I deittici

Quant’è facile incorrere in errore!

I deittici

Quando ho scoperto il “problema” dei deittici, ho capito che nelle mie storie li avevo quasi sempre usati nel modo sbagliato, una brutta abitudine che fa parte del linguaggio colloquiale.

Deittico – che deriva da deissi, una figura retorica – nel suo primo significato è detto di qualcosa che viene indicato con precisione, con evidenza. Ma in linguistica assume un altro significato.

Si indica con deittico qualsiasi riferimento a un luogo o a un evento temporale e a chi parla/scrive o a chi ascolta/legge. È quindi qualcosa di così esplicito che necessita di un contesto per essere correttamente interpretato da chi legge o ascolta.

I principali elementi deittici sono 3:

  1. Pronomi possessivi
  2. Aggettivi dimostrativi
  3. Avverbi di luogo e di tempo

La deissi è una questione di relatività

L’uomo si trovava già qui, quando arrivò la moglie insieme all’amante.

Qui dove?

L’avverbio di luogo “qui” è proprio del contesto del narratore e del lettore, non certo dell’uomo che sta aspettando la coppia. Quell’avverbio non dà alcun riferimento ai lettori, perché indica un luogo in termini relativi e non assoluti.

Se un insegnante dicesse in classe a uno studente “Vieni qui”, lo studente saprebbe dov’è quel “qui”.

Ma se nell’incipit di una storia scrivessi “Ieri era stato licenziato e per tutto il giorno aveva vagato per la città senza una meta”, non darei ai lettori nessun riferimento temporale, perché non possono riconoscervi un giorno preciso. Il loro tempo non coincide con quello del personaggio.

Il caso dell’insegnante è proprio della vita reale, in cui tutti gli studenti danno per scontato dove si svolgerà l’azione, perché si trovano nello stesso ambiente.

Ma i lettori non si trovano nello stesso luogo in cui l’uomo sta aspettando la moglie né nello stesso evento temporale in cui quell’altro è stato licenziato.

Pronomi possessivi

Facciamo qualche esempio:

  1. Il poliziotto sfilò la sua pistola dalla fondina e si preparò a sparare.
  2. La donna sistemò il bavero del suo impermeabile e attese nell’ombra.
  3. I gemelli disobbedivano spesso alla loro madre.

Siamo incappati nei deittici. Quei pronomi possessivi non sono soltanto del tutto inutili, ma implicano soprattutto una possibilità di confusione:

  • Il poliziotto ha sfilato dalla fondina la pistola di chi?
  • Di quale impermeabile la donna ha sistemato il bavero?
  • Alla madre di quali bambini hanno disobbedito i gemelli?

Le frasi funzionano lo stesso, e meglio, senza quei pronomi possessivi:

  1. Il poliziotto sfilò la pistola dalla fondina e si preparò a sparare.
  2. La donna sistemò il bavero dell’impermeabile e attese nell’ombra.
  3. I gemelli disobbedivano spesso alla madre.

Aggettivi dimostrativi

Via con gli esempi:

  • In questo periodo si sentiva abbattuto, svogliato, incapace perfino di ragionare.
  • Fu proprio a questo punto che si accorse di essere seguita.
  • Il raccolto quest’anno non fu soddisfacente e il contadino non guadagnò granché.

Di nuovo errori con i deittici. “Questo periodo” è riferito a noi che leggiamo, non al personaggio. Idem per “questo punto”. “Quest’anno” è dal nostro punto di vista, non da quello del contadino.

Quindi? Basta cambiare aggettivo dimostrativo e le frasi magicamente funzionano:

  • In quel periodo si sentiva abbattuto, svogliato, incapace perfino di ragionare.
  • Fu proprio a quel punto che si accorse di essere seguita.
  • Il raccolto quell’anno non fu soddisfacente e il contadino non guadagnò granché.

Avverbi di luogo e di tempo

Ancora tre esempi:

  • Adesso era riuscito a spostarsi quel tanto che bastava per portarsi fuori tiro.
  • Finora non era stato capace di organizzarsi da solo.
  • Fuori era pieno di sbirri. Le cose qui si stavano mettendo davvero male per il rapinatore.

Ancora i deittici a rovinare frasi che avrebbero fatto la storia della letteratura.

L’avverbio di tempo “adesso” (insieme a “ora”) è frequente come errore – se mi mettessi a cercarli entrambi nei racconti che ho scritto, ne troverei a bizzeffe. Eppure “adesso” e “ora” sono sia riferiti a un tempo presente e non passato sia a noi che leggiamo, quindi al nostro tempo. Lo stesso discorso vale per “finora”.

L’avverbio di luogo “qui” – come abbiamo visto poco sopra – sembra riferirsi allo stesso spazio di noi lettori, che non è quello del rapinatore. In quel caso dobbiamo usare un avverbio che indichi lontananza.

Correggiamo le frasi:

  • Infine era riuscito a spostarsi quel tanto che bastava per portarsi fuori tiro.
  • Fin a quel momento non era stato capace di organizzarsi da solo.
  • Fuori era pieno di sbirri. Le cose si stavano mettendo davvero male per il rapinatore.

Alla (disperata) ricerca dei deittici

Ho sempre fatto incetta di “adesso”, “ora”, “finora”, “fin qui” e così via. Sicuramente a causa del linguaggio parlato, ma anche a causa di qualche lettura in cui uno scrittore ha usato male i deittici.

Mi metterò alla ricerca di avverbi di luogo e tempo, pronomi possessivi e aggettivi dimostrativi, per pura curiosità, perché so con certezza che ne troverò parecchi usati nel modo sbagliato.

Come ve la cavate voi con i deittici?

23 Commenti

  1. Corrado S. Magro
    giovedì, 22 Dicembre 2022 alle 9:46 Rispondi

    Deittici! Permettetemi la licenza😇🥳: Dei ittici o Dei pesci: e se le anguille vengono considerate pesci, non si lasciano imprigionare facilmente. Scivolano sempre.

  2. Pades
    giovedì, 22 Dicembre 2022 alle 10:47 Rispondi

    Grazie Daniele, sono contento che finalmente qualcuno ne parli! :-) Sui deittici avevo deposto le armi da anni, ormai, considerandola una battaglia persa. Anche in libri per il resto ottimi si trovano deissi con avverbi tipo “ora”, “adesso”, “stavolta” con tempi al passato, evidentemente gli editor hanno cominciato a lasciar correre per rassegnazione e sfinimento, perché mi rifiuto di pensare che un buon editor non segnali quelli che sono errori a tutti gli effetti.
    Sui possessivi ho notato che nello scrivere “contemporaneo” è ormai andato in disuso l’aggettivo “proprio” che risolve tutti i dubbi (“La donna sistemò il bavero del proprio impermeabile…”) ma la tua versione senza l’aggettivo mi piace ancora di più, e siccome nell’editing è sempre meglio sottrarre, è sicuramente la migliore.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 22 Dicembre 2022 alle 13:06 Rispondi

      Ho trovato in tanti libri“ora”, “adesso”, “stavolta” col tempo al passato. Forse una volta era consuetudine? O non ci badavano? O forse è come dici, che alcuni editor lasciavano passare.
      L’aggettivo “proprio” mi sembra più appropriato in alcuni casi, ma non lo userei nella frase degli esempi.

  3. Orsa
    venerdì, 23 Dicembre 2022 alle 16:09 Rispondi

    Innanzitutto bello il font che hai usato nell’immagine di copertina!
    Confesso con un po’ di vergogna che ero all’oscuro sull’argomento… davvero non sapevo che si chiamassero deittici. Conoscevo i gesti deittici, ma non i deittici riferito alle “parole”. I bambini sviluppano prestissimo la gestualità deittica proprio per comunicare non padroneggiando efficacemente l’uso del linguaggio. Ci sarà sicuramente un collegamento tra gesti e elementi deittici perché entrambi hanno a che fare con la comunicazione dichiarativa, dimostrativa e anche possessiva. Grazie per questo spunto di studio e approfondimento!

    • Daniele Imperi
      venerdì, 23 Dicembre 2022 alle 16:19 Rispondi

      Il font è Dubba Dubba NF. Primo Novecento :D
      Io invece ho scoperto dopo i gesti deittici. Sicuramente ci sarà un collegamento, se si basano entrambi sullo stesso tipo di comunicazione.

  4. manuela
    martedì, 9 Maggio 2023 alle 22:54 Rispondi

    Ho un po’ di confusione con i deittici.
    In quale delle seguenti frasi il tempo verbale ndel verbo sottolineato Non ha valore deittico?
    A ) in questo momento Paolo dorme sul divano
    B ) Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis
    C) Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito
    D) Domani Luigi partirà per le vacanze

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 10 Maggio 2023 alle 8:34 Rispondi

      Ciao Manuela, benvenuta nel blog. Di cosa fanno parte quelle frasi? Se fanno parte di dialoghi, sono tutte corrette. Bisogna considerare il contesto.
      È vero che nelle frasi A, C e D hai usato “questo momento”, “ieri” e “domani”, ma possono essere corrette se sono inserite nei dialoghi dei personaggi.

      • manuela
        mercoledì, 10 Maggio 2023 alle 8:48 Rispondi

        Ciao Daniele , grazie per il benvenuta e la risposta. Purtroppo non sono inserite in nessun dialogo e questo complica di più la comprensione. E’ un test a risposta multipla .

        • Daniele Imperi
          mercoledì, 10 Maggio 2023 alle 9:12 Rispondi

          Quindi la domanda era nel test? Non è corretta, allora, perché tutte le frasi possono essere corrette oppure no. Dipende dal contesto.

          Se comunque non fanno parte dei dialoghi, ma ipotizziamo che siano frasi dell’io narrante – quindi di una storia narrata in prima persona – allora le frasi A, C e D potrebbero avere un valore dettico. Dico potrebbero perché anche nel caso di una storia narrata in prima persona possono essere corrette.

          A ) in questo momento Paolo dorme sul divano: il narrante sta raccontando al tempo presente.
          B ) Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis: questa è sempre corretta.
          C) Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito: il narrante potrebbe aver detto di quale giorno si tratta, quindi il lettore quando è “ieri”.
          D) Domani Luigi partirà per le vacanze: idem come sopra.

          • Manuela
            mercoledì, 10 Maggio 2023 alle 9:19 Rispondi

            Grazie tanto per la spiegazione , sei stato gentilissimo .

  5. Gabriele
    lunedì, 5 Giugno 2023 alle 13:47 Rispondi

    Grazie. Ho approfondito le mie competenze linguistiche.

    • Daniele Imperi
      lunedì, 5 Giugno 2023 alle 14:12 Rispondi

      Ciao Gabriele, benvenuto nel blog.

  6. Manuela
    lunedì, 19 Giugno 2023 alle 19:50 Rispondi

    in quale di queste frasi il pronome in maiuscolo è usato deitticamente?
    A) non penso che MI biasimerai, se dico questo
    B) non LA posso proprio accettare, questa situazione
    C) a Mario non piace la cioccolata. Non GLI piace nemmeno il gelato
    D) guarda dritto dall’altra parte della strada: sono LORO i miei vicini di casa

    Qualcuno mi può chiarire i miei dubbi dandomi una spiegazione?
    chiedevo anche se qualcuno ha un buon testo da suggerirmi per lo studio dei deittici?
    Grazie infinitamente .

    • Daniele Imperi
      martedì, 20 Giugno 2023 alle 8:38 Rispondi

      Non ci sono deittici in quelle frasi.

      A) La frase è corretta.
      B) L’errore è la dislocazione a sinistra. Frase corretta: Non posso proprio accettare questa situazione.
      C) La frase è corretta.
      D) La frase è corretta. Il “loro” vuol far capire che siano quelle persone e non altre i suoi vicini di casa.

      Non conosco libri sui deittici. Cosa non ti è chiaro, di preciso?

      • Manuela
        martedì, 20 Giugno 2023 alle 15:31 Rispondi

        Grazie mille per la risposta, sei stato molto gentile e disponibile come sempre .
        In teoria in una di quelle ci dovrebbe essere una sola risposta corretta . È il test di una prova d’esame a scelta multipla, onestamente sono molto in crisi . Sto studiando su un manuale di linguistica di Massimo Palermo edizione Pandora Campus, manuale fatto abbastanza bene , ma sul deittico non l’ho trovato molto comprensibile e quindi non mi sento molto preparata sull’argomento .Non riesco ad individuare i deittici nelle frasi, perchè l’argomento non mi è chiaro nel complesso .

        • Daniele Imperi
          martedì, 20 Giugno 2023 alle 16:34 Rispondi

          Sinceramente non vedo errori nelle altre frasi. Ma qual è la domanda riguardo alle frasi nella prova d’esame?

          • Manuela
            martedì, 20 Giugno 2023 alle 21:39 Rispondi

            La domanda è esattamente quella riportata sopra.
            In quale di queste frasi il pronome in maiuscolo è usato deitticamente?
            A) non penso che MI biasimerai, se dico questo
            B) non LA posso proprio accettare, questa situazione
            C) a Mario non piace la cioccolata. Non GLI piace nemmeno il gelato
            D) guarda dritto dall’altra parte della strada: sono LORO i miei vicini di casa

            • Daniele Imperi
              mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 8:15 Rispondi

              Allora, per le frasi in prima persona non ci possono essere deittici, perché è chiaro il contesto di riferimento.
              Quindi mi viene da pensare che la frase col pronome usato deitticamente sia la C, che potrebbe essere riformulata in: “a Mario non piace la cioccolata. E nemmeno il gelato”.
              Chiedo ad alcuni colleghi di un corso sulla correzione di bozze che ho frequentato. Vediamo cosa diranno.

              • Manuela
                mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 13:57 Rispondi

                Troppo gentile e sempre super disponibile.

            • Daniele Imperi
              mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 15:28 Rispondi

              Una collega del corso ha detto che è la D, perché sono stati indicati i vicini. La persona dice di guardare davanti, dove ci sono appunto i vicini, quindi quel “loro” non ha senso: “guarda dritto dall’altra parte della strada: sono i miei vicini di casa”.

  7. Manuela
    mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 18:00 Rispondi

    Ti ringrazio infinitamente. Scusa se ripeto , quindi nella D il pronome e usato deitticamente?

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 18:46 Rispondi

      Sì, esatto.

      • Manuela
        mercoledì, 21 Giugno 2023 alle 19:38 Rispondi

        Sei stato utilissimo e ti ringrazio tanto per tutto .

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