Ho letto più autori stranieri che italiani. Non so perché, ma mi hanno sempre attratto più le opere estere che quelle nostrane. Forse perché ho letto molti romanzi fantasy o di fantascienza. O forse per i tanti classici dell’800 americani e inglesi che mi hanno sempre affascinato.
Però, quando penso ai grandi scrittori che abbiamo avuto nel passato, mi viene voglia di collezionare e leggere tutti i loro libri. Così mi sono messo a vedere quali grandi nomi del passato nostrano avessi letto.
E sono venuti fuori nomi come Tomasi di Lampedusa, Pirandello, Calvino, Sciascia, Collodi, Salgari e, ultimamente, anche Manzoni. Ricordo le bellissime atmosfere trovate nelle novelle pirandelliane, il magico e indimenticabile Pinocchio, le storie bizzarre e uniche di Calvino, le avventure mozzafiato salgariane, la forza de I promessi sposi.
Ho poi apprezzato i più moderni Camilleri, Eco, Lilli, Guareschi, che mi hanno portato a comprare e leggere altre opere da loro scritte.
Ho letto poi alcuni saggi sulla Seconda Guerra Mondiale e il Fascismo di diversi saggisti italiani.
Soltanto da poco ho scoperto nuovi scrittori del nostro paese, che mi hanno colpito per le storie e per lo stile usato, come Riccardo Coltri, Nicola Lombardi e Graziano Versace.
Forse saranno una quarantina gli autori italiani che ho letto in tutto.
E voi, quanti e quali scrittori italiani avete letto? O quali avete amato di più?
Michela
Ho uno zio che ha tredici anni più di me.
Mi nascondevo dietro la poltrona e lì in quell’angoletto mi sono fatta fuori l’opera omnia di Salgari, col gusto del proibito che pepava tutto… non me lo scorderò mai 
Quando lui stava uscendo dall’adolescenza, io iniziavo ad assaggiare letture un pochino più mature di cappuccetto rosso
Mia nonna convinta di far bene mi proibiva l’accesso ai libri “da grandi” (Verne, Salgari, Burroughs…). Io facevo finta di giocare e rubavo di nascosto quei libri neravigliosi dal salotto, dov’era la librerietta di mio zio…
Daniele Imperi
Addirittura l’oper omnia di Salgari?
A breve parlerò proprio di lui
Marco
Gadda e il pasticciaccio. Silone. Il deserto dei Tartari di Buzzati e Mario Rigoni Stern (quest’ultimo dovrei approfondirlo meglio). Sciascia, certo. Ma nella mia libreria ci sono più stranieri che italiani.
Daniele Imperi
Gadda e Buzzati sono in programma
Gian_74
Calvino è senza dubbio il mio preferito. Altri italiani che mi piacciono parecchio sono Eco, Ammaniti, Benni, Camilleri fra i contemporanei. Poi Sciascia, Pirandello, Verga e diciamo tutti gli autori “scolastici”. Devo ammettere che Salgari lo conosco piuttosto poco.
Diciamo che siano a un buon 40% di italiani (stima fatta totalmente a caso).
Daniele Imperi
Verga è un altro scrittore che devo leggere. Ho letto qualcosa a scuola e m’era piaciuto. Così tempo fa comprai I Malavoglia.
Gian_74
“I Malavoglia” è piuttosto impegnativo, io ti consiglio di iniziare da “vita dei campi” o “novelle rusticane”. Le novelle sono anche ottimi antidepressivi: se hai il morale a terra, leggi un bel “Rosso Malpelo” o “Ciàula scopre la luna” e ti senti subito fortunato.
Daniele Imperi
Rosso malpelo era bellissimo, me lo ricordo. Sì, grazie del consiglio, comincerò dalle novelle