Reading gives you knowledge. And knowledge gives you a better life.
– Darius Foroux
Sono venuto a conoscenza del post di Darius Foroux attraverso un tweet che rimandava a un post de «Il Libraio» che a sua volta pubblicava un’infografica di Darius che l’autore ha creato per riassumere il suo articolo su come leggere 100 libri l’anno. Un bel giro, ma alla fine è il risultato che conta.
Davvero è necessario leggere 100 libri l’anno?
Sì e no, dovrei dire. E invece dico sì, dal mio punto di vista. Leggere 100 libri all’anno è un obiettivo che mi sono posto, ma per motivi precisi. Anche se personali.
Sono ancora ben lontano dal raggiungere quell’obiettivo. Fra il 2011 e il 2015 ho letto in media 46 libri e mezzo l’anno, con un picco nel 2012 in cui ne ho letti 61 e un minimo nel 2013 in cui sono sceso a 30.
Quest’anno – nel momento in cui scrivo almeno – sono a 35 libri letti. Due sono in lettura, uno dei quali quasi finito e l’altro da poco iniziato. Su «Goodreads» ho impostato il mio “2016 Reading Challenge” a 70 libri. Se continuo con questa media dovrei riuscire a leggere i 70 che mi sono “imposto”.
Perché vorrei leggere 100 libri l’anno
Ho detto che ho dei motivi personali per cercare di riuscire in quest’impresa. Impresa che poi dovrei replicare anche negli anni successivi alla vittoria di questa sfida.
Il motivo principale per cui vorrei leggere 100 libri all’anno – che può anche apparire macabro per qualcuno – è che vorrei leggere tutti i libri che ho prima della dipartita. Sì, prima che il sipario della vita si chiuda sul mio palcoscenico e io esca di scena per sempre.
Il problema è che io compro libri in continuazione. Sto per raggiungere i 2000 e non ricordo quanti ne ho letti di quelli che ho. Alcuni di quelli letti sono di mia madre e li ho letti da ragazzo, altri li ho venduti. Devo ancora fare un calcolo di quelli che mi mancano da leggere fra quelli che ho.
A occhio e croce dovrebbero essere comunque oltre 1200 i libri che devo ancora leggere. Tanti, direi. Leggendone 100 l’anno – e assumendo di non acquistarne più (cosa da escludere a priori, ne ho già 2 ordinati in arrivo) –, li finirei in 12 anni. Con la media attuale li finirei invece nel doppio nel tempo, cioè in 24 anni.
Sicuri che fra 24 anni sarò ancora qui? Non posso saperlo. Dunque diamoci una mossa.
Come leggere 100 libri l’anno secondo Darius Foroux
Darius ha elencato cinque punti che gli permettono di leggere così tanto. L’ultimo, anzi, è solo il motivo principale per cui bisognerebbe leggere.
- Comprare tanti libri: fatto. Qualcuno dice che ne compro eccessivamente troppi. Ma non posso farci niente. Se devo spendere soldi per un capo d’abbigliamento, ci penso su parecchie volte; se devo spenderli per un libro, lo compro e basta.
- Leggere sempre: mi alzo presto la mattina per poter leggere di più. Leggo anche prima di cena. La sera dopo cena non riesco, sono stanco e non mi concentro. Darius dice di leggere anche in treno e in aereo, cosa che faccio, ma in altri contesti non ci riesco.
- Leggere libri d’interesse: Darius consiglia di non perdere tempo con libri che non fanno parte dei nostri interessi personali o professionali. Anche qui sono d’accordo. Per fortuna in lettura sono quasi onnivoro.
- Leggere più libri contemporaneamente: fatto. Un tempo ero arrivato a 5, ma sono troppi. Ora sono sceso a 2 e vado a gonfie vele.
- Conservare la conoscenza: si legge per piacere, ma bisogna leggere anche per conservare le informazioni lette. Darius consiglia di prendere appunti, cosa che ho iniziato a fare da parecchio.
Come leggere 100 libri l’anno secondo il sottoscritto
- Non penso sia necessario comprare tanti libri: non tutti possono spendere tanti soldi. Gli ebook costano meno, per esempio. Esistono i libri usati, se amate il cartaceo e non esiste la versione digitale di un libro. Esistono le biblioteche, come pure il book crossing.
- Diminuite le ore davanti alla TV: c’è gente che sta tutto il giorno davanti alla televisione. Non so come faccia, quando scorro i programmi dei vari canali vedo solo spazzatura. Sarà che io non sopporto gli spettacoli, i reality, i talk show e tutto ciò che non è film. Uso la TV per un film serale, se non offerto dalla TV stessa, allora da un DVD o da Netflix.
- Diminuite le ore sui social: che fate tutto il giorno su Facebook? O su WhatsApp? Provate a calcolare i minuti effettivi che ogni giorno passate sui social e in chat e dopo un mese dividete il totale di quei minuti per due e avrete il calcolo più o meno esatto del numero di pagine che avreste potuto leggere, considerando una velocità di lettura di due minuti a pagina. Se passate 3 ore al giorno su social e chat, significa che in un mese avreste potuto leggere 2700 pagine. Quanti libri fanno?
- Ottimizzate i tempi della giornata: esistono tempi morti. Come l’acqua della pasta che deve arrivare all’ebollizione. Come la fila alla posta o dal dentista. Come quando aspettate la fidanzata che arriva coi soliti 20 minuti di ritardo o l’amico dal quarto d’ora accademico. Come nell’attesa che il vigile compili il verbale della multa prima di mandarlo a quel paese nel silenzio della vostra mente. Come le mezzore alla fermata del bus che non arriva e quando arriva ha superato di 40 unità il numero insuperabile per viaggiare senza il rischio di essere stritolati. Come i due minuti tra l’arrivo dell’ascensore e lo sbarco al vostro pianerottolo e viceversa: 4 minuti=2 pagine. Come quando attendete che il film al cinema inizi e ve ne state lì seduti davanti a uno schermo spento o davanti alla sfilza di inutile pubblicità e trailer di cui potete fare a meno. Durante la pausa pranzo al lavoro: un panino può bastare e potete mangiarlo leggendo. Fra una lezione universitaria e l’altra. Durante la ricreazione a scuola, così vi prendono per secchioni e vi fate una nomea per tutta la vita: ma voi in cambio avrete la conoscenza e gli altri resteranno capre. Rinunciando a un’ora di sonno alzandovi prima la mattina: non servono 10 ore per ricaricarsi.
- Leggete di più e leggerete di più: chi legge poco continuerà ad avere difficoltà a leggere. L’esercizio rafforza. Ricordate i primi giorni di scuola alla prima elementare: quant’era difficile riconoscere quei segni strani che combinati fra loro davano vita a parole e quindi a immagini ben conosciute? Quant’era più facile, poi, riconoscere quei segni e divorarli alla fine delle scuole superiori? Traetene le dovute conclusioni.
Leggere 100 libri l’anno: è necessario?
100 è da intendere anche col significato di “tanti”. Leggere tanti libri l’anno è necessario? Sì, senza alcun dubbio.
L’alternativa è restare ignoranti. Avere negli occhi lo sguardo vuoto, disattento, avere attorno un mondo che cambia senza averne la consapevolezza, senza avere la capacità di reagire. Senza avere opinioni.
Si può vivere senza pensieri?
Mr Tozzo
Ciao, il mio record personale e’ di 20 libri in 1 anno ma sto cercando di migliorare perché mi piace molto leggere.
Ultimamente compro 7/8 libri insieme e li metto sul mio comodino e più la pila di libri si accorcia e più sono soddisfatto, da gennaio ho letto 9 libri e sto finendo il decimo. Leggo sempre prima di andare a dormire, questa è una abitudine che non voglio perdere.
Daniele Imperi
Anche 20 libri l’anno non sono pochi. Ma tutti quelli che compri li metti sul comodino? Quindi li compri sapendo già che li leggi subito.
Mr Tozzo
Il record è di quando ero più “giovane” e avevo più tempo, comunque si quelli che compro vengono messi sul comodino (questo inverno ne avevo 7 uno sopra l’altro) e piano piano li leggo tutti.
Alterno il tipo di letture, anche per mantenere la mente aperta a 360°, quindi magari leggo un libro “tecnico” (comunicazione, blog etc..) e poi un romanzo e così via.
Piccarda
Ciao. Post interessante. Leggo 40/50 libri l’anno e ho già applicato tutte le tecniche che suggerisci per trovare il tempo di farlo. L’unica che non mi sento di applicare è quella di svegliarmi prima: la mia sveglia suona almeno alle 6. Non ce la faccio a dormire ancora meno. Quello che dici mi trova pienamente d’accordo. Il mio problema è: come faccio a trasmettere questa santa verità ai miei figli (12,10 e 6 anni)? Pur vedendomi leggere così tanto (idem mio marito) nonostante una vita molto intensa e caotica, due su tre ritengono che leggere sia un’imposizione alias supplizio. Hai un consiglio da darmi?
Daniele Imperi
Ciao, grazie. Alle 6 è presto, quindi direi che va bene
A 6 e 10 anni puoi leggergli qualcosa, ci hai provato?
Non saprei proprio cosa consigliarti, magari puoi provare a scoprire cosa gli piacerebbe leggere.
Valentina
Ciao Piccarda, piacere di conoscerti
Se posso permettermi, oltre a quello che ti ha giustamente consigliato Daniele (capire cosa gli piace leggere), buttala sul gioco. Inventati una sfida tra i bimbi di sei e dieci (quello che legge è quello di dodici?). Una classifica a punti. Fa più punti chi legge di più. Abbinala ad altre cose. Esempio: dici una parolaccia? – 2 punti.
Dici “per favore”? + 1 punto.
Finisci tutta la verdura che hai nel piatto? + 1 punto.
E così via.
Falla durare un tempo utile per finire un libro. Mettili in “competizione”, e metti in palio un bel premio.
Una volta ho visto fare questo con tre figli (non per leggere, ma per inventare una storia): oltre al fatto che hanno passato una settimana in montagna a cercare soluzioni per come far morire la strega cattiva invece che davanti a un cellulare, hanno inventato (per la voglia di vincere) una storia bellissima
Sara
Sono d’accordo con te, io leggo in media 50 libri all’anno (più o meno uno a settimana) e ci riesco, senza sforzi, ma leggendo davvero appena ho un attimo.
I mezzi pubblici sono il luogo dove ho letto di più: mezz’ora di viaggio alla mattina e mezz’ora alla sera per andare e tornare dal lavoro già mi permettono di leggere un’ora, e se non ho finito il capitolo, leggo anche tra la fermata del tram e l’ufficio (camminando!), e se ancora non ho finito, mentre scarica la posta insomma è davvero una mania!
Quando ero piccola, dopo l’entusiasmo iniziale di avere una piccola divoratrice di libri in casa, la mia famiglia è passata a: “Leggi troppo, fai qualcos’altro!”. Meno male che non ho ascoltato nessuno
Daniele Imperi
“Leggi troppo” mi pare proprio esagerato
Leggere camminando per strada non mi riesce, troppe distrazioni.
Valentina
Io l’ho fatto l’altro giorno quando tornavo dalla libreria con i libri nuovi ma ho sbattuto contro un palo e mi sono fatta pure male :/
Daniele Imperi
Hai sbattuto davvero contro un palo mentre leggevi? O.o
Valentina
E certo. Un po’ come cadere da una ringhiera, insomma. Sono io
Chiara
Se devo essere sincera, non ti so dire con certezza quanti libri all’anno legga, però facendo una media di 4 al mese, dovrei essere già a 24 libri nel 2016…Secondo me, he ho letto qualcuno in più. Mi sa che li conterò, perché ora sono curiosa.
Credo di essere agevolata dalla mia velocità di lettura. Velocità, che però non significa assolutamente superficialità: io sono una spugna, e sono allenata, riesco a divorare un romanzo godendomi la trama e traendo contemporaneamente degli insegnamenti importanti per la scrittura. Anche io compro tantissimi libri, specialmente e-book. Però, a differenza di te, leggo un libro alla volta. Se mi appassiona ed entusiasma, non riesco a passare ad altro. E comunque lo finisco piuttosto in fretta, ragion per cui non sento l’esigenza di alternare. Altre differenze: se prima di dormire non leggo almeno mezz’ora resto sveglia e potrei leggere anche sotto un bombardamento.
Daniele Imperi
Nel mio caso la velocità di lettura dipende dal momento, dalla trama, dal linguaggio, da varie cose insomma.
Salvatore
Più che la quantità, secondo me conta la qualità: meglio un libro buono che cento pessimi all’anno. Il tuo post capita a proposito comunque, perché proprio ieri sera, forse per divertimento forse per idiozia, ho cercato su internet i 100 libri indispensabili da leggere. Ho trovato molte liste, naturalmente. L’unica che mi ha convinto era quella in cui di narrativa ne appariva molto poco ma, in cambio, presenziavano libri davvero irrinunciabili. Te la posto e ti chiedo: quanti di questi testi hai letto?
http://www.interruzioni.com/bibliotecaideale.htm
Daniele Imperi
La qualità conta sempre, certo. Non leggo se non c’è qualità
Sui 100 libri da leggere ho visto anche io tante liste, volevo anche prepararne una mia, ma poi ho lasciato perdere.
Ora vedo l’elenco e ti dico quanti e quali ho letto.
Daniele Imperi
Dell’elenco ho letto:
OMERO: Iliade; Odissea
ERODOTO: Storie (delle guerre persiane)
CICERONE: Tusculane
RABELAIS: Gargantua e Pantagruel
DEFOE: Robinson Crusoe
SWIFT: I viaggi di Gulliver
STENDHAL: Il Rosso e il Nero
CESARE: Commentari della guerra gallica
E. POE: Poesie (1831), Racconti fantastici
HAWTHORNE: La lettera scarlatta
Più alcune opere di altri 4 o 5 autori citati.
Gabriele
Io per esempio non posso leggere in tutti i momenti che vengono suggeriti. In metropolitana la mattina mi viene la nausea perché sono uno di quegli sfortunati che patiscono un po’ leggere sui mezzi di trasporto. La sera a casa leggo quasi sempre, ma vivendo con la mia compagna spesso ci si dedica ad altro: film, uscita romantica, carezze, chiacchiere…tutte cose meravigliose, ma, appunto, non mi lasciano altro tempo per leggere. Mi dovrò ingegnare nei momenti morti al lavoro
Daniele Imperi
Ciao Gabriele, benvenuto nel blog. La tua compagna, ne deduco, non legge?
Gabriele
Hehehe, bè sí, pure lei legge abbastanza, ma quando stiamo insieme si ha la chiacchiera facile.
Grazie a te! Questo blog è proprio una bella scoperta, ne sarò un avido lettore per lungo tempo
Salvatore Scrivano
Io ne leggo almeno 150 e, solo 4/5 di narrativa. Se dovessi considerare il resto delle mie letture, alla stregua di libri, supererei agevolmente, quello che credo un record: 300!
Sto per pubblicarne uno, con l’esplicativo titolo: Leggere fa male…a chi non legge.
Salvatore Scrivano
Daniele Imperi
Io non considero i fumetti nell’elenco. 150 sono quasi tutti fumetti?
Lucia Paolini
Mi viene un dubbio, ma se una persona legge in ogni situazione, non è che si “perde” qualche cosa?Ad esempio, non vado tantissimo al cinema, ma quando ci vado, mi piace guardare le persone intorno a me. Amo leggere e credo di essere stata abbastanza scortese nella mia vita, da averlo fatto in tantissime occasioni. Ricordo una volta nella quale, io e Terry Brooks, abbiamo spiccato un bellissimo volo insieme, dal tavolo di cucina, accompagnati dalle sapienti mani di mia mamma. Dopo l’ennesimo richiamo al pranzo e la mia consueta risposta “finisco il capitolo”, mi ero trascinata al tavolo, con il viso incastrato nelle pietre magiche di Shannara, ignorando tutti i presenti. La cosa non fu particolarmente gradita e fece scattare la voglia in mia madre di insegnarmi i rudimenti del volo.
Tralasciando questi simpatici fatti, non credo potrei isolarmi sempre, mi piace guardare il mondo. Leggere mi fa venire idee per scrivere e mi insegna tantissimo, ma guardare mi apre un mondo. Non so se ci sono più cose che vorrei vedere o cose che vorrei leggere. Credo che il concetto più pratico-organizzativo, dipenda invece, da quanto tempo libero si ha in una giornata. Immagino che “organizzerei” i tempi di lettura se non riuscissi ad averli.
Valentina
Non ho mai avuto questo grande rapporto con mia madre, ma credo che se invece di comprarmi libri me ne avesse tolto di mano anche uno soltanto, l’avrei proprio ripudiata.
Lucia Paolini
no no, il libro non me l’ha mica tolto…mi ha tolto il pranzo ma il libro no!
Valentina
Ah, ecco!
Io comunque confesso che avevo una pila nascosta sotto il cuscino e quando mi mandavano a letto leggevo di nascosto fino a tardi (la luce accesa si sarebbe vista da sotto la porta, mica ero scema a 9 anni :D)
Daniele Imperi
Io invece quando vado al cinema spero sempre di essere solo in sala
Ma comunque anche io “guardo” il mondo.
Elisa
l’alternativa è vivere. Magari amare.
Tra l’altro la vita con i suoi dolori e le sue beltà permette di scrivere… magari best seller
Daniele Imperi
Vivere si fa continuamente. Amare che significa? Chi legge tanto non vive e non ama?
Elisa
può darsi… vive in un suo mondo e vede poco la realtà.
Daniele Imperi
Vero che vive in un altro mondo. Nel mio caso preferisco così, preferisco vivere in altri mondi che trovo nella lettura piuttosto che vivere in una realtà che non mi piace. Con la lettura faccio proprio questo: mi creo realtà alternative che sostituiscano in un certo senso quella in cui sono costretto a vivere.
Elisa
l’ho capito. In sè non c’è nulla di male per il mondo, ma per l’interessato/a a lungo andare non penso che faccia molto bene.
Mi ricordo che la mia prof. di greco/latino del liceo ci diceva che la lettura dovrebbe avere una funzione – tra le molte altre – catartica. Si esce un po’ dal proprio mondo per immergersi in un altro costruito da un’altra persona e poi si riemerge rinnovati, un po’ come avviene dopo una preghiera.
La lettura come fuga o come rifugio perenne non aiuta.
Meglio sarebbe fare il punto suoi propri sogni e bisogni (non so… ad esempio la casetta in campagna)
Daniele Imperi
Io invece dopo la lettura non mi sento rinnovato, perché comunque vivo ancora in questa realtà. La casetta in campagna, che per farla necessita di soldi, sarà solo un palliativo, perché comunque la realtà dei tempi attuali resta questa.
Valentina
Ciao Daniele, condivido in parte quello che dice Lucia. A parte l’esempio del vigile (cioè tu vuoi dirmi che mentre ti stanno verbalizzando 175€ di multa e togliendo cinque punti dalla patente tu ti metti a leggere?? :D), sono tutti tempi morti che un lettore forte dovrebbe utilizzare per leggere. Io (che non sono una lettrice forte), li divido tra leggere, guardarmi intorno, e scrivere. Se non mi guardassi intorno non riuscirei a osservare la realtà che mi circonda. E se non osservassi la realtà che mi circonda non riuscirei a scrivere.
Detto questo, complimenti: io non riuscirei a leggere 100 libri in un anno nemmeno in quella vita dove tu potresti essere tra 24 anni
Daniele Imperi
A me la realtà che mi circonda non piace per niente, quindi non mi ispira nulla da scrivere. Allora leggo.
Io comunque non li ho ancora letti 100 libri l’anno
Valentina
Giusto, infatti scrivi racconti di fantascienza, io invece di sfigati vari di provincia, quindi ci siamo
Daniele Imperi
Ognuno ha il suo modo di vivere la sua realtà
Quindi leggi anche di sfigati vari di provincia?
Valentina
Mi capita e mi piace, certo
Silvia
Vorrei leggere di più di quanto faccio,questo sì. E ogni anno mi impegno affinché ciò accada. Però sono anche arrivata ad accettare i miei limiti e a assecondare le mie inclinazioni. Anche a me piace sfruttare i tempi morti e un libro in borsa c’è sempre per ogni eventualità. Tuttavia non voglio nemmeno che diventi un’ossessione, per questo non conto quanti libri leggo. Leggere è uno dei più grandi piaceri della mia vita, non lo tradirò mai ma non lo farò nemmeno diventare un obbligo.
Daniele Imperi
Be’, certo, non deve diventare un obbligo. Io non lo vedo così, è una specie di ossessione, forse, ma con cui convivo benissimo.
Marco
Adoro leggere e lo faccio appena i mille impegni della giornata me lo consentono. A volte sono obbligato a chiudere il libro perchè…..mi cade dalle mani: la sera, nel momento che per assurdo sono più libero, mi assale la stanchezza e leggo sempre troppo poche pagine, vorrei avere più tempo, ma non mi lamento. Penso che il bello sia anche addormentarsi rilassati da una buona lettura che magari stimola qualche piacevole sogno, o qualche nuova storia da scrivere.
Daniele Imperi
Ciao Marco, benvenuto nel blog. Un tempo anche io leggevo la sera, poi ho smesso proprio perché mi si chiudono gli occhi. La lettura richiede una concentrazione maggiore rispetto a vedere un film.
Marco
Certo Daniele hai ragione, ma i tempi della giornata non me lo permettono: lavoro, bambini, casa ecc..però hai ragione, la lettura meriterebbe di più. Nonostante la stanchezza però, trovo il tempo almeno per quelle dieci/quindici pagine che mi permettono di sognare ad occhi aperti e, perchè no, di ispirare nuove storie da scrivere.
Danilo (IlFabbricanteDiSpade)
Il libro è un tipo di intrattenimento che richiede attenzione e concentrazione. Visto che non posso usare la parte migliore della mia giornata per leggere (ovvero la mattina), sono costretto a farlo la sera. Leggo mediamente dai 10 ai 15 libri l’anno ma nel 2016 ho deciso di incrementare e ad oggi sono alla fantasmagorica cifra di ben 7 libri letti (con l’ottavo in lettura).
Purtroppo, la sera è anche tempo utile al lavoro, ahimè, o allo studio.
Arrivare a 46 libri sarebbe impossibile per me, ad occhio sono circa uno a settimana: un ritmo da maratoneta. Io invece mi definisco un buon atleta amatoriale di corsa campestre
Daniele Imperi
Non bisogna fare le corse per leggere
E il fine settimana leggi?
Danilo (IlFabbricanteDiSpade)
Si, avendo più tempo (ed essendo più rilassato) leggo di più.
Mi sono accorto che più sono tranquillo e più leggo, dunque in vacanza sono una mietitrebbia
Daniele Imperi
Sì, questo capita anche a me, se ho pensieri per la testa allora mi distraggo molto e leggo poco.
nuccio
Leggo senza tachimetro ma x piacere
Il mondo di Dru
Ciao Daniele,
bel post, mi è piaciuto.
Io per due anni ho superato i 100 libri, ma non per obiettivo o per fissa. E’ capitato. Ne sono stata contenta, ma non molto di più di quando ne leggo 70-80.
Pensa che invece il mio obiettivo di quest’anno, è leggerne un po’ meno. Per poter fare anche molte altre cose nel poco tempo che ho, questione di scelte.
Resta il fatto che condivido praticamente tutto quello che hai detto.
Buone letture e in bocca al lupo per la tua sfida.
Daniele Imperi
Ciao, grazie. 70-80 sono un bel traguardo comunque
Se hai vari interessi, allora è giusto dare tempo a tutto.
LiveALive
Io ora sto facendo uno stage alla casa-museo di Parise. La sua biblioteca personale non è ricchissima: ha meno di 1000 libri. Di questi, ho verificato personalmente che un certo numero è intonso, cioè ha le pagine ancora attaccate, non tagliate, e insomma non sono mai stati letti. Altri non hanno alcuna piega sul dorso, e quindi anche quelli immagino siano stati usati poco.
Forse è più semplice accettare che moriremo senza leggere tutto quello che abbiamo comprato, noi compulsivi.
Pensa piuttosto questo: che il 99% dei libri esistenti (e sono 130 milioni secondo google) sono inessenziali. Inoltre leggere gli stessi libri non vuol dire aver compreso le stesse informazioni. Quindi forse è più saggio tre volte 30 libri che una volta 100 diversi.
Per il resto: ho iniziato a postillare e appuntare le pagine, ma non credo aiuti a ricordare: alla fine, ricordi solo ciò a cui ripensi di continuo, quindi le cose che ti sono necessarie a una certa attività.
Daniele Imperi
Chi dice che il 99% dei libri esistenti sia inessenziale?
LiveALive
Io!
Be’, prova ad aggirarti per una libreria: quanti di quei libri rimarranno nella storia? Quanti ne sono rimasti dell’Ottocento tra tutti quelli prodotti? Secondo me meno dell’1%.
Daniele Imperi
Tu non fai testo
Non ho fatto un calcolo, ma bisognerebbe farlo, a partire dai classici e vedere secolo per secolo quanti dei libri pubblicati sono rimasti nella storia.
Elisa
sinceramente il numero di libri ormai fa poco testo, ci sono libri che si leggono in una sera, libri che si leggono in mezz’ora e libri che hanno molte più pagine e che richiedono diverse ore…
C’è addirittura una (grossa) Casa Editrice che nel suo sito, ordina i consigli ai lettori in base al tempo di lettura…
Io sono indietrissimo sulla mia tabella di marcia, quest’anno più degli altri anni, ma ho trovato comodo ed ha aumentato la velocità di lettura, l’acquisto del kindle… so che a molti non piace l’ebook, quindi si tratta di una soluzione non valida per tutti, ma leggo bene anche al buio, con una bambina piccola da far addormentare e non svegliare, la conversione all’ebook è stata una manna…
Per la serie posti impensabili in cui si può leggere, aggiungo anche a) in coda dal benzinaio b) al centro di un incrocio a Milano in ora di punta con il traffico bloccato da tre semafori più avanti…
Daniele Imperi
Un libro si legge velocemente per vari motivi, a prescindere dal numero di pagine.
Io non abituo ancora all’ebook, il mio kobo infatti giace scarico sulla scrivania da mesi.
Angelo
Ciao Daniele, io leggo sempre, anche nella pausa bagno e ultimamente mi sono dato agli audiobook, che ascolto volentieri anche al posto della musica, in auto per esempio.
Daniele Imperi
Ciao Angelo, al bagno proprio non riesco a leggere
L’audiobook non mi attira, anche perché preferisco leggere che ascoltare.
Luisa
ahahah mia sorella leggeva sempre al bagno, era un modo per scappare alla famiglia…
personalmente al bagno …noooo
Mirko
Buongiorno Daniele, devo dire che questo post è molto interessante.
Mi viene in mente il libro Fahrenheit 451 il cui autore è Ray Bradbury, ma anche il film Fahrenheit 451 il cui regista è Francois Truffaut. Ma soprattutto, ricordo di questo capolavoro la creazione di personaggi come gli uomini – libro, coloro che tramandano il sapere perduto.
Daniele Imperi
Ciao Mirko, benvenuto nel blog. Ho letto Fahrenheit 45, ma non ho visto il film.
Luisa
100 libri l’anno ? Non penso valga la quantità bensì la qualità, ogni cosa che viene dal di fuori è un nutrimento o un’intossicazione Non leggo tanti libri in un anno anche se vorrei leggerne qualcuno in più, ma c’è sempre così tanto da fare (uffa) , è una settimana che ho preso “padrone e servitore” di Tolstoj ,(qualcuno quì ne ha parlato e mi ha incuriosito), ma non ho ancora trovato quello spazio da dedicare alla lettura, per me leggere è un piacere da assaporare in silenzio, detesto leggere in luoghi affollati o alla fila di un ufficio, quando leggo un libro devo concentrarmi e mi estranio completamente. Invece cosa forse strana riesco a scrivere ovunque e in quasi tutte le situazioni. La tv l’ho abbolita nel ’99 mi piacciono solo i film e documentari (sempre di qualità), la tv serve a tanti per addormentarsi o di sottofondo per non sentirsi soli
Daniele Imperi
Anche io leggo in silenzio. I consigli che ho dato non riguardano tutti me, infatti. Trovo invece triste che si abbia bisogno della TV per non sentirsi soli. Quando non esisteva, che faceva la gente per non sentirsi sola?
Luisa
Buona notte
Alberto Della Rossa
Io personalmente sono un bulimico letterario. Faccio delle abbuffate paurose, magari una decina di libri in un mese e mezzo, poi per un altro mese non tocco pagina. C’è da dire che col mezzo scritto vi ho a che fare continuamente: faccio il copy anche io e mi trovo a dover leggere di argomenti dei quali non potrebbe importarmi di meno, solo per redigere un articolo come si deve. E poi c’è la musica, e ogni tanto anche la compagna. Si, si possono ottimizzare i tempi. A volte, non sempre. i 100 libri all’anno sono un bel ricordo di quand’ero alle superiori e avevo tutto il tempo del mondo. Adesso starò sui 30, 40 al massimo.
Daniele Imperi
10 libri in un mese e mezzo sono tantissimi
Io alle superiore non leggevo, invece.
Alberto
Ciao Daniele, bel punto di vista! Sono distante anni luce da quota 100, ma anche da quota 60 e 50. Mi interessa però capire i metodi per arrivare a 100, perché penso siano gli stessi per portare a termine attività simili, tipo approfondire la conoscenza nei film, nella musica e nella cultura in generale, attività che sottraggono tempo alla lettura dei libri. Mi interesserebbe anche capire il tuo metodo “personale” di lettura per arrivare a 100. Quando si legge, non si legge sempre nello stesso modo, no? Ho la tendenza a ricordare poco e questo mi frena dal leggere molto, mi sembra di disperdere quello che leggo. E allora leggo poco e cerco di trattenere più informazioni. Cosa ti rimane dei 60, 70, 80 libri che leggi? Io vorrei ricordare di più. Tu come fai? Ciao e grazie mille. Alberto
Daniele Imperi
Ciao Alberto, benvenuto nel blog. Io ricordo i libri che mi hanno colpito, alcuni anche dopo 30 anni. Ma di altri non ricordo nulla dopo una settimana che li ho letti. Ma questo capita raramente.
Non saprei dirti, io leggo di argomenti e di generi letterari che mi attirano o autori che apprezzo.
Nicholas
Ciao Daniele, altro articolo molto interessante.
Ho adottato buona parte dei consigli scritti sopra e in effetti funzionano.
Io aggiungerei, ricollegandomi a dove tu scrivi “Leggere tanti libri l’anno è necessario? Sì, senza alcun dubbio.” che è davvero importante, oltre alla quantità di libri letti e quindi al numero di pagine relativo, anche quanto di essi veramente ci rimane. Invece che contare le pagine lette, secondo me è ancora meglio contare le frasi o le riflessioni che abbiamo segnato nei nostri appunti e che abbiamo trovato nei nostri libri, così da entrare veramente nel cuore delle opere che leggiamo.
Daniele Imperi
Quando leggo tendo a segnarmi le frasi che mi colpiscono, così posso usarle poi come citazioni, se mi capita. Di quello che leggo mi resta gran parte, comunque.
Mara Cristina Dall'Asen
A 100 non arriverò mai! Neanche ai tempi d’oro della gioventù arrivavo a quel numero. Mi aggiro sui 10/15 da un pò di anni ed ho già messo in pratica tutti i consigli, riesco a leggere mentre cammino per la casa o mentre cucino; alzarmi prima, non ci riesco proprio, in compenso leggo sino alle ore piccole senza difficoltà. Nella mia libreria sparsa per la casa ci saranno circa 2000 libri e devo dire che ne ho letti almeno 1600… e mi sono imposta di non comprarne altri, insomma, non tanti altri! Leggere deve essere un piacere e di solito non leggo mai 2 libri contemporaneamente, ho l’abitudine di immergermi nelle storie; prendo appunti dai libri e leggo quasi esclusivamente romanzi. Una cosa però che non capisco è come mai ultimamente i romanzi sono lievitati… trovarne uno con meno di 600 pagine è un’impresa talvolta, questo di certo non facilita! Ciao
Daniele Imperi
1600 libri letti sono un bel traguardo… io sto a meno di 700.
Io leggo tanti romanzi con meno di 600 pagine, non so dirti. Ma sono tutti romanzi storici?
Mara Cristina Dall'Asen
Son 40 anni che leggo! Ricordo ancora il primo libro che mi regalò mio fratello: “Alla ricerca degli dei solari”. Comunque no, non sono tutti storici, tanto per fare un esempio: quelli di Murakami (che infatti non ho ancora letto), ma anche Hosseini, me ne sono capitati tanti ultimamente e mi mettono un pò il dubbio perchè il tempo è poco. Ho proprio l’impressione che sia un modo per distinguersi, per dare più valore al romanzo, anche se tante pagine di alcuni che ho letto, a mio avviso, erano assolutamente inutili o comunque non determinanti. Poi non è detto che un libro di cento pagine sia facile e veloce, ho appena finito “Morte a Venezia” e l’ho trovato poco scorrevole. Altra cosa che mi capita di frequente è che le prime 100 pagine siano di una lentezza infinita… e noi stiamo a discutere l’incipit! Certe volte guardando i libri più acclamati e considerati non ritrovo nessuna delle cose su cui dicono di incentrarsi se si vuole scrivere bene… misteri!
Daniele Imperi
Io molti di meno, ho iniziato a farlo in modo continuo dopo la maturità. Morte a Venezia lo lessi tanti anni fa. Mann non credo sia scorrevole.
Barbara
Come te anche io mi sono posta il problema di leggere il più possibile prima della dipartita. Il tutto è iniziato quando mi hanno regalato l’e-reader e ho fatto due calcoli per vedere quanto mi serviva grande la memoria. Sul mio è tanto grande che durerà più della mia vita!! Fa pensare.
Quando ero più giovane, essendo una ragazzina molto asociale, arrivavo tranquillamente a superare la soglia dei 100 libri all’anno (in estate ne leggevo 50-55 grazie alle vacanze) e leggevo qualsiasi cosa calcolando che in casa non ne avevo e la mia biblioteca era proprio piccola e sfornita tanto che ad un certo punto la bibliotecaria iniziò a lasciarmi avventurare anche nella sezione adulti, dopo aver controllato ciò che prendevo. Leggevo ovunque, anche a scuola sotto il banco!
Ora che lavoro strappo tempo qui e lì. Mi sveglio prima anche io per leggere un po’, poi leggo prima di andare a letto e in pausa pranzo se non ho commissioni da sbrigare ma arrivo al massimo a 60-70 libri l’anno. Non ho più il tempo di una volta e dopo aver provato a impormi corse contro il tempo ho deciso che non importa. Mi piace leggere e questo deve rimanere: un piacere non una corsa all’impazzata. Eppure resta sempre quel bisogno di fondo di leggere di più, di scoprire nuovi mondi e nuovi libri.
Un giorno avrò di nuovo molto tempo libero
Daniele Imperi
Ciao Barbara, benvenuta nel blog. Se avessi iniziato anche io da ragazzo a leggere, a quest’ora avrei una mancolista più breve
I 100 libri sono un bel traguardo, che chissà se potrò mai raggiungere, ma 60-70 libri l’anno vanno senz’altro bene.
Miché Miché
A mio parere, tenere in considerazione il numero di libri letti lo trovo un modo per svalutare se stessi.
Un libro è un piccolo agglomerato di lezioni, punti di vista, idee, regole, 50 o 100 libri invece una galassia. Quello che voglio dire è che a fine anno non abbiamo letto 30 o 40 libri, ma stivato 300, 400 o più nuovi concetti.
Per la cronaca, tu di libri ne hai letti circa 35 e a fine potresti arrivare a 70, io invece in appena 6 mesi ho collezionato almeno almeno 200 tra nuovi punti di vista e nuove idee, e ipotizzo di raddoppiare da qui a dicembre. Capisci? Non c’è storia.
Miché Miché
A mio parere, tenere in considerazione il numero di libri letti è un modo per svalutare se stessi. *
U_U
Daniele Imperi
Non penso che tenere il numero di libri letti sia svalutarsi. Inoltre non tutti i libri che leggo mi lasciano qualcosa.
Salvatore Scrivano
Che tu pensassi ai fumetti, proprio non me l’aspettavo, caro Daniele: Lo so che è difficile crederci, ma è un mio vanto, leggere tutti quei libri. Ti ho detto che solo 4 o 5 sono di narrativa, il resto, saggi , manuali e, questa ti sembrerà una stranezza, anche dizionari. Mi dispiace per il tuo scetticismo, che non mi pare un buon viatico, per continuare a leggere il tuo blog. Pertanto, questo è il secondo commento e l’ultimo commento..
Provvederò a cancellarmi. Ti saluto e ti auguro buon lavoro.
Salvatore Scrivano
Se non lo sai, leggendo molto, si diventa permalosi.
Daniele Imperi
Fai come vuoi, ma penso tu abbia frainteso quello che ho scritto. Ho detto che, se leggo fumetti, non li inserisco nell’elenco dei libri che leggo, perché un albo a fumetti non è un libro. Di quale scetticismo parli? E di quale permalosità?
Dalla newsletter, se sei iscritto, puoi cancellarti quando vuoi.
Francesca
Fino ad una quindicina di anni fa leggevo moooolto di più. Poi il sovraccarico di tempo trascorso sui libri durante l’università mi ha, mio malgrado, allontanato dai libri letti per piacere, e solo dopo qualche anno dall’inizio della vita lavorativa ho ripreso a leggere, anche se con ritmi per forza di cose meno fitti rispetto ai tempi della giovinezza (molto meno tempo da dedicare alla lettura).
Ecco quello che penso di ciascuno dei punti che elenchi:
Comprare tanti libri: quando entro in libreria uscirei ogni volta con due sacchi pieni, salvo frenarmi dal farlo quando mi rendo di avere a casa ancora troppi libri in attesa di essere letti (oltre che per non finire rapidamente sotto i ponti! :))
Leggere sempre: alzarsi presto la mattina per leggere è un’abitudine che invidio a chi riesce, ma io già adesso posso racimolare circa 7 ore di sonno a notte (e mi bastano appena), se mi alzassi prima soccomberei entro una settimana. Però leggo sempre in pausa pranzo, quando posso lo faccio al ritorno dal lavoro prima di preparare la cena, e leggo la sera se non sono proprio sfracellata dalla stanchezza.
Mi hanno colpito i tuoi esempi sui tempi morti: alcuni li ritengo applicabili, ma… come riuscire anche solo ad entrare nel vivo della lettura nei soli 5 minuti in attesa di un verbale (vade retro!) o dell’ebollizione dell’acqua? Mi piacerebbe rosicchiare anche queste manciate di minuti sprecati sparse ovunque nell’arco della giornata, ma penso che finirei più frustrata dalla brevità che soddisfatta dall’occasione sfruttata.
Di sicuro condivido e applico già il sistema di eliminare dalle mie giornate mostri succhia-tempo come la tv, che non guardo da anni (film o serie tv solo e soltanto in streaming), e i social.
Leggere libri di interesse: concordo. Ci sono parecchi ambiti in cui mi sento estremamente ignorante, la cosa mi disturba a prescindere dal reale interesse per quegli ambiti (la politica, ad esempio) e a volte mi prende la frenesia di sapere, di imparare, di colmare le mie lacune (e più ne vuoi colmare più ne trovi di nuove, mannaggia), ma poi mi inoltro in letture che alla fin fine, poco mi interessano e sistematicamente desisto.
Leggere più libri contemporaneamente: mi ha sempre messo in difficoltà, l’atmosfera di un libro mi prende troppo perché io sia in grado di inoltrarmi in due, tre letture contemporanee: per me sarebbe come avere due storie d’amore sovrapposte! (ok, lo so che c’è chi riesce benissimo :-D) Così ho rinunciato, un libro per volta e via così.
Conservare la conoscenza: è la mia mania quasi paranoica, quando leggo (anche un articolo online) mi riempio di appunti, files, note, segnalibri, sottolineature perché non voglio perdere quel dato che ritengo interessante o utile, ma il risultato è, almeno a volte, di perdermi tra mille spunti di conoscenza, di non essere in grado di dare una struttura organica a tutte queste idee, nozioni, concetti, informazioni.
Daniele, ho una domanda per te se vorrai rispondermi: il tempo che dedichi alla lettura immagino includa anche la lettura di contenuti (articoli, blog, ecc.) provenienti dalla rete. In che proporzione sta la lettura di questo tipo di risorse rispetto al tempo totale che dedichi alla lettura in generale?
Te lo chiedo perché a volte temo di dedicare troppo tempo al documentarmi tramite la rete, che è sì una fonte inesauribile di informazione, ma a volte è anche un ambiente che disorienta e disperde, se non si limitano con attenzione le fonti da cui attingere. Troppi input e soprattutto troppi percorsi ipertestuali che finiscono per rendere i contenuti una sorta di matrioska infinita di informazioni. Cosa ne pensi?
(Io intanto continuo a “spolpare” il tuo blog da cui non riesco a tirarmi fuori da almeno 3 giorni, lo sto divorando!! :-D)
Francesca
Acc… mi rendo conto solo adesso del papello infinito che ho scritto…. chiedo scusa a tutti per la lunghezza eccessiva!
Daniele Imperi
Non è compresa la lettura di articoli online. Quando leggo i libri, non ho il computer acceso – leggo la mattina presto e tardo pomeriggio prima di cena – e da cellulare non navigo.
Buona lettura del blog
Giuseppe Roberto Mignosi
Essendo ormai – malvolentieri e con sorpresa – prossimo alla soglia della terza età, sono pervenuto al profondo convincimento che non sia tanto importante leggere molti libri quanto rileggere molte volte alcuni libri. E’ ciò che ami rileggere che ti qualifica come intellettuale. I libri che, a distanza di anni, ritornano, da graditi ospiti, sul comodino della tua camera da letto. Coloro che invece alla canonica domanda rispondono “amo leggere un po’ di tutto…” di solito non riescono a risultarmi interessanti.
Daniele Imperi
Ogni tanto rileggo anche io qualche libro, ma accade raramente. Ne ho tanti, quindi preferisco smaltire quelli che ho.
Giuseppe Roberto Mignosi
E’ normale. I libri che si rileggono molte volte, di solito, non sono più di una dozzina. Ma sono quelli che ti caratterizzano. Se mi fai il loro elenco, saprò di te molto di più di quanto non saprei se conoscessi tutti i libri che hai letto una sola volta in vita tua.