Indice degli argomenti
Quando scrivo un articolo, come qualsiasi altro testo, definisco prima una bozza che velocizzi il mio lavoro di scrittura. È un metodo per organizzare i pensieri dopo aver avuto l’idea per un post: scrivo di getto i punti principali da trattare e creo quindi una struttura, un’ossatura per l’articolo.
La scaletta mi permette di avere una panoramica del post e guida la mia scrittura lungo precise indicazioni. La redazione del testo è più spedita, perché mi permette di passare da un punto a un altro senza dover pensare a cosa scrivere successivamente, poiché è già stabilito.
Inoltre la scaletta dei post definisce una gerarchia chiara all’interno degli articoli, individuando i punti secondari dell’argomento trattato.
Come creare una scaletta
Una volta trovata l’idea per un post, immagino una serie di sottoargomenti di cui parlare e preparo un elenco di parole o brevissime frasi che ne riassumono il concetto: saranno una prima stesura dei sottotitoli. Una volta scritto l’elenco, revisiono i sottotitoli in modo da renderli più accattivanti per il lettore, tenendo presente anche le parole chiave secondarie relative al mio argomento.
Questi sottotitoli rappresentano gli aspetti più importanti del mio post, sono per me una sorta di linee guida per la scrittura e per il lettore diventano una guida per la lettura. Come un blog è suddiviso da una serie di categorie o sottoargomenti, così un post è suddiviso da altrettanti sottoargomenti.
La scaletta non è ancora pronta, perché tendo a revisionarla di continuo, cercando di capire se ho coperto ogni aspetto dell’articolo che voglio scrivere. Mi capita di tagliare alcuni punti, così come di aggiungerne qualcuno, anche in fase di stesura del post.
Che passi seguire per creare una scaletta per i post?
- Annotare il maggior numero possibile di punti chiave da trattare nell’articolo: saranno i sottotitoli h2
- Aggiungere più punti ad alcune sezioni, se necessario: saranno i sottotitoli h3
- Rivedere e riorganizzare i vari punti per migliorarne la gerarchia
L’uso della scaletta e la creatività nel testo
- La scaletta limita la creatività del blogger? Assolutamente no, perché è proprio la creatività, se vogliamo chiamarla così, che interviene nella preparazione della scaletta, unita alla tecnica e con uno sguardo all’ottimizzazione per i motori di ricerca.
- Scrivere di getto non rende la scrittura più spontanea? Certamente, ma io scrivo di getto anche con la scaletta: creo di getto i punti da sviluppare e scrivo di getto i sottoargomenti.
- A che serve, allora, la scaletta? A strutturare il post, a renderlo poi più leggibile, a facilitare il lavoro di scrittura, a organizzare i sottoargomenti del post.
- Usi sempre una scaletta? In genere sì, la trovo utile e adesso il mio modo di scrivere post la prevede.
I vantaggi della scaletta
La scaletta va vista solo come un metodo per organizzare la scrittura del post. Non implica delle regole rigide da seguire, ma ha lo scopo di rendere più scorrevole l’attività del blogger. Dà ordine al post.
Con la scaletta possiamo individuare i punti chiave del nostro articolo: creare uno schema che organizzi i nostri pensieri e renda i nostri post più leggibili e comprensibili.
C’è da aggiungere che non si è certo obbligati a usare i sottotitoli per suddividere il post: una scaletta non implica l’uso dei sottotitoli, anche se questi migliorano l’ottimizzazione e la lettura del post, ma è solo un elenco di punti da approfondire.
La scaletta per gli articoli del blog va vista come la preparazione di una pietanza o di una torta: dobbiamo elencare tutti gli ingredienti che ci servono e lavorarli nel giusto ordine. Gli ingredienti sono i punti chiave del nostro articolo e vanno organizzati secondo un flusso logico.
Hai davvero bisogno di una scaletta per i post?
Per molti può sembrare un lavoro in più da fare. Dipende dal proprio stile di scrittura. Se dobbiamo scrivere un articolo tecnico o difficoltoso, allora la scaletta ci torna utile, perché possiamo definire tutti i punti da sviluppare nel nostro articolo.
Quanti di voi usano una scaletta per scrivere post?
MikiMoz
Wao!
Io uso una tecnica similare…
Ho un taccuino su cui scrivo con una parola l’argomento del post (es. VIDEOCASSETTE), di fianco, eventualmente, anche il titolo del post qualora già l’avessi ideato (magari un gioco di parole, o qualcosa di simile).
Nelle due righe sotto, mi segno le parole chiave che mi fanno ricordare quali punti toccare nel post.
Ma il resto… lo scrivo di getto e lo pubblico: non riuscirei ad avere una gabbia troppo forte…
Diciamo che la scaletta mi occorre più per la memoria che per altro…
Moz-
Daniele Imperi
Io ormai uso questo format per i miei post, ma come ho scritto la scaletta può anche essere “invisibile”, diciamo così, nel post.
mauro monteverde
complimenti per il tuo blog sulla scrittura , complimenti per la maggior parte dei post , li trovo molto utili , sei appropiato sul tema in questione .
per me sei uno dei piu’ esperti blogger e uno dei piu’ costanti sul tema writing e affini .
scusa ma non sempre riesco a leggere tutti i tuoi post .
domanda a me piace la poesia ?
che sento come una forma di cristalizzare un momento , una sensazione ,una intenzione .
vorrei fare un e-book di poesie , sai di siti dove pubblicare le propie opere ?
Daniele Imperi
Ciao Mauro, grazie e benvenuto.
Ci sono vari siti in cui pubblicare ebook, come ebookgratis.net e ebookitaliani.it
roberto
La scaletta è il salvavita dei miei post. Per me ha due funzioni, con le parole chiave ancoro i pensieri e i ragionamenti che nascono di getto, quello che tu definisci momento creativo, poi quando nascerà il post saranno le basi e le linee guida per elaborare e cucirci attorno l’argomento del post. E poi, confermo che danno ritmo e cadenza alla lettura.
Ciao
Daniele Imperi
La vedo esattamente alla stessa maniera
Monia
Io e le “scalette” ci amiamo da parecchio tempo.
Diciamo che in un mondo di sentimenti solo all’indicativo presente io e la mia propensione alla “scaletta” siamo riuscite a instaurare un rapporto abbastanza duraturo.
Usavo una “scaletta” per la stesura dei temi, a scuola.
Al posto dei sottotitoli da post scrivevo in genere la frase più significativa che mi sarebbe piaciuto riuscire a inserire in quella parte di tema e cercavo di individuare i punti salienti che avevo intenzione di esprimere.
Poi, naturalmente, in pieno stile “ordine e logicità” correvo a scrivere introduzione e conclusione.
A volte la conclusione prendeva forma mentre ancora tutto il resto era assolutamente informe e mi sembrava una cosa estremamente divertente vedere la parola “fine” issarsi come un’eroica bandiera (e non una banderuola) mentre la strada che avrebbe dovuto portare a quella meta era ancora una strada arida di sassi rotolati fino a quel punto quasi per caso e priva della benché minima traccia di asfalto.
Credo che la magia della scrittura stia anche in questo: nel prendere staccionate e sistemarle agli angoli di giardini ancora selvatici perché si ha fiducia in quell’erba incolta.
Perché si è fermamente convinti che quella non resterà terra brulla.
Il tuo blog, per esempio, è una gran bella aiuola
Daniele Imperi
Le scalette per i temi sono molto utili, hai fatto bene a usarle, non come me
Grazie per considerare il mio blog una gran bella aiuola
Monia
Ho un dubbio: hai diversi “tipi di scalette”?
In base al tipo di post che hai intenzione di scrivere opti preferibilmente per un certo “modello”?
Qui vogliamo sapere tutti i tuoi segreti, Daniele.
Fondamentalmente non hai scampo!
Daniele Imperi
Non ho nessun segreto, tranquilla
Non uso modelli… soltanto nel caso delle serie di post. Quindi la scaletta diventa uno strumento per creare il modello.
Lucia Donati
Ciao, Daniele. In più occasioni ho avuto modo di scrivere sulla creazione e architettura dei post, e anche sulle scalette ho detto la mia. E sono d’accordo con quel che dici. Anch’io scrivo di getto la scaletta; è anch’essa una parte creativa ed è meglio e più naturale scriverla come viene in mente. Secondo me il segreto è proprio quello. Una volta in sintonia con l’argomento, i punti principali vengono fuori in modo spontaneo, uno di seguito all’altro.
Daniele Imperi
Sì, una volta che hai inquadrato l’argomento la scaletta viene giù più o meno facilmente. Poi, come ho scritto, tendo a perfezionarla.
Cristiana Tumedei
Ah, la scaletta! Hai ragione, è utilissima
Io, in realtà, credo di seguire un metodo meno schematico del tuo. Nel senso che non tendo a fissare solo idee, concetti, titoli e sottotitoli. Quello che faccio è procedere secondo due diverse modalità (e qui mi riferisco al blog personal, non a quelli che seguo per i clienti):
1. Argomento tecnico (che richiede un approccio chiaro e, in un certo senso, metodico): utilizzo una mappa concettuale, uno schema più fluido della scaletta che, comunque, mi permette di fissare le idee di base e lavorarci, poi, liberamente.
2. Argomento creativo (riflessioni, approfondimenti, analisi): scrivo immediatamente il titolo – che potrà essere revisionato successivamente, anche se non accade quasi mai -, due o tre concetti chiave (che poi diventeranno i paragrafi) e li sviluppo. Sì, in pratica scrivo i post a mano e poi li sviluppo in digitale. Un doppio lavoro, forse, ma più spontaneo ed efficace. Almeno nel mio caso è così.
Anche se sono piuttosto convinta che, una volta acquisite le “regole” di scrittura per il web, la scaletta nasca in modo naturale. Non richiede impegno o sforzi.
Daniele Imperi
A me la scaletta viene naturale, infatti. Non mi richiede sforzi particolari, poi dipende sempre dalla tipologia di post.
1. Parli delle mappe mentali? So che sono utili, ma non le ho mai usate né approfondite…
2. Per i miei post riflessivi dipende: alcune volte scrivo di getto, perché voglio che sia chiaro che si tratta di una mia riflessione, come se fosse una sorta di post estemporaneo, anche se poi non è così. Altre volte, invece, fisso anche io alcuni punti chiave da sviluppare.
Io parlo di scaletta, ma in realtà quello che faccio è questo:
scrivo il titolo, che alcune volte revisiono;
ragiono sull’argomento e tiro fuori dei sottotitoli.
Per me questa è la scaletta
Cristiana Tumedei
Avevo capito come organizzi la tua scaletta, per questo ho detto che le mie sono meno schematiche e più discorsive
Sì, parlo delle mappe mentali. Ricordi le mappe concettuali che ci facevano fare a scuola? Ecco, più o meno la cosa è simile: parti da un concetto e lo sviluppi procedendo per associazione di idee e argomenti ad esso correlati.
Questo tipo di esercizio è molto utile per sviluppare il cosiddetto pensiero laterale. Un aspetto che nel mio lavoro – e nella vita in genere – risulta essere utilissimo
Daniele Imperi
A scuola non ho mai fatto alcuna mappa concettuale… forse ai miei tempi non si usavano e sono state introdotte più tardi.
Ho comunque dei file sulle mappe mentali, che vorrei studiarmi questo mese. Concordo che nel tuo lavoro siano utilissime. E anche nel mio (futuro?).
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Chiara
La mia scaletta è mentale: non metto nulla per iscritto, ma quando inizio a scrivere ho già in mente i punti principali che andrò a toccare.
TANYA ROY
Ciao, scrivo dall ‘India. Insegno italiano qua e da qualche settimana sto lavorando con i miei studenti sull’uso della scaletta. Loro trovano la scaletta molto difficile e dicono di scrivere prima il saggio breve e da li’ ricavare la scaletta se richiesta. Commenti?
Daniele Imperi
Ciao Tanya, benvenuta nel blog. A cosa serve ricavare la scaletta dopo aver scritto il saggio? La scaletta serve per avere chiari in mente tutti i punti di cui parlare in un articolo, in una storia, in un qualsiasi testo.