21 agosto 1862 – 21 agosto 2012
Emilio Salgari significa avventura. Il suo nome è conosciuto a molti, forse anche ai più giovani. Ma non so quanti di loro abbiano davvero letto i suoi romanzi. Di Salgari si è parlato spesso e qui voglio ricordarlo a modo mio.
Hanno detto molto di questo scrittore veronese che è ancora il più grande e prolifico autore italiano di storie d’avventura. Di lui si conoscono soltanto i luoghi comuni: Emilio Salgari scriveva i suoi romanzi studiando in biblioteca e non aveva mai viaggiato. Famosa la sua frase “Scrivere è come viaggiare senza la seccatura dei bagagli”.
Il piccolo grande stile è stata definita la sua scrittura. E di lui hanno detto che copiava frettolosamente termini esotici da usare nelle sue storie. Ma ciò che hanno tralasciato di dire è cosa realmente ha rappresentato Salgari per la scrittura e per la letteratura.
Emilio Salgari, o la documentazione
Salgari è la mera raffigurazione del vero lavoro dello scrittore: un artista che si documenta prima di scrivere una storia. Salgari ha portato forse ai massimi livelli il lavoro di documentazione, che rappresenta il primo passo per la creazione di un romanzo, l’elemento della scrittura che rende una storia credibile e realistica.
Copiava termini esotici? Ha fatto bene. Sono parole che non appartengono alla nostra lingua e che ogni scrittore ha da sempre copiato per poterle usare nelle proprie opere. C’è chi sorride ai suoi dettagli, ma sono dettagli che non possono essere giudicati dal lettore e dal critico di oggi, perché la scrittura e i gusti dei lettori e la lingua stessa sono cambiati.
Salgari ha dato maggior forza al detto “scrivi di ciò che conosci”. E per questo, per conoscere, Salgari si documentava in biblioteca su enciclopedie e compendi. Studiava, apprendeva e metteva in pratica. Non restava fisso alla sua scrivania in attesa che arrivasse l’ispirazione che non esiste. Salgari andava a caccia di quell’ispirazione, eroe egli stesso come i personaggi che metteva in campo.
Emilio Salgari, o la conoscenza
Il lettore che si avvicinerà alle opere di Salgari non potrà mai dire di non aver imparato nulla. Alla fine del romanzo conoscerà popoli che prima forse non aveva mai immaginato, avrà assaggiato, col palato dei personaggi, pietanze mai sentite, si sarà mosso in luoghi pieni di pericoli e ostacoli.
Non si esce indenni dalle storie di Emilio Salgari. Grazie a quei dettagli di cui qualcuno sorride, leggendo quei romanzi d’avventura entriamo noi stessi in paesi che forse possiamo solo immaginare e quei paesi sono così vividi nella storia, così reali che si ha davvero l’impressione che l’autore ci abbia vissuto.
E forse è proprio così. Salgari, a modo suo, ha vissuto in tutti i luoghi in cui ha ambientato le sue storie, dall’Africa all’India, dai Poli all’America del Far West alla Cina. Avventura per tutti i gusti e tutti i gusti dell’avventura. Non c’è stato paese che non abbia scatenato la fantasia dell’autore, che riusciva a creare trame avvincenti e solide.
I miei libri di Emilio Salgari
Per ora ho solo 42 libri di Salgari, che comprendono tutto il ciclo di Sandokan e del Corsaro Nero più tanti altri romanzi e 3 volumi di racconti. Ma lo scrittore ha prodotto un’ottantina di romanzi e circa 150 racconti, oltre a numerosi articoli di divulgazione storico-geografica, quindi il mio elenco è lontano dall’essere completo.
- Il Corsaro Nero
- La Regina dei Carabi
- Jolanda, la figlia del Corsaro Nero
- Il figlio del Corsaro Nero
- Gli Ultimi Filibustieri
- Le Tigri di Mompracem
- I misteri della Giungla Nera
- I pirati della Malesia
- Le due Tigri
- Il Re del Mare
- La conquista di un Impero
- Sandokan alla riscossa
- La riconquista di Mompracem
- Il Bramino dell’Assam
- La caduta di un Impero
- La rivincita di Yanez
- I Predoni del Sahara
- Il sotterraneo della morte
- Il Re della prateria
- I minatori dell’Alaska
- La Sovrana del Campo d’Oro
- La Costa d’Avorio
- Le Pantere di Algeri
- I Briganti del Riff
- Al Polo Australe in velocipede
- Al Polo Nord
- Una sfida al Polo
- Il Capitano della Djumma
- La Montagna di Luce
- La Perla Sanguinosa
- L’eroina di Port Arthur
- I solitari dell’oceano
- Il continente misterioso
- I pescatori di balene
- I figli dell’aria
- Il tesoro della Montagna Azzurra
- Sulle frontiere del Far-West
- La favorita del Mahdi
- Sull’Atlante
- I racconti della Bibliotechina Aurea Illustrata Vol. 1
- I racconti della Bibliotechina Aurea Illustrata Vol. 2
- I racconti della Bibliotechina Aurea Illustrata Vol. 3
Emilio Salgari, 150 anni dopo
150 anni dopo la sua nascita e un secolo dopo la sua morte Emilio Salgari vive ancora e i suoi romanzi continuano a vendere con edizioni sempre nuove. Il piccolo grande stile colpisce ancora e le sue storie, quell’avventura romantica che ha fatto sorridere alcuni e ha affascinato altri, sono ancora qui dopo tutto questo tempo.
C’è ancora il suo linguaggio inconfondibile, c’è ancora quella forza narrativa, c’è ancora quella semplicità, unica caratteristica, forse, ad averlo reso veramente grande.
Salomon Xeno
Ecco la ricorrenza di cui parlavi!
Direi che Salgari si riassume proprio come hai scritto: “Non si esce indenni dalle storie di Emilio Salgari.”
Nella mia libreria #23
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