Mi capita spesso di leggere di blogger che non si curano dellʼaspetto SEO del loro blog. I motivi sono vari: chi non ha interesse a ricevere visite, chi si accontenta di quelle che ha, chi non sa dove mettere le mani per questa SEO, chi pensa che davvero non serva a nulla.
Il problema, secondo me, è che molti si spaventano della natura tecnica della SEO e pensano che sia materia per nerd o esperti di web. La risposta è sì e no. A livello base tutti possono migliorare la SEO del proprio blog.
Certo, se volete aprire un blog sui viaggi e sperare di essere trovati a breve cercandovi con le principali parole chiave su Google, allora tanti auguri. Forse neanche i più famosi SEO possono riuscirci o, al massimo, vi faranno spendere una fortuna.
Che significa migliorare la SEO del blog
In altri post ho scritto il significato di questo acronimo e qui lo ripeto per comodità: Search Engine Optimization, quindi ottimizzazione per i motori di ricerca. Dobbiamo ottimizzare il blog per i motori di ricerca.
Detta così la SEO ci appare incomprensibile. In realtà, se non abbiamo un blog a scopo lavorativo, ma vogliamo comunque migliorare la sua posizione nelle pagine dei risultati di Google, sono poche le cose a cui dobbiamo fare attenzione.
In poche parole ottimizzare una pagina per i motori di ricerca significa soltanto fare in modo che i motori la leggano bene e ne capiscano lʼargomento e lʼimportanza per gli utenti. Perché Google è una macchina e non legge come noi, ma ha bisogno di una guida per capire il linguaggio umano.
I presunti SEO che hanno rovinato il web negli anni passati hanno invece travisato questo concetto e hanno scritto testi quasi incomprensibili per gli umani, ma secondo loro adatti ai motori di ricerca. Il web è però degli utenti, non di Google, quindi i testi vanno scritti per gli utenti.
Lʼaspetto SEO del blog
Se impariamo a curare la SEO del nostro blog, i risultati arriveranno. A me sono arrivati e con parecchie parole chiave il mio blog risulta in prima pagina e per molte anche nella prima metà.
Ho un elenco di queste parole e periodicamente lo controllo per analizzare lʼandamento delle posizioni di quelle parole: in alcuni casi sono migliorate, in altri casi alcuni miei post – come per esempio quello sul world building – sono scesi nei risultati.
Tutto questo è normale. Del world building non ho parlato molto nel blog, quindi non è stata una sorpresa.
Curare lʼaspetto SEO del blog significa applicare i principi della scrittura per il web.
Il titolo del post
Su come scrivere il titolo ho scritto 7 articoli e pubblicato un ebook che ne raccoglieva i primi 5 con lʼaggiunta di alcune appendici. Direi che è sufficiente. Ma forse no.
Ho detto sempre che il titolo del post è importante perché fa capire al lettore di cosa parla quel post, ma in realtà il titolo deve dare informazioni anche al motore di ricerca.
In questo caso noi abbiamo a disposizione ben due titoli:
- il titolo del post, in inglese headline
- il tag title della pagina, in inglese, appunto, title
Con il titolo comunichiamo ai nostri lettori di cosa parla il post, con il title, che si legge nel browser, lo comunichiamo al motore di ricerca e agli utenti che ci trovano nei risultati. Quindi titolo e title andrebbero scritti in modo diverso.
Faccio lʼesempio di questo post:
- titolo dellʼarticolo: “È necessaria la SEO per il blogging?” È un titolo in forma di domanda, che può incuriosire, è anche discorsivo e risponde alla domanda che molti blogger si pongono.
- Title della pagina: “SEO per blog: ottimizzare il blog per i motori di ricerca”. Questo titolo si legge nei risultati delle ricerche, quindi deve essere più diretto e incisivo e sfruttare subito le parole chiave principali.
Buone pratiche per un titolo corretto
- Alla fine del titolo del post non va messo il punto. Lo trovate nei titoli dei libri? Per i post vale lo stesso. Gli unici punti consentiti sono lʼinterrogativo e, se davvero non potete farne a meno, lʼesclamativo.
- Siate concisi: nei titoli non ci si dilunga, ma si va dritti al punto.
- Rispettate lʼitaliano: “SEO WordPress” non significa nulla, “SEO per WordPress” invece sì.
Risorse sul titolo di un post
- Il titolo di una pagina
- Come scrivere il titolo di una pagina
- Come scrivere il titolo di un post
- Usare creatività per scrivere titoli nel blog
- Come migliorare i titoli dei post
- 3 qualità del titolo di un post
- 11 modi per evitare i numeri nei titoli dei post
- Come scrivere titoli esplosivi nel blog: ebook
La struttura del post
Ormai conoscete come strutturo i post e anche se entrate ora per la prima volta ve ne siete accorti. Per me una struttura come questa, a sottotitoli anziché mostrare un muro di parole, è quella ideale sia per scrivere lʼarticolo sia per leggerlo.
I sottotitoli sono come i capitoli di un libro, devo averlo già scritto da qualche parte. Aiutano il lettore a leggere meglio il vostro post, lo dividono in parti. Pensate a un post di 1500 parole senza nessun sottotitolo né spazi fra i paragrafi: non riuscirei mai a leggerlo.
I sottotitoli sono anche una “scusa” per inserire parole chiave. Non prendetela alla lettera, però. La “scusa” deve reggere.
Buone pratiche per scrivere sottotitoli
- Non è necessario ripetere in ogni sottotitolo il titolo del post: a me sembra una forzatura. Se avessi scritto “SEO per blogging: il titolo del post”, “SEO per blogging: la struttura del post”, ecc., non avrei aggiunto valore a quei sottotitoli, ma sarei stato ripetitivo.
- Il sottotitolo è come il titolo: deve introdurre al sotto-argomento. Sottotitoli come “E adesso cosa faccio?” non dicono nulla al lettore (e neanche a voi, a quanto pare…).
Risorse sulla struttura dei post
La descrizione del post
Sarò onesto: non la scrivo mai. Per pigrizia. Lʼho scritta soltanto nelle pagine statiche e qualche volta in alcuni post.
È davvero utile scrivere una description per ogni post?
La description si legge sotto al titolo del post che trovate nei risultati delle ricerche, ma quel testo non corrisponde sempre alla descrizione che è stata scritta, perché Google e gli altri motori possono cambiarla in base alle parole cercate dallʼutente.
La description è puro marketing: serve a convincere gli utenti a cliccare sul vostro post. Lʼunico mio consiglio è: provate a scriverla per un periodo e vedete i risultati.
Risorse sulla descrizione dei post
Il testo del post
Scrivere un buon post dovrebbe essere unʼoperazione facile, perché stiamo scrivendo ciò che abbiamo dentro, ciò che conosciamo. Tuttavia un conto è conoscere e un altro è mettere per iscritto quella conoscenza.
Molti si chiedono ancora quante parole chiave inserire nei post. Sinceramente questo è un aspetto che non ho mai curato, eppure molti miei post sono in prima pagina, come ho detto prima.
Come deve essere un buon testo?
- Approfondito: un post striminzito non farà presa nel lettore né su Google
- Chiaro: perché online abbiamo bisogno di chiarezza, non funzionano testi complessi
- Contestuale: quindi strettamente inerente al tema trattato
- Corretto: sia grammaticalmente sia concettualmente
Risorse su come scrivere post
Linkare vecchi post
Lo faccio spesso, ma mai a caso. Avrei potuto, per esempio, linkare il mio post sul world building quando ne ho accennato prima, ma che senso avrebbe avuto? Qui non sto parlando di quellʼargomento e linko soltanto articoli collegati al tema.
Raramente linko una sola parola chiave, di solito cerco di dare più forza e naturalezza a quel link, creando una frase discorsiva, che si adatti al testo e sia scorrevole. Il link più naturale che esista.
Risorse su come linkare vecchi post
- Come linkare una pagina web
- Come curare i link interni (link esterno: mio post per Webhouse)
Creare url leggibili
Lʼurl di questo post avrebbe potuto essere: http://pennablu.it/?p=20754.
Ci capite qualcosa? È chiamato url dinamico. Quel numero è l’id del post.
Mentre http://pennablu.it/seo-blogging è un url statico e comunica subito, anche ai motori, di cosa parla il post.
Un buon url deve rispettare il principio delle 3 C:
- chiaro
- conciso
- contestuale
Google stesso ha spiegato come semplificare la struttura degli url, anche se lʼurl di quella pagina non è per niente semplificato: https://support.google.com/webmasters/answer/76329?hl=it
Che mi combini, Google?
Io tendo a semplificare al massimo gli url, quando possibile.
Ricordate che ogni parola va separata con un trattino, meglio che non sia lʼunderscore, perché meno leggibile e anche meno veloce da digitare.
SEO per le due piattaforme per blogging più usate
WordPress e Blogger hanno caratteristiche diverse e, stranamente, Blogger che è di Google è meno ottimizzabile di WordPress.
SEO per WordPress
WordPress permette di ottimizzare tutti gli elementi che abbiamo visto. Ci sono dei plugin che aiutano in questo. Molti consigliano “SEO Yoast”, ma io mi ci sono trovato male e penso sia anche troppo complesso. Sto usando invece “All in One SEO Pack”.
La struttura degli url si semplifica nel pannello di controllo e nellʼeditor del post si personalizza come vogliamo.
SEO per Blogger
Blogger appare limitato. Non è possibile avere un title differente dal titolo, per esempio. Però si possono avere url personalizzati. Ma non ho trovato modo di eliminare la data del post dallʼurl.
Il succo di tutto questo discorso è che non bisogna fare blogging per la SEO, ma occuparsi della SEO per fare blogging.
E chi vuol capire capisca
Grilloz
La SEO per me è magia nera
Invece mi pare che google vada per la sua strada, che non so dove porti, ma lontano dai contenuti di qualità. Io faccio sempre più fatica a trovare quel che cerco con il motore di ricerca, l’ultima volta ho rinunciato, dopo aver cambiato più volte la chiave di ricerca e dopo aver trovato di tutto escluso quel che cercavo (che sapevo esistere).
A parte gli scherzi io Yoast non l’ho trovato così astruso. Resta il fatto che molti blogger non hanno molta dimestichezza con queste cose e che spesso storcono il naso nel dover piegare i loro contenuti alle logiche SEO e secondo me hanno anche ragione, dovrebbe essere google a migliorare e “piegare” i suoi algoritmi
Daniele Imperi
Ma non è nessuna magia, tanto meno nera

A me Yoast ha creato problemi, quindi non lo uso. Secondo me ha troppe cose che non servono.
Non bisogna piegare i contenuti alle logiche SEO, ma usare la SEO per migliorare i contenuti.
Google sta andando verso i contenuti di qualità, ma il processo è lungo.
Puoi dirmi che cercavi? Se è qualcosa di imbarazzante, fallo in privato
Grilloz
Non so se è imbarazzante
Cercavo una casa editrice di cui avevo letto che pubblica solo libri di poesia in edizione limitata esclusivamente rilegati a mano.
tre quarti dei risultati erano “case editrici che pubblicano esordienti” e cose così, che non c’entravano nulla con la chiave di ricerca.
Daniele Imperi
La colpa non è di Google, ma della casa editrice. I siti degli editori sono per la maggior parte pietosi per contenuti e ottimizzazione. Molte volte è anche l’utente che non sa cercare.
Io ho cercato “libri di poesia in edizione limitata esclusivamente rilegati a mano” e ho trovato i siti di alcune case editrici che li fanno
Grilloz
sei pià bravo di me, io non avevo messo esclusivamente
però non sono d’accordo, il motore di ricerca deve aiutare l’utente a trovare ciò che cerca, non ciò che è stato ottimizzato per essere trovato (anche quando non c’emtra un fico) o quelli che pagano per essere trovati.
Una volta google prevedeva l’opzione di ricerca avanzata, ad esempio.
Daniele Imperi
Google non può trovare ciò che non c’è.
Se una casa editrice pubblica libri di poesie rilegati a mano e non ne parla nel suo sito, come fa Google a trovarla con quelle parole chiave? Se io fossi quell’editore, avrei creato una pagina intitolata “Libri di poesie rilegati a mano”, come minimo.
Grilloz
certo, ma avevo letto di quella casa editrice su due riviste online, almeno quei due articoli speravo di trovarli. Comunque non è l’unico caso in cui ho avoto problemi nelle ricerche, credo che google stia perdendo colpi, o meglio stia prendendo una strada ce gli faccia guadagnare più soldi, il che non vuol dire servire meglio gli utenti
Domenico Biancardi
Io provengo da quel brutto mondo li e sto cercando di disintossicarmi
scherzi a parte se posso dire la mia, condivido le tecniche SEO se sono proficue per il lettore, ossia non siano una forzatura letteraria ma permettano di avere qualche informazione in più. Prendiamo ad esempio i link ad articoli vecchi. Molta gente utilizza il sistema di autolink di wordpress che permette, a partire dalle parole chiave, di definire in automatico dei link ad articoli vecchi. Gran bella automazione penserete, peccato che ci si riduce ad avere link quasi insignificanti ma magari con più senso a livello SEO. Quindi meglio perdere due minuti in più per creare dei link che abbiano senso che usare un’automazione o un artificio seo. Questo anche perchè si vedono spesso articoli che sembrano tradotti da google translate piuttosto che scritti in italiano corrente.
Piuttosto che usare queste tecniche seo è meglio calarsi nello stile di scrittura pulito e chiaro e se proprio non si può fare a meno della SEO usate qualche plugin non troppo invasivo!
Daniele Imperi
Nessuna forzatura, infatti, altrimenti per me non è SEO. Gli autolink non mi piacciono, forse ora mi spiego perché in alcuni blog trovo sempre le solite parole chiave linkate in ogni post.
I link interni vanno scegli dal blogger, non da un sistema automatico.
Io ci perdo tempo coi link interni, mi vado a cercare i miei post, ma solo se hanno una utilità per il lettore.
Salvatore
Se non si sgranocchia durante la stesura di un articolo, allora non è necessaria.
Grilloz
Da queste parti hanno ciò che fa per te, si chiama Studentenfutter
http://imworld.aufeminin.com/dossiers/D20130902/pseudo-gesunde-lebensmittel-152601_L.jpg
Salvatore
Mi hai preso per un criceto? Si vede proprio che i tedeschi non sanno vivere. Guarda un po’ qui: http://pizzarium-us.com/wp-content/uploads/2013/06/Mortazza_slice.jpg ! Questo, è qualcosa che si può sgranocchiare durante la scrittura. Giusto per non appesantirsi troppo… XD
Grilloz
La mortazza vince però il nome tedesco è più carino
Daniele Imperi
Punti di vista
Studioplace
È necessaria la SEO per il blogging? Si, e bisogna lavorare sia on-page che off-page. Consiglio prima di andare off-page: tanta link building interna. Fa miracoli
Daniele Imperi
Ciao, benvenuto nel blog. Che intendi di preciso con off-page?
Studioplace
Per off-page si intendono tutte quelle operazioni che si vanno a fare appunto “fuori dalla pagina”. Un esempio sono: Link Building, Guest posting, Social bookmarking, …per citarne alcune.
Daniele Imperi
Sì, ma ormai non si parla più di link building, ora c’è il concetto di link earning.
silvia
Non ci credo! Neanche a farlo apposta proprio stamattina ho pubblicato un post sullo stesso argomento!!
Salvatore
Ecco la tua risposta alla domanda che mi hai rivolto via mail… XD
Silvia
Ok, potevo anche arrivarci da sola, neh?
Daniele Imperi
Ho visto, ora me lo leggo
Chiara
Mio marito si occupa di SEO per lavoro, quindi non immagini quante discussioni…
Io mi occupo di SEO come posso, senza però dannarmi troppo. Per esempio, inserisco i tag e scrivo la descrizione del post, e cerco di inserire le keyword nel titolo. Per automatismo, spesso metto il punto alla fine del titolo. Ecco: questo è un aspetto al quale dovrò far maggiormente caso. Infine, non mi occupo della SEO per quel che riguarda il testo dell’articolo. Si tratta pur sempre del blog di un’aspirante scrittrice: non voglio impoverire lo stile per accontentare i motori di ricerca…
Daniele Imperi
Non devi impoverire lo stile né i contenuti né tanto meno accontentare i motori di ricerca. Devi solo ottimizzare i contenuti, che è diverso
Chiara
Giustissimo, però tu sai che alcuni dei miei post sono molto emotivi: come li ottimizzo, quelli lì?
Daniele Imperi
Mmm, dovrei vedere alcuni post
Grazia Gironella
Il problema della SEO è difficile da evitare a lungo: se tieni un blog, significa che ti interessa entrare in contatto con la gente, e un blog non SEO-friendly è quasi invisibile per Google. Bisogna occuparsene per forza, se non ci si vuole fare lo sgambetto da soli. Riuscirci, poi, non è semplice, nemmeno con i tuoi utili consigli (grazie!).
Daniele Imperi
Infatti il problema è farsi trovare: senza ottimizzare le pagine è difficile entrare nei risultati o in buone posizioni.
Barbara
webnauta usa Yoast plugin per wordpress.
L’abbiamo configurato in mezza giornata al volo, partendo da una quickstart in italiano per impostare il minimo indispensabile. Che lavori bene o no, è presto per dirlo. A parte il primo impatto dei pallini a rossi, gialli e verdi (livello ottimale), adesso mi ci trovo abbastanza bene.
Nelle configurazioni suggerite, il tag “title” risulta uguale al titolo del post (devo andarmi a cercare il perchè nella guida). Mentre uno dei punti salienti per il plugin è customizzare la description che comparirà nei risultati Google. Lì ci punta molto, ho visto.
Molta buona l’integrazione tra Google Analytics e lo stesso Yoast: per cui risulta che come “arrivo” la ricerca Google sia in testa, e sotto di poco c’è proprio “Penna Blu”
Appena avremo un po’ più di materiale, vedremo di fare un post a parte di questo Yoast (penso lo lascerò come guest post alla mia seo…io per ora applico solo le direttive)
Daniele Imperi
Ma puoi cambiarlo il title?
Barbara
No. Sotto ad ogni post, nella sezione Yoast, il campo title è disabilitato, e dentro è uguale al titolo del post.
Questo weekend rifacciamo un check del plugin. Sospetto che ci sia un’impostazione a livello generico del plugin che ha bloccato l’inserimento (di default però) e mi chiedo perchè.
Daniele Imperi
No, non mi piace proprio questa cosa.
Domenico Biancardi
Strano, sicuri che sia Yoast. Non ha mai dato un problema in questo senso, provate a controllare anche il template
Elena Castellari
Anch’io uso Yoast e, a dire il vero, non mi trovo affatto male. Il problema è che sono ancora troppo anarchica e questo non mi aiuta. Comunque, per curiosità, proverò anche quello che hai consigliato.
Daniele Imperi
L’anarchia con la SEO non va d’accordo
Secondo me Yoast ha troppe funzioni. All in One Seo ha tutto quello che serve.
monia74
Io mi accontenterei di sapere per quali parole chiave vorrei essere trovata
Daniele Imperi
Beh, quelle dipendono dal blog che vuoi aprire
monia74
Si si, certo, era provocatorio. Però mi chiedevo se ci sono regole, del tipo: italiano o inglese, parole comuni o più precise, gruppi di parole (tipo “romanzo d’amore”) o singole. Conviene guardare le risposte di google cercando quelle parole chiave? meglio usare quelle che hanno più risultati (e più concorrenza) oppure quelle più specifiche (che pochi cercheranno)?
Daniele Imperi
Devono essere le parole attinenti al tema del tuo blog. Vengono fuori naturalmente quando scrivi.
Il tuo blog a cosa ti servirà? Di cosa parlerà?
monia74
Bella domanda. Ma non ho ancora la risposta a “che cos’hai da raccontare a qualcuno che vorrebbe venire a leggerti”, a parte racconti e storie.
Ma il problema delle parole chiave me l’ero posta anche banalmente per taggare il mio futuro libro in un eventuale minisito (a parte il titolo, ovviamente).
Mauro
Ciao Daniele.
Nella mia piccola esperienza posso dire che la SEO è l’ingrediente in più, il tocco finale del grande blogger.
I pilastri sono dei contenuti interessanti e leggibili. Lo dice Google che, di fatto, è la SEO. Lo dicono milioni di blog famosi che la SEO non sanno neanche dov’è di casa!
A presto!
Daniele Imperi
Ciao Mauro, anche io lo vedo come un ingrediente in più. Quel tocco, come lo chiami tu, che fa sicuramente la differenza nei risultati delle ricerche.
la mori
Anche io utilizzo ALL IN ONE Seo. Un paio di settimane fa ho avuto un ripensamento: ho visto che Seo by Yoast era più diffuso e consigliato da molti e ho provato a scaricarlo. Però non l’ho mantenuto, mi sembra molto più complicato e dovrei trovare la pazienza di mettermi a “studiarlo” e capire se ha effettivamente una marcia in più. Per ora preferisco All in One, lo trovo più semplice ma comunque piuttosto completo. E poi io per ora ho soprattutto immagini.
Daniele Imperi
Sì, Seo by Yoast è sempre consigliato, forse anche perché più nuovo dell’altro e più completo, quindi anche più complicato.
Io ho ottenuto risultati usando solo Seo by Yoast, quindi per quanto mi riguarda basta quello
Bat
consigli per formarsi sulla SEO ? Qualche buon testo semplice per chi ne è al digiuno ? Grazie.
Daniele Imperi
Testi non ne conosco, ma puoi leggere qualche guida online, prima fra tutti quella di Google e poi anche su Moz.com.
Valentina
Grazie Daniele per i tuoi articoli sempre preziosissimi e buongiorno a tutti. Io ho un problema che mi sembra irrilevante ma da cui non riesco a venire a capo e ne scrivo qui perchè mi sembra adeguato al discorso. Nel mio blog in wordpress non mi è possibile inserire dei plugin, come ad esempio quelli citati per poter adeguarmi al meglio in ottica SEO. Ovvero alla voce plugin non esiste la possibilità di aggiungerne dunque una volta scaricati e zippati sul pc non c’è proprio la funzionalità per inserirli nel blog. Non capisco poichè anche da qualunque tutorial risulta che alla voce plugin sia possibile aggiungerne, una volta scaricati. Spero di essermi spiegata. Grazie mille.
Daniele Imperi
Ciao Valentina, purtroppo WordPress non installato, ma a hosting gratuito come lo hai tu, non permette la personalizzazione né l’installazione di plugin.
Chiara Mazza
Post molto utile, grazie!