La scorsa settimana Lansdale ha pubblicato una serie di tweet, apparsi anche su Facebook, in cui ha dato alcuni suggerimenti di scrittura, direttamente derivati dalla sua esperienza. Gli ho chiesto di poterli tradurre per il blog e mi ha risposto di sì.
Li ho trovati interessanti, perché ha toccato temi che spesso si danno per scontati o magari si ignorano perfino.
10 consigli di scrittura da Joe Lansdale
1. Trova il tempo per scrivere
Se non riesci a trovarlo, probabilmente non lo vuoi veramente fare. Anche se si tratta solo da 15 a 30 minuti al giorno, conta.
Ho sempre pensato che se per vivere potevo fare un lavoro che odiavo, avrei potuto sicuramente trovate un paio d’ore a settimana per scrivere. Ho scritto prima di andare a lavoro, o la notte per qualche ora, o solo qualche pagina.
Qualche volta riuscivo a lavorare di notte e di mattina. Volevo farlo. E tu devi volerlo. Non può restare solo un sogno. Sotto deve esserci un qualche tipo di aiuto.
2. Una parola tira l’altra
Se puoi scrivere una parola, una seconda quasi sempre la seguirà, e così via finché avrai una frase, un paragrafo e una pagina. Lasciar fluire tutto dal subconscio, invece di pensare a ogni parola, è un buon modo di procedere.
Fallo bene per evitare una maggiore revisione, ma lascia scorrere tutto. La pulizia viene dopo. Da parte mia, faccio del mio meglio per evitare l’idea di una continua riscrittura. Lascio fluire tutto e faccio in modo che sia più vicino possibile a ciò che voglio, quindi baro e revisiono un po’.
3. Racconta la tua storia a un amico
Un altro trucco per scrivere una storia è quello di immaginare di raccontarla a un amico. Siediti e comincia a raccontare la storia come se fosse accaduta a te, o a qualcuno che conosci, e tieni conto dei piccoli dettagli che rendono una storia reale.
Applica tutti i tuoi sensi, ma mai alla scena, perché diventa solo un trucco, ma tieni a mente ciò che potrebbe accadere all’esterno, così come tieni a mente le piccole digressioni che potresti dire al tuo amico per impostare la scena o per rivelare il tuo stato mentale.
4. Un lavoro che dia il tempo per scrivere
Anche se ho scritto in alcune circostanze terribili, penso che la maggior parte degli scrittori scriva meglio quando sta bene. Un buon lavoro solido che dia il tempo per scrivere è una benedizione.
Ho lavorato come custode per anni e è stato un lavoro che non potevo portarmi a casa. Era solido ma non era un lavoro impegnativo, una volta che l’hai capito, e mi permise di sfamarmi mentre scrivevo.
Infine, i soldi che guadagnavo con la scrittura erano proprio come quelli che guadagnavo con il lavoro di bidello e quando smisi di fare il bidello non ci volle molto prima che riuscissi a guadagnare di più con la scrittura.
Ho comunque tenuto per anni i miei quaderni di appunti di quand’ero bidello, temendo di tornare un giorno a pulire bagni e lucidare pavimenti.
5. Trova la tua voce
In tre mesi ho scritto una storia al giorno per circa 90 giorni. Erano tutte brutte e sono state respinte più volte, perché in quel periodo c’erano molti mercati per i racconti brevi.
Ma mi aiutarono a svuotarmi delle cose cattive. Mi aiutarono a iniziare a trovare la mia voce, anche se questo richiese degli anni.
Ho dovuto smettere di essere un ventriloquo e mettere via il pupazzo che impersonava tutti gli altri e parlare quindi con la mia voce dalla mia sedia e con autorità.
6. Scrivi per te stesso
È meglio scrivere per te stesso se vuoi sentirti come te stesso e non come qualcun altro. Tutti noi ci comportiamo un po’ da ventriloqui e non perdiamo mai qualcuna delle voci che abbiamo rubato o preso in prestito. Ma l’influenza è abbastanza differente dall’essere un copione.
Sai che è sbagliato scrivere come chiunque e che non devi preoccuparti di ciò che pensano gli altri. Scrivi una storia come ti piacerebbe vederla, anche se è volgare, violenta o romantica e leggera o tutte queste cose insieme. Scrivi una storia che significhi qualcosa per te.
Non sempre hai voglia di scrivere una storia con significati profondi, perché alcuni giorni vuoi solo qualcosa di leggero e semplice, altri qualcosa di più penetrante e complesso e, meglio per noi, una combinazione di queste cose.
7. Non aver paura di non essere profondo
Mi piace quando penso di aver scritto qualcosa di profondo e penetrante e lo vedo come il mio lavoro migliore. Ma non mi importa di essere goffo e pure banale. Scrivo per intrattenermi e per pagare le bollette, ma scrivo per me.
8. L’insicurezza nella scrittura
L’insicurezza nella scrittura, e quindi non scrivere, è una perdita di tempo. Puoi essere insicuro scrivendo come puoi non scrivere, e accade anche che alla fine potresti sentirti meno sicuro quando hai un mucchio di lavoro.
9. Scrivi la storia che vuoi raccontare
C’è un’altra considerazione da fare su questo. Gli scrittori che scrivono opere profonde perché non possono o non vogliono farlo. Fa’ ciò che ti piace e fallo meglio che puoi.
Quasi tutte le storie profonde non hanno iniziato a esserlo. Hanno cominciato a essere narrate. >Io sono leggenda è stato scritto perché Richard Matheson voleva scriverlo e magari perché aveva delle bollette da pagare… Scommetto che è stato così.
Ma è anche profondo insinuarsi nel nostro modo di fare. Penso che quando esitiamo a scrivere qualcosa che vogliamo, e ci guardiamo dietro pensando a ciò che la critica dirà, stiamo diventando insicuri del nostro lavoro, non sulla sua profondità o la superficialità.
Non sto suggerendo di scrivere spazzatura a nessuno, ma solo di scrivere la storia che vuoi raccontare. Non sai mai dove ti porterà. Al diavolo il genere. Al diavolo le università. Scrivi.
10. Crea un tuo pubblico
Un punto che sto cercando di far capire è che non credo che qualcuno di noi sappia cosa voglia il lettore e il miglior tipo di scrittura è quello in cui ti crei un tuo proprio pubblico.
Se sapessimo ciò che ognuno vuol leggere, vorremmo conoscerlo tutti ogni volta. Un buon lavoro potrebbe essere letto solo da poche persone, o può essere un successo travolgente. Un cattivo lavoro può avere lo stesso effetto; cattivo nel senso che potrebbe mancare di molti valori letterari, ma parla in qualche modo alla gente.
Quindi, alla fine, tutto ciò che dobbiamo fare è scrivere per noi stessi.
Il Moro
Una serie di ottimi consigli. Io devo ringraziae il mio posto di lavoro, se riesco a trovare il tempo per scrivere qualcosa. Spero di riuscire a tenermelo!
Daniele Imperi
Direi che è proprio il caso di tenerti quel lavoro
ferruccio
questo te lo copio:-)
Daniele Imperi
Che copi???
marina
Il primo punto mi ha colpito nel profondo. Ho fatto un lavoro che odiavo, e facevo di tutto per scrivere. Quasi fossi sospinta da una forza incontrollabile. Poi il lavoro che odiavo l’ho mollato, ma il senso del consiglio resta, ed è universale.
Lucia Donati
Scrivere per sé stessi e, se c’è la passione, si trova il tempo per fare le cose: condivido.
Anna Rita
Ottimi consigli, li metterò subito in pratica.
Grazie!
Michela
E quando uno ci ha gli amici altolocati…
Daniele Imperi
C’è chi può e chi non può…
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sonia
Io sono per il punto 9! L’ho messo in pratica per partecipare ai miei primi due concorsi…di cui attendo l’esito…
Daniele Imperi
Ciao Sonia e benvenuta, In bocca al lupo per i concorsi
Romina Tamerici
Una bellissima lista. A volte le cose sembrano scontate ma non lo sono per niente!
Lorenzo Granillo
Consigli molto utili; specialmente per uno che ha solo undici anni. Mi piacerebbe diventare uno scrittore, infatti, nonostante la mia tenera età, scrivo e pubblico storie su Efp.
Grazie ancora per i consigli.
Daniele Imperi
Buon lavoro con la scrittura, allora
Lorenzo Granillo
Grazie:-)
Gianpaolo Ferrara
Bene, adesso so di essere sulla buona strada. Mamma, mi senti? Mi passeresti la pistola?
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Marco B.
Molto interessante.
Solo che “Applica tutti i tuoi sensi, ma mai alla scena, perché diventa solo un trucco”, scusate, ma non l’ho capita.
Daniele Imperi
Quella neanche io…
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