Leggere è un’attività piacevole, ma per me che sono solitario è anche un’attività da gestire solo. Ho bisogno di silenzio assoluto per leggere, di assenza di movimenti, di luce sufficiente. Ho provato a leggere con un sottofondo musicale, ma mi deconcentro. Non riesco neanche a scrivere ascoltando musica.
Ho avuto l’ispirazione per questo post leggendo I cinque posti in cui non riesco a leggere di Neri Fondi e così ho deciso di parlare dei miei luoghi abituali, di quelli in cui la lettura è perfino inibita, di quelli, infine, preferiti.
Dove leggo
Attualmente leggo soltanto a casa e nella mia stanza. Ho provato qualche volta a leggere in aereo, ma mi distraggo troppo. Forse qualcosa in treno, ma anche lì c’è molta distrazione e troppi rumori.
- Leggo alla scrivania: non è proprio il mio posto preferito, perché è piccola e c’è il portatile che è un’altra fonte di distrazione.
- Leggo sul letto: dopo cena leggo un paio d’ore seduto sul letto, dove c’è silenzio e tranquillità. Non è proprio comodo al massimo, ma per ora è così.
Dove non leggerei mai
Ci sono comunque dei luoghi in cui non leggerei mai un libro, per vari motivi. Non ci ho nemmeno mai provato perché so che non avrei la concentrazione giusta.
- Non leggo in bagno: d’accordo, c’è silenzio e solitudine, ma sinceramente non mi sembra così igienico portare i miei libri in bagno. Comunque è un luogo in cui l’acqua sta di casa e i libri sono idrofobi.
- Non leggo in macchina: se provo a leggere anche lo stradario mi viene la nausea. Un libro sarebbe in serio pericolo.
- Non leggo in luoghi pubblici: non c’è riservatezza, c’è troppa confusione, troppo movimento. Non fanno proprio per me.
Il luogo ideale per leggere
Immagino una grande stanza adibita a biblioteca, con librerie a tutte le pareti fino al soffitto e un lungo tavolo al centro. Una postazione per computer a un capotavola e a portata di mano i libri in lettura.
A un angolo della stanza metterei una comoda poltrona e là siederei a leggere. L’atmosfera è perfetta. C’è un certo richiamo al passato e il silenzio che ci vuole.
Dove amate leggere?
E voi in quali posti preferite leggere un libro? E in quali non leggereste mai?
Massimo Vaj
Leggo al cesso, un luogo d’eccellenza per rammentare qual’è il reale peso della cultura. Sono più interessato alla qualità di ciò che leggo che non al posto dove mi riesce più facile il farlo, ma in ogni caso leggo pochissimo, perché il mio modo di conoscere non è filtrato dal conoscere altrui. Non dico questo per mostrare il lato oscuro di un pallone gonfiato urlando, io conosco per vista immediata che non necessita della mente che interpreta; per questo motivo non ipotizzo, e sorrido delle ipotesi altrui. Lo dico ben sapendo di passare per folle dicendolo…
Daniele Imperi
Mah, sono un po’ scettico sul farsi una cultura esclusivamente senza leggere…
Giordana
Non leggo in auto, per gli stessi motivi che indichi tu. Confesso che ogni tanto ci provo, ma sono costretta a chiudere dopo la prima pagina.
Per il resto, bisogna dividere tra libri e Libri. I libri li leggo generalmente sul divano, o sul letto, eccezionalmente in treno o nelle sale d’attesa, se so che diversamente mi annoierò. Nella mia libreria fanno bella mostra di sé, perchè ho limitato gli spostamenti “pericolosi” e risultano quasi intonsi.
I Libri, quelli da cui non riesco a staccare gli occhi fino all’ultima parola, li leggo ovunque. Per ovunque intendo ovunque. Sulla sedia della cucina mentre aspetto che bolli l’acqua, dentro la vasca da bagno, alla pensilina del tram, in sala d’attesa, al bar, in spiaggia (che a causa della luce è uno dei posti che più odio per leggere, ma questo non mi ferma) e così via. Soni i libri che mentre leggo porto sempre nella borsa e che risentono fisicamente di questa morbosità. Hanno le copertine ondulate a causa dell’umidità, a volte piegate, la costa non perfetta etc… sono i libri che ho amato di più.
Daniele Imperi
A me non piace molto portare i libri in giro, proprio perché si rovinano
Kentral
Beh le tue posizioni di lettura mi sembrano troppo rigide. E le considero rigide perché le invidio.
Anche a me piacerebbe trovare i miei luoghi di pace. Ma è difficile poterli avere quando hai bimbi che scorrono come sangue nelle arterie fra i corridoi di casa. Quando non hai il tempo di concentrarti che un urlo, un pianto, o un’esigenza familiare ti distrae continuamente.
Quando sei sul punto clou ed il bambino decide di tirar fuori con le mani la sua pupù dal pannolino…
In tal senso sarebbe ideale la notte se non fosse che la stanchezza del giorno prende il sopravvento sulla tua lucidità.
A quel punto ti rendi conto che forse ogni scusa è buona per leggere. Ovunque tu sia. Stacchi la spina col mondo e vivi dentro te stesso.
Daniele Imperi
In quel caso devi riuscire a trovare i tuoi tempi e i tuoi spazi.
Lucia Donati
Uguale a te, al 100% !
Irene Ferri
Leggo e scrivo in mezzo ai prati, nella natura. Ho i miei posti preferiti che ormai hanno preso la mia sagoma e se qualcuno osa sedersi nei “miei posti” friggo di rabbia.
Amo sottolineare, prendere appunti, fare schemi, segnarmi frasi che per me sono importanti. La lettura per me è sempre uno studio, le riservo la concentrazione massima e la totale astrazione da tutto. Quando trovo poi quei libri che ti trascinano con sè e ti portano in un altro mondo mi dimentico anche di mangiare e perdo la cognizione di tutto il resto.
Daniele Imperi
Nella natura piacerebbe anche a me.
Antonella
Se la stagione lo permette, leggo sotto il portico di casa, dove se alzo gli occhi, mi trovo davanti una deliziosa selvaggia natura: questo è il mio giardino Se invece fa freddo, preferisco stanze piuttosto aperte e silenziose. Purtroppo da due anni, accanto a casa mia stanno costruendo un palazzone assurdo e la tranquillità mi manca tanto. In questo caso bisogna arrangiarsi!
Daniele Imperi
Davanti al portico non è affato male
Gioia
In bagno… neanche se mi pagano.
Per il resto, dipende da cosa leggo, per farti un esempio, c’è stato un periodo che mi sono “ingrippata” con D’Annunzio, luce soffusa e Rondò Veneziano hanno fatto si che mi ritrovassi tra le pesche mature, tra le dame di corte e tra i pensieri complicati dei personaggi d’annunziani. Una meraviglia che porto ancora nel cuore.
Se mi intrattengo invece con letture ambientate nel mio paese nati, l’Australia, preferisco un sottofondo new age.
Insomma la musica fa da colonna sonora, mi aiuta a immedesimarmi, a sentirmi parte attiva, impossibile farne a meno.
Daniele Imperi
Io invece con la musica non riesco a concentrarmi, mi distrae.
pieru
Io come Massimo leggo moltissimo in bagno, uno dei pochi posti in cui riesco a trovare pace e silenzio, lontano dai telefoni e altre distrazioni. Sono fortunato perché ho un bagno tutto mio, minuscolo e riservato in cui ho attrezzato una piccola libreria.
A differenza di Daniele mi piace molto leggere in luoghi pubblici, la biblioteca e una panchina al parco sono i miei posti preferiti anche se non affezionato a una posizione precisa come Irene anzi mi piace cambiare spesso posto.
Daniele Imperi
Addirittura il bagno privato…
Pieru
Modestamente…
Kinsy
Fortunatamente lego ovunque. I luoghi pubblici non mi danno fastidio, riesco ad estraniarmi, in bagno bastano alcuni accorgimenti, in macchina mi è capitato di recente e per mia fortuna non ho sofferta di mal d’auto.
In questi giorni sono in attesa di riceve la mega libreria acquistata da Ikea, così potrò attrezzare la mia, tanto agognata, stanza biblioteca, dove aggiungerò anche un divanetto. Invidioso?
Daniele Imperi
Stanza biblioteca mi piace
Ma rustica, non di Ikea
Kinsy
P.S. Non era mia intenzione fare pubblicità al noto negozio di mobili… Scusatemi.
Nicole
Adoravo leggere in treno, ma tale piacevole attività s’è dovuta interrompere con l’aumentare della maleducazione dei miei compagni di viaggio, diventati con il tempo isterici e degli urlatori seriali.
Ne ho trovati degli altri, comunque. Uno di questi è il parco. Recarvisi e sedersi su una panchina e trascorrervi più tempo possibile. Senza dimenticare che si possono anche respirare dei profumi, a volte dimenticati, ideali per rendere la trama dimenticabile.
Daniele Imperi
Ciao Nicole, benvenuta nel blog.
Il parco è più silenzioso di sicuro del treno
Roberto
Di solito mi piace leggere sul divano o sul letto. Ma dipende da cosa leggo. Se quando studio mi metto sul divano cado in catalessi
Daniele Imperi
Quando studi hai bisogno di stare comodo ma non troppo
Cristiana Tumedei
Sì, sei un tantino esigente Imperi
A parte gli scherzi, credo che molto dipenda dal tipo di lettura. Se il libro mi prende, allora non ho difficoltà a leggere ovunque. Pensa che le ultime pagine di 1984 le lessi camminando per il marciapiede, perché stavano per chiudere i cancelli del parco e proprio non potevo interrompermi.
Ah, ma mi pare di averti accennato al luogo di casa mia che voglio adibire ad area di lettura. Si tratta del caminetto, in cucina. Raccolto e piacevole
Daniele Imperi
Sì, sono un tipo esigente Tumedei Anche a me è capitato di leggere alcuni libri ovunque. Del caminetto mi avevi accennato
Damhìa
Di sicuro non leggerei mai in auto, sarebbe un’impresa. Però non ho problemi a leggere con un sottofondo musicale o in aereo. Leggo più o meno ovunque, cucina, soggiorno, letto, tranne in posti troppo affollati. Quando ho un libro in mano mi immergo all’interno della storia, se mi piace davvero, quindi non bado molto a ciò che mi circonda. =)
Daniele Imperi
Nei posti affollati proprio non riesco
mariagrazia
Leggo ovunque, da sempre. Leggo nelle sale d’aspetto di aeroporti e dentisti, leggo nel pozzetto di una barca a vela anche con andatura di bolina, leggo in treno, in auto, in coda alla posta. Ma le letture che mi godo di più sono quelle nel silenzio della notte, a letto (o in cuccetta). Un posto dove non leggerei mai non riesco a trovarlo, mi spiace.
Daniele Imperi
La lettura è personale come anche i luoghi in cui leggere
franco zoccheddu
Sto leggendo “L’enigma dell’infinito” di Frank Close, un trascinante resoconto tra scienza e storia su come la teoria quantistica dei campi è diventata credibile e affidabile. E’ un “racconto” talmente coinvolgente per me che, credetemi, lo sto leggendo dappertutto. Non c’è nulla che riesca a distrarmi, è pura magia. Ormai il mio interesse per la lettura della realtà sta pericolosamente sorpassando quello per la lettura “fantastica”. Non credo ci sia incantesimo più straordinario di quello di una particella elementare che appare e scompare dall’universo. La gente non sa che nel novecento è stato scoperto un mondo in cui le regole sono straordinariamente più incredibili di qualsiasi magia del fantasy. Ma, ahimé… Non ne parla quasi nessuno.
Dove scrivo e dove scriverei
[…] sabato, voglio parlare di un argomento leggero. Tempo fa avevo scritto un post sui luoghi in cui leggerei, passandone in rassegna alcuni da me scartati a priori, come il bagno. Ma qual è il posto migliore […]