Dal giallo svedese alle invasioni di vampiri
Bjørn Larsson, nella sua conferenza a Roma in occasione del suo ultimo romanzo I poeti morti non scrivono gialli, ha sottolineato il fatto che la Svezia sia diventata la nazione dei gialli. Romanzi gialli vengono pubblicati di continuo, come se la nazione fosse una fabbrica di criminali.
In alcuni casi gli scrittori ambientano le storie nella propria cittadina e questo allontana in un certo senso quelle storie dalla credibilità. Quanti delitti potranno mai verificarsi in una piccola città?
Il problema dei gialli svedesi è anche quello dei vampiri. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria invasione, con tantissime varianti, dal fantasy alle storie rosa, o forse è meglio chiamarle rosa-sangue.
Questi esempi sono quelli che chiamo gli abusi nella scrittura.
Non più l’opera letteraria come frutto della fantasia dello scrittore, ma il libro come copia del successo altrui. La letteratura si fa moda e guadagna appassionati, ma non perché amano leggere, perché sanno che troveranno in quel libro le stesse sensazioni avute nell’altro.
Che il libro sia un prodotto commerciale è risaputo, ma un’azienda (casa editrice+scrittore) dovrebbe produrre merce di qualità e dubito fortemente che in mezzo a decine e decine di gialli e decine e decine di romanzi vampireschi ci sia sempre della qualità.
Non ho letto gialli svedesi, anche se la letteratura scandinava mi attira molto, ma per quanto riguarda i romanzi sui vampiri, una volta letto Dracula di Bram Stoker il resto non regge al confronto.
Un’idea in narrativa va senz’altro usata. Ma quando se ne abusa il discorso cambia. Sentirsi dire «Ah, anche tu hai scritto un libro su…» – sostituisci i puntini con quello che vuoi – non credo sia molto edificante per uno scrittore, specialmente se quella frase sottintende un gran numero di libri già prodotti su quel filone.
Quanti libri sui vampiri avete letto? E che ne pensate di questi abusi? Conoscete i gialli svedesi o scandinavi?
Elan
Questo post rispecchia interamente il mio pensiero sui libri attualmente prodotti!
Non conoscevo la situazione dei gialli svedesi, ma i libri sui vampiri mi hanno dato talmente la nausea che non riesco neanche a mettermi a leggere Dracula (unica cosa positiva di questo “boom” di vampiri: Dracula rilegato e illustrato in super sconto a circa 10€ O_O)
Per il resto non ne ho mai letti né mai credo lo farò.
Però è dannatamente vero… quando un libro fa il botto tutti copiano il suo genere. E’ al limite del frustrante!
Salomon Xeno
Odio i libri per vampiri. Non li ho mai letti, intendiamoci. Il mio odio è dovuto al fatto che vedo nelle librerie gli scaffali del “fantastico” progressivamente occupati da libri-fotocopia, che tolgono spazio ad altri autori forse non più meritevoli, ma più vari.
Daniele Imperi
Purtroppo le mode, presenti anche in editoria, a lungo andare guastano il prodotto.
Sofia Stella
Ho provato a leggere Twilightma mi sono arresa.
Il tuo post, Daniele, mette in risalto quello che penso da quando ho cominciato a spedire manoscritti alle case editrici (con risultati deludenti).
Con questa storia dei libri fotocopia, se invii un originale, sul quale ti ci sei anche impegnato, diventa ancora più difficile farsi pubblicare!
…e per chi la lettura la considera un’attività formativa e non puro e semplice svago è avvilente.
Ogni volta che entro in libreria e mi vedo sbattuto davanti lo scaffale dei vampiri penso: «Ancora vampiri? Ma quando passerà questa moda???»
Romina
Niente vampiri per me e niente romanzi svedesi (anche se ho visto i tre film della saga di “Millennium”).
I vampiri, come tutte le cose che fanno troppa tendenza, mi spingono presto alla repulsione… già una volta ho commesso l’errore di leggere Moccia solo perché l’avevano letto tutti! Va beh, errori di gioventù… ora ho più a cuore il mio tempo. Cosa c’entra con i vampiri? Non lo so, ma è un’altra moda che spero passi presto!