Più volte mi è capitato di sentire qui e là che il fantasy non è una lettura per adulti, che è perfino una lettura non eccelsa, che non può competere coi classici o con altri romanzi che vengono posti su un podio a guardare gli altri libri dall’alto.
Leggo il fantasy – come tanti altri generi letterari – perché mi permette di entrare in mondi sconosciuti, perché in un certo senso è come tornare indietro nel tempo e sentirsi ancora bambini pieni di vitalità e con sogni da avverare. Ma il fantasy non è solo evasione, è anche molto altro.
Che cosa è il fantasy
Non voglio dare qui una definizione accademica del fantasy, perché si può trovare ovunque. Quindi è meglio scrivere che cosa è per me il fantasy.
Riconosco nel fantasy una serie di altri generi, che non sono tutti necessariamente presenti in ogni opera.
- Avventura: il fantasy è pura avventura, come quella scritta da Salgari e da altri come lui, soltanto ambientata in un mondo fuori dal nostro.
- Thriller: non c’è forse brivido, suspense, eccitazione in una storia fantasy?
- Horror: alcune creature descritte nei romanzi fantasy sono degne delle classiche storie horror. Creature d’incubo che vivono nell’ombra sono orrore puro.
- Storia: se un romanzo fantasy è ben scritto, come per esempio la saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, l’opera diventa anche uno sguardo reale nel nostro passato.
Ciò non significa che il fantasy sia una condensazione e un mix di questi generi, ma di certo li racchiude. Leggo storie fantasy perché vi riconosco più elementi della narrativa che, insieme, creano quell’atmosfera in grado di coinvolgermi e credo che rendano anche il genere completo.
Ma leggo fantasy anche perché da sempre ho l’animo avventuriero – l’animo, non i soldi per fare l’avventuriero – e leggendo di mondi fantastici e creature leggendarie e castelli è come essere davvero in quei luoghi.
Salgari ha detto che “scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli”. Io dico che anche leggere è come viaggiare senza la seccatura dei bagagli e leggere un fantasy significa viaggiare in un mondo in cui nessuna compagnia aerea potrà mai portarti.
Il primo romanzo fantasy letto
Il primo romanzo fantasy che ho avuto, ricevuto in regalo tantissimi anni fa, e che ho letto, anni dopo, è stato La Spada di Shannara di Terry Brooks, di cui ho la prima edizione del 1977. A quel tempo ero un ragazzino che non amava leggere – e infatti non lessi il libro che anni dopo – e non sapevo cosa fosse il fantasy.
Il libro, però, aveva destato la mia curiosità: quella copertina evocativa, splendidamente illustrata dai gemelli Tim e Greg Hildebrandt, che avevano dato buona prova della loro abilità anche interpretando alcuni passi del romanzo con illustrazioni in bianco e nero sparse nel libro.
C’era anche una mappa dei luoghi del romanzo, le Quattro Terre, che avevo studiato attentamente. Il fantasy, anche se non l’avevo letto, mi aveva conquistato a prima vista.
Perché leggete il fantasy?
E voi leggete romanzi fantasy? Se sì, perché?
Lucia Donati
Per chi ha l’anima da avventuriero il genere fantasy è senz’altro il più adatto… E perché non dovrebbe contenere elementi caratteristici di altri generi? Secondo me il fantasy si adatta molto (è il più adatto) ad essere “mischiato” con elementi differenti da quelli che “il canone stabilito” indica, elementi come quelli che hai elencato tu. Leggo poco il fantasy ma mi riprometto di colmare le mie lacune anche perché da quando seguo il tuo blog mi hai trasmesso un certo interesse per questo genere.
Daniele Imperi
C’è sempre chi si attiene fermamente ai canoni stabiliti da qualche accademia, ma a me piace considerare i generi letterari secondo le mie aspettative e quello che mi hanno trasmesso.
Buona lettura, allora
Il Moro
Anche per me “La spada di Shannara” è stato il primo fantasy.
Non è il genere che preferisco, ma chi dice che non è leteratura “per adulti” o che non può avere una qualità eccelsa allora non ha mai letto niente. Sono i soliti discorsi da snob. Peccato che poi di solito scopri che quelli che te li fanno leggono tre libri all’anno, di cui uno di Fabio Volo e uno di Bruno Vespa.
Daniele Imperi
Ciao e benvenuto nel blog
Sì, probabile che siano i soliti discorsi da snob. Vedo che Shannara ha iniziato al fantasy non solo me
Salomon Xeno
Che il fantasy sia solo per bambini, è la tipica affermazione di chi non ha mai letto un fantasy (o ha letto quelli per bambini). Io ci trovo non solo evasione, ma anche molti spunti di riflessione, a seconda dell’autore. Principalmente cerco intrattenimento. Se c’è qualcosa in più, non può che farmi felice.
Non sono sicuro su quale sia il mio primo fantasy. Potrebbe essere qualcosa della Zimmer Bradley, oppure Il Sulmarillion.
Daniele Imperi
Anche io lo vedo come intrattenimento, in genere come qualsiasi altra lettura. In più deve esserci qualcos’altro, anche se non so cosa potrebbe essere
Alessandro C.
Ciao Daniele,
credo che in molti abbiano pregiudizi nei confronti del fantasy a causa della notevole mole di pubblicazioni non proprio originalissime.
Dopo il successo della trasposizione cinematografica de “Il Signore degli Anelli”, molti scrittori hanno cercato di cavalcarne l’onda, e da allora gli scaffali delle librerie pullulano di prodotti non certo eccelsi. Probabilmente mi sbaglio, ma credo che il genere letterario che più di ogni altro avrebbe dovuto spaziare nell’immaginabile sia rimasto ingabbiato in un corpus di elfi, streghe, maghi and so on.
Daniele Imperi
Su questo mi sento di darti ragione, è pieno infatti di storie su elfi e simili, come l’horror ormai abbonda di vampiri. Ma credo che oltreoceano sia pieno di fantasy originali da scoprire.
Martina
Mi fa piacere leggere di qualcuno che apprezza questo genere. A me piace perché stimola la fantasia.
Daniele Imperi
Concordo: il fantasy sottolinea la sua etimologia e stimola la fantasia
Romina Tamerici
La cosa sconvolgente è sapere che sei stato un ragazzino che non amava leggere! Va be’, scherzi a parte, credo che il fantasy sia un genere di tutto rispetto e che ci siano fantasy per bambini e fantasy per adulti. Di solito chi giudica senza tener conto dei casi non sa di cosa parla.
Mi piace il taglio di questo post.
Alessia
Ricordo la libreria, e in un angolo una pila di libri in copetina dura … guarda un pò, la Spada di Shannara… (pensa che Il Signore degli Anelli l’ho letto anni dopo, addirittura prima di vedere i film…) io penso che nel Fantasy mi ci hanno portato Shea Omshford e Allanon … li ho seguiti dalle prime pagine e ancora, ogni volta che scelgo un fantasy, è dall'”incipit” che mi arriva tutto …. come per il Trono di spade … la copertina acchiappa, ma… il gelo, l’inverno, gli estranei, le prime pagine aprono la porta, tu ti affacci sbirci, e se il libro ti prende, sei già irrimediabilmente dentro (e guarda che anche io ho subito l’agonia dei libri spezzettati e in attesa delle publicazioni editoriali-vergognose-italiane) … allora Martin era uno dei tanti negli scaffali del fantasy, l’ho proposto ai miei amici con un: “ehi, provatelo, secondo me è roba forte…” il resto te lo lascio immaginare.
Ho rispetto per tutti i gusti sul fantasy, ma… credo fermamente che ognuno abbia i suoi motivi per avvicinarsi ad un libro ed appassionarsi ad esso, non ce n’è uno meglio o peggio, caso mai più esaltamte o meno …ecco, si,… su quello ci sono differenze, e ognuno ha la sua personale idea… forse puoi anche capire il perchè, (per noi femmine non è stato mica facile, sai! ) ma per fortuna il fantasy travolge tutto e ti porta là, in quel mondo strano, diverso, pericoloso ed entusiasmante dove hai infinite possibilità di essere, e tu, leggendo, vorresti non finisse mai.
Sono un’appassionata delle mappe anche io, e oso dire che i migliori fantasy, per me, sono quelli in cui l’autore ha speso quel poco di più di tempo per i dettagli “geografici”. Disegnare una mappa è dare più consistenza ad un mondo, ma… nello stesso tempo è dire:”ehi, occhio, questo è solo quello che si conosce, la pagina è limitata, ma i confini possono estendersi!” Perchè sono sempre i limiti a spingerci più in là, no? E’ l’ignoto che chiama, ci affascina.
La pagina vuole essere girata, la mappa allargata… e l’avventura vissuta.
Si, amo il fantasy, per questo, e tanti altri motivi…
Grazie per lo spazio!
ciao a tutti,
Alessia
Daniele Imperi
Ciao Alessia, benvenuta nel blog
anche a me al fantasy hanno portato Shea Ohmsford e compagnia E sulle mappe anche concordo, non ha senso scrivere un romanzo fantasy senza disegnare una mappa dei luoghi. Ti invito a leggere il post sulla mappa del mondo fantastico
Alessia
Grazie a te, è un bel blog!
Alessandro
Alcuni pensano che, se in un romanzo compaiono mostri sixper bambini, invece no, pensa daniele un mostro assetato di sangue che bracca come un killer la sua vittima per poi sbranarla, oppurecil protagonista un guerriero di indole aggressiva checincontra una guerriera supersexy si innamorano e fanno sesso e il sesso è domparabile al carattere del personaggio, cioè un romanzo così non lo farei leggere ad un bambino
Daniele Imperi
Alessandro, io non ho capito nulla di ciò che hai scritto… a parte errori di battitura vari, non capisco il significato di quello che hai scritto.
Marina
Mi piace immergermi in realtà diverse, in avventure in cui tutto può accadere.
Il mio primo libro letto e riletto è stato Il Signore degli anelli. Un libro fantastico da vivere intensamente; ne sono seguiti molti altri, ma certamente nessuno del suo livello.
Daniele Imperi
Ciao Marina, benvenuta nel blog. Ho letto “Il Signore degli anelli” tanti anni fa, ma purtroppo, coi vari film usciti, ancora non riesco a rileggerlo perché mi ricordo ancora troppo. Ma c’è anche il fatto che un po’ mi sono allontanato da quel tipo di fantasy.