Un sole senza calore illuminava il cielo asciutto, mentre l’uomo avanzava lungo il sentiero, diretto al paese vicino. Camminava dall’alba. Lo zaino, sulle spalle, cominciava a pesare.
Aveva attraversato la pianura, uscito dall’abitato, poi si era diretto verso le colline, dove un ponticello scavalcava un fiume che scorreva pigro sul letto sassoso. Aveva preso una vecchia mulattiera, che moriva a ridosso di alcuni campi coltivati. Oltre, dopo un bosco di faggi, il sentiero.
Si fermò per bere un po’ d’acqua dalla borraccia. E lo vide. Alto, largo circa un metro, la cima arrotondata. Fisso in terra, come il tronco morto di una foresta inesistente.
Un palo enorme.
A cosa potesse servire, l’uomo non riusciva a capire. Una costruzione, forse. O una linea telefonica.
Con un diametro come quello?
Incuriosito, accelerò il passo. Dopo alcuni metri inciampò su una grossa radice conficcata nell’erba, sfilacciata come una corda di canapa. La osservò. Non era una radice. Non era legno, quello.
Era una corda. Del diametro di almeno venti centimetri. Cercò di cavarla fuori, ma non vi riuscì. Pareva fosse diventata tutt’uno col terreno.
Confuso, continuò a camminare. Nessuna casa attorno, solo silenzio. Troppo.
Dov’erano finiti gli uccelli?
In quella stagione nei campi ve n’erano molti, le strida che riempivano l’aria.
Pochi minuti dopo raggiunse la radura dove il palo era infisso. Strani oggetti, enormi, sparsi ovunque. Si aggirò guardingo in quella sorta di discarica. Riconobbe il campanaccio arrugginito di una mucca. Largo mezzo metro, poteva pesare dieci chili.
Si guardò attorno. Ansia e paura. Poi il sole si oscurò. Un’ombra immensa si allungò sul terreno. Indescrivibile. Qualcosa l’afferrò e tirò su. Un puzzo micidiale. Umido. Oggetti biancastri si chiusero sulle sue ossa, frantumandole.
Lucia Donati
Chissà quanto latte poteva produrre!(guardiamo il lato positivo…).
Daniele Imperi
A questo non avevo pensato
Lucia Donati
Beh: sai che spesso vedo il lato comico delle cose…
Lucia Donati
E la classifica… Dato che questa settimana il numero dei post è stato superiore al solito, la scelta si è rivelata difficile!
1)Progetti di scrittura; 2)Apologia dei book blog; 3)Il futuro della lettura; 4)I blog non son commenti. Il raccontino di oggi è carino.
Daniele Imperi
In pratica ti sono piaciuti tutti e 4 i post che non avevo programmato, ma che sono nati lì per lì
Lucia Donati
Anche quello sulla documentazione! Ma, più o meno mi sono piaciuti tutti: ho messo nelle classifica solo i primi quattro…
Roberto Bommarito
Molto ben scritto: complimenti!
Daniele Imperi
Grazie, Roberto
franco zoccheddu
A proposito di piccole e grandi cose: esiste una teoria dell’universo secondo cui esso è in effetti una sfera di qualche centimentro, le galassie lontane sono quasi attaccate a noi, e il nostro braccio non le tocca per il semplice motivo che vige la strana legge che se un oggetto si allontana allora rimpicciolisce. Insomma: l’universo è minuscolo, ma ci sembra enorme.
Daniele Imperi
Oddio, le teorie sono belle perché sono varie
Romina Tamerici
Be’, originale a dir poco! Una mucca gigante?!
Daniele Imperi
Tutto era… gigante
Kukuviza
C’è qualcosa in racconti come questo che mi ricorda “Ai confini della realtà”.
Daniele Imperi
Ma guarda che racconto vecchio sei andata a pescare
In parecchi racconti bonsai infatti ho pensato di raccontare qualcosa di irreale o quasi.
Kukuviza
Mi ricorda quel telefilm perché alla fine succedeva spesso qualcosa che ti faceva riconsiderare l’episodio da un’altra prospettiva. Ad esempio, in una puntata c’era una vecchia che per tutto il tempo combatteva con delle specie di mini-alieni. Alla fine, proprio un secondo prima che lei distruggesse con la scopa l’astronave aliena, da questa si sentiva un messaggio da cui lo spettatore capiva che l’astronave era terrestre ed era finita su un pianeta popolato da creature giganti.
Daniele Imperi
Belle quelle storie con la doppia prospettiva
Se ti va, ho scritto con quella tecnica: http://pennablu.it/servitu/
Kukuviza
L’ho letto proprio ieri. Sarebbe perfetto se non fosse per la foto e i nomi particolari che mi hanno fatto presagire…:-D Forse con tutti nomi inglesi si maschererebbe.
Daniele Imperi
Cavolo, hai ragione, la foto mi sa che inganna…
E anche la diversità dei nomi… grazie dell’idea, li cambierò
Stella
Davvero davvero bella!! Tra tutti i racconti che ho letto online,questo é il migliore!! E volevo dire che é scritto molto bene
Daniele Imperi
Ciao Stella, grazie e benvenuta nel blog.