Ci sono dei libri che per me hanno richiesto uno sforzo non indifferente per leggerli e riuscirli a finire. E non sono mattoni, non sono libri corposi di centinaia e centinaia di pagine, no. Sono libri piccoli, brevi.
Alcuni sono entrati nella storia, ma non sono riusciti a entrare nelle mie grazie. Alcuni sono scritti da autori considerati maestri. Da premi Nobel. Hanno ricevuto plausi e critiche positive.
La mia lista nera di libri letti
- I racconti di Natale di Charles Dickens: lo scrivo al plurale, perché includo tutti e 5 i racconti: Canto di natale, Il grillo del focolare, Il patto col fantasma, Le campane, La battaglia della vita. Già dal primo ho avuto difficoltà a seguire la storia. Li ho letti solo per sfida, velocemente, per giungere al più presto alla fine. Ognuno circa 100 pagine.
- Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway: lo so, con questo romanzo ha vinto il Premio Nobel, ma non m’importa. Ho impiegato un intero mese per leggere quelle 80 pagine, quando le 1300 de Il Signore degli Anelli mi hanno richiesto un mese e mezzo.
- Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro: di cosa parla questo libro? L’ho preso perché avevo uno sconto, ma per me è un pessimo romanzo. La sensazione che ho avuto è che l’autore avesse voluto allungare il brodo con ingredienti del tutto inutili. Poco più di 100 pagine.
- Il castello d’Otranto di Horace Walpole: primo romanzo gotico. Pazienza, non riesco nemmeno a ricordare di che parli. Non vedevo l’ora di finirlo. Neanche 100 pagine.
- La fine del mondo storto di Mauro Corona: letto da poco. Si è guadagnato una recensione negativa sul mio blog. Un intero libro per dire ciò che avrebbe potuto esser detto in dieci pagine. 160 pagine.
- Il mago di Earthsea di Ursula Le Guin: altra scrittrice osannata. Quello stile, ma anche la storia, non mi ha preso per niente e sono giunto alla fine del romanzo deluso e stanco da quella lettura. 151 pagine.
Complessivamente tutti questi libri non raggiungono le pagine de Il Signore degli Anelli, ma non voglio neanche pensare a quanto tempo mi hanno tolto per leggerli. Non ho inserito nell’elenco Jonathan Strange e il signor Norrell di Susanna Clarke, il libro che ho iniziato due volte e non sono riuscito a finire e Moby Dick di Herman Melville, che ho abbandonato a pagina 50, ma che un giorno proverò a riprendere.
Qual è la vostra lista nera di libri letti? Quali libri vi hanno annoiato a morte?
federica
Che non sono riuscita a finire nonostante lo sforzo profuso? So che susciterò reazioni “inorridite”, ma sono stati due: “Sulla strada” di Kerouac e “Tropico del cancro” di Milller.
Julian Leone
Non sei riuscita a finire “Sulla strada?!” Io l’ho letto tre volte in italiano, e quattro in inglese…
Daniele Imperi
federica,
Ciao Federica
Sulla strada ce l’ho, ma ancora non l’ho letto. Però tutti e 2 i romanzi che hai citato sono ben conosciuti e recensiti.
Michela
A me non succede di faticare molto a finire libri titanicamente noiosi, perché li chiudo prima
Comunque “Sulla strada” ha fatto morir di noia pure me (chiuso prima della metà)…
Poi il tanto celebrato “Zia Mame”… tutti i Philip Roth, ad eccezione di “Pastorale americana”… “La versione di Barney”… e anch’io ho avuto seri problemi con “Moby Dick”, mollato dopo due capitoli… Poi “Martin Eden” di London e “Kim” di Kipling, nessuno dei due letto oltre pagina 50.
Mi dispiace che la pensi così su “Il vecchio e il mare”, io l’ho letto tre o quattro volte e lo trovo fantastico… ma vabbè, si sa, se fossimo tutti uguali, poveri maiali
Del resto “il signore degli anelli” io l’ho trovato leggibile, ma niente di speciale (e ora fucilatemi).
Daniele Imperi
Beh anche tu hai parlato male de La strada che per me è un capolavoro
Il signore degli anelli lascia sempre pareri discordanti.
Michela
Nononono!
“La strada” (di McCarthy) è un capolavoro anche per me!
Io intendevo “Sulla strada”, On the road, di Kerouac, che non piaceva nemmeno a Federica.
Daniele Imperi
Hai ragione, ho letto male, con tutte queste strade
Monica
“Il Matrimonio delle Anime”, non mi ricordo nemmeno più il nome dell’autore… mi ci è voluto un secolo per finirlo!
Daniele Imperi
@Monica: non l’ho mai sentito… forse è perché è davvero così noioso
Stefania
Ciao, “ll vecchio e il mare” è uno dei miei libri preferiti e mi dispiace che tu lo abbia trovato noioso. Invece un libro che ho abbandonato perché proprio non riuscivo a proseguire nella lettura è “L’insostenibile leggerezza dell’essere”…altro che leggerezza, una pesantezza unica
Daniele Imperi
Ciao Stefania, benvenuta nel blog. “L’insostenibile leggerezza dell’essere” è stata un’altra noia, l’ho abbandonato dopo qualche decina di pagine
I primi due capitoli erano interessanti, poi noia mortale.