Quando va usata la congiunzione che – o anche il pronome che – e quando invece ché? Le due – le tre, anzi! – hanno differenti significati e sono usate in situazioni diverse.
Il che può essere infatti congiunzione, pronome e perfino aferesi.
Il che congiunzione
Il che è una congiunzione, ossia una particella che unisce due frasi:
Sapevo che sarebbe arrivato tardi.
Il che lega la frase principale (sapevo) alla secondaria (sarebbe arrivato tardi).
Il che pronome
Il che è un pronome, che lega un sostantivo alla frase seguente:
La mamma chiamò la bambina, che venne subito.
In questo caso il che ha funzione di “la quale”, è quindi riferito alla bambina.
Il che aferesi
Dammi una mano, ché non ce la faccio.
Il ché, accentato in questo caso, è un’aferesi (è la caduta di una vocale o di una sillaba). Fa parte della congiunzione perché:
Dammi una mano, perché non ce la faccio.
Altri esempi con ché
- Seguimi su Twitter, ché ti seguo anch’io.
- Sposami, ché voglio vivere per sempre con te.
- Studia, ché rischi la bocciatura.
Frank Spada
Che Daniele non sapesse che a una 500 non si alzano le gonne, ché si rischia di essere accoppati, non può farmi che piacere
Daniele Imperi
Bravo Frank
Romina
Ottimo lavoro! Questo è un errore molto comune. Spesso però molti si stupiscono nel leggere “ché” (anche quando è usato correttamente) e quindi io preferisco usare “perché”, tanto per evitare problemi. Non sempre, solo a volte.
franco zoccheddu
A proposito di che: non dimentichiamo “il” Che.
Lisa Corradini
Che tu mi abbia aperto gli occhi!
Sì, perché cadevo nell’errore.
Non vorrei solo cadere nel ché della seconda frase dopo ‘sposami’!
Quello non un errore, è una trappola.
Lisa Corradini
Ah, dimenticavo:
grazie per la lezione
Daniela Vighesso
“chè” come aferesi di perché non vorrebbe un segno grafico: ” ‘chè?” E’ una curiosità, essendo una forma che non amo e non ho mai usato ma nel caso mi servisse vorrei scriverla correttamente.
Daniele Imperi
Si scrive con l’altro accento: “ché” e non “chè”. Io so che in quel caso la forma va accentata.
lino
Perché leggo dappertutto : ” Canta che ti passa ” o ” Ridi che Dio t’aiuta ” ? Sono convinto che si tratti di grafia errata perché il ” ché ” in questione è ovviamente aferesi di ” perché, poiché “. Può spiegarmi per favore ? Grazie, saluti Lino Musso .
Daniele Imperi
Ciao Lino, benvenuto nel blog. Hai ragione, sono grafie errate, si dovrebbe scrivere “Canta ché ti passa” e “Ridi ché Dio t’aiuta”, cioè “Canta poiché ti passa” e “Ridi poiché Dio t’aiuta”.
fiorella
“Ché bello”…è esatto scriverlo così?Grazie.
Daniele Imperi
Ciao Fiorella, benvenuta nel blog. Trovi la risposta nel punto in cui si parla del “ché” accentato.
Roberta
Mi chiedevo come si debba scrivere il CHE in una frase del genere:
“Ho capito quello che hai detto, il CHE vuol dire che sono una persona sveglia.”
Ha funzione di pronome? Quindi senza accento?
Grazie
Daniele Imperi
Ciao Roberta, benvenuta nel blog.
Va scritto senza accento: “il che” significa “la qual cosa”.
Daniela
Sempre più di frequente trovo “che” messo all’inizio di una frase: é morto l’attore Paperoga Paperoghi. Che nel 1970 aveva vinto l’oscar ecc. Effetto di cachi acerbo.
Daniele Imperi
Anche io trovo “che” a inizio periodo e secondo me è un errore. Il “che” lega la frase successiva alla precedente. Inoltre chi legge potrebbe essere confuso, pensando che abbia valore interrogativo (Che fai?) o esclamativo (Che bello!) o ancora che introduca una subordinata: “Che un uomo come lui fosse…”.