Leggo spesso di blog che chiudono per ferie, proprio come i negozi. Il blogger tende a scrivere un post in cui annuncia la chiusura estiva del suo blog e la ripresa delle attività a settembre. Credo che sia sbagliato e in questo articolo voglio spiegare perché un blog deve continuare a pubblicare anche a luglio e agosto.
Il web non si ferma d’estate
Mentre voi chiudete il vostro blog, gli altri vanno avanti. Scrivono e pubblicano e mantengono i loro accessi inalterati. E anche le loro conversioni. Conquistano posizioni sui motori di ricerca perché hanno prodotto nuovi contenuti, mentre i vostri sono fermi.
È duro riprendere a scrivere
Fermandovi per due mesi avrete perso esercizio nella scrittura, ma soprattutto rischiate di non pubblicare nulla neanche a settembre, perché sicuramente non avete pensato ad aggiornare il vostro calendario editoriale e non avete idee su cosa scrivere.
Perché pubblicare anche d’estate
Qualcuno preferisce chiudere il blog perché nei mesi estivi viene a mancare l’interazione coi lettori che commentano. Non è sempre possibile rispondere ai commenti ricevuti quando si è in viaggio, ma è anche vero che adesso la tecnologia ci dà la possibilità di connetterci ovunque siamo, a meno di non essere in vacanza nel deserto o nelle terre polari.
La mia idea è quindi di scrivere e pubblicare come se luglio e agosto fossero mesi qualunque. In realtà a me piace pensare che siano così perché non amo l’estate né le festività di alcun genere, ma questo è un altro discorso.
Scrivete post non impegnativi
Non è necessario scrivere articoli che richiedano una grande attenzione nei lettori. Potete scrivere post di qualità ma non impegnativi. Gli argomenti di un blog, anche se di nicchia, sono molteplici. Basta usare fantasia e fare leva sulle proprie conoscenze della materia che si tratta.
Pro e contro l’interruzione dei contenuti
Analizziamo quali vantaggi avrà il blog se decide di chiudere per l’estate.
- Riposo: il blogger si riposa. In realtà, quando pubblico d’estate, anch’io mi riposo: scrivo post per tempo e li programmo per l’estate.
- Nessun commento a cui rispondere: non è proprio vero, perché il blog è online e quindi gli altri articoli possono ricevere commenti.
Adesso valutiamo i contro.
- Perdita di visite: è un fatto accertato che se un blog smette di pubblicare gli accessi calano. Naturalmente d’estate si assisterà a un calo di visite, anche se non sempre è vero, ma se non forniamo contenuti non rafforziamo il nostro blog.
- Trascuratezza: il blog apparirà trascurato a chi entra, anche se avete affisso il cartello “Chiuso per ferie”.
- Rischio di ritardare le pubblicazioni: come ho detto prima, al ritorno dalle vacanze si rischia di non aver nulla di pronto e i tempi morti nel blog si allungano.
Per come la vedo io, dunque, ci sono soltanto fattori contrari all’interruzione dei contenuti nei blog durante il periodo estivo.
L’aspetto SEO/SEM sulla chiusura estiva del blog
Arriviamo adesso ad altre questioni che riguardano il blog e la sua chiusura estiva e iniziamo a parlare dell’aspetto SEO e SEM, ossia dei fattori che influenzano il posizionamento del blog sui motori di ricerca.
Se da una parte il posizionamento non è dato soltanto dai contenuti, dall’altra sono i contenuti che permettono a un blog di definirsi all’interno della sua nicchia. Un tempo ero in prima pagina con la parola chiave “web designer”, ma quando ho smesso di pubblicare post in quel blog sono sceso di posizione e adesso non so più che fine ho fatto.
Con Penna blu sono in 33° posizione con la parola chiave secca “scrittura”, almeno nel momento in cui scrivo, 11 aprile. Ma sto fornendo ogni settimana contenuti freschi relativi alla scrittura.
Se quindi non volete perdere visite al vostro blog, se non volete perdere posizioni nei risultati delle ricerche, se volete continuare a esser trovati, scrivete e pubblicate anche d’estate. Potete pensare di scrivere dei post estivi, non tutti i giorni, ma nel mio articolo ho spiegato come si possa usare questa strategia con cautela.
Il blog è vivo
Pensate al vostro blog come a una creatura viva. Settimane fa nel blog QuiCopy è stato pubblicato un articolo sul ciclo di vita dei blog, una metafora che voleva dimostrare l’evoluzione del blog. Ma in realtà un blog è un’entità viva che si nutre di scrittura, dunque scrivete e nutrite il vostro blog.
Chiudete per ferie il blog?
Come vi comportate di solito? Siete soliti chiudere il blog nei mesi estivi? Avete notate cali di visite? E com’è stato riprendere a scrivere e pubblicare nel blog dopo l’estate?
Frank Spada
Arrivi a un punto in cui non vuoi più scrivere, e pensi sia perché non vuoi più ricordare, e allora fai l’IDIOTA immaginando una finzione.
A cosa serve un blog a chi non serve ?
A cosa serve una parola a chi non cerca ?
A cosa serve la memoria?
A vivere.
Daniele Imperi
Bella riflessione, Frank.
Per me credo sia così: il blog mi serve per vivere, ma non perché mi dà da mangiare – non ci guadagno nulla – ma perché è l’unico luogo in cui mi sento bene, in cui posso essere me stesso. E il blog va avanti, perché adesso è l’unica cosa della mia vita che mi dà soddisfazione.
ivana
per me il blog è nato come un hobby ma ora mi impegna tantissimo. Curando un blog di bellezza e di cucina, che vivono di foto, quando vado in ferie non posso stare dietro a tutto, mi devo riposare e, quindi, per avvisare le mie lettrici che non mi leggeranno le avverto. Perderò visualizzazioni ? lettori ? Recupero poi….
Daniele Imperi
Ciao Ivana e benvenuta nel blog.
D’estate qualche visita si perdere per forza e se non pubblichi ne perdi di più. A recuperare ovviamente si può.
Alessandro Madeddu
Basta essere in vacanza in Italia per non potersi connettere, mica c’è bisogno di andare a Vostok in Antartide
Daniele Imperi
Hai ragione perfettamente
Alessandro Madeddu
In ogni caso penso che tu abbia ragione. Magari si può diradare un po’ il ritmo delle pubblicazioni, ma è bene lasciare qualcosa al pubblico anche durante le vacanze. C’è sempre chi è a casa per un motivo o per un altro – perché fa troppo caldo, per esempio – e ha voglia di leggere qualche novità.
Daniele Imperi
Sì, meglio pubblicare meno che per niente.
Giuliana
Concordo, meglio meno che niente. Di certo un’estate intera senza pubblicare alcunché è troppo; di contro, se uno decide di andare in ferie due settimane, è normale che in quei giorni non pubblichi, o pubblichi molto di rado. Come spesso accade, la via di mezzo è quella giusta, almeno secondo la mia opinione.
KINGO
Io ho aperto il blog a giugno, non credo di poterlo mettere in ferie dopo neanche un mese.
Poi, ovviamente, il commerciante che tiene aperto quando gli altri chiudono fa guadagni doppi. Certo, questo vale se consideriamo il blog come una merce. In effetti, tutto dipende da come vediamo il nostro blog. Se e’ un semplice svago, le ferie sono quasi d’obbligo: uno svago continuativo non e’ piu’ uno svago.
Daniele Imperi
No, non puoi mandarlo già in ferie, perché non le hai ancora maturate
Dipende anche dagli obiettivi, concordo. Da come vedi il blog. Per me conta molto, è l’unica cosa che mi appassiona in questo periodo, quindi non posso e non voglio trascurarlo.
Salomon Xeno
Di solito rallento un po’ la programmazione, ma cerco di non lasciare settimane scoperte. Non vedo il blog come un lavoro, quindi non sento il bisogno di prendere ferie da esso!
Daniele Imperi
In effeti non hai torto: se non è un lavoro per te, perché andare in ferie?
MikiMoz
Ciao Daniele.
In passato ho spesso chiuso per ferie. Tipo per un mese o due. Ma come ti avevo detto, il mio blog era ad uso e consumo di una ristretta cerchia di gente, pur essendo pubblico.
Poi, ho creato sempre più delle etichette ad hoc per l’estate, come le “repliche” di vecchi post in chiave aggiornata.
Ora non chiudo più (mi sa che salterò un appuntamento solo a cavallo di ferragosto) e dallo scorso anno il Moz o’Clock esiste anche in versione summer (cambio header mettendone una più free ed estivo).
E ho fatto, come lo scorso anno, un piano preciso per l’estate: reportage, miniracconti noir che vogliono richiamare i fumetti neri anni ’60, le interviste, ricordi del passato e una sorta di diario con musica e foto + un gioco-concorso estivo (a proposito: se vuoi partecipare passa pure!)
Penso che seguirò sempre questa linea, lo scorso anno ha funzionato e grazie ad alcune etichette (tipo i revival dei prodotti del passato) nonostante il fisiologico calo di visite e consensi sul momento, ho visto che il blog ha ricevuto molte visite per quei post… più in là, in autunno, inverno e primavera.
Moz-
Daniele Imperi
Stai gestendo molto bene quel blog, ho visto. Ricevi commenti a non finire, quindi sei apprezzato.
Ottima la pianificazione estiva, sono post leggeri e comunque interessanti. Il calo di visite d’estate è normale, ma se non interrompi le pubblicazioni si sente meno.
MikiMoz
Grazie mille, se lo dici tu che sei un esperto in merito mi sento davvero tranquillo!
Io ho solo un imperativo: divertirmi.
E se divertendomi riesco a divertire e a coinvolgere (anche in estate, sebbene un po’ meno del solito) per me è tanto ^^
Moz-
Daniele Imperi
Le piattaforme per blog consentono di pubblicare “nel futuro”, quindi il problema vacanze non si pone.
Giuliana
Vero anche questo. Forse parlo più per me: personalmente, tra il lavoro e gli altri impegni, non riesco a portarmi avanti con gli articoli, dunque li scrivo e pubblico man mano. Quindi, nel mio caso, il problema si pone.
Daniele Imperi
A fine luglio esce proprio un post su questo aspetto del blogging
Giuliana
Fantastico! Perché conciliare lavoro, pulizie di casa, cucina, impegni extra-lavorativi, lettura, ferie, scrittura sul blog e scrittura di altro genere non è per nulla facile, dunque ogni consiglio è ben accetto. Solo… fino a fine luglio devo aspettare? E’ un’agonia! Non si potrebbe anticipare? Provo a corrompere?…
Daniele Imperi
No, non puoi corrompere, ormai la programmazione è fatta
Però ogni settimana esce almeno un post sul blogging
Cristiana Tumedei
Intanto grazie per l’ennesima citazione, sei gentile
Nemmeno io sono troppo convinta che un blog debba chiudere per ferire, ma credo dipenda dalla natura dello spazio web a cui facciamo riferimento.
Per esempio i blog dei miei clienti non chiudono mai, nemmeno a ferragosto! Basta semplicemente organizzarsi e programmare in anticipo i post. So benissimo che chi è blogger per diletto deve conciliare questa attività con la vita di tutti i giorni, ma esistono diverse soluzioni valide tra cui scegliere.
Diverso è il caso di chi si occupa di blogging per professione, gestendo spazi web suoi o di clienti. Chiaramente non si possono sospendere le pubblicazioni troppo a lungo… sai cosa mi piace dell’estate e di tutti i periodi festivi dell’anno?
Che sono l’occasione valida per sperimentare, per proporre ai lettori soluzioni diverse dal solito oppure tipologie di contenuti di cui si intende verificare l’accoglienza da parte del pubblico.
Ah, ovviamente parlo in riferimento alla mia esperienza professionale nella gestione dei contenuti e della comunicazione digitale. Non certo a quella personale come blogger
Daniele Imperi
Infatti anche secondo me è questione di organizzarsi. E non amo i blog che sospendono le pubblicazioni d’estate.
Hai ragione sulla sperimentazione, io l’ho messa in atto. Sia di domenica, come avevo accennato su Twitter – cosa che verrà annunciata a breve – sia anche per i post estivi. In realtà per i post estivi ho scelto articoli non troppo accademici, almeno credo
Però l’idea di sperimentare qualcosa di nuovo per l’estate la tengo buona per il prossimo anno, grazie
Ferruccio
Non penso nemmeno al “cartello chiuso per ferie”, anzi quest’anno voglio raddoppiare i post proprio il mese di agosto e voglio sperimentare certe cose
Daniele Imperi
Che cosa vuoi sperimentare? O dobbiamo aspettare che escono gli esperimenti?
Lucia Donati
La decisione di chiudere spetta solo al blogger, a seconda delle sue esigenze. Naturalmente c’è da considerare che le visite calano, nel frattempo, e che c’è tutta una serie di svantaggi nel chiudere. Io ho chiuso per un po’ e non mi sembrava che il blog apparisse “trascurato” ( a te sembrava?) perché ci sono comunque molti contenuti, anche se non rinnovati “freschi freschi”. Secondo me aggiornare poco può essere un problema per le visite e tutte quelle cose di cui tu parli, ma anche aggiornare troppo ha i suoi svantaggi per i troppi stimoli di lettura a cui stare dietro; si rischia che chi legge lo faccia in modo superficiale pur di leggere tutto. Non dico che sia sempre così, ma c’è questa possibilità. Senza contare che in una giornata una persona sta solo dietro a blog e social con poco tempo per altre cose importanti. Io la vedo così…
Daniele Imperi
A me danno sempre quella sensazione i blog che non pubblicano per periodo lunghi.
Sul pubblicare tanto, forse hai ragione, però il blogger deve tenere conto soprattutto delle sue esigenze.
Franci
Io rallento a luglio e agosto, ma non voglio smettere di pubblicare del tutto per tutti i motivi che hai ben descritto.
Daniele Imperi
Ciao Franci, benvenuta nel blog.
Fai bene a scegliere questa strategia. Potresti anche pubblicare dei post per segnalare alcuni dei migliori articoli di una categoria, per esempio. Funziona come “riempitivo”, ma è sempre una risorsa utile, specialmente se qualcuno visita il blog per la prima volta.
Franci
si, grazie.Ma pensavo anche di passare questi giorni, nelle pochissime ore che intendo dedicare al blog, a vedere i post , farmi venire idee di aggiornamento e..prendere appunti a proposito.Ho visto che se aggiorni bene un post…..sali eccome:-)
Daniele Imperi
Che intendi per aggiornare un post?
Franci
Se mi vengono delle idee aggiuntive su un post già fatto, aggiorno l’argomento
Il meglio di Penna Blu – Luglio 2013
[…] Continua a leggere Il blog non va in ferie. […]