Si parla tanto di scrittura creativa, al punto che qualcuno chiede spesso perché abbia questo nome. Al di là delle definizioni di un dizionario, oggi ho voluto dire la mia sulla creatività nella scrittura di narrativa.
Diamo spesso questo nome alla scrittura di storie, alla finzione letteraria, per differenziarla da altri tipi di scrittura. Ma perché è creativa?
Dov’è la creatività dello scrittore?
Nell’inventare storie, principalmente. E per inventarle bisogna essere creativi. Avere immaginazione e fantasia. In realtà, credo, la vera creatività dello scrittore sta nel saper costruire situazioni particolari che poi diventano storie.
Saper creare personaggi, anche, gli attori delle sue storie. E i personaggi non sono semplici persone, altrimenti si sarebbero chiamati così. Sono un misto, secondo me, fra persone reali e persone che devono incastrarsi perfettamente negli eventi che creiamo.
Ma la creatività principale dello scrittore è nel saper costruire una storia potente, forte, che riesca a dare al lettore quello che non trova nella sua realtà.
Cosa crea veramente uno scrittore?
Mondi, non solo storie. Se pensiamo al romanzo 1Q84 di Murakami, abbiamo un buon esempio di cosa possa creare uno scrittore. Che poi piaccia o meno, questo ha ben poca importanza. Una storia non può piacere a tutti, ma nessuno potrà obiettare, dopo la lettura, che per scrivere 1Q84 non ci voglia una buona dose di creatività.
Quando ho letto L’atlante delle nuvole di David Mitchell, sono rimasto sorpreso della creatività dell’autore. Per scrivere sei storie collegate una all’altra e con sei stili differenti bisogna essere più unici che rari.
Che cosa hanno creato questi due autori? Soltanto storie? No, hanno creato dei mondi, che è qualcosa di diverso.
Cosa non è scrittura creativa
Tutto ciò che non ha a che fare con la creatività. Non si scrivono solo storie, ma anche manuali tecnici, notizie di cronaca, testi pubblicitari. Ecco un breve elenco di ciò che non può essere considerato scrittura creativa.
- Scrittura per il web
- Copywriting
- Giornalismo
- Scrittura tecnica
La scrittura creativa è espressione del sé
Ho detto varie volte che uno scrittore si mette a nudo, in un certo senso. Quando scriviamo una storia, mettiamo nelle nostre parole una parte di noi. Non è detto che il protagonista del nostro romanzo sia una copia di noi stessi, ma che in mezzo alla storia ci sia qualcosa dello scrittore, questo sì.
Cosa?
La sua visione del tutto, secondo me. Come percepiamo la vita, lo svolgersi degli eventi, l’universo che ci circonda. Ma anche le nostre passioni, i nostri dolori, le nostre paure. E non è detto che infondiamo tutto questo nei nostri scritti in modo consapevole, magari accade proprio il contrario.
Stiamo creando una storia, probabilmente dal nulla, da una semplice idea che è nata con le mille connessioni che abbiamo intorno, ma in quella storia – forse non così macroscopiche – ci sono tracce di noi.
Ciò che scriviamo è un’espressione dell’io che abbiamo dentro. Magari non si palesa fin dalla prima opera, dal primo racconto, magari neanche dalla seconda storia, ma c’è.
L’essenza della scrittura creativa
Siamo noi, alla fine. E, forse, non creiamo proprio nulla. Forse rimaneggiamo i nostri pensieri, le nostre riflessioni, quelle parti di noi che di solito teniamo nascoste, nel privato. La vera essenza della nostra scrittura è rendere sotto forma di storia un duplicato più o meno omogeneo, fedele, di noi stessi.
E leggendo l’opera omnia di uno scrittore non si potrà risalire alla sua filosofia? Ricordo al liceo le noiose lezioni sugli autori. Erano articoli, saggi, scritti dopo la lettura di tutte le opere di quegli scrittori. E io che mi domandavo: “ma cosa ne sanno questi di quello che pensavano Machiavelli, Leopardi, Manzoni?”
La scrittura ricrea noi stessi. È creativa, perché noi abbiamo l’illusione di essere i veri creatori di una storia. In realtà è l’inconscio strumento che impugniamo per dire al mondo chi siamo.
Cosa significa per voi scrittura creativa?
Io ho dato la mia opinione, confutabile quanto volete, ma tale resta. E la vostra?
franco battaglia
Se scrivi qualcosa di nuovo puoi fare pure web, giornalismo o scrittura tecnica. Creare è far nascere nuove sensazioni, usando mezzi e risorse già a tua disposizione. Come la metti tu, integralisticamente, già scrivere non è più creativo. Il “creativo” è per chi legge, non per chi scrive. In altre parole, tutti abbiamo dentro novità inenarrabili. E lo sappiamo. Riuscire a narrarle è la reale creatività.
Daniele Imperi
Sì, chi ci legge dice che siano creativi, ma lo scrittore crea,comunque. Quando scrivo per il blog, io non sono creativo, perché scrivo qualcosa che fa parte della mia esperienza e delle mie opinioni, non invento nulla da zero.
Quando scriviamo una storia, stiamo inventando dal nulla.
Attilio Nania
A parte il fatto che anche quando si crea lo si fa sulla base della propria esperienza (il nostro cervello non è fisicamente in grado di inventare nulla, si limita a rimescolare e combinare le esperienze), comunque condivido quello che hai detto, Daniele.
Mi sembra ovvio che qualsiasi cosa facciamo ci mettiamo un po’ di fantasia, così come è vero quel che ho detto prima, e cioè che in realtà non inventiamo niente dal nulla. Dunque tutto si riduce a mettere arbitrariamente un paletto che divida ciò che definiamo creativo da ciò che invece definiamo non creativo. E il paletto che hai messo tu, che pone dal lato della scrittura non creativa il web writing, il copywriting, il giornalismo e la scrittura tecnica, mi sembra abbastanza adeguato.
Daniele Imperi
Sì, sono d’accordo che in fondo non creiamo nulla. Però non è detto: si usa qualcosa per crearne un’altra, ma allora anche la scrittura per il blog è creativa perché io uso la mia esperienza, i miei dubbi e le mie opinioni per creare post.
Forse è una questione di paletti, come dici tu.
MikiMoz
Per me anche la scrittura per il web (o giornalismo ecc) può essere scrittura creativa… Basta usare creatività, “giocare”, ecc…
Moz-
Daniele Imperi
Vero, in alcuni casi è così.
Alessandro C.
Ciao Daniele,
considerando quello che definisci come “scrittura creativa”, sembra che un termine adatto ci sia già, ed è “narrativa”…
Daniele Imperi
Vero, la narrativa è quel tipo di scrittura. E quella creativa, secondo te, cosa è?
Monia Papa
Io penso che “cosa scriviamo” (che sia un racconto o un testo per il web importa fino a un certo punto) sia “solo” il terreno, in fondo.
Insomma, lo sfondo.
Come scriviamo, invece, è il modo in cui ariamo il campo in cui stiamo esercitando la nostra scrittura.
Le linee guida di un testo, i paletti che, quando la scrittura si fa più “tecnica”, sono più presenti, sono come una staccionata. Mentre la creatività è una grande pianta che va piantata e coltivata.
Certo, può sembrare più facile, più adatto, seminare il proprio inchiostro creativo nel campo potenzialmente infinito della narrativa. In quel campo dove per assicurarsi un’altra zolla di terra basta aggiungere un foglio ma, in realtà, chi stabilisce che un altro terreno, seppur recintato, non possa essere comunque adeguato?
A fare davvero la differenza, infatti, può essere di quel terreno la composizione: forse una lista della spesa può essere perfino più creativa di un racconto se lo scrittore/contadino quella lista l’ha annaffiata con più creatività, no?
Daniele Imperi
Bella l’analogia col campo
Metti altri spunti di discussione. Il modo in cui scrivo è il mio stile, ciò che scrivo, invece, definisce la materia. Il campo di azione.
Ma anche un racconto ha i suoi paletti, per esempio. Non deve sconfinare in qualcos’altro che non sia una storia.
Ogni tipo di scritto ha i suoi paletti, perché sulla base di quei paletti dobbiamo improntare la nostra comunicazione.
Una storia comunica una cosa, un post un’altra, una notizia di cronaca un’altra ancora.
Romina Tamerici
Secondo me, la scrittura crea-tiva è crea-zione.
Molto bello questo post.
Fabrizio Urdis
A mio parere scrittura creativa non significa nulla, è soltanto un’espressione che nasce dalla necessità di etichettare le cose.
D’accordissimo con te quando dici che nessuno può sapere cosa pensava in realtà uno scrittore ( soprattutto quando parliamo di Machiavelli ).
Daniele Imperi
Penso anch’io che scrittura creativa, alla fine, non significa nulla.
Kinsy
Chiunque scrive narrativa è creativo per definizione! Però parlare di scrittura creativa fa tanto chic!
Chiara
Concordo pienamente con quanto tu scrivi nel post ed aggiungo una mia interpretazione soggettiva del concetto di scrittura creativa.
Avete presente quello che ci insegnarono a catechismo su come dio ha dato vita ai cieli, alla terra, all’uomo, agli animali, generando ordine laddove prima c’era il caos?
Ecco… è questo, secondo me, il valore principale della scrittura.
Esiste un’idea primordiale che prende piede nella mente dello scrittore e poi si unisce ad altre idee, a piccole intuizioni, ad una sfera infinita di possibilità fra le quali scegliere per veicolare al meglio il nostro messaggio.
Io riscopro la bellezza della scrittura quando immergo le mani in questo gran casino e, fra le numerose opzioni, seleziono ed aggrego, alimentando il mio ideale di coerenza in un sapiente gioco d’incastri.
Tuttavia, questo passaggio dal caos all’ordine sarebbe insapore se non fosse riscaldato ed animato da un ingrediente fondamentale: l’AMORE. L’amore per quest’arte meravigliosa, per ogni singola parola vomitata dalla tastiera, per dei personaggi che diventano, automaticamente, i nostri figli putativi.
Se l’amore venisse a mancare, la scrittura così detta creativa sarebbe soltanto un inutile esercizio di stile.
Daniele Imperi
Direi che la tua definizione, Chiara, è forse la più azzeccata
scrittura creativa | Palestra Writer
[…] la scrittura creativa. Daniele Imperi, infaticabile autore del blog Penna Blu, afferma invece che lo scrittore crea mondi, non solo storie, e che la scrittura per il web non c’entra niente con la scrittura […]