Come trovare idee per scrivere post

7 metodi che uso per creare contenuti nel blog

Trovare idee per post

Uno dei problemi maggiori di un blogger è sapere che cosa scrivere. Sembrerà strano: in fondo, se apriamo un blog, dovremmo già sapere cosa scriverci. Non è certo facile trovare ogni giorno, o comunque ogni settimana, idee nuove, anzi io credo che sia il lavoro più duro nel blogging.

Per me scrivere un post è facile. Almeno lo è in genere. Se devo scrivere articoli complessi, la scrittura ha bisogno di una buona documentazione, per cercare fonti accreditate, per inserire le informazioni in un discorso unitario, per trovare un linguaggio comprensibile e non troppo accademico.

Ma spesso, come nel caso di questo articolo, la scrittura mi prende poco tempo. Se ho già una buona idea, il resto viene da sé. Il problema principale è avere quella idea, anzi averne tante, perché più sono e più possiamo fare una cernita e usare le migliori.

Io non so come facciano gli altri blogger a trovare le loro idee. So come trovo le mie. Qui parlerò della mia esperienza, dei metodi che uso ogni giorno per trovare idee per scrivere articoli nel mio blog.

Leggere

È scontato, è banale, è quello che dicono tutti gli scrittori famosi, è quello che abbiamo sentito dire da Stephen King nel suo celebre consiglio per imparare a scrivere storie: devi leggere e scrivere ogni giorno.

Ma leggere cosa? Ecco quello che leggo io.

  • Blog: ogni giorno leggo diversi post. I temi sono abbastanza differenti: scrittura creativa, blogging, copywriting, content marketing, social media, libri e letteratura, editoria. Sono i temi che tratto qui.
  • News: in alcuni casi le notizie ci possono dare buone idee. Notizie sui temi che trattiamo. Prendiamo, per esempio, lʼultimo Premio Strega. Magari non siamo dʼaccordo su quella vittoria e ecco che esce fuori un post per parlarne. Arriva lʼennesima legge che ostacola il nostro lavoro? Ecco un buon post polemico da scrivere.
  • Newsletter: non ricordo a quante newsletter sono iscritto. I temi sono quelli che ho citato prima. Una vera newsletter ci dà contenuti diversi da quelli che appaiono nel blog e quindi arrivano nuove fonti per trovare idee.
  • Libri: non so più quanti articoli ho scritto grazie ai libri letti. Tanto tempo fa ho anche creato una serie di post, in cui confrontavo il romanzo con il film a cui era ispirato. O magari analizzo la scrittura di un certo autore. Non importa che blog abbiate, leggete senzʼaltro libri sui vostri temi, quindi potete trovare tante idee su quelle letture.
  • Social media: sono una fonte di link, quindi di articoli da leggere. Ma sono anche una fonte di discussioni, in cui trovare qualcosa su cui discutere.

Cambiare punti di vista

Non dobbiamo prendere per oro colato tutto ciò che leggiamo nei blog più autorevoli. Anche il blogger più famoso e accreditato può scrivere scemenze. O, meglio, quelle che a noi sembrano tali.

Ok, sto esagerando. Quello che voglio dire è che ognuno di noi tende a scrivere in base alla propria esperienza. Non può fare altrimenti, non dovrebbe fare altrimenti. Quando leggiamo un post, dobbiamo quindi considerare quel preciso contesto personale. Non possiamo prendere quelle informazioni e generalizzare.

Ci sono alcune informazioni che hanno un valore assoluto, ma altre no, altre sono punti di vista personali, sono esperienze personali, sono tesi soggettive. Come questo post: non ci sono regole qui, ma soltanto la mia personale esperienza.

Cambiare punti di vista ci permette di scrivere tantissimi articoli. Qui ho scritto vari post “rispondendo” ad articoli letti in altri blog. Un blogger sostiene una tesi, io non sono dʼaccordo e dico la mia.

Cosa manca online?

Scrivere in un blog è anche tappare i buchi. Qualsiasi blogger, dal punto di vista creativo, è limitato. Non può essere diversamente. È limitato dal suo bagaglio culturale, dal suo mondo, dalla sua propria esperienza.

Il detto “4 occhi vedono meglio di 2” ha una grande verità: noi siamo il paio di occhi mancante in ogni blog che leggiamo. Tutto sta a trovare quelle lacune e riempirle. Non è facile, ovvio, ma se seguiamo da tempo un blog, abbiamo imparato a conoscerlo.

Approfondire i propri post

Uno dei vantaggi dellʼuso dei sottotitoli nei post è che contengono potenzialmente altrettanti post. Qui, per esempio, ho parlato dei 7 metodi che uso per trovare idee per il mio blog, quindi potrei scrivere altrettanti articoli sviluppando ognuno di quei metodi.

Non lo farò, quasi sicuramente, perché non è detto che possa trasformare ognuno di quei metodi in un buon articolo, in un post utile. Però è possibile farlo. Quanti sottotitoli ho scritto finora su Penna blu?

Ecco perché consulto sempre il mio calendario editoriale del passato, il mio archivio di articoli: perché spesso, soltanto leggendo i titoli dei post, mi arrivano idee per nuovi articoli.

Attenzione ai commenti ricevuti

Non finirò mai di ringraziare i lettori, voi lettori, per tutti i suggerimenti che mi avete dato, involontariamente o meno, nei commenti che lasciate. Un commento ha un valore spesso trascurato o ignorato: quello di nascondere approfondimenti.

Quando un lettore lascia un commento, spesso lascia parte della sua esperienza. Ha avuto problemi? Bene, il blogger potrà risolverli con uno o più articoli. Ha criticato il nostro pensiero con una sua tesi? Bene, possiamo ribattere con un articolo. Stesso discorso con i commenti lasciati nei blog che seguiamo.

Uscire dal coro

Preferite essere una pecora bianca in mezzo a migliaia di altre pecore bianche del gregge della blogosfera o una pecora nera che si nota ovunque? È un poʼ il discorso della mucca viola di Seth Godin o, almeno, si basa sullo stesso principio.

Distinguersi. Fare qualcosa di diverso dalla massa. Fare uscire la propria personalità farà soltanto bene al nostro blog. Gli darà unʼimpronta precisa, distintiva, personale, originale.

Uscire dal coro richiede coraggio. Nel web, me ne accorgo da anni, ci sono dei pensieri confezionati, su qualsiasi argomento è così. Come se ci fossero idee giuste e idee sbagliate, come se un blogger fosse obbligato a seguire certi binari e guai a deragliare, guai a dire la sua, ché altrimenti ti prendono di mira, ti contestano, ti arrivano frecciatine qui e là, email di insulti, indifferenza generale.

A me è successo tutto questo negli anni, ma vado avanti per la mia strada. Il blog è mio e scrivo quello che voglio.

La manna dal cielo

Non saprei come chiamarla in altro modo. Le idee, semplicemente, arrivano. Se dal cielo, da qualche ectoplasma che passa per caso dietro di noi, dal nostro inconscio o da chissà dove io davvero non so dire.

Però spesso mi arrivano così e penso che per voi sia lo stesso. Secondo me cʼè stato un aggancio di qualche tipo, ma talmente sottile o veloce che non riusciamo a percepirlo. Invisibile allʼocchio umano e alla nostra coscienza.

Magari stiamo leggendo un appunto, guardando fuori dalla finestra, vedendo un film alla televisione, parlando con una persona e si viene a creare una connessione semantica fra quellʼesperienza e uno dei temi del nostro blog.

Questa, almeno, è la mia spiegazione. Se ne avete una migliore, ditela pure.

I vostri metodi per trovare idee per il blog?

Questi sono i 7 metodi che uso ogni giorno per scovare idee. Per me funzionano. Non è detto che possano funzionare per tutti. Quali sono i vostri? Qualcuno combacia con i miei?

36 Commenti

  1. Lisa Agosti
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 6:29 Rispondi

    Condivido i tuoi metodi, specialmente la manna dal cielo. :D
    Cerco sempre di trovare idee originali, nel mio piccolo, per esempio attingendo da autori stranieri non conosciuti in Italia o le cui opere non siano state tradotte in italiano.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:02 Rispondi

      La manna dal cielo è proprio una manna dal cielo :D
      Segnalare autori sconosciuti è sempre un bene.

  2. Marco
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 8:09 Rispondi

    Più o meno pure io traggo ispirazione (oltre che dalla manna dal cielo), da altri post, o libri che leggo, o ancora commenti. Di tanto in tanto, leggo qualcosa in giro (nella sala d’attesa del dentista o dell’oculista, per esempio), che è capace di fornirmi uno spunto interessante. Che non c’entra nulla con il mio blog, ma è ugualmente degno di attenzione; e ci scappa il post!

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:04 Rispondi

      Per associazione di idee si potrebbe scrivere parecchio. Molti consigliano di leggere i titoli degli articoli delle riviste per scrivere post nel blog. A me però finora non hanno fatto venire in mente idee.

  3. Grilloz
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 8:47 Rispondi

    Le idee vengono, un po’ ovunque, soprattutto leggendo e ascoltando, e a volte anche quando non si sta facendo niente. Però ho scoperto di essere troppo pigro per tenere un blog :P

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:04 Rispondi

      Ma la prigrizia non va mica bene, eh :D

      • Grilloz
        mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:08 Rispondi

        no, non va bene :D ma mi faccio perdonare leggendo tanto

  4. Amedeo
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 10:19 Rispondi

    Ciao Daniele! Devo dire che condivido tutto ciò che hai scritto. Fare blogging è sempre stato il mio sogno, sogno che ho provato ad inseguire più volte da quando avevo 13/14 anni. E capisco perfettamente cosa vuoi dire quando parli di quel vuoto che si stabilisce nella tua mente e ti manda in blocco totale! La mia opinione su una possibile cura? Io principalmente leggo: post di altri blogger, notizie, guide, libri (pochi, lo ammetto! :P). Normalmente però sono articoli come il tuo a darmi l’idea giusta per scrivere, dove si parla di guardare al proprio passato e alle proprie esperienze per trovare ispirazione.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:05 Rispondi

      Ciao Amedeo, benvenuto nel blog.
      Per me la propria esperienza resta sempre il terreno più fertile di idee.

  5. Ryo
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 10:51 Rispondi

    Anche chiedersi come trovare idee per scrivere post può essere l’idea per un post ;-)

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 13:06 Rispondi

      Certo, anche quella è una buona idea :D

  6. MikiMoz
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 14:11 Rispondi

    Sì, combaciano.
    Poi c’è anche la serendipità.
    Da cosa nasce cosa… le idee arrivano comunque quando sei pronto a riceverle.

    Moz-

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 14:21 Rispondi

      Io questa serendipità proprio non la digerisco :D
      Quando si è pronti a ricevere le idee? È un fatto inconscio.

      • MikiMoz
        mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 17:33 Rispondi

        Si è pronti quando te lo senti.
        Spesso magari ti trovi d fronte a miniere di idee ma non le sfrutti..

        Moz-

        • Daniele Imperi
          mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 17:39 Rispondi

          Io ho miniere di idee accumulate negli ulrimi 2-3 anni e non le sfrutto, infatti :D
          Appena arrivarono mi parevano buone, ma come al solito un conto è un semplice titolo e un altro è la possibilità reale di poterlo sfruttare.

  7. Alessandro C.
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 15:53 Rispondi

    Mi capitano periodi in cui sento di non avere argomenti validi su cui esprimermi. Forse sbaglio, ma in questi casi evito di pubblicare articoli anche per settimane. Probabilmente sono pause che ucciderebbero un blog in fase di “avviamento”, ma che non sembrano avere effetti negativi sul traffico di Obbrobbrio.

    Quando sono a corto di argomenti, in genere evito di pensare al blog. Prima o poi una notizia, una foto o una chiacchierata accendono la lampadina.
    C’è da dire che quando ci si tiene allenati postando contenuti con regolarità i blocchi son meno probabili e, se arrivano, probabilmente bisogna staccare la spina e prendere una boccata d’aria.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 15:56 Rispondi

      Quindi continui a mantenere pressoché inalterato il traffico anche se salti per settimane le pubblicazioni?
      È vero che se pubblichi continuamente è più difficile non trovare idee. Lo vedo nel mio blog. Ma dipende anche dalla varietà di argomenti che tratti: più sono e più è facile che arrivino idee su cosa scrivere.

      • Alessandro C.
        mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 16:30 Rispondi

        Sì, il traffico è cambiato poco nei periodi in cui non ho pubblicato.

  8. Nuccio
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 16:06 Rispondi

    Basta un niente per scatenare la mia fantasia e trarne lo spunto per un racconto. Ad esempio:il rumore di un meccanico che batte sulla lamiera di un’auto, i piccoli rumori in cucina, il chiacchiericcio di tre donne all’angolo di una strada, anche…un’epigrafe di una tomba(cosa c’è di più inanimato, ma che trasmette più emozione).
    Potrei ricavarne delle storie lunghissime. Ho provato una volta. Ho distrutto il file dopo ottanta pagine. Mi sentivo troppo coinvolto e a chi mi sollecitava a finire ho risposto che non avevo più voglia. La verità era che sentivo e vivevo la “telling story” man mano che la sviluppavo. Non sono uno scrittore!

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 16:09 Rispondi

      Le storie alla fine non sono diverse dai post: le idee possono arrivare e arrivano in mille modi.
      80 pagine non è più un racconto, ma quasi un romanzo!

  9. Francesca
    mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 16:45 Rispondi

    … e poi, poi capita che mi ritrovo ad annaspare in pensieri che non vorrei. Avere o cercare idee significa pensare. Significa gettarsi in un baule strapieno di parole e di frasi che in alcuni momenti sembrerebbero senza significato. Le idee sono fuori di me ed io non riesco scrivere di ciò che non sento profondamente facendolo mio spiritualmente. Il dolore, l’amore , la rabbia, la solitudine, la tristezza, perfino quei sospiri che fanno alcune persone sconosciute, persone che incroci nel traffico, dietro la vetrina di una pasticceria , dietro ad un sogno. Le idee sono parole libero e sono loro a scegliere noi, sono loro che ci invadono e entrano in noi, entrano spalancano la porta del nostro sentire ed entrano in modo “maleducato”, perché non bussano, non bussano mai. Non penso sia necessario fermarsi a pensare cosa scrivere, scriverai e scriveremo quando saremo invasi da parole, perché non siamo noi a decidere che scrivere, ma saranno le parole ad unirsi in frasi e pensieri, e noi, noi scriveremo. È come la poesia. Chi si siede a tavolino e decide di scrivere una poesia, inizia a cercare parole che facciano rima ecc… non sono veri poeti, non nascerà una poesia ma una costruzione , magari bellissima, ma non sarà mai poesia, sarà solo una costruzione. La vera poesia sgorga dall’anima, naturalmente. Ecco, io penso questo, penso che tutto viene da se, da dentro.

    • Daniele Imperi
      mercoledì, 7 Ottobre 2015 alle 17:17 Rispondi

      Ciao Francesca, benvenuta nel blog.
      Quello che dici in un certo senso è vero, ma dipende da cosa vuoi scrivere. È il blogger o l’autore che deve trovare le parole, altrimenti non scriverà nulla.

  10. Silvia
    giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 0:03 Rispondi

    Mi affascina questa che tu chiami “manna dal cielo”. Tra i casi che descrivi tu, è quello che a me capita più di frequente, in modo quasi casuale, quando ho intenzione di scrivere qualcosa.
    A me piace immaginarla come una scintilla che accende un fuoco già pronto per essere attizzato, sebbene non sempre in modo consapevole.
    Credo che parta da qualcosa che era già dentro di noi, in attesa di essere colta più lucidamente e tradotta in parole attraverso lo spunto che una situazione, apparentemente casuale, ci offre.
    Per me nulla, in fondo in fondo, avviene per caso.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 7:52 Rispondi

      Può essere benissimo come dici tu, che l’idea era già dentro di noi e qualcosa la resa visibile.

  11. Rodolfo
    giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 4:10 Rispondi

    Un ottima lista Daniele.

    Io personalmente ho suddiviso il mio calendario editoriale in questo modo:

    – recensioni (libri, tools, ecc)
    – Interviste
    – Mention Post
    – Liste (7 modi per…)

    Inoltre mi faccio aiutare, oltre che dai social, dalla mia mailing list, da Google Trend e alcuni tool come Buzzsumo, Hubspot Blog Topic Generator, Blog Topic Generator, eccetera.

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 7:53 Rispondi

      Grazie.
      Le liste possono funzionare, ma hai sempre qualcosa da dire in quel modo?
      Gli strumenti ho provato a usarli, ma non mi hanno mai dato idee valide.

    • Gas
      domenica, 11 Ottobre 2015 alle 2:05 Rispondi

      Potrebbero interessarti per le headline Ubersuggest e Content Idea Generator.
      Su Buzzsumo funziona parecchio mettere numeri. Tipo 35, 13, 17…
      Oggi mi è venuto: 35 Of Your Favorite Disney Characters Reimagined As The Opposite Gender
      Cambi Disney con personaggi letterari ed ecco una lista curiosa. Anche se credo siano idee più adatte a blog tecnici/content marketing che non alla bloggatura classica e personale che fa Daniele.

  12. Chiara
    giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 9:21 Rispondi

    Ehm… io non ho un metodo per trovare idee: mi vengono e basta, senza che le vada a cercare. Certo anche a me capita di trarre ispirazione da qualcosa che ho letto o da situazioni vissute, però non sto a navigare sul web a caccia di spunti: quando trovo l’imput giusto, la lampadina si accende spontaneamente. :)

    • Daniele Imperi
      giovedì, 8 Ottobre 2015 alle 9:34 Rispondi

      Quindi vai avanti a manna dal cielo :D
      Io non navigo appositamente per cercare idee, l’ho fatto pochissime volte e non ne ho ricavato nulla. Arrivano quando navigo per leggere blog o altro.

  13. Kya
    venerdì, 9 Ottobre 2015 alle 12:48 Rispondi

    Questo è un altro punto dolente insieme alla programmazione (che, come avrai notato, langue): un buono spunto è quello che accade quotidianamente facendo il proprio lavoro, ma nel mio caso passano anche settimana di calma piatta e copia incolla…

    Ecco che, allora, le idee vanno trovate altrove.
    Leggere e stare immersi nel mondo mi paiono due ottimi spunti.
    Dialogare con colleghi e blogger in rete, anche :D.

    Quanto a “manna dal cielo” invece… sto messa male, per ora.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 9 Ottobre 2015 alle 12:57 Rispondi

      Il proprio lavoro deve essere sempre uno spunto. Quando ho aperto uno dei miei primi blog, su webdesign e affini, trovavo idee proprio sui lavori svolti.
      E il colloquio coi colleghi va bene lo stesso.
      La manna dal cielo bisogna aiutarla un po’ :)

  14. Ferruccio
    lunedì, 12 Ottobre 2015 alle 20:19 Rispondi

    Ultimamente mi sa che ho scoperto l’acqua calda

    • Daniele Imperi
      martedì, 13 Ottobre 2015 alle 8:04 Rispondi

      Hai cambiato email ché ti ha messo in approvazione?
      Perché che hai combinato ultimamente?

  15. Ferruccio
    martedì, 13 Ottobre 2015 alle 9:03 Rispondi

    C’era un errore nella email… no, nulla è che ultimamente mi stanno nascendo molti post da incipit di libri e citazioni di scrittori. Sembrano cose senza fondo

  16. Emiliano
    giovedì, 14 Aprile 2016 alle 16:06 Rispondi

    Spunti interessanti, a parte cinema e news che non guardo nemmeno. Ma la manna dal cielo mi garba un botto, lascio tutto al caso e all’ispirazione, è più pratica.

    • Daniele Imperi
      venerdì, 15 Aprile 2016 alle 8:26 Rispondi

      La manna dal cielo però è imprevedibile :)

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