Ho già parlato di diminuire il numero di libri da leggere, fino a non più di tre per volta. La quantità, quindi, è stata già decisa. Ora resta da stabilire che genere di libri leggere.
Scelgo un libro in base all’umore. Quello che mi ispira in quel momento lo prendo dal mucchio e “marchio il territorio” infilando fra le sue pagine un segnalibro.
Ho però intenzione di guidare, in un certo senso, questa ispirazione. Il traguardo che voglio raggiungere è ottenere il massimo da queste letture e, per questo motivo, devono essere tre differenti tipi di letture.
Uno dei tre libri sarà sicuramente in inglese. Voglio migliorare la mia conoscenza di questa lingua, ho già un certo numero di libri in inglese, belle raccolte di racconti horror che mai arriveranno in Italia.
Un altro sarà di pura evasione. Per me l’evasione è entrare in un mondo in cui non vivo, quindi il libro con cui evadere dal carcere della vita sarà un romanzo d’avventura, un giallo, un classico, un fantasy o una storia di fantascienza.
Il terzo spetta a una lettura più elevata e impegnativa. Sceglierò quindi un saggio o un libro-documento o un libro di storia. Ne ho sulla seconda guerra mondiale, sugli anni di piombo e sul medioevo.
Questi sono i miei propositi di lettura per il nuovo anno “lavorativo”. Abbracciare con gli occhi e la mente più stili e argomenti insieme, per non “fossilizzare” troppo, anzi per non far stagnare la lettura su uno stesso genere, ma renderla più viva e utile leggendo di tutto.