Quando mettere l’apostrofo all’articolo un (e quando no)

Quando scrivere un e quando un’?

Grammatica

Ennesimo errore che si commette nella lingua italiana. Talvolta, c’è chi mette l’apostrofo in maniera arbitraria, senza badare alla logica di quello che fa.

A differenza di quanto accade per l’articolo determinativo, che vuole l’apostrofo ogni volta che ha davanti una parola che inizia per vocale, l’articolo indeterminativo vuole l’apostrofo solo se la parola che comincia con la vocale è di genere femminile.

Articolo determinativo singolare

L’articolo determinativo singolare ha 3 varianti:

  • Il: resta invariato.
  • Lo: la vocale cade quando ha davanti altre vocali (lo asino=l’asino, lo acciaio=l’acciaio).
  • La: idem come sopra (la anatra=l’anatra, la elsa=l’elsa).

Articolo indeterminativo

L’articolo indeterminativo (sempre singolare) ha anch’esso 3 varianti:

  • Un: è maschile e va usato soltanto davanti a parole maschili che iniziano per vocale o che non creano intoppi nella pronuncia. Non si scriverà “un scivolo” né “un zoccolo”, ma si scriverà “un asino“, “un cavallo“, “un bue“, ecc.
  • Uno: è maschile e va usato davanti a parole che iniziano per S impura, Z o davanti a PS, GN, PN. Si scriverà “uno scivolo”, “uno zoccolo”, “uno psicologo”, “uno gnomo”, “uno pneumatico”, ecc.
  • Una: è femminile e va usato per tutte le parole femminili. Se una parola inizia per vocale, allora la “a” di “una” cade e allora ci va l’apostrofo.

Quando va messo l’apostrofo all’articolo “un”?

L’apostrofo va messo soltanto quando la parola dopo l’articolo indeterminativo è femminile e inizia per vocale.

È giusto scrivere:

  • un’immagine
  • un’altra
  • un’anatra.

È sbagliato scrivere:

  • un’altro
  • un immagine
  • un’inizio.

La differenza fra articolo determinativo e indeterminativo è semplice. Mentre non esiste l’articolo “l”, perché quella “l” è soltanto un “lo” o una “la” che hanno subito una troncatura, esiste però l’articolo “un”, che non ha subito troncatura alcuna e può vivere felice senza apostrofo, ma soltanto per il maschile.

Le femminucce, invece, e non per discriminazione, dovranno continuare a indossare l’apostrofo che, anche se non è rosa, dà il giusto colore alla frase.

134 Commenti

  1. Fini tocchi Alati
    venerdì, 4 Febbraio 2011 alle 15:29 Rispondi

    Be’, poi mi dovrai spiegare chi è che ti ha detto che l’apostrofo non è rosa.

    • koko
      venerdì, 8 Maggio 2015 alle 15:24 Rispondi

      Si scrive un ulteriore problema o un’ulteriore problema?

      • Daniele Imperi
        venerdì, 8 Maggio 2015 alle 15:37 Rispondi

        Problema è una parola maschile.

        • Maurizio Candido
          martedì, 28 Giugno 2016 alle 9:36 Rispondi

          che centra “problema”, semmai è “ulteriore” la parola dopo un

          • Daniele Imperi
            martedì, 28 Giugno 2016 alle 9:54 Rispondi

            Certo che è “ulteriore” la parola dopo “un”, ma ulteriore è un aggettivo riferito a problema, parola maschile.
            “Centra” si scrive “c’entra”.

          • Francesco
            domenica, 14 Novembre 2021 alle 17:43 Rispondi

            potevamo risparmiare il commento sessista. Dovevamo spiegare mica ricordare rosa femminucce e blu maschietti, perché i colori non hanno genere. Sarebbe bastato dire al femminile si usa l’apostrofo nell’articolo indeterminativo, ma vero siamo in Italia, non siamo un paese evoluto

            • Daniele Imperi
              lunedì, 15 Novembre 2021 alle 8:05 Rispondi

              Non hai nemmeno capito che era una battuta. E basta con questa storia di vedere il sessismo ovunque.

  2. Daniele Imperi
    venerdì, 4 Febbraio 2011 alle 15:46 Rispondi

    Perché quello rosa sta soltanto fra le parole “t’amo”, come dice quella frase di non so chi :D

    • liliana buatta
      giovedì, 31 Gennaio 2013 alle 19:22 Rispondi

      perchè si dice una iena e non un’iena?

      • Daniele Imperi
        giovedì, 31 Gennaio 2013 alle 19:37 Rispondi

        Perché è impronunciabile e cacofonico “un’iena” e perché non c’è contrasto fra la “a” finale dell’articolo e la “i” iniziale del sostantivo.

        • bea
          venerdì, 5 Novembre 2021 alle 10:34 Rispondi

          però, grammaticalmente non è sbagliato. “iena” è femminile e pertanto si dovrebbe apostrofare.

          • Daniele Imperi
            venerdì, 5 Novembre 2021 alle 12:57 Rispondi

            Ciao Bea, benvenuta nel blog. Non è sbagliato grammaticalmente, ma non si pronuncia né si legge bene un’iena. Né, sentendolo, si capisce che stai dicendo una iena.

    • Giuliana Mariani
      martedì, 7 Luglio 2015 alle 16:22 Rispondi

      La frase è tratta dal “Cirano di Bergerac” di Rostand

      • Daniele Imperi
        martedì, 7 Luglio 2015 alle 16:43 Rispondi

        Ecco chi l’aveva detta :D
        Benvenuta nel blog.

    • Marialaura petrino
      lunedì, 11 Gennaio 2016 alle 20:24 Rispondi

      Ti amo sei bello. “T’ amo
      Ciao rispondimi

      • Daniele Imperi
        martedì, 12 Gennaio 2016 alle 9:33 Rispondi

        Rispondere a cosa?
        T’amo è corretto, ma va scritto senza lo spazio, ovviamente.

  3. MAURIZIO
    martedì, 5 Febbraio 2013 alle 15:34 Rispondi

    Ciao,
    perchè su libri e giornali l’articoli indeterminativo viene usato arbitrariamente ad. es. “una improvvisa disposizione?” grazie.

    • Daniele Imperi
      martedì, 5 Febbraio 2013 alle 15:36 Rispondi

      Perché la lettura è scorrevole sia scrivendo “una improvvisa disposizione?” sia “un’improvvisa disposizione?”

  4. melchiorre schifano
    giovedì, 31 Ottobre 2013 alle 15:27 Rispondi

    Quando il dubbio sull’utilizzo o meno dell’apostrofo mi ha assalito, non pensavo di leggere un tuo post, cosi ben fatto come ogni cosa che scrivi. Grazie Daniele :-)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 31 Ottobre 2013 alle 21:09 Rispondi

      Grazie a te, Melchiorre :)

      • Giulio Salvatori
        sabato, 30 Gennaio 2016 alle 6:21 Rispondi

        Grazie, non Ti conoscevo, busserò spesso alla tua porta

        • Daniele Imperi
          lunedì, 1 Febbraio 2016 alle 9:12 Rispondi

          Ciao Giulio, benvenuto nel blog :)

  5. Michele
    martedì, 10 Dicembre 2013 alle 11:02 Rispondi

    Molto interessante l’articolo, fatto anche in modo chiaro e semplice.

  6. Salvatore Sirena
    venerdì, 3 Gennaio 2014 alle 15:58 Rispondi

    si dice l’uomo oppure l uomo ? grazie

    • Daniele Imperi
      venerdì, 3 Gennaio 2014 alle 16:01 Rispondi

      Ciao Salvatore,
      la lettera “l” da sola non esiste come articolo. Quindi si scrive “l’uomo”.

      • Salvatore Sirena
        sabato, 4 Gennaio 2014 alle 2:19 Rispondi

        grazie…..una discussione che avevo con un amico……avevo ragione io….Grazie…….:)

  7. Francesca
    giovedì, 13 Febbraio 2014 alle 17:44 Rispondi

    Grazie….ricordavo che l’articolo indeterminativo si usava con l’apostrofo solo nel femminile ma scrivendo mi son sorti dei dubbi che grazie a te non ho più….

  8. Deborah Berti
    lunedì, 17 Febbraio 2014 alle 22:23 Rispondi

    Ciao come si scrive “un’apostrofo” o “un apostrofo”? Gara fra amici ;-) grazie

  9. Giulia
    venerdì, 23 Maggio 2014 alle 23:23 Rispondi

    Volevo sapere, ma se il nome è sia maschile che femminile come ad esempio “Angelo” e al maschile si scrive “Un angelo”, se la parola è riferita ad una donna..si apostrofa?

    • Daniele Imperi
      sabato, 24 Maggio 2014 alle 7:25 Rispondi

      Angelo è maschile, quindi non va apostrofato. Si scrive quindi “quella donna è un angelo”.

  10. VERONICA
    mercoledì, 4 Giugno 2014 alle 12:28 Rispondi

    Scusami ma un ultima oppure un’ultima?

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 4 Giugno 2014 alle 12:44 Rispondi

      Ciao Veronica, benvenuta nel blog.

      Se leggi il post, troverai la risposta. È molto chiara.

  11. gaetano
    sabato, 26 Luglio 2014 alle 22:18 Rispondi

    salve sono un uomo di 62 anni e vorrei documentarmi e sapere di più sulla scrittura italiana soprattutto nella punteggiatura come apostrofo dove si deve mettere o non si deve mettere, comunico che io o fatto la 5 elementare ma mi piace aggiornarmi sarei felice di un suo aiuto in attesa di una sua risposta le do i miei saluti

    • Daniele Imperi
      lunedì, 28 Luglio 2014 alle 7:44 Rispondi

      Salve Gaetano, benvenuto nel blog. A questa pagina: http://pennablu.it/grammatica/ ci sono altri articoli sulle regole grammaticali che possono esserle utili, sia sull’apostrofo sia sulla punteggiatura. Mi faccia sapere se le sono stati utili.

  12. Alessia
    venerdì, 19 Settembre 2014 alle 15:53 Rispondi

    Salve,
    Sempre in merito all’articolo indeterminativo: se tra l’articolo e il sostantivo si aggiunge un aggettivo la regola è la stessa? Ad es.
    “un’importante fonte di guadagno” o “un altissimo albero”?

    • Daniele Imperi
      venerdì, 19 Settembre 2014 alle 16:01 Rispondi

      Ciao Alessia, benvenuta nel blog.

      Certo, perché l’aggettivo è sempre declinato al femminile. Quindi “un’amara risposta”, “un astuto ladro”, “un’esatta deduzione”, “un’estenuante corsa”, ecc.

  13. Elisabetta
    giovedì, 16 Ottobre 2014 alle 15:28 Rispondi

    Per caso ho trovato questo blog. Sono italiana ma nata e cresciuta in Germania e quindi sull’italiano ho più di qualche dubbio. Comunque il tuo blog mi sembra una rivelazione. Grazie!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 16 Ottobre 2014 alle 15:37 Rispondi

      Ciao Elisabetta, benvenuta nel blog e buona permanenza :)

  14. gianfranco
    domenica, 16 Novembre 2014 alle 18:41 Rispondi

    da quando c’e internet non leggo più………..e ogni tanto mi assalgono dubbi atroci ! grazie al post ne ho dissipati alcuni

    • Daniele Imperi
      domenica, 16 Novembre 2014 alle 19:05 Rispondi

      Ciao Gianfranco, benvenuto nel blog.
      Se clicchi sl tag Grammatica a fine post, troverai altri articoli che magari ti saranno di aiuto.

  15. patrizia
    mercoledì, 19 Novembre 2014 alle 11:23 Rispondi

    bello semplice utile!
    Pat

  16. Sara
    domenica, 7 Dicembre 2014 alle 12:33 Rispondi

    Ciao Daniele,

    Fortunatamente non ho mai sbagliato gli apostrofi, evidentemente i miei maestri di scuola elementare hanno fatto un buon lavoro.

    Ho sempre avuto dei dubbi, però, sull’utilizzo dell’apostrofo quando, tra l’articolo e il sostantivo, vi è un aggettivo. Ti faccio un esempio per spiegarti meglio:

    Un ulteriore cambiamento
    Un’ulteriore catastrofe

    Per logica penso di dover utilizzare l’apostrofo basandomi sul genere del sostantivo, quindi come scritto sopra, ma è corretto? Oppure a fare la differenza, è proprio l’aggettivo e in questo caso “ulteriore”? Gli aggettivi però non hanno “sesso”…

    Riusciresti a risolvermi questo dubbio? Grazie mille, Sara

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 10 Dicembre 2014 alle 11:38 Rispondi

      Ciao Sara,
      l’aggettivo, in quel caso, deve concordare con il sostantivo a cui si riferisce. Quindi ulteriore diventa femminile davanti a catastrofe: Un’ulteriore catastrofe.

  17. Sara
    sabato, 20 Dicembre 2014 alle 9:17 Rispondi

    Grazie mille Daniele,
    Dubbio risolto una volta per tutte! Gentilissimo. :)

    Sara

  18. raffaele
    giovedì, 8 Gennaio 2015 alle 12:13 Rispondi

    Salve
    discussione con figli e nipoti per la scrittura esatta di ” un altro” ; corretto , come dico io e come leggo qui.ma lo strano è che un nipote ha consultato internet (non so quale sito ma sto indagando) e la risposta è stata : un’ altro!!!!!!!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Gennaio 2015 alle 12:44 Rispondi

      Ciao Raffaele e benvenuto nel blog.
      Bisogna consultare una grammatica o un dizionario, internet è troppo vago e soprattutto è aperto a tutti, ignoranti compresi. “Un altro” si scrive senza apostrofo.

  19. Giovanni
    sabato, 10 Gennaio 2015 alle 9:32 Rispondi

    Io invece sono capitato su questo sito cercando qualche eccezione mentre stavo leggendo un articolo su ansa che riporta “un’articolo” :-)

    “L’ho scritta io, così come anche un’articolo che ha aumentato le pene rispetto al testo previsto dal Tesoro”.

    Fonte:
    ansa.it/sito/notizie/politica/2015/01/09/-fisco-renzi-norma-sul-3-lho-scritta-io-_9efe5eda-f1e2-456f-a6ba-21c239d4261a.html

    • Daniele Imperi
      sabato, 10 Gennaio 2015 alle 10:45 Rispondi

      Ciao Giovanni e benvenuto.
      Bisogna vedere se l’errore è del cosiddetto premier o del giornalista. Se il giornalista ha sentito quella frase dal premier e l’ha scritta, allora è un ignorante, come lo è il premier se l’ha scritta lui :)

  20. Daniela Vighesso
    domenica, 11 Gennaio 2015 alle 8:20 Rispondi

    Buongiorno.Io sono capitata per caso su questo blog, mentre cercavo di capire se l’articolo indeterminativo davanti alla parola estraniamento (senza aggettivi) vuole l’apostrofo. Mi è sembrato di capire di no.
    Questo blog è utilissimo e molto ben fatto con delle spiegazioni chiare e brevi. Io ho già pubblicato un libro e solo quando finalmente ( dopo tanta fatica!) l’ho avuto tra le mani mi sono accorta di aver commesso molti errori, soprattutto di punteggiatura. In questo periodo sono in fase di revisione del testo in prospettiva di una ristampa; terrò presente questo blog.

    • Daniele Imperi
      domenica, 11 Gennaio 2015 alle 8:46 Rispondi

      Ciao Daniela e benvenuta.
      Si scrive infatti un estraniamento, perché la parola è maschile.
      Per quanto riguarda il tuo libro, ti consiglio di farlo visionare a un editor prima di pubblicarlo.

  21. rosalba adamo
    lunedì, 6 Aprile 2015 alle 16:57 Rispondi

    Molto interessante. Io sono scolastica mente ignorante (scolastica mente viene fuori dalla tastiera divisa in sue parole) però leggo tantissimo. Ieri stavo leggendo quando mi son ritrovata la parola un automobile. ..mi sono automaticamente bloccata e il dubbio atroce mi ha assalita “ma nn ci vuole l’apostrofo? Mi son detta di si poi….il dubbio. Ho letto il tuo articolo ed ho capito di aver ragione, vero?

    • Daniele Imperi
      martedì, 7 Aprile 2015 alle 8:35 Rispondi

      Ciao Rosalba, benvenuta nel blog.
      Sì, su un’automobile ci vuole l’apostrofo. Un tempo però no, perché automobile era una parola maschile. In un romanzo si Salgari, credo, ho trovato “gli automobili”.

  22. koko
    venerdì, 8 Maggio 2015 alle 16:05 Rispondi

    Essendo una persona molto insicura, a volte mi vengono dei dubbi atroci sulla punteggiatura e sui verbi. Mi capita spesso di bloccarmi davanti alle persone mentre parlo, perché mi vengono dei dubbi sui verbi e mi si blocca il cervello. Non puoi capire quanto soffro su questa cosa!!! Come posso risolverla?
    Grazie per il suggerimento e buona giornata.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 8 Maggio 2015 alle 16:10 Rispondi

      Il problema dei verbi si risolve leggendo molto e anche ripassando la grammatica, dove ci sono esempi. Ma nella lingua parlata di solito si passa sopra ai vari errori. Io con gli amici parlo in modo quasi sgrammaticato…

  23. Bianca Zingara
    mercoledì, 22 Luglio 2015 alle 10:23 Rispondi

    Avete scritto una cosa contraddittoria “immagine” e’ elencata nel giusto e nell’errato

    È giusto scrivere:

    un’immagine
    un’altra
    un’anatra.
    È sbagliato scrivere:

    un’altro
    un immagine
    un’inizio.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 22 Luglio 2015 alle 12:52 Rispondi

      Ciao Bianca, dove vedi “immagine” inserito nel giusto e nello sbagliato? Il tuo elenco è identico al mio.

  24. Maurizio
    venerdì, 14 Agosto 2015 alle 13:38 Rispondi

    Complimenti. Articolo chiaro, semplice e ben scritto.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 14 Agosto 2015 alle 14:18 Rispondi

      Grazie e benvenuto nel blog.

  25. Isabella Grande
    mercoledì, 30 Settembre 2015 alle 0:04 Rispondi

    Grazie moltissimo, Daniele!
    È un piacere consolidare le origini della lingua! Isabella

  26. marco
    martedì, 3 Novembre 2015 alle 23:39 Rispondi

    Per me con la storia della cacofonia, hanno reso la lingua italiana ancora più incasinata, di quello che poteva essere già di per se: Un’anatra, una iena, oppure un secondo, uno scoiattolo. Ma che bel casino animalesco, una lingua animalesca.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 4 Novembre 2015 alle 9:05 Rispondi

      Ciao Marco, benvenuto nel blog. Non capisco perché dovrebbe essere incasinata la nostra lingua. Il problema è la scorrevolezza delle parole. “Una anatra” è meno scorrevole di “un’anatra” e “un’iena” non è certo scorrevole da pronunciare rispetto a “una iena”.

  27. Daniela Vighesso
    mercoledì, 4 Novembre 2015 alle 9:19 Rispondi

    Non capisco questo commento di Marco (benvenuto), sono forse più scorrevoli “uno secondo” e “un scoiattolo”? Lingua animalesca? Forse Marco confonde l’incasinatura di una lingua con le eccezioni? Quanto al numero di eccezioni, l’italiano mi sembra molto povero rispetto, per esempio, al francese, dove le eccezioni non riguardano solo l’eufonia e la scorrevolezza ma anche gli accenti e l’ortografia .

  28. Nicola
    giovedì, 19 Novembre 2015 alle 12:54 Rispondi

    Scusami una domanda.
    Ci va l’apostrofo sella parola sei un’incivile?

    • Daniele Imperi
      giovedì, 19 Novembre 2015 alle 12:56 Rispondi

      Dipende: chi è incivile, un uomo o una donna?
      In base alla risposta potrai capire se ci va o meno.

      • Nicola
        giovedì, 19 Novembre 2015 alle 12:59 Rispondi

        Il discorso è fatto tra me e un uomo. Gli ho scritto che per me lui è un’incivile. Lui ha iniziato a dirmi che dopo un, non ci va l’apostrofo.
        Io da quello che mi ricordo le parole che finiscono con e ed a sono parole che ci vanno l’apostrofo davanti. Ma potrei sbagliarmi

        • Daniele Imperi
          giovedì, 19 Novembre 2015 alle 13:07 Rispondi

          Una domanda: hai letto l’articolo? Perché nell’articolo che ho scritto ho spiegato quando va usato l’apostrofo.

          • Nicola
            giovedì, 19 Novembre 2015 alle 13:10 Rispondi

            Scusa non avevo visto bene

  29. Anna
    martedì, 5 Gennaio 2016 alle 14:52 Rispondi

    Ciao Daniele,
    complimenti per il prezioso aiuto che offri a chi lo cerca.

    Il mio dubbio arriva da un testo che sto studiando. Ora, nell’introduzione leggo: Vittoria Colonna era un’autorevole giudice.
    Lì per lì mi si sono drizzati i capelli perché l’articolo un è riferito a giudice che, pur avendo valore semantico neutro, rimane maschile.
    Però, riflettendoci, è anche vero che un precede autorevole, comunque neutro, ma connotabile nel genere proprio grazie all’articolo indeterminativo che, se usato al femminile, necessita ovviamente dell’elisione.

    Dunque, una autorevole giudice o un autorevole giudice?

    Io, d’istinto userei un perché, ovviamente, non si dice una giudice, tuttavia l’aggettivo nel mezzo lo richiede.

    Mi sono detta che se l’aggettivo fosse anziana, noi diremo comunque – rispetto a una donna- : è un anziano giudice, non un’anziana giudice…

    Dunque che si fa? …Un giudice autorevole? :D
    È evidentemente la soluzione più corretta, ma se volessimo lasciare la frase così com’è?

    Purtroppo il testo non è tratto da un manuale, ma dagli appunti di un’amica.

    Grazie e perdona il delirio!

    Anna

    • Daniele Imperi
      martedì, 5 Gennaio 2016 alle 15:02 Rispondi

      Ciao Anna, grazie e benvenuta nel blog.
      Bella domanda. Secondo me la frase corretta è “Vittoria Colonna era un autorevole giudice”. Autorevole è un aggettivo che deve concordarsi con il sostantivo a cui è riferito, quindi in questo caso al maschile. Il Treccani ne parla qui: http://www.treccani.it/vocabolario/giudice/ e dice che il femminile è di uso familiare, quindi non propriamente corretto (forse è limitato alla lingua parlata).
      Allo stesso modo io potrei scrivere: “Mario Rossi è un’ottima sentinella”, non posso scrivere “Mario Rossi è un ottimo sentinella”, perché è sbagliato e suona anche male. Non sto dando a Mario una connotazione femminile, come non ne do una maschile a Vittoria.

      • Anna
        martedì, 5 Gennaio 2016 alle 15:14 Rispondi

        Dunque dobbiamo voler bene all’istinto, perché porta quasi sempre sulla strada giusta.
        Ragionandoci, sì, si arriva a questa conclusione.

        Treccani rules! :)

        Grazie, mi hai tolto un’incertezza.

        Buon lavoro!
        E complimenti, accidenti, fai un sacco di cose!

  30. Barbara
    domenica, 17 Gennaio 2016 alle 10:39 Rispondi

    Grazie Daniele complimenti !

    • Daniele Imperi
      lunedì, 18 Gennaio 2016 alle 9:16 Rispondi

      Ciao Barbara, grazie a te e benvenuta nel blog :)

  31. Konstantina
    martedì, 23 Febbraio 2016 alle 21:10 Rispondi

    Ciao Daniele.
    Scrivi “Uno: è maschile e va usato davanti a parole che iniziano per S”. Questo è parzialmente vero. Per esempio si dice uno scivolo, ma non si dice uno sapone. Penso che sia più giusto dire che l’articolo uno va usato davanti alle parole che iniziano per S impura (sp, st ecc.). Nella stessa categoria rientrano anche le parole che iniziamo per PS e GN.
    Grazie e complimenti per il blog,

    Konstantina

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 24 Febbraio 2016 alle 8:22 Rispondi

      Ciao Konstantina, benvenuta nel blog.
      Hai ragione, è troppo generico come ho scritto. Modifico, così è più chiaro. Uno va usato anche nella parola “pneumatico”.

  32. ROMINA
    venerdì, 29 Aprile 2016 alle 10:43 Rispondi

    Ciao, come si scrive se devo dire : degli angeli opp degl’angeli??
    Grazie
    Romy

    • Daniele Imperi
      venerdì, 29 Aprile 2016 alle 11:55 Rispondi

      Ciao Romina, di solito è meglio scrivere “degli angeli”. Usi l’altra forma in poesia.

      • ROMINA
        venerdì, 29 Aprile 2016 alle 15:40 Rispondi

        Grazie immaginavo , ma la maestra di italiano di mia figlia continua ad insistere che si apostrofa…

        • Daniele Imperi
          venerdì, 29 Aprile 2016 alle 15:55 Rispondi

          La maestra è un po’ troppo poetessa :)
          Se segnala come errore “degli angeli”, sta sbagliando di grosso. Certi insegnanti dovrebbero imparare la grammatica e soprattutto come si insegna.

  33. DANIELE MAURIZIO
    sabato, 4 Giugno 2016 alle 9:52 Rispondi

    “esiste però l’articolo “un”, che non ha subito troncatura alcuna e può vivere felice senza apostrofo,….”: in quel “subito” ci va l’accento sulla i!

    • Daniele Imperi
      lunedì, 6 Giugno 2016 alle 9:01 Rispondi

      Ciao Daniele, benvenuto nel blog. L’accento in mezzo alle parole non ci va. Nell’italiano l’accento va messo sempre sull’ultima lettera, come in città, più, ecc.
      Nella frase che hai citato, poi, è impossibile confondere il participio del verbo subire con l’avverbio.

  34. Ale
    giovedì, 23 Giugno 2016 alle 10:43 Rispondi

    Domandina.
    Ricordo che a scuola mi dissero anni fa (secoli fa) che l’apostrofo non va usato in casi particolari, quando alcune parole iniziano con il dittongo “io”, come “iodio”.
    E’ giusto scrivere “all’iodio” o è più corretto “allo iodio” , “l’iodio” o “lo iodio” ? Il dubbio mi viene in quanto nel parlato non è eliso.
    Ultimamente nei siti ministeriali mi sono imbattuto in “Cassano all’Ionio” invece dello storico “Cassano allo Ionio”, cosa che ha creato alcuni problemi alle banche dati.
    Grazie.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 23 Giugno 2016 alle 11:06 Rispondi

      Ciao Alessandro, benvenuto nel blog. In quei casi infatti non è corretto scrivere “l’iodio”, perché non facilità la lettura, e neanche nella lingua parlata si dice così. È più scorrevole dire “lo iodio”. I siti ministeriali avrebbero bisogno di un buon copywriter.

  35. Michele
    mercoledì, 17 Agosto 2016 alle 23:49 Rispondi

    Si scrive un’invenzione , una invenzione un invenzione? Io credo con l’apostrofo. …..grazie

    • Daniele Imperi
      giovedì, 18 Agosto 2016 alle 16:36 Rispondi

      Ciao Michele, benvenuto nel blog. Le prime due sono corrette.

  36. Adriana
    lunedì, 10 Ottobre 2016 alle 7:11 Rispondi

    Buongiorno Daniele,vorrei fugare un dubbio.
    Riferito a me stessa,è corretto dire:
    “Sono un’egoista.”
    Egoista è un aggettivo sia maschile che femminile,no?

    • Daniele Imperi
      lunedì, 10 Ottobre 2016 alle 8:13 Rispondi

      Buongiorno Adriana, benvenuta nel blog.
      Sì, è giusto scrivere “sono un’egoista” se è riferito a una donna. Come per “entusiasta”, ci va l’apostrofo se è espresso al femminile.

  37. Thea Balocco
    mercoledì, 16 Novembre 2016 alle 18:55 Rispondi

    Lo astuccio anziche’ L’astuccio, e’ grammaticalmente esatto?

    • Daniele Imperi
      giovedì, 17 Novembre 2016 alle 8:15 Rispondi

      Ciao Thea, benvenuta nel blog. Grammaticalmente è corretto, ma chi dice “lo astuccio”? Si insegna ai bambini per fargli capire che astuccio è maschile e vuole l’articolo “lo”, ma nessuno scrive e pronuncia “lo astuccio”.

  38. Alessandra
    martedì, 14 Febbraio 2017 alle 17:24 Rispondi

    Ciao,mi aiuteresti a spiegare in maniere molto semplice a mia figlia l’apostrofo??

    • Daniele Imperi
      martedì, 14 Febbraio 2017 alle 17:31 Rispondi

      Ciao Alessandra, benvenuta nel blog.
      Quanti anni ha tua figlia? Va già a scuola, immagino.
      L’apostrofo è un segno che sostituisce una vocale e quindi unisce due parole: “la amica” diventa “l’amica”, “un anatra” diventa “un’anatra”, “lo albero” diventa “l’albero”, ecc.
      Si mette per rendere più facile la lettura delle parole.
      Spero ti sarà d’aiuto.

  39. Alessandra
    martedì, 14 Febbraio 2017 alle 17:42 Rispondi

    Ciao grazie,fa la seconda elementare,ti ho scritto un’email in privato è ti ho spiegato il nostro problema.grazie mille

  40. Gisella
    martedì, 18 Aprile 2017 alle 10:56 Rispondi

    Desideravo una sua opinione sull’uso dell’ apostrofo in l’ho o l’hai.
    io penso che visto che si ricorre all’uso dell’apostrofo quando ci ritroviamo in presenza di due vocali di seguito come per es: come era/ com’era? oppure alla alba / all’alba, nel caso di l’ho o l’hai c’è di mezzo la lettera “h” allora si dovrebbe scrivere lo hai oppure lo ho?
    Grazie, cordiali saluti.

    • Daniele Imperi
      martedì, 18 Aprile 2017 alle 11:10 Rispondi

      Ciao Gisella, benvenuta nel blog. La H è una consonante muta, e si può anche omettere l’apostrofo. Quindi è corretto scrivere sia “lo hai detto” sia “l’hai detto”. Meglio però scrivere “l’ho detto” perché più scorrevole di “lo ho detto”.

  41. Franco
    venerdì, 21 Aprile 2017 alle 9:41 Rispondi

    Buon giorno una domanda sto notando che molti scritti su Facebook appaiono con la L maiuscola con spazio e senza apostrofo ma è giusto? Esempio L anatra anziché l’anatra.
    Grazie

    • Daniele Imperi
      venerdì, 21 Aprile 2017 alle 10:16 Rispondi

      Ciao Franco, benvenuto nel blog. L’apostrofo ci vuole anche se l’articolo è maiuscolo. Facebook non può essere preso come esempio di scrittura corretta :)

  42. Luca
    venerdì, 8 Dicembre 2017 alle 23:15 Rispondi

    Ciao, Google mi ha portato qui perché stavo cercando come declinare un angelo al femminile. Ho già letto la risposta che hai dato, e mi scuso se forse questo non è lo spazio corretto (ho cercato in altre pagine del sito ma non riesco a trovare uno spazio apposito).

    Il mio problema. Sto scrivendo un racconto su un angelo con chiare fattezze femminili. So che l’angelo è senza sesso e si coniuga al maschile, ma il mio sarebbe proprio un angelo/donna. Senz’altro eviterò di chiamarlo/a “angela” (tipo “l’angela entrò dalla finestra”) che fa tanto parrucchiera di Viale Monza. Ma quindi tutti i suoi aggettivi saranno al maschile? Tipo: “l’angelo entrò dalla finestra, era bello, aveva i capelli lunghi e un seno prosperoso” (non è che voglio fare un porno eh, è solo per chiarire l’idea ;-)). Oppure al femminile? Tipo “l’angelo era bella”… mmmhhh no, non mi convince. Credo sia meglio al maschile, ma a questo punto anche quando lo/la chiamo per nome? Perché ad esempio solo col nome senza angelo funzionerebbe di più al femminile: tipo “Yeiayel era bella”. Però non so se ha senso usare il maschile quando il soggetto è “l’angelo” e il femminile è “Yeiayel”, mi sa che creerebbe confusione. Oppure a sto punto coniugare tutto al femminile: “l’angela Yeiayelera bella”. Mah…

    • Daniele Imperi
      sabato, 9 Dicembre 2017 alle 8:39 Rispondi

      Ciao Luca, benvenuto nel blog. La parola angelo è maschile, e gli angeli non hanno sesso, ciò non toglie che in una storia, come in un film, anzi specialmente in un film, l’angelo debba comunque essere descritto/interpretato. Secondo me dovresti prima di tutto studiare la mitologia che sta dietro gli angeli, suppongo quindi leggere tutto ciò che è scritto sulla Bibbia al riguardo, poi usare degli accorgimenti per far capire che l’angelo ha fattezze femminili. In “realtà” un angelo, non avendo sesso, non ha fattezze né maschili né femminili, quindi bisogna anche stabilire o capire perché l’angelo della tua storia le abbia. Se deve avere per forza fattezze femminili, allora devi farlo capire quando l’angelo compare per la prima volta nella storia.
      “L’angelo entrò dalla finestra. Era una creatura di aspetto femminile, bella, con capelli lunghi e un seno prosperoso”, tanto per fare un esempio.

  43. GISELLA
    giovedì, 4 Gennaio 2018 alle 14:01 Rispondi

    Salve, mi hanno corretto perché scrivo ” l’ho detto” apostrofando il verbo avere, mi dicono che essendo le due vocali di ” lo ” e ” ho ” separate dalla lettera “h” non bisogna apostrofare, tu cosa ne pensi? Grazie.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 4 Gennaio 2018 alle 14:03 Rispondi

      “L’ho detto” è corretto, come è anche corretto scrivere “lo ho detto”.
      La H è muta, quindi è come se scrivessi “lo o”, che secondo me è meglio rendere con l’apostrofo.

  44. Monique
    sabato, 6 Gennaio 2018 alle 12:36 Rispondi

    c’è il plurale di orchestra nell’articolo determinativo?🤔

    • Daniele Imperi
      domenica, 7 Gennaio 2018 alle 8:20 Rispondi

      Ciao Monique, benvenuta nel blog. Certo che esiste, si può dire “le orchestre”. Intendevi questo?

  45. Francesca Rita d'Angelo
    martedì, 6 Febbraio 2018 alle 17:22 Rispondi

    Ciao Daniele…oggi ho scritto un messaggio parlando di un medico..e ho usato la parola analfabeta (un analfabeta)..senza apostrofarla. È corretto secondo te?…Complimenti per la chiarezza del tuo blog.

    • Daniele Imperi
      martedì, 6 Febbraio 2018 alle 17:26 Rispondi

      Ciao Francesca Rita, grazie e benvenuta nel blog.
      È corretto, perché il medico è, appunto, maschile.

  46. Francesca Rita d'Angelo
    martedì, 6 Febbraio 2018 alle 17:32 Rispondi

    Grazie infinite Daniele…purtroppo la nostra Lingua è complicata..e i dubbi vengono…ma io l’adoro e vorrei saperne sempre di più. Ora ho trovato dove fugare ogni dubbio. A presto allora 😊

  47. Paolo Capomagi
    giovedì, 9 Maggio 2019 alle 1:48 Rispondi

    Salve! Mi chiamo Paolo Capomagi e scrivo da Osaka. Vivo in Giappone. Grazie mille per la rubrica sulla lingua italiana. Alcuni giapponesi mi hanno chiesto com’è nata questa regola (un impiegato un’impiegata). In breve: chissà chi avrà deciso che per il maschile l’apostrofo non si deve mettere…e per quale motivo? Così, a livello di curiosità, vorrei saperlo anch’io! Grazie per l’attenzione!

    • Daniele Imperi
      giovedì, 9 Maggio 2019 alle 7:00 Rispondi

      Ciao Paolo, benvenuto nel blog. È spiegato nella parte “Articolo indeterminativo”, dove faccio gli esempi con le forme un, uno, un’.

  48. Executive Chef Francesco de Francesco
    giovedì, 10 Ottobre 2019 alle 11:15 Rispondi

    Durante i miei corsi sul marketing della ristorazione spesso ci fermiamo a parlare di Comunicazione e ovviamente di errori nelle inserzioni. Gli apostrofi sono il dilemma di tutti e quello dell’articolo Uno/un in particolare modo.

    Ecco, ora so che posso indirizzare su questa pagina tutti i dubbiosi :)

    Buon lavoro :)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 10 Ottobre 2019 alle 12:02 Rispondi

      Ciao Francesco, ben trovato nel blog :)
      Sì, quell’errore è molto frequente, purtroppo.

  49. Anna
    lunedì, 30 Marzo 2020 alle 16:18 Rispondi

    Un errore si apostrofa

    • Daniele Imperi
      lunedì, 30 Marzo 2020 alle 16:23 Rispondi

      Ciao Anna, benvenuta nel blog. È una domanda? Un errore è maschile, quindi non si apostrofa. Vedi la parte “Articolo indeterminativo”.

  50. MILENA MAGGI
    venerdì, 27 Novembre 2020 alle 22:35 Rispondi

    Ciao Daniele! Dopo aver scritto “nessun’evidenza” ed aver premuto invio, mi è venuto il dubbio… con o senza apostrofo? Il tuo blog mi dà ragione, ricordavo la regola dai tempi della scuola, ma su internet trovo solo unA evidenza… Sono ammessi entrambi, forse? E se sì, perchè?

    • Daniele Imperi
      sabato, 28 Novembre 2020 alle 9:37 Rispondi

      Ciao Milena, benvenuta nel blog. “Nessuno” proviene da “ne ipse unus” o da “nec unus”, comunque c’è di mezzo “unus”, quindi “uno”: dunque, valgono le stesse regole per gli articoli un, uno, una.
      L’apostrofo ci va.

  51. Ludovica Pia
    giovedì, 21 Gennaio 2021 alle 11:32 Rispondi

    Ho un dubbio.
    Si scrive una analisi o un’analisi.
    (Titolo per la tesi)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 21 Gennaio 2021 alle 11:51 Rispondi

      Ciao Ludovica, benvenuta nel blog.
      Sono corrette entrambe le forme, ma “Un’analisi” è più scorrevole da leggere.

  52. paolo nichi
    sabato, 15 Maggio 2021 alle 20:32 Rispondi

    Ciao, per le parole di genere comune ossia che non hanno un maschile o un femminile es, analfabeta, se la frase è Paolina è un’analfabeta oppure Paol. è un analfabeta? La regola grammaticale qual è?

    • Daniele Imperi
      lunedì, 17 Maggio 2021 alle 8:30 Rispondi

      Ciao Paolo, benvenuto nel blog. “Analfabeta” è sia maschile sia femminile, quindi l’articolo indeterminativo “un” deve accordarsi con il genere cui è riferito “analfabeta”: Paolina è un’analfabeta.

  53. leo
    giovedì, 27 Maggio 2021 alle 19:49 Rispondi

    Per quanto riguarda “un’altra” nel caso di un’altra persona di sesso maschile, serve l’apostrofo oppure no in questo caso visto che “altra persona” è riferita ad un uomo? quale regola si applica in casi del genere? Grazie mille

    • Daniele Imperi
      venerdì, 28 Maggio 2021 alle 8:04 Rispondi

      Ciao Leo, benvenuto nel blog. “Persona” è femminile, a prescindere che sia riferito a un uomo o a una donna, quindi l’articolo “un” va concordato con persona, dunque “un’altra persona”. Esempio: “Quell’uomo è un’astuta persona”.

      • Leo
        venerdì, 28 Maggio 2021 alle 12:44 Rispondi

        Grazie mille di cuore per il chiarimento.

  54. Lucia Lojacono
    lunedì, 20 Settembre 2021 alle 12:40 Rispondi

    audioclip
    Clip è femminile, quindi un’audioclip ?

    • Daniele Imperi
      lunedì, 20 Settembre 2021 alle 12:46 Rispondi

      Ciao Lucia, benvenuta nel blog. Clip è femminile nel significato di fermaglio, mentre nel senso che chiedi è maschile. Il primo esempio è videoclip, poi sono anche nati gli audioclip.

      • Lucia Lojacono
        lunedì, 20 Settembre 2021 alle 12:55 Rispondi

        Grazie !
        Quindi un audio clip…o, meglio, unendo, un audioclip ?

        • Daniele Imperi
          lunedì, 20 Settembre 2021 alle 13:00 Rispondi

          Dal momento che esiste videoclip, credo vada bene audioclip, anche se i dizionari online non riportano il neologismo.

          • Lucia Lojacono
            lunedì, 20 Settembre 2021 alle 13:05 Rispondi

            Infatti, i dizionari online non contengono il sostantivo, ma per analogia con videoclip concordo si possa usare,
            Grazie ancora per il riscontro !

  55. Ruggero
    lunedì, 25 Ottobre 2021 alle 0:59 Rispondi

    sono italiano, ma vissuto una vita intera in giro per il mondo (tutti i continenti) per lavoro, francofono, tornato in Italia, povero me, parlo varie lingue, ma penso che ci siano poche lingue difficili come la nostra, stasera ho imparato gli apostrofi, ora mi sono ubriacato di parole, le vedo volteggiare attorno a me e cerco di afferarle mentre passano per poter comunicare.
    Grazie mi sei di un grandissimo aiuto.

    • Daniele Imperi
      lunedì, 25 Ottobre 2021 alle 8:17 Rispondi

      Ciao Ruggero, benvenuto nel blog. L’italiano è difficile, anche per chi, come te, lo ha parlato poco. Qui troverai diversi articoli sulla grammatica.

  56. Ruggero
    martedì, 26 Ottobre 2021 alle 17:03 Rispondi

    Grazie
    Leggevo molto i Promessi Sposi dalla mia più giovane età.
    Mi sono fatto una analisi su una complicazione, esempio:
    battiscafo e motoscafo si pronunciano in un modo perché sono due parole italiane, mentre piroscafo ha una fonetica diversa causa che è una parola greca, giusto?
    Però ci sono parole che si dice hanno un accento e dunque si pronuncia diversamente al suo sinonimo (ancora e ancora) ad esempio, per queste due parole non ho più problemi, ma per altre, ci perdo tutto il mio latino.
    I problemi sono le lettere doppie, non so mai quando e dove metterle e non riesco mai a definire le parole capello e cappello.
    Scusa il disturbo

    • Daniele Imperi
      martedì, 26 Ottobre 2021 alle 17:14 Rispondi

      In realtà anche batiscafo viene dal greco antico, ma non so perché le 2 parole abbiano una pronuncia diversa.
      Per le parole capéllo e cappèllo aiutati con gli accenti: sono diversi. In che senso non riesci a definire quelle parole?

  57. Ruggero
    martedì, 26 Ottobre 2021 alle 17:22 Rispondi

    capello e cappello è diffile per me capire quando si tratta dei peli sulla testa, ora parlo solo quattro lingue, in tutte mi reputo una persona che tenta il perfezionismo linguistico, ci arrivo in francese e tedesco, le altre molto meno, l’italiano è una mia lingua acquisita, dopo una operazione non parlo l’italiano al mio risveglio :)
    comunque tii seguo da tempo

  58. Sandra Pascoletti
    sabato, 13 Novembre 2021 alle 17:51 Rispondi

    Ciao, mi trovo di fronte ad un dilemma. Insegno italiano ad una signora e il suo mesteiere tradotto in italiano è agente di commercio. Mi viene il dubbio se è corretto che la signora dica: Sono un’agente di commercio. Secondo me sì. Ma vorrei chiedere conferma a te.

    • Daniele Imperi
      domenica, 14 Novembre 2021 alle 16:23 Rispondi

      Ciao Sandra, benvenuta nel blog. Sì, è corretto. Agente è sia maschile sia femminile.

  59. Renato
    venerdì, 26 Novembre 2021 alle 14:01 Rispondi

    Buongiono Daniele, nel caso il sostantivo “opportunità” risulta preceduto dall’articolo determinativo un, quest’ultimo va apostrofato? Grazie.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 26 Novembre 2021 alle 14:14 Rispondi

      Ciao Renato, è specificato nel punto “Quando va messo l’apostrofo all’articolo “un”?” e anche nel punto precedente “Articolo indeterminativo”.

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