling su piattaforme multiple, ma con ogni piattaforma che racconta una parte differente della storia in cui specifici utenti possono interagire.

Come usare storytelling, crossmedia e transmedia nei comunicati stampa?

Non sta a me dirlo. Io so solo che userò queste tre tecniche sia per i miei post sia per i miei prossimi comunicati. Sta a voi trovare il modo migliore per sfruttarle. Studiate. Sperimentate. Osate. L’importante è che rendiate obsoleti i comunicati stampa così come siete abituati a leggerli e scriverli.

Viviamo nell’era della narrazione digitale. Sfruttiamola.

La vostra opinione sui comunicati

Stanchi anche voi di leggere e scrivere i soliti comunicati stampa? Vi hanno mai convinto? Come pensate di cambiarne la comunicazione?

2 Commenti

  1. Helenia
    venerdì, 28 Febbraio 2014 alle 14:39 Rispondi

    ke dire…. sto solo imparando dal miglior comunicatore del web! :)

    • Daniele
      venerdì, 28 Febbraio 2014 alle 15:50 Rispondi

      Grazie Helenia, ma non sono il miglior comunicatore del web :D

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