
Pian piano le mani hanno ripreso a prudere, la mente a elaborare e ti ritrovi con la smania di raccontare una storia, di avventurarti in una realtà che sta al di fuori di quella pesante in cui vivi, dove non ti sei mai ritrovato, come un tassello di puzzle che non s’incastri.
Però scopri che t’incastri perfettamente nei mondi che crei, forse perché inconsciamente chi scrive riversa nella sua scrittura non solo se stesso, ma anche il suo universo personale. E perché tutto ciò che racconta è ciò che vede e che gli è rimasto impresso.
E così si torna a scrivere, a creare storie, collegamenti con altre storie scritte. E scopri che scrivere non è mai stato così bello e che forse la pausa ci voleva. Nella tua vita però non è cambiato nulla, anzi è anche peggiorato qualcosa, ma forse scrivere aiuta a non pensare, mentre prima ero convinto che fossero i pensieri a inibire la scrittura.
Riversare su carta quello che hai dentro, scrivere come fosse uno sfogo, ma sotto forma di narrazione. Imprimere pensieri, delusioni, dolori, amarezze, preoccupazioni nelle storie che scrivi.
Forse sta in questo leggere lo scrittore: immaginare che quella storia rappresenti una parte di lui, magari solo un accenno. Impossibile da rintracciare nel racconto e forse è meglio così. È importante solo che sia presente. Sta in quello, in fondo, l’eternità di uno scrittore.
Ritorno a scrivere, quindi, un racconto per il blog, Cacciatori di nuvole, e uno più lungo per il mio primo esperimento nel self-publishing, dal titolo già deciso ma non divulgato. Si torna a scrivere e chissà come andrà, non per le vendite, personalmente non me ne frega nulla, lo metto in vendita per vedere quanti saranno disposti a spendere 99 centesimi per leggermi.
Ma per quello c’è tempo. Adesso bisogna scrivere, adesso che la voglia è ritornata, anche perché non sai per quanto tempo sarai ancora qui, a rompere le tasche agli altri, quindi prima pubblichi e meglio è.
Adesso è tempo di scrivere, di scoprire quant’è vasto quel mondo che ho creato. Di conoscere chi lo abita. E di capire che parte avrò io in quel mondo.
Valeria
Mi sono riconosciuta pienamente in questo post! Il vuoto per giorni, settimane, mesi, e poi d’improvviso… L’impulso a scrivere!
Buona scrittura Daniele!
Daniele Imperi
Grazie Valeria
Vale
Le ultime tre righe del posto sono stupende. Complimenti.
Quando scrivi vedi il mondo a colori. La mente viaggia nel tempo. Puoi anche lanciarti nel vuoto e spiccare il volo.
Daniele Imperi
Grazie Vale
Fabrizio Urdis
Se lo metti in prevendita il tuo libro te lo compro anche subito.
Ricordati di guardare i piccoli progressi che fai ogni giorno.
Buona scrittura
Daniele Imperi
Grazie, ci conto allora
Quali piccoli progressi?
Fabrizio Urdis
I progressi nello scrivere il tuo libro, avevamo già parlato in un altro post ( uso avevamo perché mi riferisco a una conversazione avuta nei commenti, il post ovviamente è integralmente tuo e non cerco di apropriarmene
) di quanto sia facile scoraggiarsi quando si scrive a un manoscritto perchè è un lavoro lungo e bisogna tener conto di tutti i piccoli passi che ci avvicinano a terminarlo.
Alessandro C.
Daniele, se vuoi posso aiutarti a smettere.
Daniele Imperi
Perché vorresti aiutarmi a smettere?
Alessandro C.
era una battuta
Daniele Imperi
Ahah, pensavo fosse una minaccia: “prova a pubblicare qualcosa e vedrai come ti combino”
Salvatore
Esattamente quello che è stato per me, solo che la mia pausa è durata dieci anni; ma tornato alla scrittura mi sono riscoperto più preparato e “adeguato” – nel ruolo – di prima. Vai a capire…
Daniele Imperi
10 anni? Beh, meno male che è passata.
Salvatore
Se non fosse successo sarebbe andata bene comunque. Ho una vita piena lo stesso e, soprattutto, non scrivo per pubblicare, o per diventare ricco, o per diventare famoso; scrivo perché è nella mia natura farlo.
Glauco
Proverò a fare una metafora, perdonami.
Noi siamo materia, atomi per la precisione. L’atomo non si crea e non si distrugge…SI RACCONTA!
Vai Daniele!!!
Daniele Imperi
Bella metafora, grazie
Nicola Nicodemo
Ciao Daniele. Anch’io da un po’ di tempo non ho potuto dedicarmi alla scrittura creativa. Però sono ancora alla ricerca di questo ‘impulso’. L’articolo mi ha riportato alle sensazioni piacevoli che la scrittura sa dare. Buona creazione!
Daniele Imperi
Ciao Nicola,
Allora auguri per il tuo impulso
Grazie.
Giuliana
Anch’io sono in una meravigliosa fase produttiva, per questo ultimamente commento poco nei blog e bazzico meno sui social. Carpe diem

Il tuo racconto lo acquisterò senza ombra di dubbio: mi piace molto come scrivi, perciò ti do piena fiducia – certa che sia ben riposta
Daniele Imperi
Grazie Giuliana, la fiducia è reciproca
Auguri per la tua storia.
concetta
Ciao Danilele,
io personalmente trovo interssante cià che scrivi,premetto,che non leggevo cosi tanto dai tempi della scuola,da quando ho conosciuto te ed il resto della compagnia leggo.Mi ritaglio sempre un piccolo spazio,anche di notte pur di leggere.Se pubblichi un libro io lo compro.
Concetta.
Daniele Imperi
Grazie Concetta, mi fa piacere che ti abbiamo fatto tornare la voglia di leggere
MikiMoz
Buon lavoro, Sandokan!
E’ bello leggere questo entusiasmo
Moz-
Daniele Imperi
Grazie Miki
Laura Tentolini
Bentornato.
Daniele Imperi
Grazie anche a te
Seagal93
Bel post!!
Immaginare storie mi porta ad estraniarmi dal mondo circostante. Spesso ricevo dal mio subconscio una serie di flash improvvisi come dialoghi, scene d’azione o drammatiche, un epico finale per un eventuale romanzo ma, data la mia giovane età, riconosco i miei limiti. Devo imparare a razionalizzare quei frammenti di storie e per farlo ho bisogno di capire cosa voglio realmente scrivere. Mi guardo intorno e cerco risposte. Spero di trovarle :).
Daniele Imperi
Grazie Seagal
Intanto puoi appuntare tutti quei frammenti, magari ti torneranno utili in futuro.
Seagal93
Grazie del consiglio :).
In effetti, da un anno a questa parte, prendo appunti su alcuni block notes, acquistati per catturare quei pensieri.
A volte, quando sono libero da impegni universitari, scrivo una scena d’azione o un dialogo per esercitare il mio stile anche se, per il momento sto cercando di concentrarmi maggiormente sulla lettura di libri completamenti diversi tra loro. Voglio trovare la mia dimensione.
Lucia Donati
Mi fa piacere! Io non ho mai smesso; solo sul blog ho (avevo?) rallentato la pubblicazione di post, perché mi dedico ad altri progetti, di scrittura e non: la giornata ha 24 ore, purtroppo. Fai bene a fare l’esperimento di self-publishing.
Daniele Imperi
Grazie, per l’esperimento c’è ancora tempo, sto definendo bene la storia.
Tenar
Bellissimo post!
Condivido in pieno!
Daniele Imperi
Grazie
Kentral
Io ho avuto fasi di blocco nella mia vita. Alla fine della mia autoanalisi, a posteriori, dopo anni, ho compreso che non ero ancora maturo, pronto, per riuscire così come avrei voluto. Da qui il blocco.
In bocca al lupo. E riguardo all’ebook ne hai venduto un altro.
Daniele Imperi
Sei sicuro che il blocco era per quel motivo?
Grazie della copia del mio inesistente ebook che hai comprato
Kentral
Una delle cause si. Il romanzo che devo scrivere è molto complicato e richiede una maturità umana molto profonda. E’ ambientato tra presente e futuro e mette in discussione quello che siamo, quello che facciamo e ciò che ci aspetta negli anni a venire. Grandi possibilità fra grandi pericoli. Il tutto visto da un punto di vista non estetico o tecnologico, ma di consapevolezza della vita e la morte in ciascun uomo.
Per questo ho deciso di scrivere subito un primo romanzo più semplice, anche se mucca viola, dal mio punto di vista. Mi serve un po’ di gavetta. Per fortuna imparo alla svelta. Almeno spero.
Kinsy
“E scopri che scrivere non è mai stato così bello e che forse la pausa ci voleva”
A volte le pause servono per ritrovarsi; questa tua frase dice tutto!
Mila Orlando
mi sono immedesimata in ogni singola parola di questo post!
bello davvero. grazie per avermi fatto tornare la voglia di scrivere nuovamente. mi sono un po’ arenata ultimamente
La coscienza della scrittura: Daniele Imperi
[…] Lo stile di Daniele è purista, privo di compromessi e di censure. Leggi per esempio il post “E così si torna a scrivere”. […]