Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è un lungo romanzo fantasy scritto da John R.R. Tolkien e pubblicato fra il 1954 e il 1955. Se ne parla ormai da anni, soprattutto per i tre film realizzati, e ancora oggi è una delle opere fantasy, anzi una delle opere letterarie in genere più popolari. L’ho letto tanti anni fa, nel 1995, e conto di rileggerlo a breve.
È abbastanza noto di cosa tratti il romanzo, che rappresenta una sorta di continuazione del precedente Lo Hobbit, ma più articolato e dettagliato. A fine libro sono presenti alcune appendici, che ho trovato molto interessanti, e che spiegano fatti ed eventi e curiosità trovati nel romanzo.
Il Signore degli Anelli è divenuto nel XXI secolo una serie di film, ognuno tratto da uno dei libri del romanzo, diretta da Peter Jackson, che ha mantenuto i titoli dei tre libri: The Fellowship of the Ring (2001), The Two Towers (2002) e The Return of the King (2003). Li ho visti tutti appena usciti al cinema, anche se non mi hanno soddisfatto pienamente.
Il Signore degli Anelli dal libro al film in parte mi ha coinvolto e in parte mi ha reso scettico sulle trasposizioni cinematografiche di romanzi epici come l’opera di Tolkien. Ricordo la noia dei primi venti minuti del primo dei tre film, che potevano risparmiare al pubblico. Una sorta di introduzione che a me non è servita a nulla, non m’ha coinvolto e dubito che fosse davvero necessaria.
Sui paesaggi e la caratterizzazione dei personaggi non ho nulla da dire, sono stati ben realizzati. Anche gli Ent e anche altre creature sono state rese come meritavano. Forse ci sono stati troppi effetti speciali. La mia idea è che in quei casi i tecnici si lascino andare troppo alla creatività e forse una pellicola appena più sobria non avrebbe tolto nulla alla validità del film.
Le note negative sono due, dal mio punto di vista. Ne Il signore degli Anelli è presente il personaggio di Tom Bombadil, saltato nel film. Ma forse un’opera epica e complessa come quella di Tolkien difficilmente può stare “comoda” in poche ore di pellicola. La cosa peggiore, secondo me, è stata la scena in cui Legolas usa uno scudo come una sorta di surf sugli scalini della fortezza. Scena che ha destato sia il plauso sia l’ilarità del pubblico in sala, ma che trovo “anacronistica” e del tutto fuori luogo.
In generale, quindi, Il Signore degli Anelli dal libro al film ha subito sia i tagli sia le modifiche a cui sono costrette tutte le opere letterarie, ma forse in questo caso sono più i pregi dei difetti. Bisognerebbe rileggere il romanzo e subito dopo vedere i 3 film: pregi e difetti salterebbero meglio all’occhio.
Che cosa pensate della trasposizione cinematografica del romanzo? Avete sia letto l’opera sia visto il film? Come vi sono sembrati?
Romina Tamerici
Io conosco praticamente a memoria tutti e tre i film de “Il signore degli anelli”! Non ho mai letto i libri, però ho letto “Lo hobbit”. In genere non amo leggere un libro dopo che ho visto il film, ma fare al contrario e dato che ormai i film della trilogia li conosco troppo bene non credo che mi godrei la lettura, così ho letto “Lo hobbit” visto che presto uscirà il film!
Daniele Imperi
Il romanzo è migliore, scorre, ricordo che dei pezzi davvero ben scritti e avvincenti. Poi ci sono le Appendici, che a me sono piaciute molto.
Giuseppe
Non dimentichiamo che si tratta di due generi diversi, quindi il confronto è a mio avviso fuorviante. E non dimentichiamo una cosa: la tanto conclamata “epicità” del romanzo è in realtà uno dei tratti di un intreccio narrativo molto più complesso, in cui si uniscono gli stili della fiaba, della ballata medioevale, dell’exemplum, del romanzo edificante (sull’impronta di Eschenbach). E’ più che ovvio che il grande schermo non possa rendere conto di tutto questo. E che quindi – un esempio fra tanti – privilegi una sequenza introduttiva vistosamente “cinematica” piuttosto che le descrizioni minuziose delle foglie di Lothlorien o la prosodia retorica dei canti intonati dalla Compagnia (nel film ne sono riproposti solo un paio, e per brevissimi brani).
Daniele Imperi
Sì, immagino che un romanzo di quella portata sia impossibile da riprodurre fedelmente in un film. Forse – e sottolineo forse – in una serie TV come Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
ferruccio
mi era piaciuto sia il libro sia il film, adesso però non potrei ne rileggere il libro ne rivedere i film
Daniele Imperi
Perché?
Salomon Xeno
Hanno tagliuzzato il romanzo per farne un film più digeribile. Certe parti (la battaglia al Fosso di Helm) sono state ingigantite, altre rimosse (Tom Bombadil, il ritorno alla Contea). Penso che certe modifiche siano ragionevoli, altre meno. Probabilmente altri registi avrebbero fatto di peggio, basti ricordare la terribile sceneggiatura proposta a Tolkien negli anni ’70, di cui forse parla il figlio Christopher da qualche parte.
Certo è che il romanzo è un libro più profondo e completo rispetto alla trilogia cinematografica. Non è un caso che abbia cambiato (quasi) completamente il modo di scrivere fantasy.
Daniele Imperi
Sì, su questo sono completamente d’accordo.
Mirko
Complessivamente degli ottimi film con qualche “americanata” di troppo, come la scena che hai notato anche tu del surf sullo scudo e qualche personaggio reso troppo sciocco rispetto al romanzo (merry & pipino).
Sono riusciti in un’impresa colossale, molti ritenevano impossibile una trasposizione cinematografica del Signore degli Anelli, vista la lunghezza e complessità del romanzo, farla con questa qualità è stato un miracolo…
Una serie TV sarebbe riuscita meglio ma probabilmente non ci sarebbe stato il budget, la cassa di risonanza e il ritorno economico dei film.
Le cronache del ghiaccio e del fuoco è partita solamente come serie tv. Sembra con buona qualità (non l’ho mai vista).
Io Robot, nonostante dei libri meno complessi è stato un film piuttosto banale se paragonato alla bellezza dei romanzi di Asimov.
LelixSuper
Sto leggendo ultimamente il Signore dei Anelli: sono arrivato al pezzo di Buckburgo. Cose che non stanno al film. Secondo me hanno fatto bene a tagliarlo, perchè le opere di Tolkien non sono opere, sono un mondo a parte. Tolkien, anche se morto, resta il mio autore preferito. Ha creato un mondo a parte, completo e dettagliato. Ho anche letto lo Hobbit e i figli di Hùrin. Quest’ultimo è stato bellissimo, stupefacente.
Non ci sono parole per descrivere queste opere divine che tolkien lascia a noi. Esistono migliaia di Inediti ancora da trovare…il mondo della Terra i Mezzo è ancora vivo più di quanto pensiate…
Daniele Imperi
Ciao LelixSuper e benvenuto nel blog.
Hai ragione, Tolkien ha creato opere uniche che sarà difficilissimo, se non impossibile, eguagliare.