Comprare un libro per la copertina

Copertina

Sì, io faccio parte di quella schiera di lettori che ha acquistato libri perché attirato dalla copertina. Tanti anni fa, in una libreria di Roma, alla sezione fantasy, vidi il romanzo (anzi il mezzo romanzo) Il trono di spade di G.R.R. Martin. Lo presi al volo. E non me ne sono pentito.

Anni prima, in una bancarella, avevo invece visto Buon vento dell’ovest di Patrick O’Brian, e ho preso anche quello. Dello stesso autore, poi, negli anni a seguire ho comprato anche altri romanzi, ma purtroppo non ne ho ancora letti nessuno. Perché? E chi lo sa?

Qualcuno critica molto questo atteggiamento, perché ovviamente un libro non può essere giudicato dalla copertina. Libri bellissimi che ho letto avevano una copertina insipida, spoglia. Così come ce ne sono tanti che incantano per l’immagine, la veste grafica, ma dentro sono poveri.

È però un atteggiamento che fa pensare. Almeno a me. La copertina è un elemento fondamentale di un libro, specialmente nel mondo odierno, quando l’immagine, intesa come estetica, ha assunto un ruolo determinante in molte, forse troppe, situazioni.

Adesso questo “approccio” ai libri si è ridimensionato in me. Anche se certe copertine mi affascinano, non ho più lo stimolo di comprare “al volo”, ma cerco informazioni su quel libro e, se ne vale la pena, allora sarà un acquisto.

Quanti di voi hanno comprato – o comprano tuttora – un libro per la copertina? Coraggio, so benissimo che chi sta leggendo almeno una volta nella sua vita ha avuto questa tentazione. E magari la tentazione è diventata un libro in più nella sua libreria.

10 Commenti

  1. Gianluca Santini
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 9:24 Rispondi

    Il mio caso più plateale è stato “Che fine ha fatto Mr. Y”, che mi ha attirato dapprima con copertina e bordi di pagina neri. Poi mi ha intrigato con la trama e infine mi è piaciuto veramente tanto.

    È vero che non bisogna giudicare un libro dalla copertina ma la copertina gioca un ruolo fondamentale per conquistare la prima attenzione di un lettore, e questo non si può far finta che non esista. Un possibile acquirente che stia passeggiando in una libreria in cerca di ispirazione su cosa acquistare verrà sicuramente dapprima attirato da copertine ben fatte e solo dopo proverà a leggere la trama. Se anche quella soddisfa può acquistare. Questo ovviamente se il lettore sta girando in cerca di nuovi autori e non si voglia fiondare subito sui suoi soliti noti. Quindi a mio avviso è vero che non si può giudicare solo dalla copertina ma essa riveste comunque un ruolo fondamentale.

    Ah, anche per il libro “Gli orfani del male” mi sa che mi era successa la stessa cosa, e anche in quel caso il libro alla fine mi era piaciuto parecchio.

    Ciao,
    Gianluca

  2. Michela
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 11:18 Rispondi

    Beh io compero i libri per i motivi più disparati. La copertina ha certamente il suo peso, attrae l’occhio e tende a dare un’idea generale dell’atmosfera della storia.
    Spesso ho pensato, dopo aver letto un libro fantastico, che magari ce ne sono tanti che non prendo nemmeno in mano a causa della copertina, ed è un vero peccato.
    Per esempio gli Einaudi sembrano tutti più pesanti e densi di quel che risultano poi leggendoli :)
    Non mi ricordo se ho mai comperato un libro solo per la copertina, può darsi: di sicuro lo farei se me ne venisse la voglia, ci mancherebbe :)
    La copertina è importante, altroché. Per esempio vorrei stringere la mano a quelli che hanno deciso che “la storia infinita” non sarà mai più pubblicata con la copertina originale.
    Gliela vorrei stringere nella morsa che usa mio zio che fa il meccanico, voglio dire.

  3. Daniele Imperi
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 20:18 Rispondi

    @Gianluca: copertine vistose attirano lettori in libreria ;)

    @Michela: quella verde, con l’illustrazione ovale? Io ho quella.

  4. Gianluca Santini
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 21:34 Rispondi

    Già, e ora mi sono pure ricordato che da piccolo, a tredici anni, sono stato “iniziato” a Stephen King proprio da una copertina “attirante”, quella de “L’acchiappasogni”. :)

    Ciao!

    PS: A quanto pare saremo compagni di skannatoio! XD

  5. Daniele Imperi
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 21:53 Rispondi

    Ah, ci “skanneremo”, allora :D

  6. Michela
    martedì, 3 Maggio 2011 alle 22:34 Rispondi

    No Daniele, la copertina originale, quella di seta rossa (color rubino cupo, che luccicava tutta quando muovevi il libro).

  7. Gian_74
    mercoledì, 4 Maggio 2011 alle 1:23 Rispondi

    Ammetto che l’estetica gioca un ruolo fondamentale sul primo approccio, ma il giudizio finale lo stabilisce sempre la quarta di copertina. Io ODIO (non odio, ODIO) quando ci sono sono le promozioni nei supermercati e mi mettono il bollone dello sconto sulla quarta, impedendomi di leggere le informazioni sull’opera. Mi viene un nervoso che prendo e me ne vado anche se l’offerta è supervantaggiosa! ;)

  8. Daniele Imperi
    mercoledì, 4 Maggio 2011 alle 10:16 Rispondi

    @Michela: non l’ho mai vista quella :)

    @Gian: a me pure disturbano, ma in genere, dovunque vengano appiccicate, perché spesso se provi a toglierle rovini il libro.

  9. Paola Fabris
    lunedì, 17 Aprile 2017 alle 17:43 Rispondi

    Qualcuno potrebbe spiegarmi perché gli editori si sono messi a fare quelle brutte copertine come nella serie dei vari “Disastri” di Jamie McGuire? A guardarle allineate sembrano una raccolta di “fotoromanzi”!
    A me risultano inguardabili tutte le copertine fatte così, da cestinare senza neanche aprire il libro (che magari può avere dignità letteraria).
    Ma non esistono più i grafici in Italia?
    E poi, perché privare il lettore di immaginarsi i personaggi come vuole?
    Questa moda spero finisca al più presto. Chi può lo dica agli editori.
    Grazie.

    • Daniele Imperi
      martedì, 18 Aprile 2017 alle 7:11 Rispondi

      Ciao Paola, benvenuta nel blog. Ho visto ora quelle copertine e sono oscene :D
      Neanche per me ha senso inserire delle foto in copertina, a meno che non si tratti di una copertina rifatta sulla base del film tratto dal romanzo.

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