The Narrative of John Smith
Sarà presto pubblicato un manoscritto inedito di Arthur Conan Doyle, un romanzo scritto fra il 1883 e il 1884, dal titolo The Narrative of John Smith, pochi anni prima che creasse il personaggio di Sherlock Holmes.
Il manoscritto consiste di 154 pagine in quattro quaderni rilegati in tessuto nero. Il manoscritto è incompleto, si interrompe al capitolo 6, che ha solo due pagine. Non presenta titolo, firma né data. Il romanzo fu scritto dall’autore all’età di 23 anni.
Conan Doyle in una sola occasione ci parla di questa sua opera:
The Idler Magazine, Volume 2, gennaio 1893, pp. 633-640
… Eppure il mio apprendistato è stato lungo. Durante dieci anni di duro lavoro, ho in media meno di 50 sterline l’anno dalla mia penna. Ho scritto per i migliori giornali, Cornhill, Temple Bar e così via; ma qual è la convenienza se i contributi a quei giornali devono essere anonimi? E dopo dieci anni di un lavoro del genere io ero sconosciuto come se non avessi mai intinto una penna nel calamaio…
E così alla fine ne ho ricavato che un uomo può dare il meglio di sé lavorando in una rivista per anni e anni e non trarne alcun beneficio, eccetto, ovviamente, i vantaggi intrinsechi della pratica letteraria. Così ho scritto un altro dei miei primi libri e l’ho spedito all’editore Ahimè che cosa è successo! L’editore non l’ha mai ricevuto, l’ufficio postale ha detto più volte che non ne sapeva nulla e da quel giorno a oggi nulla si è ancora saputo. Naturalmente era la miglior cosa che avessi scritto. Chi ha mai perso un manoscritto che non lo fosse? Ma in tutta onestà devo confessare che il mio shock per questa sparizione sarebbe nulla in confronto all’orrore che proverei se esso dovesse all’improvviso riapparire… in stampa. Se uno o altri due dei miei precedenti sforzi fossero andati perduti nell’ufficio postale, la mia coscienza ne avrebbe guadagnato. Il manoscritto si intitolava The Narrative of John Smith e era di natura personale-sociale-politica. Se fosse apparso, mi sarei probabilmente svegliato tristemente famoso, perché, da come lo ricordo, era pericolosamente vicino alla calunnia. Comunque, andò per fortuna perduto e questa fu la fine di un altro dei miei primi libri.
Conan Doyle non menzionò mai più questo manoscritto. Il figlio più giovane, Adrian Conan Doyle, morto il 3 giugno 1970, lasciò una vasta collezione di carte del padre alla moglie Anna, che ingaggiò un agente per venderle, Lew David Feldman, dell’House of El Dieff, il quale produsse un catalogo di quattro pagine, Sir Arthur Conan Doyle Archives, distribuito alla BSI Dinner nel 1971.
In esso si menziona un manoscritto non pubblicato e senza titolo, una storia di 155 pagine scritta in prima persona in quattro piccoli quaderni ed etichettata come “autobiografia intellettuale sottilmente velata”. Sebbene Feldman non lo identificò come The Narrative of John Smith, e il manoscritto fu venduto nel 2004.
Anche se gli eredi di Anna Conan Doyle lo identificarono come il primo romanzo dello scrittore, non sembra essere il manoscritto andato perduto, poiché la storia è incompleta e l’autore non l’avrebbe spedita a un editore.
Conan Doyle scrisse a sua madre nel febbraio 1884, dicendole: “No, non ho mai avuto il povero John Smith, lo sto riscrivendo a memoria, ma adesso sono pieno di cose da fare.” Questo corrisponde con quanto scritto da Conan Doyle sul manoscritto andato perduto e suggerisce che il manoscritto attuale sia un tentativo di riscrivere la storia.
Alla luce di quanto scritto dall’autore, che sarebbe inorridito se avesse visto il suo romanzo pubblicato, mi chiedo se ha davvero senso questa pubblicazione. Non conta, dunque, ciò che pensa uno scrittore della sua opera, che resta così inascoltato in nome della sensazione che produce una scoperta del genere?
- The Narrative of John Smith
- 144 pagine
- Editore: The British Library
- 15 ottobre 2011
Immagini del manoscritto The Narrative of John Smith
Marco
Con una battuta si potrebbe dire che i grandi autori purtroppo lasciano eredi: mogli, figli o parenti che siano. E la tentazione di pubblicare qualunque cosa dello scomparso (anche la lista della spesa), è troppo forte.
Lo accetterei se per esempio fosse stampato e distribuito gratis a un limitato numero di persone; o biblioteche. Come documento. Invece di cercare di spremere soldi a tutti i costi, danneggiando persino la fama dello scrittore.
Daniele Imperi
Sì, è sempre così. Almeno questo romanzo è pubblicato a basso costo, a quanto ho visto.