I 4 aspetti della scrittura online

I 4 aspetti della scrittura onlineSi tende a creare nuove figure nel web e anche la scrittura non è da meno. In questo articolo voglio fare luce – o meglio voglio dire la mia – su quelli che considero i quattro aspetti della scrittura online.

In un articolo apparso sul sito Web House, Web journalism e web writing: ecco la differenza, si tende a dare una valutazione non del tutto corretta secondo me. Oltre al fatto che i termini possono benissimo essere scritti in italiano, quindi giornalista web e scrittura per il web.

Mi soffermo su un punto che non trovo corretto:

I giornalisti on line, o web journalists, fanno informazione. I redattori on line, o web writers, no.

Per informazione si intende la divulgazione di una conoscenza, che fa parte delle proprie nozioni acquisite o della propria esperienza. Forse la differenza sta nel modo in cui l’informazione viene gestita e strutturata, diffusa e manipolata.

Blogger

Il blogger è la figura più pura e libera della scrittura online. È chiunque gestisce un proprio blog, non ha importanza se si tratti di un blog aziendale, professionale o meramente personale. Il blogger può anche non conoscere nulla delle regole di scrittura, perché chiunque è libero di scrivere ciò che vuole.

Qualsiasi figura professionale può anche essere un blogger e in quel caso, se si tratta di un copywriter o di un giornalista, è avvantaggiato perché dovrebbe avere conoscenze che sfuggono agli altri.

Redattore web

La figura del redattore web è abbastanza diffusa. È chi si occupa di gestire i contenuti di un sito, chi elabora le notizie apparse online e le confronta con altre, chi scrive articoli di qualsiasi natura e chi crea contenuti a scopo SEO.

Il redattore spesso non è preparato, sia per quanto riguarda la lingua italiana sia nel campo della scrittura per il web. Ultimamente si arruolano come redattori giovanissimi alle prime armi, gente in cerca del soldo facile, a discapito della qualità dei contenuti immessi nel web.

Web copywriter

È il professionista della scrittura per il web, chiamato anche più semplicemente web writer. Conosce le regole del mercato e della scrittura. Crea contenuti originali e persuasivi. Sa come impostare un testo in modo che risulti leggibile e che riesca a catturare l’attenzione dei lettori.

Credo che sia la figura più specializzata nel web, il professionista a cui affidare la gestione dei contenuti di un sito, più che a un semplice redattore web.

Giornalista web o Web journalist

Il giornalista web non è tanto diverso dal giornalista che scrive e pubblica nel cartaceo. È chi fa informazione ma al contempo cerca lo scoop. Vuole attirare il lettore con titoli efficaci, che spesso distorcono la reale notizia.

Il lettore legge un titolo inquietante e è portato a continuare la lettura dell’articolo. Cito un titolo di una notizia apparsa sul sito Il Sole 24 ore, L’ultima foto della Spagna, poi il silenzio: l’Esa ha perso il contatto con il satellite Envisat.

Soffermiamoci sulla prima metà del titolo: L’ultima foto della Spagna, poi il silenzio. Il lettore tende a chiedersi, in un lasso infinitesimale di tempo, che cosa sia mai successo alla Spagna. Poi il titolo continua dando alla notizia la giusta piega. Si tratta di immagini satellitari.

Le quattro figure che ho individuato hanno grandi differenze. Ma tutte fanno informazione, ognuna nel modo più appropriato all’obiettivo che persegue.

Il lato oscuro della scrittura online

Esiste una quinta figura, purtroppo, quella del ladro di contenuti che impazza da troppo tempo nel web. Ho scoperto parecchi siti che hanno prelevato senza alcun pudore miei contenuti dai vari siti personali che gestisco e li hanno tranquillamente ripubblicati nei loro.

Alcuni li hanno rielaborati quel poco che basta per renderli un po’ diversi, ma per l’80% erano testi miei. Anche nel campo della scrittura c’è un lato oscuro, perché l’umanità è fatta di lati luminosi e di lati bui.

Siete d’accordo con queste figure che ho individuato? In quale di queste vi riconoscete?

15 Commenti

  1. I 4 aspetti della scrittura online | Copywriter Freelance | Scoop.it
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 9:29 Rispondi

    […] Si tende a creare nuove figure nel web e anche la scrittura non è da meno.  […]

  2. marina
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 10:29 Rispondi

    Io non credo che tutti i web writers facciano informazione, onestamente. La ricerca della notizia resta una prerogativa del giornalista. Notizia che poi viene messa in circolo su portali, blog ecc ecc. Ma la ricerca, il filtro restano di competenza giornalistica. Certo, ci saranno eccezioni degne di essere menzionate, ma in linea di massima credo sia come dicevo.
    E cmq, bel pezzo!

  3. Lucia Donati
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 10:52 Rispondi

    Mi soffermo sul punto da te citato (“I giornalisti on line fanno informazione…”). Premesso che non conosco il contesto, dissento sul fatto che altri (oltre a quelli citati dall’articolista) non possano fare informazione. Infatti, quando si hanno le conoscenze e si sa cosa si sta facendo, chiunque può fare informazione. Lo scopo di un’informazione è descrivere e offrire conoscenze su un oggetto in questione (referente), in modo oggettivo e chiaro. Dunque, chi sa fare questo in modo professionale, fa informazione. (che si chiami web journalist o in un modo o in un altro è ininfluente). Anzi, vedo alcuni che si fregiano di qualifiche che dovrebbero indicarli come professionisti e che, invece, non sanno quel che scrivono.

  4. Daniele Imperi
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 12:26 Rispondi

    @Marina: non parlo di notizia come scoop o come ricerca di un fatto di cronaca, ma come divulgazione di una conoscenza.

    @Lucia: sì, concordo.

  5. Romina Tamerici
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 12:41 Rispondi

    Io sono una blogger e basta… delle altre tre categorie so ben poco al di fuori delle cose che racconti su “Penna blu”. Scrivo anche alcuni articoli per un giornale (cartaceo però) e sono d’accordo con te sul fatto che tutte queste categorie fanno informazione anche se in modi molto diversi.

  6. Daniele Imperi
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 12:50 Rispondi

    @Romina: complimenti per gli articoli sul cartaceo :)

  7. RobyCopy
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 18:47 Rispondi

    I livelli di prifessionismo certo non dovrebbero essere gli stessi per tutte le figure da te elencate.
    Ho usato il condizionale, perchè purtroppo ci sarebbe da definire prima che cos’è il professionismo.
    Sapere bene l’italiano, presentare gli argomenti con astuzia e avere competenza su ciò di cui si parla sono la base per qualsiasi amante della scrittura, di qualunque tipo essa sia.
    Chi esce da questo schema non lo commento… tanto si stufa ben presto…
    :-)

  8. Daniele Imperi
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 18:52 Rispondi

    RobyCopy,

    Concordo sul professionismo. il blogger, quantomeno, dovrebbe conoscere la lingua italiana.

  9. Carlo
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 19:41 Rispondi

    Veramente interessante. Anch’io sono solo un blogger, che in più ama la scrittura di per sé. Però credo che, anche se un blogger ha il diritto di scrivere ciò che gli passa per la testa e come vuole, un minimo di “decenza” stilistica sia d’obbligo, se non altro se spera di essere letto da qualcuno

  10. Daniele Imperi
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 19:48 Rispondi

    Carlo,

    Hai ragione. Spesso trovo testi poco curati, sia stilisticamente sia grammaticalmente, ma anche a livello di errori di battitura. Come se uno scrivesse di getto senza curarsi della forma e della correttezza di quello che scrive.

  11. karenz
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 21:44 Rispondi

    Mi piace ripescare quel poco di latino che ricordo… informare, nel senso di <>.
    Chiunque scriva, secondo me, dà forma a un contenuto e quindi dovrebbe ricercare la correttezza, quanto meno. L’aspetto stilistico è forse più legato a certe categorie della scrittura online, ma di certo, una bella forma non guasta a nessuno.

  12. karenz
    lunedì, 23 Luglio 2012 alle 21:44 Rispondi

    Mi piace ripescare quel poco di latino che ricordo… informare, nel senso di dare forma.
    Chiunque scriva, secondo me, dà forma a un contenuto e quindi dovrebbe ricercare la correttezza, quanto meno. L’aspetto stilistico è forse più legato a certe categorie della scrittura online, ma di certo, una bella forma non guasta a nessuno.

  13. Cristiana Tumedei
    giovedì, 7 Marzo 2013 alle 22:39 Rispondi

    Mi rendo conto sia trascorso parecchio tempo dalla pubblicazione di questo post, ma vorrei comunque dirti come la penso a riguardo :)
    A mio avviso, le figure che hai individuato sono corrette: le distinzioni si rendono necessarie anche se ritengo che per tutte valga un assunto fondamentale, spesso sottovalutato. Scrivere sul web e, quindi, pubblicare nostri testi in rete significa attribuirsi una responsabilità. Sia che il nostro sia un blog personale o uno spazio web professionale scriviamo sempre per un pubblico. Creiamo delle informazioni che condividiamo con i nostri lettori.
    Quindi, credo che chiunque si occupi di scrittura per il web debba necessariamente farsi carico di questa responsabilità e considerare la sua attività, anche se amatoriale, nel suo complesso. Provo ad essere più chiara: sebbene il blog sia uno spazio web assolutamente libertario, da gestire come meglio si crede, ritengo si debba sempre rispettare il lettore. Scrivere un post, anche se di natura personale, significa comunque immettere in rete un’informazione che qualcuno leggerà e non possiamo sottovalutare questo aspetto. Se ci pensi, se io volessi semplicemente tenere un diario della mia vita potrei farlo tranquillamente anche su un quaderno. Ma se decido di metterlo online è perché intendo condividere le mie idee, le mie conoscenze, i miei pensieri. In sostanza, credo che tutte le categorie che hai individuato dovrebbero responsabilizzarsi maggiormente, rendersi conto che ci sono persone disposte a leggere i loro scritti, persone a cui sono tenuti ad offrire contenuti di qualità. Secondo me, e qui concludo Imperi, chiunque scrive sul web dovrebbe in ogni caso prepararsi, anche se intende farlo in modo amatoriale e curare il suo progetto nei dettagli.
    Mi fermo, se no finisce che esagero e vado fuori tema! Perdonami se mi sono dilungata, ma sto riflettendo molto ultimamente :D

    • Daniele Imperi
      venerdì, 8 Marzo 2013 alle 8:49 Rispondi

      Hai ragione sulla preparazione del blogger, ma tenderei a fare una distinzione fra blogger puramente amatoriale – e qui intendo anche il ragazzetto che apre un blog per parlare della sua vita e dei suoi vaghi – e quello amatoriale dedicato a una passione – come Penna blu – che richiede appunto una certa preparazione e anche esperienza.

  14. agata robles
    lunedì, 26 Febbraio 2018 alle 0:03 Rispondi

    è vero, non hai idea di quante volte trovo su siti diversi lo stesso identico contenuto. io non potrei farlo….anche copiando mi verrebbe spontaneo sconvolgere le carte ;)

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