Durante la scrittura intervengono diversi elementi a distrarre il normale flusso di idee e della scrittura stessa. Scrivere significa liberare i propri pensieri e dare a essi una forma completa, renderli fissi per sempre su carta.
Non è facile scrivere di continuo, perché le distrazioni sono intorno a noi, pronte a interrompere il lavoro di scrittura. Ho elencato sette tipi di distrazioni che di solito intervengono a rendere la scrittura più lunga del previsto.
1. Conteggio delle parole
La lunghezza di un post o di un racconto è un elemento importante, ma questo non significa che il numero di parole debba assillare lo scrittore durante la scrittura. Si tende a controllare di continuo quante parole abbiamo scritto, magari anche ogni frase.
Questo rallenta il lavoro, la produzione di testi. E non dà alcuna certezza sulla riuscita del post o del racconto. È inutile controllare il numero di parole all’inizio, quando avete scritto pochi paragrafi. Mezza paginetta di Word o di Writer sono in fondo circa 300 parole.
Soluzione: scrivete usando il blocco note. A fine articolo incollate il testo nel vostro programma preferito e finalmente controllate quanto avete scritto.
2. Orario
Anche il controllo dell’orario è un’altra distrazione frequente. Quanto impiegate a scrivere un post? Molto di più se state sempre a guardare l’orologio del computer.
Un post o un racconto non ha un tempo prefissato per poter essere scritto. Decidete all’inizio quanto tempo dedicare a quel testo quel giorno e mettete la sveglia per avvisarvi dello scadere del tempo.
A quel punto potete guardare l’ora.
Soluzione: nascondete l’orario del computer e toglietevi l’orologio.
3. Continue riletture
Un post e un racconto vanno senz’altro riletti, prima della pubblicazione. Ma non continuamente durante la scrittura. La rilettura va fatta alla fine, quando andranno apportate le correzioni.
Rileggere spesso il testo mentre scrivete è un danno alla scrittura stessa, poiché spezza il flusso dei pensieri: rischiate di non ricordare ciò che stavate scrivendo.
Rileggendo continuamente non liberate la vostra mente da quei pensieri, ma la affollate di nozioni che avevate già tolto dalla testa. Nozioni che ora intralceranno il flusso di nuovi pensieri.
Soluzione: imponetevi di non rileggere ciò che state scrivendo.
4. Correzioni
Come le riletture frequenti, anche le correzioni distraggono. Scrivere comporta fare errori di battitura o ripetere una parola, o inserire un termine non proprio preciso.
Correggere significa perdere tempo prezioso. Lasciate le correzioni alla fine. È quello il momento giusto per correggere ciò che avete scritto.
Non importa se il vostro testo si riempirà di righe rosse, per i continui errori di battitura. Importa che il flusso della vostra scrittura non venga mai interrotto.
Soluzione: scrivete di continuo, non badando agli errori. Cancellarli prima o dopo, ai fini della correzione, non cambia nulla. Ma ai fini della scrittura sì.
5. Internet
Internet costituisce una grande distrazione. Mentre si scrive si può avvertire il bisogno di scaricare la posta, di visitare un sito che ci viene in mente quel momento, di fare un salto su Facebook…
Tutto questo distrae tantissimo. Interrompe la scrittura. Rischiate di non riprendere più quel testo, quel giorno. Usate invece internet come un premio: a fine articolo potrò scaricare tutta la posta che voglio, vedere tutti i siti che mi piacciono e fare altri test stupidi su Facebook.
Soluzione: disconnettetevi da internet.
6. Telefono
Il telefono può squillare. E una telefonata, anche se accorcia le distanze, interrompe il vostro lavoro di scrittore. D’accordo, la scrittura può anche non darvi da mangiare, ma è pur sempre una vostra passione che merita rispetto.
Non sapete chi è, quanto tempo può durare la telefonata. Come internet, potrebbe interrompere la scrittura per quel giorno.
Soluzione: spegnete il cellulare e staccate il telefono fisso. Si tratta di una mezz’ora o un’ora al massimo. Sopravviverete.
7. Altri progetti
Se avete altri progetti per la testa, sia nel web che altrove, quei progetti tenteranno di entrare nella vostra mente come diavoli tentatori. Pretenderanno da voi la massima attenzione.
Ed ecco che, mentre scrivete, fate un salto nel vostro secondo blog, aprite l’ebook che state scrivendo, riprendete in mano il vostro romanzo, controllate le piante del giardino…
Questo farà male non solo al testo che state scrivendo, ma anche agli altri progetti: spezzettando il tempo un po’ per ognuno, ritornando al post e poi all’altro progetto e così via, non riuscirete a dedicare un tempo giusto e completo a nessuno dei progetti.
Soluzione: preparate un programma di interventi per tutti i vostri hobby e progetti e attenetevi a quel programma.
Conclusione
Le distrazioni, di qualsiasi natura, allungano il tempo di scrittura dei post. Sono una perdita di tempo. Quante altre distrazioni intervengono mentre scrivete?
Pikadilly
Almeno un’altra quindicina tra cui elenchiamo: la vicina di casa che suona per sapere se sono Maurizio (suo amante durante gli anni della seconda guerra mondiale, probabilmente); i piccioni che si accoppiano sul balcone davanti la mia camera; l’autocommiserazione ingiustificata; la regola grammaticale dimenticata che inevitabilmente mi vedere il post che sto scrivendo come un brodo di errori. Ed è meglio che la concludo qui.
Comunque le mie distrazioni principali provengono da me stessa, se attacco con un “oggi non è giornata” è finita.
Daniele Imperi
I tuoi commenti sono sempre una barzelletta
Sì, se non è giornata c’è ben poco da fare…
Leonardo Boselli
Aggiungerei un’ottava distrazione, la più importante per uno scrittore di genere maschile: la propria donna! D’altra parte, se non ci fosse, mancherebbe l’ispirazione per scrivere, quindi lo svantaggio di averla intorno è ampiamente compensato.
Credo che per le scrittrici questo problema non si ponga, ma potrei sbagliarmi
Daniele Imperi
Benvenuto Leo
A quella distazione non avevo pensato… forse perché scapolo cronico
Pikadilly
Ahahah, è un complimento, vero?
Comunque sì, se non è giornata, sbatti la testa dove e come vuoi, tanto a parte il sangue, da te non esce altro.
@Leonardo
Credimi, il mio ometto non l’ho elencato solo perché la sublista che lo riguarda avrebbe preso mezzo giga di pagina.
Quando sto scrivendo e lui comincia a pascolarmi intorno, è finita. Lasciare perdere è l’unica cosa da fare. No way.
Non lo fa volutamente, è che non si rende conto che per scrivere ci vuole calma e il fatto che lo amo tanto non lo protegge dall’essere evirato o quantomeno privato delle sue corde vocali.
Daniele Imperi
Sì, era un complimento (visto quello che faresti al tuo uomo…)
Io non scrivo se ci sono umani intorno.
Pikadilly
E piccioni?
Daniele Imperi
Se stanno zitti, sì
Sette distrazioni durante la scrittura « Gumwriters
[…] Ce le racconta “Penna Blu” in questo articolo. […]
Laura Platamone
Carissimo Imperi per una volta devo dissentire da quello che scrivi.
Una volta? ehm…
E cmq dicevo, mi riferisco soprattutto al punto delle continue riletture e correzioni in itinere. Io non ne so fare a meno. Se una frase per me non è “compiuta” non posso andare avanti. Deve avere senso, ritmo, musica. E poi, solo poi, passo alla successiva. Questa ovviamente è la mia tecnica e non posso dire che sia giusta o sbagliata in assoluto. Di certo non ritengo il tempo che passo a perfezionarmi come “una distrazione”.
I tuoi consigli credo vadano bene per i cosiddetti scrittori seriali. Quelli che scrivono ogni giorno, secondo programmi ben precisi, in maniera metodica. Io non sono una scrittrice e quindi faccio a modo mio
Le tue riflessioni però sono spunti sempre interessanti.
Daniele Imperi
Tutto quello che scrivo può essere confutato e dibattuto
Hai ragione per certi versi, però credo che se hai in mente dei pensieri da buttare giù, se hai avuto una bella idea su come scrivere una scena o andare avanti nel racconto, le continue riletture possono farti perdere il filo e farti dimenticare quello che avevi in testa.
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