Diventare web copywriter oggi

Diventare web copywriter oggi

Ho avuto l’ispirazione per questo post da un articolo scritto da Cristiana Tumedei su QuiCopy, in cui parlava dell’improvvisazione nel copywriting e di come sia una causa della svalutazione della professione di copywriter. Una svalutazione che interessa comunque ogni lavoro nel campo della scrittura.

In particolare ci sono stati due punti di quel post che mi hanno fatto riflettere e che condivido in pieno:

  • la convinzione che tutti siano in grado di scrivere e che, quindi, questa professione possa essere svolta da chiunque senza la necessità di una formazione specifica;
  • l’idea che chi dispone di un pc e di una connessione può gettarsi nella mischia.

Questo è tristemente vero. Dunque, come essere web writer senza improvvisarsi tali? Prendo in prestito un’altra frase dal post di QuiCopy:

investite sulla vostra formazione: seguite corsi, scaricate ebook e guide, leggete manuali e ascoltate i professionisti del settore.

Formazione del web copywriter

Non iniziate mai un lavoro del genere senza una completa formazione. Mi è capitato varie volte di leggere annunci di lavoro in cui era richiesta la scrittura di articoli e assistevo a una gara a chi arrivava primo ad accaparrarsi il lavoro.

Gli articoli, come è di moda oggi, venivano pagati due soldi. Io stesso ho ricevuto una proposta per scrivere articoli di 600 parole a 1 centesimo a parola. E in più avrei dovuto scrivere una serie di testi gratuiti per vedere come sarei stato accolto dal pubblico. Non ho neanche risposto.

Questo non è lavoro: non sono professionisti quelli che inseriscono annunci del genere né chi si fa in quattro per scrivere sottopagato. Dalla parte del “datore di lavoro” c’è una scarsa considerazione verso i contenuti. Dalla parte del “lavoratore” c’è una mancanza di formazione ed esperienza che si traduce nella redazione di testi senza valore.

Quando ho scritto l’articolo su come diventare web copywriter avevo elencato una serie di conoscenze che deve acquisire chi si vuole avvicinare a questa professione. E nel post di QuiCopy ci sono altri consigli su come scrivere senza improvvisare.

Costruire un’esperienza

Non tutti sono in grado di scrivere. Questa è una mia convinzione e, anche se molti la pensano al contrario, io non cambio opinione. Qualcuno però mostra una certa propensione alla scrittura e allora, se è davvero interessato a scrivere di professione, deve costruirsi un’esperienza dopo aver investito sulla sua formazione.

La formazione permette di conoscere il lavoro, non di saperlo gestire e portare avanti. La formazione è uno studio. È come laurearsi o diplomarsi: non basta per definirsi professionisti. Si ha una cultura di base, un punto di partenza. È l’esperienza che rende professionisti.

Riprendo la frase di QuiCopy per adattarla a questo concetto:

investite sulla vostra esperienza: seguite forum, aprite un blog e scriveteci ogni giorno, scrivete guest post, aprite un account su Twitter e un profilo su Google Plus e fatevi conoscere.

L’esperienza è ciò che vi renderà differenti dagli improvvisatori. Ciò che vi farà guadagnare lettori. Ciò che vi permetterà di ottenere fiducia dai clienti.

Una questione di tempo e di volontà

Il problema di oggi e della grande improvvisazione che dilaga nel mondo del web copywriting è la fretta.

  • Le aziende hanno fretta di ottenere contenuti per i loro network e le loro campagne di marketing.
  • Chi si spaccia per web copywriter ha fretta di lavorare e di entrare nel giro.

La formazione richiede tempo. E l’esperienza ne richiede di più. Ma il tempo paga sempre, non come il crimine.

Credo anche che manchi la volontà di imparare. E in quel caso chi scrive non ha la professionalità che in questo lavoro – come in tutti – non può mancare.

Volete diventare web copywriter?

Allora seguite dieci semplici regole.

  1. Leggete ogni giorno, qualsiasi cosa.
  2. Scrivete ogni giorno, di tutto.
  3. Studiate le basi della scrittura per il web.
  4. Studiate le dinamiche del web.
  5. Imparate i concetti della SEO e del SEM.
  6. Imparate a usare i principali CMS per blog.
  7. Frequentate Twitter.
  8. Frequentate Google Plus.
  9. Non abbiate fretta di imparare.
  10. Non abbiate fretta di iniziare a lavorare.

31 Commenti

  1. Diventare web copywriter oggi | Copywriter Free...
    martedì, 23 Luglio 2013 alle 9:03 Rispondi

    […] Che cosa significa essere web copywriter. Formazione ed esperienza del web copywriter. 10 regole da seguire.  […]

  2. Annarita Faggioni
    martedì, 23 Luglio 2013 alle 9:44 Rispondi

    Condivido in pieno e mi permetto di aggiungere una frase che sta girando nell’ambiente: “All’idraulico chiedi di ripararti un tubo gratis per vedere se sa fare l’idraulico? No, lui dice sono idraulico e tu ti fidi”. La stessa cosa dovrebbe essere per i copy: fare esperienza sì, ma fessi no.

    • Daniele Imperi
      martedì, 23 Luglio 2013 alle 10:09 Rispondi

      Purtroppo certe professioni non sono valorizzate. Proprio oggi ho visto un annuncio in cui si chiedevano articoli di 400 parole, originalissimi, con conoscenze SEO… pagati mezzo centesimo a parola.

      • KINGO
        martedì, 23 Luglio 2013 alle 10:17 Rispondi

        2 euro per un articolo di 400 parole?
        Guarda che non è male!

        • Daniele Imperi
          martedì, 23 Luglio 2013 alle 10:28 Rispondi

          È una miseria, Kingo. Io ne chiedo dai 10 ai 16 euro.

          Per scrivere un articolo originale di 400 parole impieghi tempo per la documentazione, la scrittura, la rilettura. Se impieghi mezz’ora (e ci vuole di più, se vuoi un articolo ben scritto), il tuo guadagno è di 4 euro l’ora, meno di un lavapavimenti.

          • KINGO
            martedì, 23 Luglio 2013 alle 10:41 Rispondi

            Dai, ero ironico!!
            Comunque, se fossi in te gli articoli da 400 parole non li prenderei proprio in considerazione. Tanto a scriverne uno di 2000 ci stai più o meno lo stesso tempo, anzi puoi esprimere meglio i concetti pubblicitari che chiede il cliente. E per forza di cose vieni pagato di più.

            Poi, è chiaro, quando si parla di scrittura promozionale, la gente pensa che gli articoletti corti siano più incisivi e d’effetto per i clienti.
            Sarà davvero così?
            Mah, ti dico solo questo, guarda gli articoletti scritti per le acque minerali. L’originalità è imbarazzante (tutte le acque sono indicate per diete povere di sodio), e poi, gli utilissimi consigli dati dagli autori lasciano sempre senza parole. Anche il tappo che si gira in senso antiorario diventa un grandissimo pregio.

  3. Christian
    martedì, 23 Luglio 2013 alle 11:11 Rispondi

    Davvero ottimi consigli. condivido a pieno il “leggere e scrivere tutti i giorni”. Aggiungerei però “Leggere libri”, perché su Internet si può leggere di tutto, anche contenuti di scarsa qualità. E per quanto riguardoa lo scrivere.. scrivo tutti i giorni dal 2009, e posso dire di aver fatto grandi passi in avanti. E’ come se avessi scritto un tema al giorno per 4 anni. I risultati si vedono! :D

    Christian

    • Daniele Imperi
      martedì, 23 Luglio 2013 alle 11:30 Rispondi

      KINGO

      Dai, ero ironico!!
      Comunque, se fossi in te gli articoli da 400 parole non li prenderei proprio in considerazione. Tanto a scriverne uno di 2000 ci stai più o meno lo stesso tempo, anzi puoi esprimere meglio i concetti pubblicitari che chiede il cliente. E per forza di cose vieni pagato di più.

      Poi, è chiaro, quando si parla di scrittura promozionale, la gente pensa che gli articoletti corti siano più incisivi e d’effetto per i clienti.
      Sarà davvero così?
      Mah, ti dico solo questo, guarda gli articoletti scritti per le acque minerali. L’originalità è imbarazzante (tutte le acque sono indicate per diete povere di sodio), e poi, gli utilissimi consigli dati dagli autori lasciano sempre senza parole. Anche il tappo che si gira in senso antiorario diventa un grandissimo pregio.

      Non avevo capito che eri ironico :D

      Beh, è il cliente che decide quante parole vuole. Certo, 2000 parole hanno un peso maggiore rispetto alle 400 e non parlo di quello economico.

      Secondo me oggi con testi di 200-300 parole non ci fai più nulla.

      • Alessandro Madeddu
        martedì, 23 Luglio 2013 alle 12:47 Rispondi

        Il testo di 400 parole è una delle piaghe d’Egitto bibliche, che i copisti antichi cancellarono considerandola un’aggiunta spuria e poco credibile. Beati loro che a queste cose non credevano…

    • Daniele Imperi
      martedì, 23 Luglio 2013 alle 11:32 Rispondi

      Ciao Christian, benvenuto nel blog.

      Concordo sui libri. Su internet va fatta una cernita: bisogna trovare blog di qualità, italiani ed esteri, su cui tenersi aggiornati.

  4. Gioia
    martedì, 23 Luglio 2013 alle 12:55 Rispondi

    Hai pienamente ragione su tutto, ma bisognerebbe mettersi nei panni di chi ha preso il titolo di “copywriter” senza merito.
    Rispondi a questa domanda: Ti offrono la possibilità di guadagnare qualcosa, non hai altre risorse, la bolletta sul comodino ti ricorda che sta per scadere…. tu che fai?

    Meglio poco che niente.
    Sai che non è il tuo mestiere, ma se a chi ti offre il
    lavoro” va bene…

    Penso sia inutile continuare a prendersela con casalinghe, studenti, che non sanno più dove sbattere la testa per racimolare qualcosa.
    Sarebbe più opportuno rivoltarsi contro chi s’ingrassa sfruttando la crisi, perché ciò che oggi conta per loro, non è la qualità, ma la quantità.

    • Daniele Imperi
      martedì, 23 Luglio 2013 alle 13:45 Rispondi

      La colpa principale, infatti, è di chi fa della scrittura un vergognoso mercato di sfruttamento. Non hanno capito che per emergere nel web i contenuti devono essere di valore e di qualità e valore e qualità può darteli solo un professionista.

      • Alessandro Madeddu
        martedì, 23 Luglio 2013 alle 14:39 Rispondi

        Forse ora Google ce lo farà capire.

  5. Cristiana Tumedei
    mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 18:32 Rispondi

    Salve Imperi,
    ti ringrazio per l’ennesima citazione :)

    Ora ti svelo un segreto: sono giunta alla pace dei sensi. Ho capito che, come in tutti i settori, ci sarà sempre chi si occupa di scrittura per il web e si propone per pochi spiccioli. Così come esisteranno sempre realtà pronte ad assoldare redattori in cambio di compensi irrisori.

    Non mi sto arrendendo: sto solo constatando una realtà che, purtroppo, esisterà sempre. La conclusione? Io non sono quel tipo di professionista e quelli non sono i committenti a cui miro.

    Quindi, la prima regola del professionista è: selezionare i propri clienti. Sai cosa puoi offrire. Devi solo capire a chi.

    Detto questo, credo si apra una questione più complessa. Quella relativa ai compensi e alle tariffe. Non essendoci un albo o un ente che tutela i professionisti della comunicazione digitale, chi stabilisce quanto devono percepire per le loro prestazioni? E ancora, come definire un giusto compenso per chi è alle prime armi e chi è già esperto?

    Vedi, credo non sia affatto semplice affrontare questi argomenti. Soprattutto oggi che ci troviamo fagocitati da un mercato sempre più inflazionato. Quello che ho capito io è che, per emergere, è necessario formarsi, aggiornarsi e specializzarsi.

    Non so come la pensi tu, ma giunta a questo punto non vedo alternative.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 18:41 Rispondi

      E di che? Grazie a te che continui a fornirmi idee :D

      Concordo sulla scelta dei committenti. Ricevevo una newsletter da un forum con annunci di lavoro per scrivere articoli e alla fine mi sono cancellato, perché pagano spiccioli. Io non lavoro per spiccioli. Non faccio per quei clienti e loro non fanno per me.

      Tramite un vecchio sito ogni tanto mi arrivano commissioni e mi pagano quello che chiedo e pure in anticipo. Magari arriveranno anche da qui.

      Sui compensi da percepire siamo d’accordo. Non è facile stabilire prezzi. E anche su formarsi, aggiornarsi e specializzarsi. Non ho capito però che intendi sul non vedere alternative. Ti riferisci ai committenti da scartare?

      • Cristiana Tumedei
        mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 18:48 Rispondi

        Formarsi, aggiornarsi e specializzarsi. Su questo non vedo alternative. Per esempio, in questo momento sono un po’ stufa del mio lavoro. Non ho ancora capito bene cosa stia nascendo nella mia testa, ma di certo sono in procinto di cambiare qualcosa.

        Il cambiamento è strettamente connesso alla professione del web copywriter… basta, mi fermo ché inizio a divagare :D

        • Daniele Imperi
          mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 18:53 Rispondi

          Hai ragione. Come ti avevo accennato, anche io sono stufo della solita realizzazione di siti, che secondo me ora non porta più a niente. E, come sai, sto pensando a un progetto da sviluppare.

          In più, ho comprato non so più quante pubblicazioni fra libri e ebook, oltre una decina, per informarmi su alcuni argomenti di mio interesse che possono essermi utili e vedere anche quanto sono informato su quei temi.

          Speriamo serva a qualcosa, per tutti e due :D

          • Cristiana Tumedei
            mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 18:56 Rispondi

            Non so. Io sto proprio pensando di cambiare settore. Non credo sia sbagliato, soprattutto se la ricerca è finalizzata a un miglioramento, a una crescita personale.

            Credo potrei fare tante altre cose, magari anche più stimolanti. Anzi, è probabile che, cercando, trovi qualcosa per cui sono davvero portata :)

  6. Daniele Imperi
    mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 19:00 Rispondi

    Cristiana Tumedei

    Non so. Io sto proprio pensando di cambiare settore. Non credo sia sbagliato, soprattutto se la ricerca è finalizzata a un miglioramento, a una crescita personale.

    Credo potrei fare tante altre cose, magari anche più stimolanti. Anzi, è probabile che, cercando, trovi qualcosa per cui sono davvero portata :)

    Prima hai detto che il cambiamento è connesso alla professione di web copywriter e ora che vuoi cambiare settore :)

    Ho capito male io, intendevi che volevi cambiare professione?

    Certo, se cambiare significa trovare quello per cui sei portata, allora va bene.

    Io non ho ancora capito, dopo tutti questi anni, a cosa sono portato. Ti auguro di capirlo prima di me…

    • Cristiana Tumedei
      mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 19:04 Rispondi

      Intendevo dire che chi di mestiere fa il web copywriter (e non è il mio caso, ci tengo a precisarlo!) secondo me fa del cambiamento la leva portante della sua professione. Si trattava di una riflessione. Parlavo a me stessa, scusa :)

      Non penso capirò mai per cosa sono portata, perché non corrisponde a ciò che mi piace fare e questo già di per se stesso rappresenta un limite molto difficile da superare :D

      • Daniele Imperi
        mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 19:09 Rispondi

        Credo che per tutti i lavori creativi il professionista senta il bisogno di cambiare e di ricercare qualcosa che lo soddisfi di più.

        Però ti contraddici: se non hai capito per cosa sei portata, come fai a sapere che non corrisponde a ciò che ti piace fare? :D

        Ma qui siamo sul filosofico.

        • Cristiana Tumedei
          mercoledì, 24 Luglio 2013 alle 19:12 Rispondi

          Ahahah. Imperi, il punto è che so quello che mi piace fare (e che farei se non avessi necessità di lavorare), ma non si tratta di attività in cui posso eccellere.

          Nulla di filosofico, anzi il contrario! :D

  7. Il meglio di Penna Blu – Luglio 2013
    giovedì, 1 Agosto 2013 alle 15:06 Rispondi

    […] Continua a leggere Diventare web copywriter oggi. […]

  8. Emanuele Greco
    domenica, 18 Agosto 2013 alle 23:41 Rispondi

    Consigli utilissimi quelli stilati nell’articolo.
    Una domanda, tuttavia, sorge spontanea: come si fa a “non aver fretta di iniziare a lavorare” in un periodo nel quale le aziende chiedono ai giovani freschi di laurea di avere già “almeno un paio d’anni di esperienza”?

  9. Liz
    martedì, 28 Gennaio 2014 alle 18:51 Rispondi

    Vero quello che dici, ma purtroppo crearsi l’esperienza è davvero dura. Io ho un blog da quasi due anni, scrivo per altri blog, leggo, ho comrpato libri sul copywriting e partecipato a corsi e conferenze, e ancora niente…mi sto laureando e nonostante l’anno e mezzo di esperienza online non sembrano essere cambiate le cose. “si richiede esperienze, si richiede esperienze, si richiede esperienza”….quindi cosa fare? continuare a scrivere guest post gratis per quanto?

    • Daniele Imperi
      martedì, 28 Gennaio 2014 alle 19:06 Rispondi

      Ciao Liz, benvenuta nel blog.

      La mia domanda è questa: tu hai un blog sui viaggi, ho visto. Ma chi sa che sei una copywriter? E da cosa si deduce?

  10. Pawn371
    venerdì, 14 Febbraio 2014 alle 18:59 Rispondi

    Salve!
    Molto spesso mi capita di cercare su internet corsi per copywriter, inseguendo il sogno di trasformare la mia passione per la scrittura in un lavoro, ma quello che ogni volta trovo, mi scoraggia non poco.
    Per fare un esempio, ultimamente ne ho trovato uno della durata di due mesi, una lezione a settimana di due ore, quindi in totale neanche venti ore di lezione, al prezzo di ottocento euro. Sorvolando sul prezzo, che tipo di competenze si possono trasmettere in neanche venti ore? Quando giudico poco seri corsi con tali caratteristiche, ho ragione oppure ho una visione distorta della cosa dovuta al fatto che conosco molto poco il settore?

    • Daniele Imperi
      venerdì, 14 Febbraio 2014 alle 19:21 Rispondi

      Ciao,

      sui corsi non so dirti, non ne ho mai frequentati, ma di solito non costano molto meno né durano di più.

      Dipende da cosa ti interessa realmente. Quali competenze avere, ecc.

      • Pawn371
        sabato, 15 Febbraio 2014 alle 18:54 Rispondi

        Grazie!
        Due ore a settimana mi sembravano poche, ma in effetti non avevo termini di paragone.

  11. Enrico
    mercoledì, 28 Ottobre 2015 alle 16:22 Rispondi

    Complimenti davvero per l’articolo. Sono un giovanissimo che ha deciso da poco tempo di dedicarsi finalmente agli studi umanisti. E’ una decisione che pondero da molto tempo ed ora che ho deciso di farla sono convinto che sia stata quella giusta. Sono appassionato di scrittura e di web e trovo davvero interessanti tutti gli articoli del blog. Complimenti Davvero.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 28 Ottobre 2015 alle 17:03 Rispondi

      Ciao Enrico, grazie e benvenuto nel blog. Auguri per gli studi, allora.

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