Come capire la qualità di un libro

Come capire la qualità di un libroHo da poco letto un articolo che parla di una regola particolare, un metodo effettivamente usato dallo scrittore inglese Madox Ford e ripreso recentemente dal settimanale francese L’Express. Apri il libro a pagina 99 e leggi: ti verrà svelata la qualità di tutto il testo (o a pagina 69, come invece suggeriva il sociologo Marshall McLuhan).

Pagina 99 o 69, dunque? Davvero una pagina scelta quasi a caso ci fa capire se il libro è di qualità? Se incontra i nostri interessi? E perché proprio quelle pagine?

Ho provato diverse volte e non sempre la pagina 69 o anche la 99 hanno attratto la mia curiosità. Così preferisco usare una regola che ho adottato tanto tempo fa, anche se neanche quella è perfetta. Ma non credo che ne esiste una universale per sapere prima di leggerlo se un libro possa piacere o meno.

Metodi per capire la qualità di un libro

  • La regola della pagina 69 o 99: come ho già scritto, non credo possa essere una regola valida da adottare, dal momento che un libro può benissimo essere più corto di 69 o 99 pagine… Inoltre quella pagina potrebbe anche non esistere, se, per esempio, a pagina 68 viene interrotto un capitolo e il nuovo inizia a pagina 70. Oppure potrebbe contenere un semplice dialogo che non permette di capire di che storia si tratta.
  • Recensioni: alcuni preferiscono leggere le recensioni online, ma c’è da dire che una recensioni riflette il lettore che l’ha scritta, quindi è un giudizio soggettivo e non oggettivo. In alcuni casi le recensioni sono solo surrogati di trame, altre volte sono troppo brevi o confuse per poter capire se davvero quel libro ci può piacere o no.
  • Commenti: si possono anche leggere i vari commenti presenti nelle librerie online, ma ho visto spesso che lo stesso romanzo può ottenere un giudizio pari a 5 punti su 5 e 1 su 5. È quindi lo stesso discorso delle recensioni, si tratta di giudizi molto personali che rispecchiano i gusti del lettore.
  • Quarta di copertina o alette: alcuni si limitano a leggere la quarta di copertina o il testo presente nelle alette interne, ma è una regola da scartare a priori. La quarta di copertina, come le alette, è puro marketing editoriale. È un testo scritto appositamente per mostrare il libro come unico al mondo. Se date retta a quei testi, allora dovete comprare ogni libro che viene pubblicato sul pianeta.

La mia regola per capire la qualità di un libro

Non è proprio una regola, ma diciamo piuttosto un modo che uso per capire se il libro potrebbe rientrare nei miei gusti, naturalmente sto parlando di libri di autori mai letti.

Io tendo a leggere gli incipit. L’inizio di un romanzo deve coinvolgermi, deve farmi desiderare di leggere ancora. Altrimenti il romanzo ha fallito il suo scopo.

Sia in libreria sia se si acquista un libro online, è possibile leggere alcune pagine del libro. Dunque iniziate a leggere da pagina 1. Leggete un intero capitolo. Credo sia l’unico modo per capire – con tutte le limitazioni del caso – se un libro può piacere o meno.

La vostra regola per capire la qualità di un libro

Come capite se il libro che avete visto può essere letto o no? Quale delle precedenti regole esposte adottate di solito?

22 Commenti

  1. Lucia Donati
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 12:00 Rispondi

    Il mio modo di scegliere un libro varia a seconda se si tratti di saggistica o narrativa. In linea di massima: leggo il titolo, vado alla quarta di copertina, leggo l’indice (o vedo come sono distribuiti i capitoli), leggo l’inizio; guardo l’interno (alcuni piccoli brani di pagine e inizi dei vari capitoli. Guardo, in generale, se lo stile e le soluzioni dell’autore mi piacciono. Di solito, se faccio così, mi sbaglio difficilimente. (Proprio oggi c’è un mio post sulla quarta di copertina!).

  2. Salomon Xeno
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 12:00 Rispondi

    Io non ho una regola. Ultimamente prima di acquistare mi capita di scorrere le opinioni su Anobii (piuttosto che le stelline, che contano poco). Anche le recensioni, ma difficilmente leggo quelle convenzionali (e formali) su quotidiani/riviste.
    La copertina, il titolo e il nome dell’autore sono più rilevanti. Oddio, forse la quarta o le alette sono più significative della copertina, ora che ci penso. Non ho mai acquistato un libro per la copertina.
    Se devo aprirlo, apro qualche pagina a caso e leggo poche righe, giusto per farmi un’idea di come è scritto. L’idea è simile alla regola di pagina 69, che vorrebbe essere, per un romanzo, sufficientemente lontano dall’incipit da essere “a regime”. Però può capitare di tutto, quindi come regola può fare acqua. E si applica bene, secondo me, solo a romanzi di lunghezza tra le 200 e le 300 pagine. Romanzi troppo lunghi possono avere un avvio lento, mentre romanzi brevi… beh, rischi tranquillamente un major spoiler!

  3. Elena
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 14:57 Rispondi

    Una delle difficoltà più grandi per me, fin da piccola, è stata quella della scelta del libro. Ora non adotto una strategia ben precisa, ma generalmente quando compro un libro mi informo precedentemente sull’autore (perchè per me è molto importante capire il tipo di messaggio che trasmette), do un’occhiata alla trama e alle alette, poi leggo la prima pagina. Il punto è che generalmente, quando scelgo un libro, so già cosa mi interessa leggere, quindi per il resto mi affido all’istinto! Credo che la regola del 69/99 comunque non sia molto affidabile, a mio parere è più importante capire innanzitutto cosa si cerchi davvero da un libro, il resto sarà quel che sarà!

  4. Romina Tamerici
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 15:13 Rispondi

    Ho sentito spesso parlare della regola di pagina 99 e non l’ho mai applicata. In genere di un libro mi colpiscono il titolo e la quarta di copertina. Se posso, leggo l’incipit. Ultimamente mi faccio influenzare molto dalle recesioni altrui, ma solo di quelle di persone di cui credo di potermi fidare. Se poi comincio un libro, lo finisco praticamente sempre, anche quando non mi piace, perché credo ci sia sempre qualcosa da imparare!

  5. Recenso
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 22:00 Rispondi

    Lo leggo tutto.
    Le recensioni online le considero fino a un certo punto: alcune possono essere finte.

  6. franco zoccheddu
    mercoledì, 8 Agosto 2012 alle 23:08 Rispondi

    Credo di capire se la lettura di un libro mi interesserà in base alla mia esperienza quarantennale di lettura. Scatta qualcosa, come se vedessi una macchia multicolore in mezzo a un deserto di grigio e nero. Ormai la delusione è una possibilità remota, grazie a Dio visto i prezzi e le mie possibilità.

    • dana erys
      mercoledì, 14 Agosto 2013 alle 12:10 Rispondi

      Anche io faccio così, e poi…mi affido al genere e all’autore che preferisco in quel particolare momento

  7. Kinsy
    venerdì, 10 Agosto 2012 alle 21:36 Rispondi

    Per ogni libro la scelta è differente: la copertina e la quarta di copertina (sempre legate insieme), recensioni di lettori forti, istinto del momento… Ma mai l’incipit: di solito i libri che poi mi sono piaciuti, li avrei scartati leggendone l’inizio! Ma sono una tipa strana… ;-)

  8. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 12:52 Rispondi

    Lucia Donati,

    Più o meno faccio così anche io in libreria :)

  9. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 12:52 Rispondi

    Romina Tamerici,

    In effetti la regola delle pagine non ha davvero senso…

  10. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 13:22 Rispondi

    Elena,

    Anche il tuo è un metodo interessante.

  11. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 13:23 Rispondi

    Recenso,

    Leggerlo tutto? Sì, ovvio che così sai se ti piace o meno, ma il problema viene prima dell’acquisto :)

  12. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 13:24 Rispondi

    franco zoccheddu,

    Ottimo il tuo dono di natura :D

  13. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 13:25 Rispondi

    Kinsy,

    Non so, l’incipit ha comunque qualcosa che deve farti scattare una molla. Sui lettori forti ho i miei dubbi.

  14. Daniele Imperi
    martedì, 14 Agosto 2012 alle 13:26 Rispondi

    Salomon Xeno,

    Hai perfettamente ragione, ma io scarterei le alette, perché quelli sono testi commerciali, scritti appositamente per farti incuriosire.

  15. michela
    domenica, 19 Agosto 2012 alle 12:09 Rispondi

    io le uso tutte, queste regole :) leggo l’incipit, leggo qua e là all’interno, mi faccio un’idea della trama dalla quarta di copertina, e magari dalle recensioni se ne ho lette in giro, e alla fine ottengo una buona idea di insieme.
    Inoltre spesso mi aiuta anche l’immagine di copertina, perché viene scelta per catturare lo spirito del libro in una sola immagine. Certo non può bastare per decidere il sì o il no, ma ha la sua importanza: per esempio “la solitudine dei numeri primi” neanche l’ho mai preso in mano, con quella faccia in copertina. Leggendo poi recensioni e commenti, ho il sospetto di non aver sbagliato :)

  16. Daniele Imperi
    mercoledì, 29 Agosto 2012 alle 14:31 Rispondi

    michela,

    A me anche certi titoli mi fanno capire se mi piace un libro o no, quello da te citato, per esempio, non lo leggerei mai :D

  17. mirko
    giovedì, 13 Settembre 2012 alle 13:30 Rispondi

    1. leggo la biografia dell’autore, le opere, etc
    2. voti e commenti negli e-commerce di libri, ovviamente li soppeso e guardo i commenti che più reputo intelligenti
    3. quarta di copertina, se è banale quella figuriamoci il resto

    Se non ho scoperto niente di nuovo che mi interessi vado sui grandi classici, difficile sbagliare.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 13 Settembre 2012 alle 13:58 Rispondi

      La quarta di copertina, è però da considerare, è un testo promozionale, quindi non propriamente attendibile.

      • mirko
        giovedì, 13 Settembre 2012 alle 15:28 Rispondi

        Certo, ma faccio il processo inverso. Scarto nettamente quelli che non mi piacciono.

  18. Alessandro
    mercoledì, 5 Settembre 2018 alle 8:33 Rispondi

    Quesito interessante. Per me sono fondamentali le prime pagine. Se si tratta di letteratura di peso, mi sforzo in ogni modo di finire il libro. Spesso ho ricevuto grandi soddisfazioni da opere difficili da approcciare. Shakespeare, di cui sono ora un devoto discepolo, mi costò una fatica immane all’inizio. Devo dire grazie all’insistenza di un professore. Quanto alla regola della pagina 99 (o 69), la ritengo poco attendibile. Ci sono passaggi in un libro che acquisiscono spessore leggendo ciò che è stato scritto prima. L’ho già sperimentata e vale solo per pochi libri. Ultima considerazione: adoro gli incipit. Ogni romanzo che si rispetti ne ha uno valido.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 5 Settembre 2018 alle 12:25 Rispondi

      Ciao Alessandro, benvenuto nel blog. Neanche a me la pagina 99 o 69 pare attendibile :)

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