Il 2010 ha visto un mio ritorno alla scrittura creativa. Ho sempre scritto, fin da quando ero ragazzino. Verso i quattordici anni mi sono divertito a scrivere un romanzo fantasy, di cui parlerò più avanti. Poi ho smesso, per tornare a scrivere sui vent’anni. Quindi un’altra pausa, più lunga, di oltre dieci anni.
Da questo momento ho iniziato a scrivere per il web, producendo centinaia e centinaia di articoli su vari argomenti. Ma la scrittura creativa era sempre là a tornare a galla e ogni tanto scribacchiavo qualcosa, prendevo appunti, mi segnavo idee.
Finché ho deciso di inviare sul sito Scheletri un paio di vecchi racconti fantasy scritti nel ’94, brevissimi. E dopo di frequentare due forum sulla scrittura, il forum Latelanera e il forum di Edizioni XII. Ottimi entrambi per conoscere gente interessante, simpatica e per migliorare a scrivere.
Mi sono quindi fatto massacrare, con il peggior racconto che avessi mai scritto, alla gara Royal Rumble del primo forum e poi alla mia prima USAM nel secondo. La mia seconda USAM è andata decisamente meglio, ho riscosso quasi tutti commenti positivi. Ho anche cominciato a partecipare a qualche concorso letterario, pur non vincendo alcunché.
Per il 2011 ho quindi deciso di scrivere sempre di più. Vorrei partecipare a più concorsi letterari. Vorrei partecipare alla maggior parte delle USAM e anche alle nuove ULAM, gara che prenderà piede a febbraio. E alle gare indette dalla Tela Nera.
Vorrei riuscire a pubblicare più articoli su questo blog, che mi sta prendendo sempre più e che vede aumentare le visite ogni giorno. La speranza è di poter pubblicare ogni giorno, o quantomeno cinque articoli a settimana.
Sto progettando di pubblicare dei brevi racconti con cadenza periodica. Mi aiuteranno nel percorso formativo e magari faranno passare qualche momento di lettura, buona spero, a qualcuno. Alcuni racconti sono già apparsi qui nel blog, sia per il progetto del Survival blog, che continuerà ancora per qualche settimana, sia per quelli che ho scritto per le feste natalizie.
In più vorrei portare avanti con più dedizione e costanza il mio romanzo fantasy.
Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta, come disse Michael Ende.
Michela
Ma tu già ora pubblichi tantissimo in questo blog… mi sono sempre stupita di come facessi.
Evidentemente sei molto prolifico sotto tutti gli aspetti della scrittura, dico bene?
Un romanzo fantasy? Beh sbrigati a scriverlo, ché son curiosa da morire…
Hai promesso che un giorno scriverai di Michael Ende…
Non te lo dimenticare…
Quel giorno non lascerò nessun commento e non discuterò di lui. Starò in silenzio.
Daniele Imperi
Fino alla prima settimana di febbraio ho già tutti gli articoli, anche se qualcuno devo scriverlo, ma so comunque cosa scrivere. Ho inoltre un elenco di altri articoli da preparare.
Sì, vedrò di scrivere anche quello su Ende, ma vorrei sapere perché vuoi startene in silenzio, che sono curioso io ora
Michela
Un giorno ho sentito alla radio una signora che raccontava di un viaggio nel deserto.
Diceva che di notte, mentre tutti dormivano, è uscita dalla tenda e si è trovata di fronte questa immensità, che le ha detto: “Ciao, io ho diecimila anni, e tu?”
Ho letto il libro di Ende per la prima volta a dieci anni. A quell’età finire travolti e annichiliti da qualcosa è più facile.
L’ho riletto molte volte, ma da adulta mai.
Comunque, tornando a noi, c’è silenzio e silenzio, per questo ho specificato
Daniele Imperi
Bene, grazie… però non ci ho capito niente
ferruccio
Comunque un blog è peggio di una droga, eh?
Mammamia! (l’ho scritto di proposito così)
Daniele Imperi
Hai ragione, Ferruccio, però è una droga che non fa danni
Michela
@Daniele: mannaggia, vedi che era meglio se stavo zitta
Cercavo di dire che da ragazzina leggere quel libro fu un’esperienza talmente forte e grandiosa che non l’ho voluta sciupare rileggendolo ora da grande, e che quel che provai allora me lo ricordo molto bene, ma non so se sarebbe lo stesso adesso da adulta, e che se eviterò di commentare non sarà per indifferenza