Ennesimo errore che si commette nella lingua italiana. Talvolta, c’è chi mette l’apostrofo in maniera arbitraria, senza badare alla logica di quello che fa.
A differenza di quanto accade per l’articolo determinativo, che vuole l’apostrofo ogni volta che ha davanti una parola che inizia per vocale, l’articolo indeterminativo vuole l’apostrofo solo se la parola che comincia con la vocale è di genere femminile.
Articolo determinativo singolare
L’articolo determinativo singolare ha 3 varianti:
- Il: resta invariato.
- Lo: la vocale cade quando ha davanti altre vocali (lo asino=l’asino, lo acciaio=l’acciaio).
- La: idem come sopra (la anatra=l’anatra, la elsa=l’elsa).
Articolo indeterminativo
L’articolo indeterminativo (sempre singolare) ha anch’esso 3 varianti:
- Un: è maschile e va usato soltanto davanti a parole maschili che iniziano per vocale o che non creano intoppi nella pronuncia. Non si scriverà “un scivolo” né “un zoccolo”, ma si scriverà “un asino“, “un cavallo“, “un bue“, ecc.
- Uno: è maschile e va usato davanti a parole che iniziano per S impura, Z o davanti a PS, GN, PN. Si scriverà “uno scivolo”, “uno zoccolo”, “uno psicologo”, “uno gnomo”, “uno pneumatico”, ecc.
- Una: è femminile e va usato per tutte le parole femminili. Se una parola inizia per vocale, allora la “a” di “una” cade e allora ci va l’apostrofo.
Quando va messo l’apostrofo all’articolo “un”?
L’apostrofo va messo soltanto quando la parola dopo l’articolo indeterminativo è femminile e inizia per vocale.
È giusto scrivere:
- un’immagine
- un’altra
- un’anatra.
È sbagliato scrivere:
- un’altro
- un immagine
- un’inizio.
La differenza fra articolo determinativo e indeterminativo è semplice. Mentre non esiste l’articolo “l”, perché quella “l” è soltanto un “lo” o una “la” che hanno subito una troncatura, esiste però l’articolo “un”, che non ha subito troncatura alcuna e può vivere felice senza apostrofo, ma soltanto per il maschile.
Le femminucce, invece, e non per discriminazione, dovranno continuare a indossare l’apostrofo che, anche se non è rosa, dà il giusto colore alla frase.
Fini tocchi Alati
Be’, poi mi dovrai spiegare chi è che ti ha detto che l’apostrofo non è rosa.
koko
Si scrive un ulteriore problema o un’ulteriore problema?
Daniele Imperi
Problema è una parola maschile.
Maurizio Candido
che centra “problema”, semmai è “ulteriore” la parola dopo un
Daniele Imperi
Certo che è “ulteriore” la parola dopo “un”, ma ulteriore è un aggettivo riferito a problema, parola maschile.
“Centra” si scrive “c’entra”.
Francesco
potevamo risparmiare il commento sessista. Dovevamo spiegare mica ricordare rosa femminucce e blu maschietti, perché i colori non hanno genere. Sarebbe bastato dire al femminile si usa l’apostrofo nell’articolo indeterminativo, ma vero siamo in Italia, non siamo un paese evoluto
Daniele Imperi
Non hai nemmeno capito che era una battuta. E basta con questa storia di vedere il sessismo ovunque.
Daniele Imperi
Perché quello rosa sta soltanto fra le parole “t’amo”, come dice quella frase di non so chi
liliana buatta
perchè si dice una iena e non un’iena?
Daniele Imperi
Perché è impronunciabile e cacofonico “un’iena” e perché non c’è contrasto fra la “a” finale dell’articolo e la “i” iniziale del sostantivo.
bea
però, grammaticalmente non è sbagliato. “iena” è femminile e pertanto si dovrebbe apostrofare.
Daniele Imperi
Ciao Bea, benvenuta nel blog. Non è sbagliato grammaticalmente, ma non si pronuncia né si legge bene un’iena. Né, sentendolo, si capisce che stai dicendo una iena.
Giuliana Mariani
La frase è tratta dal “Cirano di Bergerac” di Rostand
Daniele Imperi
Ecco chi l’aveva detta
Benvenuta nel blog.
Marialaura petrino
Ti amo sei bello. “T’ amo
Ciao rispondimi
Daniele Imperi
Rispondere a cosa?
T’amo è corretto, ma va scritto senza lo spazio, ovviamente.
MAURIZIO
Ciao,
perchè su libri e giornali l’articoli indeterminativo viene usato arbitrariamente ad. es. “una improvvisa disposizione?” grazie.
Daniele Imperi
Perché la lettura è scorrevole sia scrivendo “una improvvisa disposizione?” sia “un’improvvisa disposizione?”
melchiorre schifano
Quando il dubbio sull’utilizzo o meno dell’apostrofo mi ha assalito, non pensavo di leggere un tuo post, cosi ben fatto come ogni cosa che scrivi. Grazie Daniele
Daniele Imperi
Grazie a te, Melchiorre
Giulio Salvatori
Grazie, non Ti conoscevo, busserò spesso alla tua porta
Daniele Imperi
Ciao Giulio, benvenuto nel blog
Michele
Molto interessante l’articolo, fatto anche in modo chiaro e semplice.
Salvatore Sirena
si dice l’uomo oppure l uomo ? grazie
Daniele Imperi
Ciao Salvatore,
la lettera “l” da sola non esiste come articolo. Quindi si scrive “l’uomo”.
Salvatore Sirena
grazie…..una discussione che avevo con un amico……avevo ragione io….Grazie…….:)
Francesca
Grazie….ricordavo che l’articolo indeterminativo si usava con l’apostrofo solo nel femminile ma scrivendo mi son sorti dei dubbi che grazie a te non ho più….
Deborah Berti
Ciao come si scrive “un’apostrofo” o “un apostrofo”? Gara fra amici grazie
Daniele Imperi
Ciao Deborah, trovi la risposta nel post
Giulia
Volevo sapere, ma se il nome è sia maschile che femminile come ad esempio “Angelo” e al maschile si scrive “Un angelo”, se la parola è riferita ad una donna..si apostrofa?
Daniele Imperi
Angelo è maschile, quindi non va apostrofato. Si scrive quindi “quella donna è un angelo”.
VERONICA
Scusami ma un ultima oppure un’ultima?
Daniele Imperi
Ciao Veronica, benvenuta nel blog.
Se leggi il post, troverai la risposta. È molto chiara.
gaetano
salve sono un uomo di 62 anni e vorrei documentarmi e sapere di più sulla scrittura italiana soprattutto nella punteggiatura come apostrofo dove si deve mettere o non si deve mettere, comunico che io o fatto la 5 elementare ma mi piace aggiornarmi sarei felice di un suo aiuto in attesa di una sua risposta le do i miei saluti
Daniele Imperi
Salve Gaetano, benvenuto nel blog. A questa pagina: http://pennablu.it/grammatica/ ci sono altri articoli sulle regole grammaticali che possono esserle utili, sia sull’apostrofo sia sulla punteggiatura. Mi faccia sapere se le sono stati utili.
Alessia
Salve,
Sempre in merito all’articolo indeterminativo: se tra l’articolo e il sostantivo si aggiunge un aggettivo la regola è la stessa? Ad es.
“un’importante fonte di guadagno” o “un altissimo albero”?
Daniele Imperi
Ciao Alessia, benvenuta nel blog.
Certo, perché l’aggettivo è sempre declinato al femminile. Quindi “un’amara risposta”, “un astuto ladro”, “un’esatta deduzione”, “un’estenuante corsa”, ecc.
Elisabetta
Per caso ho trovato questo blog. Sono italiana ma nata e cresciuta in Germania e quindi sull’italiano ho più di qualche dubbio. Comunque il tuo blog mi sembra una rivelazione. Grazie!
Daniele Imperi
Ciao Elisabetta, benvenuta nel blog e buona permanenza
gianfranco
da quando c’e internet non leggo più………..e ogni tanto mi assalgono dubbi atroci ! grazie al post ne ho dissipati alcuni
Daniele Imperi
Ciao Gianfranco, benvenuto nel blog.
Se clicchi sl tag Grammatica a fine post, troverai altri articoli che magari ti saranno di aiuto.
patrizia
bello semplice utile!
Pat
Sara
Ciao Daniele,
Fortunatamente non ho mai sbagliato gli apostrofi, evidentemente i miei maestri di scuola elementare hanno fatto un buon lavoro.
Ho sempre avuto dei dubbi, però, sull’utilizzo dell’apostrofo quando, tra l’articolo e il sostantivo, vi è un aggettivo. Ti faccio un esempio per spiegarti meglio:
Un ulteriore cambiamento
Un’ulteriore catastrofe
Per logica penso di dover utilizzare l’apostrofo basandomi sul genere del sostantivo, quindi come scritto sopra, ma è corretto? Oppure a fare la differenza, è proprio l’aggettivo e in questo caso “ulteriore”? Gli aggettivi però non hanno “sesso”…
Riusciresti a risolvermi questo dubbio? Grazie mille, Sara
Daniele Imperi
Ciao Sara,
l’aggettivo, in quel caso, deve concordare con il sostantivo a cui si riferisce. Quindi ulteriore diventa femminile davanti a catastrofe: Un’ulteriore catastrofe.
Sara
Grazie mille Daniele,
Dubbio risolto una volta per tutte! Gentilissimo.
Sara
raffaele
Salve
discussione con figli e nipoti per la scrittura esatta di ” un altro” ; corretto , come dico io e come leggo qui.ma lo strano è che un nipote ha consultato internet (non so quale sito ma sto indagando) e la risposta è stata : un’ altro!!!!!!!
Daniele Imperi
Ciao Raffaele e benvenuto nel blog.
Bisogna consultare una grammatica o un dizionario, internet è troppo vago e soprattutto è aperto a tutti, ignoranti compresi. “Un altro” si scrive senza apostrofo.
Giovanni
Io invece sono capitato su questo sito cercando qualche eccezione mentre stavo leggendo un articolo su ansa che riporta “un’articolo”
“L’ho scritta io, così come anche un’articolo che ha aumentato le pene rispetto al testo previsto dal Tesoro”.
Fonte:
ansa.it/sito/notizie/politica/2015/01/09/-fisco-renzi-norma-sul-3-lho-scritta-io-_9efe5eda-f1e2-456f-a6ba-21c239d4261a.html
Daniele Imperi
Ciao Giovanni e benvenuto.
Bisogna vedere se l’errore è del cosiddetto premier o del giornalista. Se il giornalista ha sentito quella frase dal premier e l’ha scritta, allora è un ignorante, come lo è il premier se l’ha scritta lui
Daniela Vighesso
Buongiorno.Io sono capitata per caso su questo blog, mentre cercavo di capire se l’articolo indeterminativo davanti alla parola estraniamento (senza aggettivi) vuole l’apostrofo. Mi è sembrato di capire di no.
Questo blog è utilissimo e molto ben fatto con delle spiegazioni chiare e brevi. Io ho già pubblicato un libro e solo quando finalmente ( dopo tanta fatica!) l’ho avuto tra le mani mi sono accorta di aver commesso molti errori, soprattutto di punteggiatura. In questo periodo sono in fase di revisione del testo in prospettiva di una ristampa; terrò presente questo blog.
Daniele Imperi
Ciao Daniela e benvenuta.
Si scrive infatti un estraniamento, perché la parola è maschile.
Per quanto riguarda il tuo libro, ti consiglio di farlo visionare a un editor prima di pubblicarlo.
rosalba adamo
Molto interessante. Io sono scolastica mente ignorante (scolastica mente viene fuori dalla tastiera divisa in sue parole) però leggo tantissimo. Ieri stavo leggendo quando mi son ritrovata la parola un automobile. ..mi sono automaticamente bloccata e il dubbio atroce mi ha assalita “ma nn ci vuole l’apostrofo? Mi son detta di si poi….il dubbio. Ho letto il tuo articolo ed ho capito di aver ragione, vero?
Daniele Imperi
Ciao Rosalba, benvenuta nel blog.
Sì, su un’automobile ci vuole l’apostrofo. Un tempo però no, perché automobile era una parola maschile. In un romanzo si Salgari, credo, ho trovato “gli automobili”.
koko
Essendo una persona molto insicura, a volte mi vengono dei dubbi atroci sulla punteggiatura e sui verbi. Mi capita spesso di bloccarmi davanti alle persone mentre parlo, perché mi vengono dei dubbi sui verbi e mi si blocca il cervello. Non puoi capire quanto soffro su questa cosa!!! Come posso risolverla?
Grazie per il suggerimento e buona giornata.
Daniele Imperi
Il problema dei verbi si risolve leggendo molto e anche ripassando la grammatica, dove ci sono esempi. Ma nella lingua parlata di solito si passa sopra ai vari errori. Io con gli amici parlo in modo quasi sgrammaticato…
Bianca Zingara
Avete scritto una cosa contraddittoria “immagine” e’ elencata nel giusto e nell’errato
È giusto scrivere:
un’immagine
un’altra
un’anatra.
È sbagliato scrivere:
un’altro
un immagine
un’inizio.
Daniele Imperi
Ciao Bianca, dove vedi “immagine” inserito nel giusto e nello sbagliato? Il tuo elenco è identico al mio.
Maurizio
Complimenti. Articolo chiaro, semplice e ben scritto.
Daniele Imperi
Grazie e benvenuto nel blog.
Isabella Grande
Grazie moltissimo, Daniele!
È un piacere consolidare le origini della lingua! Isabella
marco
Per me con la storia della cacofonia, hanno reso la lingua italiana ancora più incasinata, di quello che poteva essere già di per se: Un’anatra, una iena, oppure un secondo, uno scoiattolo. Ma che bel casino animalesco, una lingua animalesca.
Daniele Imperi
Ciao Marco, benvenuto nel blog. Non capisco perché dovrebbe essere incasinata la nostra lingua. Il problema è la scorrevolezza delle parole. “Una anatra” è meno scorrevole di “un’anatra” e “un’iena” non è certo scorrevole da pronunciare rispetto a “una iena”.
Daniela Vighesso
Non capisco questo commento di Marco (benvenuto), sono forse più scorrevoli “uno secondo” e “un scoiattolo”? Lingua animalesca? Forse Marco confonde l’incasinatura di una lingua con le eccezioni? Quanto al numero di eccezioni, l’italiano mi sembra molto povero rispetto, per esempio, al francese, dove le eccezioni non riguardano solo l’eufonia e la scorrevolezza ma anche gli accenti e l’ortografia .
Nicola
Scusami una domanda.
Ci va l’apostrofo sella parola sei un’incivile?
Daniele Imperi
Dipende: chi è incivile, un uomo o una donna?
In base alla risposta potrai capire se ci va o meno.
Nicola
Il discorso è fatto tra me e un uomo. Gli ho scritto che per me lui è un’incivile. Lui ha iniziato a dirmi che dopo un, non ci va l’apostrofo.
Io da quello che mi ricordo le parole che finiscono con e ed a sono parole che ci vanno l’apostrofo davanti. Ma potrei sbagliarmi
Daniele Imperi
Una domanda: hai letto l’articolo? Perché nell’articolo che ho scritto ho spiegato quando va usato l’apostrofo.
Nicola
Scusa non avevo visto bene
Anna
Ciao Daniele,
complimenti per il prezioso aiuto che offri a chi lo cerca.
Il mio dubbio arriva da un testo che sto studiando. Ora, nell’introduzione leggo: Vittoria Colonna era un’autorevole giudice.
Lì per lì mi si sono drizzati i capelli perché l’articolo un è riferito a giudice che, pur avendo valore semantico neutro, rimane maschile.
Però, riflettendoci, è anche vero che un precede autorevole, comunque neutro, ma connotabile nel genere proprio grazie all’articolo indeterminativo che, se usato al femminile, necessita ovviamente dell’elisione.
Dunque, una autorevole giudice o un autorevole giudice?
Io, d’istinto userei un perché, ovviamente, non si dice una giudice, tuttavia l’aggettivo nel mezzo lo richiede.
Mi sono detta che se l’aggettivo fosse anziana, noi diremo comunque – rispetto a una donna- : è un anziano giudice, non un’anziana giudice…
Dunque che si fa? …Un giudice autorevole?
È evidentemente la soluzione più corretta, ma se volessimo lasciare la frase così com’è?
Purtroppo il testo non è tratto da un manuale, ma dagli appunti di un’amica.
Grazie e perdona il delirio!
Anna
Daniele Imperi
Ciao Anna, grazie e benvenuta nel blog.
Bella domanda. Secondo me la frase corretta è “Vittoria Colonna era un autorevole giudice”. Autorevole è un aggettivo che deve concordarsi con il sostantivo a cui è riferito, quindi in questo caso al maschile. Il Treccani ne parla qui: http://www.treccani.it/vocabolario/giudice/ e dice che il femminile è di uso familiare, quindi non propriamente corretto (forse è limitato alla lingua parlata).
Allo stesso modo io potrei scrivere: “Mario Rossi è un’ottima sentinella”, non posso scrivere “Mario Rossi è un ottimo sentinella”, perché è sbagliato e suona anche male. Non sto dando a Mario una connotazione femminile, come non ne do una maschile a Vittoria.
Anna
Dunque dobbiamo voler bene all’istinto, perché porta quasi sempre sulla strada giusta.
Ragionandoci, sì, si arriva a questa conclusione.
Treccani rules!
Grazie, mi hai tolto un’incertezza.
Buon lavoro!
E complimenti, accidenti, fai un sacco di cose!
Barbara
Grazie Daniele complimenti !
Daniele Imperi
Ciao Barbara, grazie a te e benvenuta nel blog
Konstantina
Ciao Daniele.
Scrivi “Uno: è maschile e va usato davanti a parole che iniziano per S”. Questo è parzialmente vero. Per esempio si dice uno scivolo, ma non si dice uno sapone. Penso che sia più giusto dire che l’articolo uno va usato davanti alle parole che iniziano per S impura (sp, st ecc.). Nella stessa categoria rientrano anche le parole che iniziamo per PS e GN.
Grazie e complimenti per il blog,
Konstantina
Daniele Imperi
Ciao Konstantina, benvenuta nel blog.
Hai ragione, è troppo generico come ho scritto. Modifico, così è più chiaro. Uno va usato anche nella parola “pneumatico”.
ROMINA
Ciao, come si scrive se devo dire : degli angeli opp degl’angeli??
Grazie
Romy
Daniele Imperi
Ciao Romina, di solito è meglio scrivere “degli angeli”. Usi l’altra forma in poesia.
ROMINA
Grazie immaginavo , ma la maestra di italiano di mia figlia continua ad insistere che si apostrofa…
Daniele Imperi
La maestra è un po’ troppo poetessa
Se segnala come errore “degli angeli”, sta sbagliando di grosso. Certi insegnanti dovrebbero imparare la grammatica e soprattutto come si insegna.
DANIELE MAURIZIO
“esiste però l’articolo “un”, che non ha subito troncatura alcuna e può vivere felice senza apostrofo,….”: in quel “subito” ci va l’accento sulla i!
Daniele Imperi
Ciao Daniele, benvenuto nel blog. L’accento in mezzo alle parole non ci va. Nell’italiano l’accento va messo sempre sull’ultima lettera, come in città, più, ecc.
Nella frase che hai citato, poi, è impossibile confondere il participio del verbo subire con l’avverbio.
Ale
Domandina.
Ricordo che a scuola mi dissero anni fa (secoli fa) che l’apostrofo non va usato in casi particolari, quando alcune parole iniziano con il dittongo “io”, come “iodio”.
E’ giusto scrivere “all’iodio” o è più corretto “allo iodio” , “l’iodio” o “lo iodio” ? Il dubbio mi viene in quanto nel parlato non è eliso.
Ultimamente nei siti ministeriali mi sono imbattuto in “Cassano all’Ionio” invece dello storico “Cassano allo Ionio”, cosa che ha creato alcuni problemi alle banche dati.
Grazie.
Daniele Imperi
Ciao Alessandro, benvenuto nel blog. In quei casi infatti non è corretto scrivere “l’iodio”, perché non facilità la lettura, e neanche nella lingua parlata si dice così. È più scorrevole dire “lo iodio”. I siti ministeriali avrebbero bisogno di un buon copywriter.
Michele
Si scrive un’invenzione , una invenzione un invenzione? Io credo con l’apostrofo. …..grazie
Daniele Imperi
Ciao Michele, benvenuto nel blog. Le prime due sono corrette.
Adriana
Buongiorno Daniele,vorrei fugare un dubbio.
Riferito a me stessa,è corretto dire:
“Sono un’egoista.”
Egoista è un aggettivo sia maschile che femminile,no?
Daniele Imperi
Buongiorno Adriana, benvenuta nel blog.
Sì, è giusto scrivere “sono un’egoista” se è riferito a una donna. Come per “entusiasta”, ci va l’apostrofo se è espresso al femminile.
Thea Balocco
Lo astuccio anziche’ L’astuccio, e’ grammaticalmente esatto?
Daniele Imperi
Ciao Thea, benvenuta nel blog. Grammaticalmente è corretto, ma chi dice “lo astuccio”? Si insegna ai bambini per fargli capire che astuccio è maschile e vuole l’articolo “lo”, ma nessuno scrive e pronuncia “lo astuccio”.
Alessandra
Ciao,mi aiuteresti a spiegare in maniere molto semplice a mia figlia l’apostrofo??
Daniele Imperi
Ciao Alessandra, benvenuta nel blog.
Quanti anni ha tua figlia? Va già a scuola, immagino.
L’apostrofo è un segno che sostituisce una vocale e quindi unisce due parole: “la amica” diventa “l’amica”, “un anatra” diventa “un’anatra”, “lo albero” diventa “l’albero”, ecc.
Si mette per rendere più facile la lettura delle parole.
Spero ti sarà d’aiuto.
Alessandra
Ciao grazie,fa la seconda elementare,ti ho scritto un’email in privato è ti ho spiegato il nostro problema.grazie mille
Gisella
Desideravo una sua opinione sull’uso dell’ apostrofo in l’ho o l’hai.
io penso che visto che si ricorre all’uso dell’apostrofo quando ci ritroviamo in presenza di due vocali di seguito come per es: come era/ com’era? oppure alla alba / all’alba, nel caso di l’ho o l’hai c’è di mezzo la lettera “h” allora si dovrebbe scrivere lo hai oppure lo ho?
Grazie, cordiali saluti.
Daniele Imperi
Ciao Gisella, benvenuta nel blog. La H è una consonante muta, e si può anche omettere l’apostrofo. Quindi è corretto scrivere sia “lo hai detto” sia “l’hai detto”. Meglio però scrivere “l’ho detto” perché più scorrevole di “lo ho detto”.
Franco
Buon giorno una domanda sto notando che molti scritti su Facebook appaiono con la L maiuscola con spazio e senza apostrofo ma è giusto? Esempio L anatra anziché l’anatra.
Grazie
Daniele Imperi
Ciao Franco, benvenuto nel blog. L’apostrofo ci vuole anche se l’articolo è maiuscolo. Facebook non può essere preso come esempio di scrittura corretta
Luca
Ciao, Google mi ha portato qui perché stavo cercando come declinare un angelo al femminile. Ho già letto la risposta che hai dato, e mi scuso se forse questo non è lo spazio corretto (ho cercato in altre pagine del sito ma non riesco a trovare uno spazio apposito).
Il mio problema. Sto scrivendo un racconto su un angelo con chiare fattezze femminili. So che l’angelo è senza sesso e si coniuga al maschile, ma il mio sarebbe proprio un angelo/donna. Senz’altro eviterò di chiamarlo/a “angela” (tipo “l’angela entrò dalla finestra”) che fa tanto parrucchiera di Viale Monza. Ma quindi tutti i suoi aggettivi saranno al maschile? Tipo: “l’angelo entrò dalla finestra, era bello, aveva i capelli lunghi e un seno prosperoso” (non è che voglio fare un porno eh, è solo per chiarire l’idea ;-)). Oppure al femminile? Tipo “l’angelo era bella”… mmmhhh no, non mi convince. Credo sia meglio al maschile, ma a questo punto anche quando lo/la chiamo per nome? Perché ad esempio solo col nome senza angelo funzionerebbe di più al femminile: tipo “Yeiayel era bella”. Però non so se ha senso usare il maschile quando il soggetto è “l’angelo” e il femminile è “Yeiayel”, mi sa che creerebbe confusione. Oppure a sto punto coniugare tutto al femminile: “l’angela Yeiayelera bella”. Mah…
Daniele Imperi
Ciao Luca, benvenuto nel blog. La parola angelo è maschile, e gli angeli non hanno sesso, ciò non toglie che in una storia, come in un film, anzi specialmente in un film, l’angelo debba comunque essere descritto/interpretato. Secondo me dovresti prima di tutto studiare la mitologia che sta dietro gli angeli, suppongo quindi leggere tutto ciò che è scritto sulla Bibbia al riguardo, poi usare degli accorgimenti per far capire che l’angelo ha fattezze femminili. In “realtà” un angelo, non avendo sesso, non ha fattezze né maschili né femminili, quindi bisogna anche stabilire o capire perché l’angelo della tua storia le abbia. Se deve avere per forza fattezze femminili, allora devi farlo capire quando l’angelo compare per la prima volta nella storia.
“L’angelo entrò dalla finestra. Era una creatura di aspetto femminile, bella, con capelli lunghi e un seno prosperoso”, tanto per fare un esempio.
GISELLA
Salve, mi hanno corretto perché scrivo ” l’ho detto” apostrofando il verbo avere, mi dicono che essendo le due vocali di ” lo ” e ” ho ” separate dalla lettera “h” non bisogna apostrofare, tu cosa ne pensi? Grazie.
Daniele Imperi
“L’ho detto” è corretto, come è anche corretto scrivere “lo ho detto”.
La H è muta, quindi è come se scrivessi “lo o”, che secondo me è meglio rendere con l’apostrofo.
Monique
c’è il plurale di orchestra nell’articolo determinativo?🤔
Daniele Imperi
Ciao Monique, benvenuta nel blog. Certo che esiste, si può dire “le orchestre”. Intendevi questo?
Francesca Rita d'Angelo
Ciao Daniele…oggi ho scritto un messaggio parlando di un medico..e ho usato la parola analfabeta (un analfabeta)..senza apostrofarla. È corretto secondo te?…Complimenti per la chiarezza del tuo blog.
Daniele Imperi
Ciao Francesca Rita, grazie e benvenuta nel blog.
È corretto, perché il medico è, appunto, maschile.
Francesca Rita d'Angelo
Grazie infinite Daniele…purtroppo la nostra Lingua è complicata..e i dubbi vengono…ma io l’adoro e vorrei saperne sempre di più. Ora ho trovato dove fugare ogni dubbio. A presto allora 😊
Paolo Capomagi
Salve! Mi chiamo Paolo Capomagi e scrivo da Osaka. Vivo in Giappone. Grazie mille per la rubrica sulla lingua italiana. Alcuni giapponesi mi hanno chiesto com’è nata questa regola (un impiegato un’impiegata). In breve: chissà chi avrà deciso che per il maschile l’apostrofo non si deve mettere…e per quale motivo? Così, a livello di curiosità, vorrei saperlo anch’io! Grazie per l’attenzione!
Daniele Imperi
Ciao Paolo, benvenuto nel blog. È spiegato nella parte “Articolo indeterminativo”, dove faccio gli esempi con le forme un, uno, un’.
Executive Chef Francesco de Francesco
Durante i miei corsi sul marketing della ristorazione spesso ci fermiamo a parlare di Comunicazione e ovviamente di errori nelle inserzioni. Gli apostrofi sono il dilemma di tutti e quello dell’articolo Uno/un in particolare modo.
Ecco, ora so che posso indirizzare su questa pagina tutti i dubbiosi
Buon lavoro
Daniele Imperi
Ciao Francesco, ben trovato nel blog
Sì, quell’errore è molto frequente, purtroppo.
Anna
Un errore si apostrofa
Daniele Imperi
Ciao Anna, benvenuta nel blog. È una domanda? Un errore è maschile, quindi non si apostrofa. Vedi la parte “Articolo indeterminativo”.
MILENA MAGGI
Ciao Daniele! Dopo aver scritto “nessun’evidenza” ed aver premuto invio, mi è venuto il dubbio… con o senza apostrofo? Il tuo blog mi dà ragione, ricordavo la regola dai tempi della scuola, ma su internet trovo solo unA evidenza… Sono ammessi entrambi, forse? E se sì, perchè?
Daniele Imperi
Ciao Milena, benvenuta nel blog. “Nessuno” proviene da “ne ipse unus” o da “nec unus”, comunque c’è di mezzo “unus”, quindi “uno”: dunque, valgono le stesse regole per gli articoli un, uno, una.
L’apostrofo ci va.
Ludovica Pia
Ho un dubbio.
Si scrive una analisi o un’analisi.
(Titolo per la tesi)
Daniele Imperi
Ciao Ludovica, benvenuta nel blog.
Sono corrette entrambe le forme, ma “Un’analisi” è più scorrevole da leggere.
paolo nichi
Ciao, per le parole di genere comune ossia che non hanno un maschile o un femminile es, analfabeta, se la frase è Paolina è un’analfabeta oppure Paol. è un analfabeta? La regola grammaticale qual è?
Daniele Imperi
Ciao Paolo, benvenuto nel blog. “Analfabeta” è sia maschile sia femminile, quindi l’articolo indeterminativo “un” deve accordarsi con il genere cui è riferito “analfabeta”: Paolina è un’analfabeta.
leo
Per quanto riguarda “un’altra” nel caso di un’altra persona di sesso maschile, serve l’apostrofo oppure no in questo caso visto che “altra persona” è riferita ad un uomo? quale regola si applica in casi del genere? Grazie mille
Daniele Imperi
Ciao Leo, benvenuto nel blog. “Persona” è femminile, a prescindere che sia riferito a un uomo o a una donna, quindi l’articolo “un” va concordato con persona, dunque “un’altra persona”. Esempio: “Quell’uomo è un’astuta persona”.
Leo
Grazie mille di cuore per il chiarimento.
Lucia Lojacono
audioclip
Clip è femminile, quindi un’audioclip ?
Daniele Imperi
Ciao Lucia, benvenuta nel blog. Clip è femminile nel significato di fermaglio, mentre nel senso che chiedi è maschile. Il primo esempio è videoclip, poi sono anche nati gli audioclip.
Lucia Lojacono
Grazie !
Quindi un audio clip…o, meglio, unendo, un audioclip ?
Daniele Imperi
Dal momento che esiste videoclip, credo vada bene audioclip, anche se i dizionari online non riportano il neologismo.
Lucia Lojacono
Infatti, i dizionari online non contengono il sostantivo, ma per analogia con videoclip concordo si possa usare,
Grazie ancora per il riscontro !
Ruggero
sono italiano, ma vissuto una vita intera in giro per il mondo (tutti i continenti) per lavoro, francofono, tornato in Italia, povero me, parlo varie lingue, ma penso che ci siano poche lingue difficili come la nostra, stasera ho imparato gli apostrofi, ora mi sono ubriacato di parole, le vedo volteggiare attorno a me e cerco di afferarle mentre passano per poter comunicare.
Grazie mi sei di un grandissimo aiuto.
Daniele Imperi
Ciao Ruggero, benvenuto nel blog. L’italiano è difficile, anche per chi, come te, lo ha parlato poco. Qui troverai diversi articoli sulla grammatica.
Ruggero
Grazie
Leggevo molto i Promessi Sposi dalla mia più giovane età.
Mi sono fatto una analisi su una complicazione, esempio:
battiscafo e motoscafo si pronunciano in un modo perché sono due parole italiane, mentre piroscafo ha una fonetica diversa causa che è una parola greca, giusto?
Però ci sono parole che si dice hanno un accento e dunque si pronuncia diversamente al suo sinonimo (ancora e ancora) ad esempio, per queste due parole non ho più problemi, ma per altre, ci perdo tutto il mio latino.
I problemi sono le lettere doppie, non so mai quando e dove metterle e non riesco mai a definire le parole capello e cappello.
Scusa il disturbo
Daniele Imperi
In realtà anche batiscafo viene dal greco antico, ma non so perché le 2 parole abbiano una pronuncia diversa.
Per le parole capéllo e cappèllo aiutati con gli accenti: sono diversi. In che senso non riesci a definire quelle parole?
Ruggero
capello e cappello è diffile per me capire quando si tratta dei peli sulla testa, ora parlo solo quattro lingue, in tutte mi reputo una persona che tenta il perfezionismo linguistico, ci arrivo in francese e tedesco, le altre molto meno, l’italiano è una mia lingua acquisita, dopo una operazione non parlo l’italiano al mio risveglio
comunque tii seguo da tempo
Sandra Pascoletti
Ciao, mi trovo di fronte ad un dilemma. Insegno italiano ad una signora e il suo mesteiere tradotto in italiano è agente di commercio. Mi viene il dubbio se è corretto che la signora dica: Sono un’agente di commercio. Secondo me sì. Ma vorrei chiedere conferma a te.
Daniele Imperi
Ciao Sandra, benvenuta nel blog. Sì, è corretto. Agente è sia maschile sia femminile.
Renato
Buongiono Daniele, nel caso il sostantivo “opportunità” risulta preceduto dall’articolo determinativo un, quest’ultimo va apostrofato? Grazie.
Daniele Imperi
Ciao Renato, è specificato nel punto “Quando va messo l’apostrofo all’articolo “un”?” e anche nel punto precedente “Articolo indeterminativo”.