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Leggere racconti è sempre stata una delle mie letture preferite, e anche il primo componimento narrativo che ho provato.
I miei primi racconti letti furono alcune indagini di Sherlock Holmes (una breve raccolta che comprai a 15 anni, il primo libro in assoluto acquistato), poi attaccai le belle Fiabe del Reno di Clemens Brentano e quindi una raccolta di racconti di Poe.
Adesso mi ritrovo un centinaio di libri di racconti, dai volumi di grande formato con le storie di Giovannino Guareschi al cofanetto coi racconti di Karen Blixen ai racconti di Calvino, Ivàn Turgenev e Rudyard Kipling, per citare solo gli ultimi acquistati.
Ma perché leggere racconti?
C’è chi preferisce leggere solo romanzi, perché i racconti sono una narrazione, e quindi una lettura, troppo breve. Oggi voglio quindi illustrare ben 5 ragioni per cui leggere racconti.
I racconti sono letture veloci e rilassanti
Proprio per questo andrebbero letti. A fine giornata, se siamo troppo stanchi e la mente ha bisogno di tranquillità, leggere racconti è la scelta migliore. Storie brevi, da consumare in pieno rilassamento fisico e mentale.
Ho letto racconti anche per alternare le mie letture. Magari avevo letto un romanzo lunghissimo o particolarmente impegnativo e ecco che i racconti mi hanno permesso di staccare, di prendere una sorta di pausa prima di una nuova lettura più corposa.
Leggere racconti aiuta a vincere il blocco del lettore
Esiste anche il blocco del lettore? Sì, l’ho sperimentato varie volte. Esiste e ritorna, anche. Non sappiamo che leggere, non sappiamo, anzi, deciderci su quale libro leggere?
Leggiamo dei racconti! Non è necessario leggere un intero volume di racconti, anche soltanto uno o alcuni possono essere sufficienti per permetterci di liberare la mente e poter quindi scegliere un nuovo libro da leggere.
I racconti ci fanno conoscere nuovi autori
Proprio per la loro brevità e per la velocità di lettura i racconti sono i componimenti narrativi ideali per “testare” un autore sconosciuto, prima di immergersi in una storia di più ampio respiro.
Lo stesso discorso si applica ai nuovi autori, specialmente se non ancora pubblicati: se hanno pubblicato racconti nel proprio blog (come fanno alcuni, me compreso), leggerli ci fa capire se siamo in “sintonia” con quelle storie e quello stile.
I racconti ci fanno leggere storie sempre nuove
Quando ho letto i racconti di Edgar Allan Poe, sono rimasto meravigliato dalla potenza della sua immaginazione. Anche se viene considerato il Maestro dell’Orrore, questo è un titolo limitante per la varietà delle sue storie, che comprendono anche la fantascienza, l’avventura, il poliziesco, l’umoristico e anche un racconto fantasy e una storia d’amore.
3 raccolte corpose di racconti di fantascienza di Asimov potrebbero sembrare monotone, eppure sono storie una diversa dall’altra. Idem per i racconti di fantascienza di Philip K. Dick.
I racconti sono le letture più idonee per le vacanze
Pochi hanno il coraggio di portarsi in spiaggia Guerra e pace di Tolstòj o in un rifugio di montagna… La montagna incantata di Thomas Mann. Penso che il grande pubblico ami letture rilassanti e soprattutto brevi per le sue vacanze estive.
Leggere racconti è un buon compromesso fra “non leggere nulla perché sono in vacanza” e “leggere un buon romanzo”. Che poi di vero compromesso non si tratta, perché un racconto ha la stessa dignità di un romanzo: la sua stesura richiede tempo e abilità.
Leggete racconti?
Per il mese di agosto leggerò, fra gli altri libri da decidere, il secondo volume delle 4 raccolte dei racconti di Philip K. Dick, quelli del 1954. Probabilmente anche il volume Atlantide e i mondi perduti di Clark Ashton Smith.
E voi leggete racconti? Se sì, per quale motivo?
Con questo vi saluto, «Penna blu» ad agosto chiude. Ci rivediamo il 1° settembre, anche se non è giovedì.
Marco Freccero
Io non li leggevo, li consideravo un sotto-prodotto. Poi ho scoperto Carver e da lì in avanti è stata tutta un’altra faccenda. C’è una bellezza, una ricchezza in certi racconti, che bisogna… Leggerli per capire.
Daniele Imperi
Di Carver ho una raccolta di racconti, ma devo ancora leggerla.
Ferruccio
Hemingway, Bradbury, Buzzati, i racconti di questi tre autori sono per me degli esempi di scrittura oltre che a un modo di lettura rilassante. Benché siano diversi tra loro ci trovo un qualcosa di magistrale in ognuno. Ce ne se sono altri di scrittori, ma nessuno si avvicina a questi tre.. Nel leggere i loro racconti trovo i cinque vantaggi che illustri
von Moltke
Trovo Buzzati un maestro assoluto del racconto, e la cosa curiosa è che non tutti i suoi romanzi gli son venuti altrettanti bene. Bradbury, anche se ero solo un adolescente, mi era piaciuto moltissimo anche lui.
Ferruccio
Il numero uno, tuttavia, per me, è Hemingway
von Moltke
Ho provato a leggerne due romanzi, “Verdi colline d’Africa” e “Vero all’alba”, e non sono neppure riuscito ad arrivare a metà.
Ferruccio
Von Moltke: Di “Verdi colline d’Africa” l’ho spiegato in un commento successivo cosa penso, Vero all’alba è un prodotto editoriale di cui dubito che Hemingway avrebbe permesso di essere pubblicato
Daniele Imperi
Di Buzzati ho la raccolta “Sessanta racconti”, ancora da leggere. Di Bradbury ho adocchiato il volume Halloween, che contiene 4 romanzi e 30 racconti, ho letto. Con Hemingway ho avuto una brutta esperienza leggendo Il vecchio e il mare, quindi sono un po’ prevenuto.
Ferruccio
Ci sono due romanzi che metto un po’ sotto la produzione standard di Hemingway: uno è “verdi colline d’Africa” che pur avendo buoni contenuti e dei dialoghi interessanti sull’arte e sulla scrittura non ha la cura stilistica vera e propria di Hemingway (troppi aggettivi e troppe parole, mancano le frasi brevi per dirne un paio) e poi lo stesso IIl vecchio e il mare che per me ha un certo fascino ma è stato scritto dall’Hemingway “ruffiano2, quello che sapeva che avrebbe vinto il Nobel. I suoi racconti sono fenomenali un Un posto pulito illuminato bene (il top) e Grande fiume dai due cuori sono dei capolavori irraggiungibili per conto mio
Daniele Imperi
Mi attira il romanzo “Per chi suona la campana”.
Ferruccio
500 pagine, monologhi su monloghi dei vari personaggi del romanzo, un tono di scrittura quasi elisabettiano, però se ti prende, ti ipnotizza e arrivi alla fine (come è successo a me) senza saperlo
Daniele Imperi
500 pagine? Non pensavo fosse così lungo. Leggerò un’anteprima e deciderò.
Orsa
Sono naufragata qui nel 2018 proprio grazie a un tuo racconto.
Li leggo per gli stessi motivi che hai elencato e ti dirò di più: spesso mi capita anche di rileggere gli stessi racconti più e più volte.
Ora però mi sto divertendo sull’immagine iniziale. Sai che mi cade l’occhio sui particolari… hai messo due mie passioni (igloo e carro armato) vicini-vicini e adoro! Ma perché hai schiaffato la Beretta insanguinata sulla cavalcatura del cavaliere? C’è un messaggio celato? Un rebus? Passerò la giornata a risolvere il mistero 😂
Detto questo allora ciao (non sono brava con gli addii/arrivederci).
Daniele Imperi
Bene, e quale racconto t’ha fatto naufragare su Penna blu?
Io ho riletto alcuni racconti di Poe, tutta l’opera su Sherlock Holmes e rileggerò tutti i racconti di Lovecraft.
La Beretta insanguinata sulla cavalcatura del cavaliere è stata un mio errore grafico, ora corretto
Orsa
“Racconto d’inverno”, è anche il mio preferito.
Corrado S. Magro
Un bel ricordo le antologie dell’allora ginnasio inferiore, che andavano oltre le mille pagine. Si alternavano anche poesie con i racconti che la facevano da padrone assieme agli estratti brevi di romanzi. Ho amato e amo i racconti! Dinamici, più o meno brevi, fruibili a tutti i livelli. Da piccolo ascoltavo attento la voce che me li trasmetteva. Acquistata la facoltà di leggere, gustavo le parole, rivivevo ogni azione descritta. Non so quante volte avrò letto “La giara” di Pirandello e ogni volta che la ripesco, ecco che mi vedo Zi’ Dima, contadino danzante, Lollò Zirafa con mula e calepino. Inserisco nei racconti anche “La pensione Eva”. Un insieme di episodi più che un romanzo, uno dei pochi della collana di Camilleri senza commissari e spaghetti alle acciughe. Non solo leggere, amo anche scrivere racconti e perdonatemi se dico che a molti sono piaciuti. Offerti gratis hanno vantato un buon numero di lettori e tanti apprezzamenti. Eppure gli stessi, raccolti in un ebook al prezzo di qualche Euro non hanno riscontrato nessun acquirente. E sì, sono solo racconti!
von Moltke
Dove li vende? Non prometto nulla, non leggo libri al computer quasi mai, ma capisco la sua delusione (scrivo anch’io e ho pochissimi lettori entusiasti, e gratis).
Corrado S. Magro
Ne trova tanti, quasi tutti, GRATIS in http://www.liberolibro.it/scritto da voi, sotto Corrado Magro.
Li propongo anche quali ebook in due edizioni nel mio sito editoriale http://www.fantarea.com. Quella con il titolo “Riverberi” ne contiene una scelta che a un concorso letterario non ha riscosso alcuna attenzione sebbene alcuni dei racconti graditi a molti; circa 10 mila letture di uno, di cui 2500 di su LiberoLibro e 7 mila su un altro sito editoriale, a detta dell’editrice ma con vendite insignificanti (15) della raccolta. Ho sospettato un raggiro e ho fatto fatica a ritirarli.
I più recenti non sono ancora fruibili.
Daniele Imperi
Ah, le Novelle per un anno di Pirandello le ho prese. Anni fa ne lessi un po’, un racconto più bello dell’altro.
Ho letto a scuola La giara, e anche altri di lui, e ancora mi ricordo la storia. Come le novelle di Verga.
von Moltke
Altroché se li leggo, ma non per i motivi da te elencati. Leggo racconti solo perché amo già l’autore, e in alcuni casi, come Asimov, Dick e Poe da te citati, e Buzzati più ancora, sono dei veri talenti proprio col racconto breve, e Buzzati anche brevissimo, che mi godo più dei romanzi da questi scritti. Poi, in spiaggia mi porto proprio il librine che sto leggendo al momento, e la mia donna ha notato che l’edizione ottocentesca di “1815” di Houssaye ha attirato sguardi molto perplessi dai passanti. Ma non posso farci niente, mi sto documentando sulla battaglia di Waterloo per motivi che indovinerai senza fatica.
Insomma, ben vengano i racconti, se son scritti bene. E dimenticavo altri i cui racconti mi piacciono tanto, Chechov e Pirandello. Solo che la mia edizione di “Novelle per un anno” da portare in spiaggia è più voluminosa di “Guerra e Pace”, che ho in quattro pratici volumetti.
Daniele Imperi
Anche io ho comprato e letto alcuni racconti perché conoscevo già l’autore. Ti sei portato in spiaggia un libro dell’800?
Forse abbiamo la stessa edizione di “Guerra e Pace” in 4 volumetti: copertina bordeaux, di Peruzzo editore, del 1985.
von Moltke
In realtà il mio “1815” di Houssaye è la 35a edizione, del 1901, anche se la rilegatura potrebbe essere successiva. Il mio “Guerra e Pace” è della Garzanti, traduzione di Pietro Zveteremich fruibilissima. Credo sia della fine degli anni ’80.
Fabio Amadei
I racconti li amo e li leggo con grande soddisfazione. In cima alla mia lista metto Kafka. Subito dopo c’è Cechov, Buzzati, Calvino, Hemingway, Flannery O’ Connor e Carver. Recentemente ho letto dei racconti di Bruno Shultz che i critici paragonano a Kafka ma a me non sono piaciuti per niente. Molto belli i racconti di Manganelli (Centuria) e tra i contemporanei faccio il tifo per Cavazzoni. Vi consiglio Gli albanesi su you tube letto dall’autore.
Daniele Imperi
Ho preso da poco un volume di racconti di Calvino, ma in passato ne avevo letti alcuni. Calvino è insuperabile.
Grazia Gironella
Ho scritto molti racconti, ma raramente ne leggo. Come dici, per me sono un po’ troppo brevi. Mi piace affezionarmi ai personaggi, ma se la storia è breve non faccio in tempo e rimango più distaccata. Può darsi che cambierò idea, un giorno, ma per ora la penso ancora così.
Daniele Imperi
Ci sono anche racconti lunghi. A me più che i personaggi interessa invece la storia in sé.
Barbara
Leggo racconti eccome… li scrivo!

Battutaccia a parte, non so quale possa essere la prima antologia letta, credo Il segugio della morte di Agatha Christie. Adesso mi sono affezionata ai racconti di Jack Ritchie (da molti sono stati tratti film famosi, ad esempio E’ ricca, la sposo e l’ammazzo), ho già acquistato tutto il disponibile ma Marcos y Marcos non sta ripubblicando gli arretrati. Un vero peccato. Sono racconti eccezionali e sì, mi hanno aiutato a scrivere, non tanto contro il blocco vero e proprio, ma generando nuove idee.
Daniele Imperi
Anche per me molti racconti hanno funzionato generando idee. Che poi quelle idee diventino storie è un altro discorso.
Tiziano
Be’, io sono un fan dei racconti. Innanzitutto è il genere di narrativa che preferisco scrivere in assoluto (da quelli più corti a quelli molto elaborati e lunghi). Mi si addicono molto. Ne apprezzo la versatilità e non li trovo così complicati da scrivere come in molti dicono. Anche leggerli, per l’appunto, è piacevole, essendo (in genere) meno impegnativi di un romanzo, e la velocità con la quale scorrono li rende una lettura ideale anche per quando si ha meno voglia di dedicarsi con pazienza a una più grande lettura.
Daniele Imperi
D’accordo al 100%, più o meno. Preferisco la lettura di un romanzo, a quella di un’antologia, ma ogni tanto mi piace leggere racconti. Anche per me sono più semplici da scrivere rispetto al romanzo, sia per la loro brevità sia perché in un romanzo c’è molto più materiale da tenere sotto controllo.